In questi pochi anni passati in compagnia di PSVR mi sono cimentato nei generi più disparati, ovviamente tra alti e bassi, ma sempre spinto dalla curiosità di vedere come le varie declinazioni del gaming avrebbero potuto adattarsi alla realtà virtuale. Ed è innegabile che vi siano situazioni decisamente più congeniali
Tra le passioni spendaccione che contraddistinguono il mio quotidiano, e che vanno allegramente ad affiancarsi a musica e videogame, ci sono i giochi da tavolo e i defunti librigame. Inutile dire, quindi, come sia stato profondamente attratto da Table of Tales: The Crooked Crown, titolo per PSVR sviluppato dai ragazzi
A volte mi capita di immaginare una statua del buon Ed Boon troneggiare in ogni sede dell’AVIS. Sì, mi rendo perfettamente conto di come si tratti di una fantasia idiota, ma è anche lecito chiedersi dove possa mai andare a finire tutto quel sangue, per quanto digitale, che da 27
Left 4 Dead ha lasciato una traccia insostituibile e, a tratti, non facilmente replicabile: il titolo Valve, nella sua semplicità strutturale, ha offerto un gameplay divertente nonostante la ripetitività, complicato nonostante la sostanziale semplicità meccanica e artisticamente pregno, grazie all’ottimo lavoro nella caratterizzazione dei personaggi e dei nemici. Tutto questo,
Per chi frequenta i meandri chiaroscuri dell’industria ludica, l’assunto che gli shooter siano i dominatori del mercato non dovrebbe esser cosa totalmente nuova o incredibile. Nonostante oggi sia indirettamente richiesto ai titoli del settore di avere un certo spessore narrativo, nella preistoria dei videogames agli shooter era richiesto semplicemente d’esser
Il mondo videoludico è in continua evoluzione, seppur spesso solo da un mero punto di vista tecnologico. Nonostante sia logico che mezzi tecnici superiori diano vita a giochi meccanicamente superiori, oggigiorno innovare concettualmente è diventato un mestiere davvero arduo. Ma l’innovazione è davvero necessaria? Si, ma ciò non toglie che
Dopo la fine della trilogia dedicata ad Ezio Auditore, Ubisoft era alla ricerca di un nuovo personaggio che potesse concludere in gloria la storia di Desmond Miles, erede del famoso Assassino Fiorentino, e che avesse sull’utenza lo stesso impatto emotivo e carismatico del Mentore. Assassin’s Creed III nacque quindi con
Le console principali disponibili sul mercato, in larga parte, sono sostanzialmente dominate da giochi action e sparatutto in varie salse. Fatta eccezione per le console Nintendo, che sono solite ospitare giochi di generi più variegati, Xbox e Playstation 4 sono generalmente orientate verso i suddetti generi principali, anche se le cose
Nonostante un buon successo al lancio, The Division ha faticato non poco nel primo periodo a causa di un end game incapace di soddisfare i giocatori più accaniti. Ci sono voluti diversi mesi e tre DLC per rendere The Division un game as service completo e in grado di intrattenere
Amate One Piece, avete giocato tutti i vari videogiochi della serie, ma non siete mai rimasti pienamente soddisfatti. Vi serve qualcosa di più di soli combattimenti fini a sé stessi: vi serve una trama, una narrazione, un nuovo nemico, un vasto mondo da esplorare. Beh, eccovi accontentati. One Piece: World
I videogiochi di ruolo costituiscono una delle dinastie più longeve e antiche dell’industria. Diretta emanazione dei giochi da tavolo fantasy, a loro volta concretizzazione ludica di secoli di letteratura fantasy e di folclore che confluisce in millenni di miti e leggende. Nonostante condivida sostanzialmente lo stesso universo concettuale, Outward si
Capita, a volte, che i luoghi comuni così tanto bistrattati finiscano per non essere quello stereotipo che tanto amiamo vituperare, risultando invece delle quasi fastidiose, quanto inoppugnabili, realtà: si stava meglio quando si stava peggio, ai miei tempi i treni arrivavano in orario, non ci sono più le mezze stagioni
Avevo un calendario appeso in casa. Niente di particolare, uno di quelli tristi ed anche abbastanza anonimi che, da oltre 500 anni, la banca per cui lavoro è solita regalare ogni anno ai propri sottoposti. Avevo un calendario, anche se tendevo per lo più ad ignorarlo. Anche perché, diciamocelo, con
L’annuncio di Devil May Cry 5 ha sorpreso tutti, in particolare i fan, e grazie tante. Come reagireste se il vostro videogioco preferito decidesse di fare un reboot, mescolando arte e stile dei personaggi ed introducendo una nuova storia, e successivamente la narrazione riprendesse come se questo reboot non fosse
Il progresso tecnologico ci ha consentito di raggiungere vette inusitate, di esplorare con occhio più attento e cosciente noi stessi e ciò che ci circonda. Ed è naturale che, più conosciamo noi stessi, più ci avviciniamo a quella parte di noi interamente costruita dall’intrecciarsi della paura e degli incubi. E
Se penso ai picchiaduro 3D, di sicuro, il mio cuore non può che volare rapido a quel Tekken di casa Namco Bandai che, nella sua terza ed indimenticabile sortita casalinga, fu il felice compagno di innumerevoli pomeriggi/nottate universitarie. Un piccolo posticino nel mio cuore, però, seppe ritagliarselo anche un altro
Pur non essendo un appassionato della disciplina, nel corso degli anni è stato davvero impossibile per il sottoscritto non incrociare almeno una volta il pad con Colin McRae Rally, complici amici che in più di un’occasione erano soliti elogiare una delle vette corsistica made in Codemasters. Ed il team inglese,
La nostra vita è fatta di certezze oramai granitiche, consuetudini radicate che fanno parte del nostro consolidato quotidiano: l’aumento delle tasse, la (mia) maledetta allergia primaverile, l’ennesimo reality show del menga, il brutto tempo nei giorni di ferie e, per finire, la solita annuale manciata di videogame LEGO. E visto
La serie Trials, arrivata su console dieci anni fa, può essere considerata ormai una piccola istituzione che cerca di rinnovarsi ad ogni nuovo capitolo ma sempre mantenendo fermi i capisaldi del prodotto: fisica perfetta, tracciati fuori di testa e tante, ma tante, imprecazioni da parte del giocatore. Ecco a voi
Se escludiamo le varie polemiche legate all’aumento dei game as service, delle microtransazioni e delle loot box, questa generazione di console ci sta togliendo diverse soddisfazioni per quanto riguarda l’uscita di videogiochi attesi per anni. The Last Guardian, Final Fantasy XV (una volta noto come Versus XIII), Shenmue 3 (in
Quella maledetta zampogna non voleva saperne di accendersi, nonostante stessi avvitando con tutte le mie forze la forchetta all’interno dello sfigmomanometro ellissoidale. Eppure le istruzioni scritte nella ricotta erano, almeno in apparenza, estremamente chiare, proprio come mi aveva abilmente suggerito il mio caro amico Mustard. Qualcosa, però, sembrava proprio non
Season pass pronti ancor prima del gioco a cui si accompagnano, DLC che colmano vuoti di trama, games as a service che spuntano come funghi, ed un online sempre più invasivo e pressante sembrano essere diventati la triste normalità del mercato videoludico: ovunque si volga lo sguardo, difatti, finiamo quasi
Il genere dei platform è sicuramente uno dei più “antichi” e longevi dell’intera industria videoludica. Nonostante siano passate decadi dal primo effettivo esponente del settore (Donkey Kong, 1981), il genere non ha mai visto battute d’arresto a livello di produzione di nuovi “esemplari”. Tuttavia, nel corso degli anni, i platform
La serie Far Cry ha, nel corso del tempo, guadagnato sempre più spazio in un settore piuttosto colmo di pretendenti e protagonisti saldamente al comando. Nato originariamente come un classico shooter on the rail, la serie si è poi spostata verso lidi open world fino a sfociare in Far Cry