Le ultime news di Recensioni
Puntuale come un orologio svizzero, anche il 2021 ha visto l’approdo sugli scaffali virtuali di un nuovo capitolo dell’immortale saga shooting Call of Duty. Il prodotto di Activision, sviluppato da Sledgehammer Games, giunge dopo Moden Warfare e Cold War, precedenti capitoli della saga che vennero sostanzialmente ben accolti non solo
Oramai quando pensiamo alle produzioni narrative a bivi, la mente non può che biforcare il suo percorso verso due distinte destinazioni: Francia e Regno Unito. La prima nazione, difatti, è la patria tanto di Dontnod che di Quantic Dream, realtà da tempo consolidate per quanto riguarda tale tipo di videogames.
Avere un’icona per le aziende videoludiche sembra essere una consuetudine, sia per quanto riguarda gli aspetti commerciali, che per un motivo di pura e semplice identità. Mario e Nintendo, Pac-Man e Namco Bandai, Sonic e SEGA, sono solo alcuni degli esempi che è possibile trovare sul mercato. C’è però un’ulteriore
C’è stato un periodo in cui il solo sentir pronunciare il nome Crysis faceva tremare i polsi a qualunque possessore di personal computer. Già, perché il primo capitolo della celebre serie FPS di casa Crytek veniva considerato come il benchmark ludico per eccellenza, capace di decretare l’efficienza dell’hardware che fosse
A dispetto del fallimento di Evolve, è palese come Turtle Rock Studios abbia una visione ben chiara del suo modo di approcciarsi al gaming, invero basato principalmente sull’interazione online dei vari giocatori. Un trend che, senza andare a scomodare gli esordi con Counter Strike, è stato consolidato in maniera marcata
Si dice che l’assassino torni sempre sul luogo del delitto, e pur non avendo fatto assolutamente niente di male con il loro Chernobyl VR Project, i ragazzi di The Farmi 51 hanno visto bene di continuare ad esplorare in maniera più interattiva la celebre Zona. Abbandonando le velleità documentaristiche della
Si dice in giro che soltanto gli stolti non cambino mai idea, e almeno per una volta voglio considerarmi all’interno della cerchia degli intellettualmente dotati. L’occasione per titillare il mio ego mi è stata fornita da Castlevania Advance Collection, raccolta distribuita da Konami proprio in questi ultimi giorni, e che
Non credo sia un mistero che non abbia apprezzato a dovere l’ultimo capitolo ufficiale di Yakuza, che sebbene sia riuscito a soddisfarmi in alcuni aspetti, ha finito per lasciarmi interdetto per quanto concerne altri elementi. Ed è proprio per questi motivi che, a dispetto dei proclami di SEGA, faccio fatica
La penisola scandinava si conferma sempre più come una fucina di talenti videoludici, capaci di spaziare dalle grandi produzioni in stile Avalanche, a quelle più contenute (almeno sino all’avvento di Returnal) firmate Housemarque. Tra coloro che si sono sempre destreggiati all’interno del range delle creazioni medio-piccole, un posto di spicco
La stagione videoludica, così come da decadi accade, è contrassegnata da appuntamenti costanti e regolari e che, per certi versi, catalizzano lo “scenario” commerciale ad altissimi livelli. In modo particolare, il mese di settembre (e le immediate propaggini relative ai primi di ottobre) sono da anni caratterizzate da uscite sportive
A dispetto delle nuove IP che Bandai Namco riesce a tirare fuori dal cilindro con regolare continuità (basta pensare a Scarlet Nexus o a Code Vein), la casa nipponica può vantare, all’interno del suo sconfinato portfolio, una delle saghe JRPG più amate ed apprezzate di sempre. Inutile dire come il
Sulle pagine di Console Tribe, il primo incontro con un esponente del così detto China Hero Project risale a qualche anno fa, quando vi ho parlato di Immortal Legacy: The Jade Cipher, produzione diretta a PSVR. All’interno del progetto con cui Sony intende ampliare le proprie partnership all’interno del territorio
Correva l’anno 2007 quando la cara e gloriosa Square Enix, e la mente geniale di Tetsuya Nomura, fece dono ai possessori del Nintendo DS del primo The World Ends With You. Un JRPG di stampo action indubbiamente stiloso che riusciva a fare grande uso del doppio schermo messo a disposizione
Ah il Giappone feudale, periodo storico ricco di conflitti e sangue, terreno fertile per spietati signori della guerra, sempre pronti a soggiogare le genti e a fare strage dei propri rivali. Peccato, però, che costoro non hanno fatto i conti con Kenshiro, il protagonista di Arashi: Castles of Sin, un
Un lungo, estenuante viaggio mentale quello che è servito al buon Raz per tornare a scombussolare le menti degli strampalati personaggi che popolano Psychonauts 2. Come invischiato all’interno di una subdola trappola cerebrale, in attesa di qualcuno che potesse aiutarlo a scardinare le porte di questa prigione fittizia, il giovane
Difendere il varco, a ogni costo! È questo in sostanza l’obiettivo che ci pone Orcs Must Die 3, il titolo che andremo ad esplorare in questa sede, figlio dall’ibridazione di successo tra il genere dei giochi d’azione in terza persona e quello dei cosiddetti Tower Defense. Un gradito ritorno, il
Negli anni ’90 il mondo del gaming iniziò ad essere invaso a più riprese dalla definizione di film interattivo, segno evidente di come il media che tanto amiamo abbia sempre ambito a volersi vedere riconosciuta una sorta di autorialità sin dai tempi (relativamente) remoti. Un desiderio di sfuggire alla definizione
In un periodo di uscite videoludiche che definire misero ci sembra a dir poco riduttivo, l’arrivo di Scarlet Nexus è stata una ventata di aria fresca. La nuova IP di Bandai Namco capeggiata dagli artefici della serie Tales of, Keita Iizuka e Kenji Anabuki, è stata in grado sin da
All’improvviso, un “ritorno” nel variopinto ma non particolarmente accogliente Pianeta 4546B. Ma, questa volta, ciò che ci attenderà, sono ghiacci perenni e una sfida “freddissima”: questa è in sostanza la premessa di superficie (è il caso di dirlo) di Subnautica: Below Zero, nuovo capitolo single player, probabilmente più vicino ad
Brivido, terrore, raccapriccio. Un trittico di parole che è impossibile non associare immediatamente a Cattivik, il simpaticissimo ladro in calzamaglia creato dal geniale Bonvi alla metà degli anni ’60. Un claim, questo, che è però parimenti semplice affiancare anche all’opera di un altro autore, sicuramente antecedente al fumettista nostrano, che
Brotherhood Games, sviluppatore indipendente specializzato in avventure grafiche quali Stasis, arriva su console con un porting della sua ultima uscita per PC: Beautiful Desolation. Una avventura come nessun’altra, dicono loro, ma sarà per le giuste motivazioni? Beautiful Desolation si presenta come una avventura grafica per PC vecchio stile, con
Incredibile pensarlo, ma sono passati quattordici anni da quando il primo episodio della fantascientifica saga ha conquistato i giocatori della via lattea. Stiamo parlando di Mass Effect, sviluppato da Bioware, originariamente esclusiva Xbox e successivamente disponibile anche per utenti PlayStation. Molti di voi si saranno probabilmente persi questa indimenticabile esperienza,
Se pensiamo ai marchi storici di casa SEGA i primi nomi che vengono in mente, tolto l’inossidabile Sonic, sono sicuramenti quelli legati ai vari brand Virtua, Golden Axe, oppure Altered Beast. C’è però un’altra saga, per certi versi bistrattata in occidente, che è stata capace di rappresentare un piccolo gioiello
Che bello disegnare, riuscire a trasferire su carta (o tela virtuale, visti i tempi) le immagini che si accavallano nella nostra mente, oppure anche solo un semplice paesaggio, o il classico cesto di frutta mezza marcia che troneggia sul tavolo della cucina. Non serve, comunque, essere sempre dei novelli Leonardo