Giusto per riprendere un concetto espresso in occasione dei miei auguri a PlayStation, ecco che mi ritrovo a parlare di un titolo che sembra aver approfittato dell’eredità tramandata dal marchio nipponico, scegliendo di affrontare il mondo videoludico da una prospettiva sicuramente più emozionale che ludica. Lost Ember, difatti, ha preferito
Nato dalla mente del papà di Assassin’s Credd Patric Dèsilet e sviluppato da Panache Digital Games, Ancestors: the humankind odyssey è un gioco di sopravvivenza openworld dai toni unici. Il giocatore è chiamato a impersonare un clan di primati, antenati del futuro essere umano, e a guidarli durante tutto il loro arco evolutivo che li
Mondo mobile e console si sono avvicinati sempre più con il passare degli anni, visto l’avvicendarsi di numerose produzioni in questi due universi quanto mai complementari. Le conversioni nell’uno e nell’altro senso si sprecano, ma personalmente ho sempre trovato limitante il veder confluire un titolo pensato per una specifica piattaforma
Electronic Arts porta nelle nostre console (Playstation 4 e Xbox One) l’ultimo titolo dell’americana PopCap Games, Plants Vs. Zombies: La Battaglia di Neighborville. Spin-off della già fortunata serie Garden Warfare, immette nuova linfa in un titolo concepito per prendersi poco sul serio, con un’atmosfera scanzonata che vede in contrapposizione delle
Di solito quando parliamo di mitologia e videogame le associazioni più gettonate vedono coinvolgere l’antica Grecia, oppure i miti norreni. Eppure il folklore gode di infinite declinazioni, spesso anche poco conosciute, come nel caso delle leggende slave che sono alla base di Yaga: The Roleplaying Folktale, action RPG sviluppato dai
Talvolta mi capita, durante l’analisi di un gioco, di cambiare più volte parere, magari perché stimolato da particolari meccaniche capaci di fare capolino dopo che credevo di avere oramai consolidato il mio pensiero. E tale situazione si è verificata proprio in questi ultimi giorni, mentre trascorrevo del tempo assieme a
La serie di Need for Speed non ha bisogno di grandi presentazioni: da decadi, essa rappresenta un punto di riferimento relativo al gaming automobilistico, non tanto per questioni di simulatività o realismo, ma piuttosto per il suo essere tendenzialmente old school, offrendo quasi sempre una giocabilità arcade divertente e senza
Uno degli aspetti più affascinanti, e spesso sottovalutati, della realtà virtuale è quello di farti vivere il gaming da una prospettiva sicuramente differente. Sono assai frequenti, infatti, i casi in cui un gioco si “limiti” semplicemente a mostrare in primissima persona una progressione tutto sommato canonica, adattando un gameplay standard
Quando ti trovi davanti un team di programmatori che ha in curriculum produzioni come The Last Guardian, ICO, Shadow of the Colossus e Puppeteer, viene subito facile pensare ad un titolo in grado di mettere al centro della scena un legame profondo tra il giocatore ed un’altra entità digitale. Ed
21. A leggerlo fa quasi paura, visto il modo con cui può altezzosamente squadrare gran parte delle saghe esistenti, ma non per questo appare restio a prendersi i suoi bravi rischi, per cercare di mantenere sempre fresco un concept che affonda le proprie radici nel passato. Sì, perché con Atelier
Un RPG made in Obsidian, che da sola dovrebbe catturare l’attenzione di tutti i fan del genere ma, dopo tutto questo tempo, chi l’ha giocato e chi ancora non ne è convinto si trova qui a leggere la recensione in quanto la domanda che più ci preme è: ne vale
Il mondo degli arcade, a dispetto delle ridotte dimensioni dello schermo di Switch, sembra avere trovato un nuovo terreno fertile su cui attecchire felicemente, come testimonia la miriade di produzioni indipendenti di tale stampo che, sempre più, va ad ingrossare la ludoteca della console Nintendo. Tra i titoli più gettonati
Ci sono giochi che si fanno attendere a lungo, dopo aver subdolamente stuzzicato la fantasia dei player con annunci e trailer mirabolanti. Ci sono giochi che brami sin dal primo fugace frammento visionato e che, magari, ti hanno pure spinto a comperare un costoso hardware, nella futile speranza che tale
Quella di Icaro è senza dubbio una figura affascinante, quanto ambivalente: da una parte rappresenta il coraggio, l’umana voglia di superare i propri limiti nel tentativo di raggiungere il cielo, ma è anche impossibile separarla dal fallimento più crudele delle proprie aspirazioni, quando queste tendono a spingersi troppo oltre. E
Videogames e film, di qualsiasi natura, sono stati spesso esempi di come il “salto della barricata” non sia sempre un’idea felicissima. Potremmo contarne decine e decine, specialmente in passato, di videoludi trasformati in film senza grandissimo successo e, al contrario ma con stesso risultato, trasposizione videoludiche “forzate” provenienti dal mondo
È resuscitato! Non so perché ma questa frase mi è rimasta scolpita nel cervello sin da quando la sentii la prima volta, oramai ben 21 anni fa, non appena avviata la mia brava copia di MediEvil. Sarà stato per il doppiaggio palesemente amatoriale, oppure per il fatto che il mio
Assurdo è la prima parola che vi balzerà in mente non appena avrete avviato Rabi-Ribi, visto il modo completamente fuori di testa in cui si aprirà l’avventura: nella produzione CreSpirit, difatti, assumeremo il controllo di Erina, una coniglietta che per una non meglio precisata ragione si risveglierà all’interno di una
Per i più giovani di voi leggere il nome Bioware non potrà fare a meno di riportare alla mente la saga di Mass Effect, la produzione più recente dello studio canadese. Se però si ha qualche annetto in più sulle spalle, come (ahimè) il sottoscritto, quell’agglomerato di lettere viene automaticamente
Children of Morta è un Hack’n’Slash dungeon RPG con elementi rogue like. Creato da 11 Bit Studios (This War of Mine, Moonlighter), lo studio insiste con lo stile e gameplay che più gli riesce, portando narrazione e grafica in pixel art ad altissimi livelli sulle nostre console portatili e non.
Dallo studio che ha lavorato ai remastered di Shenmue, arriva un colorato e divertente puzzle adventure dal nome di A Knight’s Quest, il quale ci metterà nei panni di un personaggio che accidentalmente causerà la possibile distruzione del suo mondo. Dove tutto inizia Sky 9 Games, studio situato in
Il coding rappresenta per me da sempre un qualcosa di magico, una mistica pratica in grado di dare vita ai sogni più impensabili. Sin dal Basic che animava il glorioso Commodore 64, passando per il Linguaggio Macchina di Amiga, il Turbo Pascal sfiorato ai tempi del liceo, fino a giungere
Prima ancora di Animal Crossing, tutti coloro che avvertivano lo spasmodico impulso di calarsi all’interno di una comunità virtuale, con lo scopo di coltivare una schiera di amici digitali e, perché no, dedicarsi anche al giardinaggio, non potevano fare a meno di cedere alle suadenti lusinghe di Harvest Moon. La
Playtonic ci aveva provato a farmi piovere nuovamente addosso le emozioni della Rare che fu, ma come è confermato anche dalla mia personalissima recensione, il precedente lavoro del team britannico mi aveva lasciato alquanto tiepidino. Sarà stato il suo voler essere fortemente derivativo, oltre che palesemente ispirato ad un modo
Nel maggio del 2008 arrivava sulle nostre console Race Driver: Grid, un gioco di corse della Codemasters che, fin da subito, è entrato nei cuori della mia generazione di giocatori. Seguito spirituale di Toca touring car, serie presente nelle prime due generazioni di Playstation, ha colpito immediatamente sia la critica che i giocatori grazie alla sua