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Recensione Marsupilami: Hoobadventure

di: Simone Cantini

Che la scuola fumettistica franco/belga sia da sempre un punto di riferimento mondiale, non lo scopriamo certo oggi, dato che sin dagli albori di questo media gli autori transalpini hanno sempre ricoperto un ruolo di spicco: nomi come Asterix, Tintin, Lucky Luke ed i Puffi (per non citare riviste iconiche come Spirou), sono oramai saldamente consolidati nell’immaginario collettivo, figli indiscussi di un successo ed una qualità sempre invidiabile. Tra le produzioni meno note, almeno alle nostre latitudini, troviamo però un sottobosco di protagonisti minori, tanto celebri in patria quanto poco conosciuti nel Bel Paese. È il caso di Marsupilami, serie ideata all’inizio degli anni ’50 dal francese André Franquin, che torna oggi alla ribalta videoludica grazie ad un carinissimo platform in 2.5D, ovvero Marsupilami: Hoobadventure.

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Hooba!

La vita nella giungla di Palombia scorre placida e tranquilla come sempre, almeno fin quando i tre Marsupilami Punch, Twister ed Hope non si imbattono in uno strano sarcofago: inutile dire come la curiosità finisca ben preso per avere il sopravvento sulla prudenza, con i tre che si troveranno ad aprire la bara, in realtà dimora di un dispettoso spirito. Finalmente libera, l’eterea creatura scaglierà una maledizione su tutti gli animali del luogo, ed è inutile sottolineare come spetterà proprio al nostro simpatico terzetto (fortunatamente immune al maleficio) riportare tutto alla normalità, dando la caccia e sconfiggendo lo spirito. Da questo esile canovaccio prende il via Marsupilami: Hoobadventure, un simpatico e colorato platform in 2.5D, che non ha certo la pretesa di imbastire chissà quale complesso intreccio narrativo, ma è mosso soltanto dalla volontà di proporre un’esperienza spensierata ed adatta a tutte le età. All’interno di oltre 20 livelli (più una manciata di stage segreti), suddivisi all’interno di tre distinti mondi, chiunque, sia esso bambino o adulto, potrà prendere il controllo di uno dei 3 protagonisti, che differiranno tra loro unicamente per estetica. Il punto forte della produzione, pur essendo molto semplice nella sua concezione, è proprio l’accessibilità, dato che il tasso di sfida proposto è in grado di adattarsi efficacemente ad ogni tipologia di giocatore, tanto a coloro che mirano unicamente a completare i livelli, tanto a chi desideri sviscerali al 100%.

Dritti al punto

A grandi linee, la struttura ludica di Marsupilami: Hoobadventure ricalca in parte quanto visto in Shantae o i Rayman classici, con livelli a scorrimento orizzontale in cui i nostri tre animaletti potranno esibirsi in salti e capriole. Il sistema di controllo è tanto semplice quanto efficace, e ci permetterà di sfruttare appigli, wall jump, colpire i nemici e molto altro ancora, il tutto in perfetto stile platform. La struttura dei livelli non sarà mai troppo complessa, ma non per questo risulteranno eccessivamente banali, dato che ciascuno di essi nasconderà al suo interno uno stage bonus, oltre a numerosi collezionabili che saranno utili per avere accesso ad ulteriori schemi segreti, artwork e musiche. Le sezioni speciali proporranno delle piccole variazioni sul tema, che comprenderanno la raccolta di alcuni anelli entro un tempo limite, oppure l’attraversamento di stage a scorrimento automatico. Ad aggiungere ulteriore pepe al tutto troveremo le classiche prove a tempo, che si sbloccheranno una volta portato a termine ciascuno dei livelli. Sono questi gli espedienti in grado di aumentare un pizzico la longevità generale, che se mirerete semplicemente a portare a termine i tre mondi, non vi porterà via più di 3-4 ore. In definitiva, pur se parliamo di un prodotto venduto a prezzo budget, non sarebbe stato male offrire un po’ più di materiale giocabile, vista anche la bontà delle idee messe sul piatto dai ragazzi di Ocellus Studio.

Tratti efficaci

Un altro punto a favore di Marsupilami: Hoobadventure è rappresentato dal comparto tecnico della produzione, che può vantare una resa grafica di stampo cartoon davvero colorata e ben realizzata. Gli stage sono molto dettagliati e ben messi sullo schermo, così come molto buone sono le animazioni generali, con i tre protagonisti che godono, ovviamente, di una cura realizzativa davvero incisiva. Gli stessi comandi, vista anche la natura del titolo, sono risultati reattivi al punto giusto, ed in grado di assecondare le mosse del giocatore, così come eccellente è la fluidità generale, forte di uno scrolling impeccabile e privo di tentennamenti (ho testato la versione PS4 in retrocompatibilità su PS5). Carine, anche se non certo memorabili, le tracce audio di sottofondo, mentre si fa sempre apprezzare la localizzazione testuale in italiano, anche se il tutto è limitato ai menu di gioco, dato che non sono presenti dialoghi nel corso dell’avventura.

Semplice ed immediato, ma proprio per questo anche molto divertente, Marsupilami: Hoobadventure è un riuscito ed essenziale platform 2.5D, che può vantare una cura realizzativa molto buona ed un cast di personaggi davvero simpatici e ben messi sullo schermo. Sebbene non certo troppo impegnativo (a patto di volerlo completare al 100%), il titolo Ocellus Studio pecca soltanto per quanto concerne la longevità complessiva, invero un po’ troppo stringata, pur al netto del materiale bonus accessibile. Un titolo onesto ed adatto ad ogni età, che oltre a divertire ha il pregio di far conoscere un pizzico questi carinissimi personaggi della tradizione fumettistica francese.