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Recensione Superliminal

di: Luca Saati

Superliminal rientra nella categoria di quei puzzle in prima persona che tanto vanno di moda in quest’ultimi anni. Un filone che ha visto vette di eccellenza in titoli come Portal, The Stanley Parable, The Talos Principle. Su console PS4, Xbox One e Nintendo Switch arriva Superliminal, titolo che con i suoi giochi di prospettiva cerca di dire la sua in questo genere.

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Prospettiva forzata

Superliminal basa la sua intera esperienza sulla prospettiva forzata, tecnica che si avvale della illusione ottica per far apparire un oggetto più lontano, più vicino, più o meno grande di quanto non sia in realtà. Prendete come esempio la classica fotografia con una persone che mantiene la torre di Pisa per capire subito di cosa stiamo parlando.

La componente narrativa dell’opera di Pillow Castle ci porta nell’inconscio del protagonista che si ritroverà ben presto a superare i suoi schemi mentali uscendo dal percorso prestabilito. Ad accompagnarci durante l’avventura è presente anche un’intelligenza artificiale stile Glados di Portal. I richiami e l’ispirazione alla serie Valve ci sono tutti, tuttavia Superliminal non riesce mai a raggiungere quelle vette d’eccellenza.

A farla da padrone comunque sono i puzzle ambientali che vi terranno impegnati per un paio di ore. Non ci troviamo dinanzi a un gioco particolarmente longevo, ma visto il tipo di esperienza a cui ci siamo trovati non è da considerare un gran difetto.

Entrare nel mood di Superliminal richiede un pizzico di pratica nei primi momenti. Il gioco comunque accompagna in modo graduale l’utente aiutandolo nella comprensione della prospettiva forzata e del suo corretto uso. Questo non vuol dire che Superliminal accompagna il giocatore con la manina, anzi. In più di un’occasione abbiamo passato interi minuti per superare una zona.

Se inizialmente Superliminal si diverte a giocare solo con le dimensioni degli oggetti, più avanti arriva alla creazione degli stessi mediante il solito gioco di prospettiva portando il giocatore a pensare fuori dagli schemi ed essere fantasioso. I problemi sono quelli soliti dei puzzle: il rischio frustrazione è dietro l’angolo, specie quando il gioco ci prende la mano ed esagera con alcuni enigmi. Se siete i tipi che perdete la pazienza in fretta, siete avvisati.

Commento finale

Se siete alla ricerca di un piccolo puzzle capace di tenervi impegnati per qualche ora, Superliminal è il gioco che fa per voi.  Il gameplay con il suo gioco di prospettive si lascia apprezzare abbastanza anche se alcuni momenti particolarmente fantasiosi rischiano di far perdere la pazienza, la longevità di sole due ore può essere sia un elemento apprezzabile, per chi finirà con lo stancarsi presto, che un elemento a sfavore per chi invece amerà gli enigmi. In conclusione Superliminal si rivela un’opera gradevole senza picchi né verso l’alto e né verso il basso.