Ai più attenti il titolo non sembrerà qualcosa di nuovo. Rocketbirds: Hardboiled Chicken è stato rilasciato anche su PS3 quasi un anno e mezzo fa con risultati del tutto soddisfacenti: sparattutto in 2D divertente, godibile e ben sviluppato. Quest’anno Sony ha deciso di portare il titolo anche su PS Vita senza però beneficiarlo di Cross-Buy, Cross-Save e Cross-Play. Tuttavia, il porting è giunto con qualche piccolo extra in più.
Dopo una delle gestazioni più tormentate degli ultimi anni è arrivato finalmente il momento di valutare l’ultimo lavoro di Platinum Games, chiamati ad una prova del nove davvero critica: dare vita al nuovo capitolo di Metal Gear. Niente più pistola silenziata, niente più scatolone dove nasconderci. La parola d’ordine è una sola: Revengeance!
WRC Powerlside: quando il rally incontra le micromachines. Figlio della saga simulativa WRC, Powerslide, pur non perdendo la licenza ufficile di piloti e vetture, mostra un lato del rally praticamente inedito. Tanto divertimento in così piccolo spazio.
Possibile che qualcuno non abbia mai sentito parlare di Dungeons & Dragons? Col passare dei lustri e la crescita dell'industria videoludica, D&D ha ovviamente contagiato il mondo dei videogiochi, questa volta tocca a Yasumi Matsuno da sempre lontano dall'idea supercommerciale di videogioco (Final fantasy tactics, Vagrant Story) e ai Level-5 farci vedere cosa si può fare con questa saga su 3DS.
Nell’affollatissimo mondo dei Live Arcade non capita spesso di trovare degli autentici capolavori, sono più le volte in cui ci imbattiamo in divertenti passatempi atti a spezzare l’attesa tra un blockbuster e l’altro.Non è questo il caso di Skulls of the Shogun, vera e propria perla realizzata dai ragazzi di 17-Bit. Siete pronti a sgranocchiare qualche teschio?
Ad oggi ritenuto uno dei migliori (se non il migliore) titolo della ludoteca di PS Vita, finalmente Persona 4: The Golden è riuscito ad approdare anche in occidente. Particolarissimo esponente del genere ruolistico nipponico, questo remake del classico Atlus è stato uno dei pochi titoli in grado di svegliare dal torpore le vendite della piccola di casa Sony. Ma come è possibile che un gioco uscito originariamente nell’oramai lontano 2008 possa riscuotere successo ancora oggi? Forse perché è semplicemente un ottimo gioco e si sa che l’eccellenza non ha mai età
Crytek è sicuramente una delle software house di maggior talento nel panorama mondiale. Oltretutto dispone probabilmente del motore proprietario più potente in circolazone, il CryEngine. Tuttavia la scarsa versatilità di tale engine ha fatto si che venisse sfruttato appieno soltanto dai suoi creatori. Ecco quindi che i ragazzacci tedeschi tornano alla carica con tanto di nanotuta nell’attesissimo Crysis 3, il grande finale della trilogia.
Gli zombie tornano ancora. Ma questa volta ad eliminarli non sarà lo sceriffo di turno o qualche soldato palestrato, bensì un povero tassista pronto ad investirli con il suo bolide. Tutto questo in Zombie Driver HD, titolo in digital delivery tanto semplice e immediato nelle meccaniche di gioco quanto divertente, capace di dare dipendenza.Se siete curiosi e volete saperne di più, date una letta alla recensione di Console-Tribe.
Prendiamo un gruppo di mercenari, aggiungiamo un arsenale ben fornito, diverse location non troppo estese, ma ricche di ripari, condiamo il tutto con una grafica non eccessivamente definita e con qualche pixel in bella mostra, mescoliamo energicamente gli ingredienti, ed ecco ottenuto Special Forces Team X. Si tratta di uno sparatutto in terza persona privo di fronzoli e spoglio di tutto quello che non serve per avere un divertimento continuo. Un gioco votato esclusivamente al coinvolgimento multigiocatore, con server che svolgono egregiamente il loro lavoro e tempi morti per caricamenti di intermezzi vari del tutto inesistenti.
Quale sarà quindi il destino che spetta al protagonista di Dead Space 3, Isaac Clarke? Riuscirà l’unica persona scampata al massacro della USG Ishimura, nonché uno dei due superstiti della stazione spaziale Sprawl, a combattere un’altra volta i terribili necromorfi e ad uscirne vincitore? Riuscirà a fuggire dal pianeta ghiacciato Tau Volantis tutto intero? Questo lo potrà scoprire solo chi avrà abbastanza coraggio per affrontare un nuovo, spaventoso incubo...
Sette eroi che visti da fuori sembrano, e probabilmente vogliono essere, delle macchiette, una caverna che contiene i desideri più nascosti e un viaggio che può essere espiazione o condanna. Ron Gilbert, forte della sua nuova collaborazione con i Double Fine di Tim Schafer, torna a raccontarci con il suo
Ni No Kuni: la minaccia della Strega Cinerea è un classico rpg orientale che unisce un sistema di battaglie ibrido ad una trama fantasy dal gusto fiabesco e puerile senza peccare troppo di infantilità, agglomerando con armonica maestria elementi visivi e sonori in quella che diventa l'avventura del giocatore, non più del personaggio, in un'enorme altro mondo.
Quest’anno, dopo una lunga pausa, Dante è tornato per dare il benservito ai mostri degli inferi troppo arroganti in un reboot che sa di nuovo, ma che allo stesso tempo ha un retrogusto familiare. Scopriamo perciò assieme se il nuovo DmC: Devil May Cry di Ninja Theory è riuscito, come da intenzioni, a rinnovare una delle saghe più famose e tamarre del mondo dei videogiochi.
Denpa Men: They Came by Wave è un perfetto miscuglio di tematiche orientali sapientemente miscelate per essere digeribili al gusto occidentale, sostenuto dall’impiego intelligente della realtà aumentata, tanto da riuscire ad insaporire l’esperienza di gioco e a catturare l’attenzione del giocatore alla ricerca di innovazione. Il tutto con la comodità del Digital Delivery.
Con un ritardo che definire colpevole è decisamente un eufemismo, lo scorso 11 gennaio il travagliato (almeno in occidente) Anarchy Reigns ha fatto il suo esordio fuori dai confini nipponici in cui era stato, fino ad allora, ingiustamente relegato. Fortunatamente, ad indorare l’amara pillola ai fan occidentali, da mesi bramosi di mettere la mani su questa nuova creazione di Platinum Games, giungono in soccorso un prezzo budget ed una serie di contenuti esclusivi destinati ai più che pazienti player nostrani. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa ci propone stavolta il team capitanato da Atsushi Inaba.
Un gioco di Mario al lancio non lo si vedeva dai tempi del Nintendo 64. Figurarsi la sorpresa di vedersi su unico disco nomi altisonanti del calibro di Mario, Zelda, Metroid, Pikmin, Animal Crossing e tutti i più famosi franchise Nintendo. No, purtroppo non stiamo (ancora?) parlando di Super Smash Bros, ma le basi affinché il nuovo Nintendo Land diventi l'equivalente party gamedel celebre picchiaduro mash-up Nintendo ci sono tutte. L'innovazione tanto sbandierata si fatica ad avvistarla ma il divertimento di sicuro non manca.
Non tutti sono Super Mario, è sempre bene ribadirlo. Seppur ogni tanto non sia mancata qualche svista, i titoli collaterali a lui dedicati sono sempre riusciti a riscuotere un certo tra pubblico e critica, che si trattasse di corse sui kart, due tiri sul green o far festa con gli amici. Non sembra della stessa idea Ubisoft, che ci propina, per l'ennesima volta, i suoi conigli in salsa festaiola, convinta che dopo sette anni abbiano ancora qualcosa da dire diverso dal solito “BWAAAAAH”.
Shin’en Inc è una compagnia tedesca che ha lavorato fin dal 1999 a stretto contatto con Nintendo sviluppando i suoi titoli su qualsiasi piattaforma prodotta dalla casa di Tokyo, a partire dal Gameboy Color fino alle ultime arrivate, 3DS e WiiU.Una delle serie della compagnia che più ha colpito è stata Nanostray, sparatutto a scorrimento verticale che conta di 2 capitoli su DS. Nano Assault, uscito su 3DS nel 2011 (anche se mai arrivato in Europa fino ad oggi), rappresenta un sequel spirituale della serie e abbandona la struttura side-scroller per abbracciare invece il genere twin stick shooter: l’azione si sposta dai cieli all’interno di un corpo non ben definito e i boschi lasciano spazio a cellule e batteri piuttosto combattivi.Nano Assault Neo è il sequel in alta definizione, disponibile dal 30 Novembre 2012 sull’eShop Wii U.
Una delle novità proposte da Nintendo in questa sua nuova generazione è un occhio di riguardo verso il mondo indie. Una prova di questo è la presenza tra i titoli di lancio sull’eShop di Little Inferno, nuovo gioco della Tomorrow Corporation, compagnia nata dall’unione di Kyle Gabler e Allan Blomquist (autori di World of Goo) e Kyle Gray (autore di Henry Hatsworth in the Puzzling Adventure).Un titolo decisamente fuori dagli schemi che fino a qualche mese fa non avremmo pensato di trovare su una console della casa di Kyoto.
Mario, Mario, Mario e ancora Mario... ma ora basta! Confermato da Nintendo stessa all'interno dell'ultimo Direct di Dicembre, il 2013 sarà l'anno di Luigi e causerà il ritiro dalle scene del baffuto idraulico che, nel corso dell'anno appena passato, ha visto espandere il suo franchise in una vasta quantità di titoli fruibili per lo più su Nintendo 3DS. Per non ripetere l'errore commesso al lancio della sua ultima console portatile, ecco che la line-up di WiiU si popola di un nuovo(?) titolo mariesco: New Super Mario Bros U. Ancora satolli, e senza aver digerito completamente l'abbuffata di livelli proposti dalla controparte portatile, addentiamo svogliatamente un'altro boccone di questa nuova portata. Golosità? Ebbene si d'altronde, è in HD!
Seguendo la scia tracciata da WiiFit, anche Ubisoft si è lanciata negli anni seguenti in quello che è diventato il mercato dei giochi ginnici dedicati al fitness per casalinghe troppo occupate o al recupero della forma fisica per i pigroni da vita sedentaria, atti a far perdere qualche grammo di troppo a chi sotto le feste si è dedicato a qualche spuntino extra a discapito dell'abbonamento alla palestra. Dal 2008, videoludicamente parlando, fitness è diventato binomio di allenamento con divertimento o almeno così è stato spacciato. "No pain, no gain" recita un proverbio inglese quantomai veritiero. In questo frangente si posiziona appunto Your Shape: Fitness Evolved, l'ultimo capitolo di un brand iniziato su Wii e volto a far sudare il più possibile le vostre stanche membra donandovi il piacere illusorio di aver fatto del bene al vostro corpo.
Sgargiante, luminoso, colorato e pop-devoted ma oltre al ballo c'è di più? Just Dance, arrivato alla sua quarta edizione, è ormai riconosciuto come brand rinomato tra i dance party attualmente in commercio e l'approdo su WiiU ben lasciava sperare nell'aggiunta di appetitose novità in grado di sfruttare se non tanto l'hardware, almeno le nuove feature del secondo schermo offerto dal GamePad. Eppure Just Dance 4 è ancora una volta ballo, ballo e solamente ballo. Potete aggiungerci anche qualche sudata o qualche burloneria scarabocchiando sul Gamepad ma la sua vera natura non può essere sviscerata.
10 anni fa non c'erano tutti i giocatori che ci sono oggi, questo è poco ma sicuro. Deve aver pensato la stessa cosa Konami, che come la stragrande maggioranza delle software house più famose ha ben pensato che è arrivato il momento di rispolverare dallo scaffale virtuale qualche pezzo da 90 degli anni che furono e riproporlo in salsa HD. Forse infatti non tutti sanno che Hideo Kojima non è solo chiacchiere e Metal Gear Solid ma che in passato ha provato a cimentarsi in altri bizzarri progetti tra i quali Zone of the Enders...
Cos'altro aggiungere a Batman Arkham City che non sia già stato detto e ridetto? D'altronde stiamo parlando di uno dei giochi migliori (se non proprio IL gioco) dello scorso anno, con una media voti da vertigini e una lunga serie di premi ed elogi alle spalle. Non deve essere della stessa opinione Rocksteady, che stregata dalle potenzialità del nuovo GamePad manco fosse ilBATComputer ha deciso di rilanciare sul mercato il suo capolavoro in versione riveduta e corretta.