Recensioni

Recensione Drawful 2

di: Simone Cantini

Che bello disegnare, riuscire a trasferire su carta (o tela virtuale, visti i tempi) le immagini che si accavallano nella nostra mente, oppure anche solo un semplice paesaggio, o il classico cesto di frutta mezza marcia che troneggia sul tavolo della cucina. Non serve, comunque, essere sempre dei novelli Leonardo o Michelangelo per essere considerati grandi artisti, ma può anche solo bastare il saper essere essenziali, e tradurre con poche e semplici linee i concetti e le espressioni più disparate. Ed è proprio a questa ultima categoria che si rivolge lo spassoso Drawful 2, un party game che saprà mettere duramente alla prova le vostre capacità di sintesi grafica.

Per visualizzare i video di terze parti è necessario
accettare i cookie con finalità di marketing.

 

Dominare l’arte

Giocare a Drawful 2 è estremamente semplice: oltre alla vostra brava copia di gioco, scaricata all’interno della vostra console, vi basterà avere a portata di mano uno smartphone o un tablet (dai, non dovrebbe essere troppo complicato) ed un gruppo di amici vogliosi di mettersi alla prova. Essendo un party game, difatti, la produzione non permette il gioco in singolo, ma richiede da un minimo di 3 giocatori ad un massimo di 8. Una volta che sarete pronti, ed avrete avviato la partita, dovrete collegarvi al sito dell’applicazione tramite il dispositivo che avrete scelto di utilizzare, inserire il codice della stanza ed iniziare a seguire le istruzioni che compariranno sullo schermo della TV. Ed è adesso che inizia il divertimento: dopo aver scelto il vostro nome di battaglia e disegnato il proprio avatar, ecco che a ciascuno dei partecipanti verrà proposta, in segreto sul device, un’immagine da realizzare, il tutto utilizzando soltanto due colori e senza che vi sia la possibilità di cancellare. Semplice, dite? Beh, lo sarebbe se le idee da rappresentare fossero i classici oggetti di uso quotidiano, ma quando ci troviamo a dover tratteggiare un passo di danza segreto, oppure una caccola secca su di un piatto di carta (sic), la situazione si fa leggermente più complicata. Ma anche dannatamente esilarante. Teminati nostri capolavori questi verranno, a turno, proiettati sulla TV, e spetterà ai giocatori (tranne all’artista) cercare di dare un titolo il più calzante possibile all’opera, prima che tutte le definizioni (più un’esca ed il nome reale) vengano messe ai voti. Indovinare farà guadagnare punti tanto all’artista quanto allo spettatore, ma potremo anche assegnare voti bonus ai nomi più fantasiosi, con il player più gettonato in assoluto al termine della partita che si aggiudicherà una sorta di premio di consolazione. Concluso il match, se lo vorrete, potrete anche condividere sui social i vostri capolavori, così come recuperare lo storico delle sessioni. L’idea, per quanto semplicissimma e non certo estranea ad altre produzioni ludiche simili, siano esse videoludiche che boxate, è davvero divertente e ottimamente realizzata, ovviamente a patto di essere in buona compagnia.

Chi non gioca in compagnia… si annoia!

La sua natura multiplayer, però, rappresenta l’unico difetto che è possibile imputare a Drawful 2, anche se data la natura della produzione, le scelte di design operate dal team appaiono tutto sommato concettualmente ponderate. Il gioco, difatti, può essere fruito unicamente in modalità locale, dato che non è presente alcuna funzionalità di matchmaking online. Se questa decisione va a braccetto con la natura goliardica del gameplay, che fa dello sfottò e della risata condivisa un notevole plus, è innegabile come presentare comunque la possibilità di giocare con perfetti sconosciuto avrebbe rappresentato un piccolo bonus tutt’altro che sgradito. L’unico modo che avremo per interagire a distanza, pertanto, sarà quello di conoscere personalmente altri utenti in possesso di una copia del gioco, con i quali condividere il codice stanza che, di volta in volta, verrà assegnato alla partita. L’unica altra funzionalità che esula dalla partita rapida, pertanto, sarà quella che ci consentirà di creare la nostra personale playlist di definizioni, che potremo condividere con i nostri contatti tramite un codice univoco: potremo quindi compilare un elenco di soggetti da ritrarre, da dare in pasto ai nostri amici. Insomma, tutto molto essenziale, così come il comparto tecnico del gioco che, data la sua natura, a livello estetico si baserà principlamente sul lavoro manuale dei giocatori. Ottima la localizzazione audio nella nostra lingua, che grazie ad una voce guida simpaticissima, e ad alcuni effetti sonori spassosi, è in grado di conferire un guizzo in più al tutto. 

Drawful 2 è il classico gioco da tirare fuori quando si è in compagnia di un bel gruppo di amici, visto il modo in cui riesce a ravvivare con semplicità e divertimento anche la più banale delle serate. Mai scontato ed estremamente spassoso, il titolo ha come unico limite il suo dover per forza di cose richiedere la presenza fisica di un manipolo di giocatori, data l’assenza di qualunque modalità multiplayer online. Un piccolo neo che, comunque, chiunque abbia una comitiva di folli disegnatori sempre a portata di mano può tranquillamente ignorare. Gli artisti solitari e malinconici, ahiloro, dovranno invece continuare ad esprimere la propria creatività con metodi più convenzionali.