Archivio Recensioni di Simone Cantini

Until Dawn

Ammetto che il mio rapporto con Until Dawn è stato costellato di alti e bassi: confesso che quando Supermassive Games annunciò il suo progetto, un horror sviluppato appositamente per Move (sono uno dei 10 fessi che lo hanno preso al day one), l’hype iniziò a serpeggiare forte dentro di me. I mesi di silenzio che seguirono raffreddarono gli entusiasmi e quando, infine, venne svelato che il progetto si era spostato su PS4 e aveva perso le sue connotazioni legate al motion controller, l’interesse scemò in mera curiosità. Tutto si affievolì ulteriormente quando si apprese che il gioco sarebbe stata un’avventura alla Quantic Dreams: l’ultimo colpo che spazzò via le speranze di vedere concretizzata l’ipotesi di survival. Poi l’ho, infine, giocato e non posso perdonarmi di aver sottovalutato così superficialmente il lavoro di Supermassive Games.
Recensioni Commenti: 13 24 Ago 2015

Gauntlet: Slayer Edition

La domenica era il giorno in cui si andava dai nonni e mi incontravo con il cuginetto più grande. Da piccolo era quasi un rituale imperdibile, capace di scandire l’inizio e la fine dei miei week end di bambino. E quella era anche l’occasione per andare assieme, accompagnati dallo zio, in sala giochi, il favoloso reame in cui il me ottenne di svariati anni fa non poteva fare a meno di rimanere rapito da quegli sgargianti cabinati: erano i primi anni ’80 e le monete da 100 lire andavano via veloci, quasi come non ci fosse un domani, a suon di game over. E tra i tanti ricordo con particolare nostalgia Gauntlet e le sue quattro postazioni, due delle quali hanno subito la furia smanettona di altrettanti cugini amanti dei videogame più che mai.
Recensioni 20 Ago 2015

Tachyon Project

Un discorso che abbiamo affrontato, in gran segreto, giusto l’altro giorno all’interno della chat redazionale e che, casualmente, pare sposarsi perfettamente con il titolo oggetto di questa review. Il tutto verteva attorno alla deriva presa dalle produzioni indipendenti che, piaccia o no, paiono essersi fossilizzate su alcune tipologie ben precise. Tra quelle imperanti troviamo i twin stick shooter che, grazie (?) a Tachyon Project, hanno recentemente visto ingigantire l’affollata ludoteca di questo genere che, da pochissimi anni a questa parte, pare vivere una seconda giovinezza.
Recensioni 19 Ago 2015

J Stars Victory VS Plus

Se come il sottoscritto si è appassionati di manga sin da quando questi videro la luce in terra nostrana nel lontano 1989, ad opera della mai troppo lodata Granata Press, è di certo impossibile resistere al fascino esercitato da Shonen Jump, ovvero la più longeva e famosa fucina di eroi nipponici. Proprio per questa ragione ho amato alla follia il vetusto Jump Super Stars e relativo seguito e, sempre per il medesimo motivo, non potevo che essere esaltato dall’arrivo, stavolta anche nel tanto bistrattato occidente, di J Stars Victory VS Plus. Siamo sinceri, chi non ha mai sognato di far prendere a sberle l’odioso (almeno per me, quasi quarantenne) Naruto dall’immortale ed inimitabile Kenshiro?
Recensioni Commenti: 3 30 Giu 2015

Lifeless Planet

15 anni persi nelle buie e silenti profondità siderali. Il cuore che batte al rallentatore, il corpo immerso in un sonno artificiale, indispensabile per proteggere l’organismo nel corso di questo viaggio che pare eterno. Il tempo si dilata inesorabilmente, mentre ammassi stellari sfrecciano al fianco della nave spaziale che va sempre più avvicinandosi alla propria meta. Poche migliaia di chilometri ci separano da questo nuovo, lussureggiante, mondo: la nostra nuova casa. D’improvviso si accende una luce rossa, poi un’altra ed un’altra ancora. Gli strumenti sembrano come impazziti, mentre disperate sirene di allarme squarciano il silenzio, incapaci però di destarci dal nostro sonno artificiale.
Recensioni 25 Mag 2015

The Swapper

Lo vedo mentre scivola giù, dapprima lentamente, poi aumentando sempre più la sua velocità fino a sparire lontano, inghiottito dalle silenti tenebre siderali. Sento una live fitta al cuore, quasi come se una parte della mia anima venisse strappata con forza, ma è solo un breve, per quanto intenso, istante. Poi tutto torna alla normalità e dimentico di essere stato io stesso, fino a solo pochi secondi fa, il guscio destinato a vagare senza vita per il cosmo. Ma non c’è più tempo per pensare adesso: riprendo a vagare per i corridoi metallici, la mente annebbiata da quelle voci che si fanno sempre più insistenti, nell’attesa dell’istante in cui sarò costretto a sacrificare nuovamente il mio corpo.
Recensioni 18 Mag 2015

Wolfenstein: The Old Blood

Effettivamente i presupposti per un titolo di certo non memorabile, visti i trascorsi più recenti del leggendario brand, avrebbero potuto facilmente concretizzarsi. Eppure, il condizionale utilizzato è calzante più che mai, il debutto dei ragazzi di MachineGames è riuscito a scalzare ogni dubbio a suon di roboanti tonnellate di piombo fumante: poche chiacchiere, Wolfensterin: The New Order ha sancito il convincente ritorno del roccioso B.J. Blazkowicz, grazie a quello che, secondo il mio modesto parere, è stato uno degli shooter più azzeccati dello scorso anno. È per questo che ho atteso con ansia l’arrivo di Wolfenstein: The Old Blood, l’espansione stand alone che funge da prequel alle vicende narrate nel titolo di cui sopra. E l’attesa è stata quanto mai ben ripagata.
Recensioni 13 Mag 2015

Assassin’s Creed Chronicles: China

Ezio Auditore mi è sempre stato simpatico. Vuoi perché è un toscano come me, oppure perché le sue avventure si svolgono in terre che conosco molto bene (abito a due passi da quella Monteriggioni reinventata da Ubisoft). O forse perché, diciamocelo, Assassin’s Creed 2 e Brotherhood sono stati due giochi davvero divertenti e ben strutturati, capaci di regalarci un personaggio decisamente carismatico ed affascinante. Eppure dopo questo binomio assai felice (no, Revelations non è MAI stato programmato!) il mio amore per la saga degli Assassini è scemato improvvisamente, complice una storia sin troppo avviluppata su sé stessa e che stava progressivamente perdendo di mordente e coerenza, unita ad pesante senso di déjà vu che si stava facendo mano mano più consistente. Quindi ho detto ciao a Connor e soci, preferendo dedicarmi ad altro, sin quando non mi è capitato per le mani Assassin’s Creed Chronicles: China, primo di 3 spin-off che, si spera, sappiano rinfrescare una saga che, sotto la patina scintillante della sua maestosa messa in scena, inizia a mostrare le prime sospette tracce di muffa.
Recensioni 21 Apr 2015

Slender: The Arrival

Uomo nero, babau, bobo, boogeyman, chiamatelo pure come volete lo spauracchio che, sin da bambini, le mamme di tutto il globo hanno utilizzato per terrorizzare con amore i propri pargoli, accompagnandoli con dolcezza tra le braccia di Morfeo. L’infanzia, si sa, può essere dannatamente triste e bastarda e di certo lo deve essere stata quella di Eric Knudsen, la mente contorta che nel lontano 2009 diede i natali allo Slender Man, divenuto poi il protagonista dell’omonimo videogioco. Gli incubi giovanili però, come ci ricorda il buon IT, sono difficili da sterminare e anche a distanza di anni sono pronti a tormentare le nostre esistenze. Altrimenti non si spiegherebbe l’esistenza di Slender: The Arrival.
Recensioni Commenti: 3 16 Apr 2015

Ziggurat

Gli anni 90 hanno visto l’indiscussa ascesa di quello che è, ancora oggi, uno dei generi più inflazionati del panorama videoludico: stiamo ovviamente parlando degli FPS, sdoganati presso il grande pubblico dall’oramai leggendario Doom. Il titolo id Software, oltre a cambiare per sempre l’industria che tanto amiamo, servì a favorire la nascita di cloni più o meno riusciti. Tra questi vale la pena di ricordare il lavoro realizzato da Raven Software, Heretic (e il suo ben più complesso sequel Hexen), che sfruttando una versione modificata del titolo di Carmack e soci, trasferì l’azione in prima persona all’interno di un universo fantasy. Ed è senza dubbio a questi due classici senza età che deve essersi ispirato l’iberico quartetto di Milkstone Studios nella programmazione del loro Ziggurat, FPS roguelike che strizza più di un occhio al binomio targato Raven.
Recensioni 14 Apr 2015

Bladestorm: Nightmare

Ah sono proprio felice di aver speso tanti denari per portarmi a casa, seppur con tempistiche differenti, una oscura PS4 ed una candida Xbox One. La gioia, trattandosi di macchine da gioco, scaturisce proprio da quella invidiabile ricchezza di contenuti realizzati ad hoc per tali strumenti volti all’intrattenimento digitale. Da quel lontano novembre 2013, coincidente con l’avvento della nuova console Sony, non ho potuto fare a meno di notare il proliferare di produzioni che sarebbe stato anche solo folle ipotizzare sugli hardware della passata generazione. Titoli del calibro di GTA V, The Last of Us, Halo: The Master Chief Collection rappresentano una boccata d’aria fresca quanto mai indispensabile per questo hobby che, soprattutto nel funesto periodo PS360, si era oramai tristemente adagiato su se stesso. Fortuna che a ravvivare ulteriormente l’attuale scenario giunge, fresco fresco, Bladestorm: Nightmare. Ok, ora torno serio…
Recensioni 26 Mar 2015

Oreshika: Tainted Bloodlines

Certo che il mondo è davvero bizzarro. Dite la verità, anche voi fate parte di quella schiera di player che, nel lontano 1999, avete ardentemente sperato che Ore no Shikabane o Koete Yuke venisse localizzato anche in occidente. No? Mai sentito nominare? Eppure sono certo che, seppur non riferite a questo particolare gioco, non mi sono sognato tutte le preghiere volte a veder sbarcare anche dalle nostre parti la stragrande maggioranza dei prodotti destinati al mercato nipponico. Però, come detto in apertura, il mondo è davvero bizzarro ed oggi che questi sogni un tempo arditi sono oramai divenuti realtà pare non essersene accorto nessuno. Infatti chi di voi ha la benché minima idea dell’esistenza, in lingua a noi più potabile, di Oreshika: Tainted Bloodlines?
Recensioni Commenti: 1 11 Mar 2015

Dragon Age: Inquisition

C’è una legge non scritta secondo la quale il secondo capitolo di una saga, sia essa cinematografica, letteraria o, nel nostro caso, video ludica, rappresenti sempre un momento critico, incapace di raggiungere le vette dell’opera originaria. E Dragon Age ha fatto di tutto per non sfuggire a questo particolare e assurdo dogma, con un secondo episodio reo di aver gettato alle ortiche tutto ciò che era stato apprezzato dai giocatori nella sua incarnazione principale. Bioware, dunque, memore degli errori passati, si è trovata a correggere con forza la rotta nel suo Dragon Age: Inquisition, nuova iterazione del popolare brand ruolisitico giunto oggi alla sua terza avventura. I ragazzi canadesi saranno riusciti a riconquistare il favore dei fan?
Recensioni Commenti: 4 1 Feb 2015

Persona Q: Shadow of the Labyrinth

Non è certo strano imbattersi in curiose filiazioni quando si parla di saghe longeve come quella di Shin Megami Tensei. Impossibile, difatti, mantenere alta l’attenzione del giocatore all’interno di alcuni cliché che, spesso, potrebbero annoiare chi è sempre in cerca di gustose variazioni sul tema. Ecco, quindi, che il popolare brand di casa Atlus, ad un certo punto della sua crescita, ha finito per scindersi, dando vita all’universo di Persona. Forte di un quarto capitolo che, pur avendo esordito in origine su PS2, è tornato recentemente a far parlare di sé grazie ad un fortunato porting per PS Vita, la casa nipponica ha visto bene di coccolare i fan di questa genia digitale grazie a Persona Q: Shadow of the Labyrinth, titolo esclusivo per Nintendo 3DS che segna il ritorno di Teddy e compagnia, ai quali si affiancano i protagonisti di Persona 3.
Recensioni 11 Dic 2014

Invizimals: Gli Invicibili

Giusto un anno fa, recensendo la prima apparizione della saga su PS Vita, davo virtualmente appuntamento al prossimo episodio per vedere se gli spagnoli di Novarama sarebbero stati capaci di limare in maniera percettibile i difetti della loro creatura. E puntuale, quasi come avessero volto accontentare le mie profetiche parole, Invizimals: Gli Invicibili è da poco approdato sulla piccola di casa Sony: ma oltre ad accontentarmi temporalmente, gli sviluppatori iberici saranno riusciti ad assecondarmi anche a livello realizzativo?
Recensioni 18 Nov 2014

In Space we Brawl

Forge Reply è un nome che sicuramente suonerà familiare ai più vecchi frequentatori del Tribe, soprattutto se in gioventù sono stati abili lettori interattivi delle gesta di Lupo Solitario. Alla software house tutta italiana, difatti, in tempi recentissimi è toccato il gravoso compito di ricreare le atmosfere dell’ultimo dei Ramas/Kai sulle piattaforme mobile, fornendo una valida occasione per dare una spolverata ai giocosi ricordi di gioventù. Però oggi non parleremo del guerriero nato dalla penna di Joe Dever, bensì di quello che può essere considerato l’esordio del team nostrano su home console, un esordio che, però, al pari di quanto fatto su iOS e Android, affonda le sue radici nella spensieratezza di un tempo che fu. In Space We Brawl, difatti, nasce da un modo così retrò di concepire l’intrattenimento video ludico che è impossibile non notare.
Recensioni Commenti: 2 16 Ott 2014

Natural Doctrine

Sembra proprio che il Giappone si sia accorto dell’esistenza, videoludica si intende, del resto del mondo. Basta difatti voltarsi indietro solo di pochi anni per assistere ad uno scenario desolante, in cui le localizzazioni in lingua potabile di titoli prettamente nipponici si contavano sulle dita di mezza mano monca. Tale tendenza sembra essersi radicalmente invertita negli ultimi tempi, forse anche a causa di una flessione del mercato interno, fattore che ha spinto sempre più publisher a tentare l’assalto a questo mondo ai più sconosciuto. A questa ondata di titoli appartiene anche Natural Doctrine, jrpg tattico sviluppato da Kadokawa Games che si appresta ad invadere il trittico di console Sony attualmente in commercio. Ne sentivamo davvero il bisogno? Scopriamo assieme.
Recensioni Commenti: 5 8 Ott 2014

Destiny

Sì, sono una bella cifretta, capace di far girare la testa a chiunque. Intendo i 500 milioni spesi nella realizzazione di Destiny. Che poi magari sono 509, oppure 497, non è questo il punto. Il fatto è che cercare di rapportarsi in maniera serena con un titolo di una tale importanza, sia monetaria che videoludica, non nego mi abbia messo un bel po’ di soggezione. Non essendo un fan della saga Bungie più amata di sempre, mi sono avvicinato a Destiny quasi per curiosità, una volta tanto spinto dall’hype che sin dal suo annuncio lo ha sempre accompagnato. E devo dire che sia l’alpha che la beta erano riuscite ad incuriosirmi a dovere, finendo con il dare una giustificazione ai miei primi entusiasmi. Però, adesso che Destiny sono già alcuni giorni che gira sulla mia PS4, è giunto anche il momento di tirare le fila del discorso, anche se non lo farò da solo, né in maniera canonica. Anche perché il titolo Bungie, nella sua interezza, non è certo un titolo che capita tutti i giorni per le mani.
Recensioni Commenti: 8 17 Set 2014

The Golf Club

Passeggiare spensierati per verdeggianti boschetti, il cinguettio degli uccelli che carezza lievemente le orecchie. Una brezza sottile agita con dolcezza le fronde ed increspa a fatica la superficie dello stagno. Lassù, in cima ad una piccola collinetta erbosa, un coniglio mi fissa con i suoi occhietti curiosi. Un suono sordo, poi un urlo. Lo vedo fuggire via, in preda allo spavento. Stormi di passeri lo seguono, allertati da quel grido inumano. La mazza cade a terra, scaraventata lontano con forza. Si alza una zolla di terra, l’ennesima, mentre mi affanno a colpire quella maledetta pallina: ma chi ha detto che il golf è uno sport rilassante? Speriamo che The Golf Club non sia foriero di danni per le nostre alcove videoludiche.
Recensioni Commenti: 5 9 Set 2014