Dici Codemasters e non puoi fare a meno di pensare subito alle 4 ruote, siano esse quelle minuscole delle Micromachines, le infangate di un Colin McRae, oppure le bruciate e consunte di un F1 qualsiasi. Da qualche anno, però, il team britannico ha aggiunto un nuovo franchise al proprio pedigree,
In una nuova generazione che sembra partire con il freno a mano tirato in quanto ad uscite esclusive, è toccato ai ragazzi di Bloober Team dare una scossa al parco titoli di Xbox Series X/S e PlayStation 5 (anche se in modo parziale), grazie a Observer: System Redux, corposo remake
Coatsink Software, abituata a portare sul mercato titoli per un pubblico giovane con umorismo e leggerezza, non si è tirata indietro quando gli è stato proposto di far tornare in vita il famoso brand della Hasbro, proponendo così al pubblico la sua peculiare versione dei robottoni protettori della terra, intitolata
È stato davvero strano, lo confesso. Sì, perché dopo anni trascorsi per le strade di una Kamourocho inevitabilmente griffata Sony, ritrovarmi ad attraversare incroci già battuti, anche nella vita reale, stringendo in mano un pad Xbox mi ha causato un certo effetto. E sulle ali di una simile atmosfera si
Più che alla geometria scolastica, l’esagono lo associo sin da giovane a miniature e diorami, siano essi fisici o virtuali. Che si trattasse di un General sviluppato dalla da me mai troppo compianta SSI, oppure di una sessione cartacea a Battletech, l’utilizzo di quei campi di battaglia formati da caselle
Con quello spettacolare video di presentazione, Watch Dogs fu uno di quei giochi che ci diede un’idea del potenziale di questa generazione. Quel video poi si concretizzò in un nulla di fatto con un risultato finale decisamente sottotono a confronto. L’impatto grafico ‘deludente’ ha gettato un’ombra sulla serie Ubisoft, eppure il
Quando si parla di narrativa e videogiochi il pensiero di molti non può che andare su Mafia: Mafia: The City of Lost Heaven, videogioco uscito nel 2002 su PC e due anni dopo su PS2 e Xbox. Il titolo dell’allora Illusion Softworks, come la saga di Metal Gear, riuscì a
La saga di Torchlight, memore degli “insegnamenti” impartiti da Diablo, è da decadi un punto di riferimento del settore: mai innovativa in modo assoluto, ma sempre estremamente personale in modo relativo, la serie ha sempre costituito un punto fermo dello specifico settore. Fermo specialmente per coloro che avevano in mente
Halloween non sarebbe certo stato lo stesso senza la sua buona dose di spaventi, e a causa di una situazione che non ha permesso follie in fatto di bagordi e festeggiamenti, quale migliore occasione di salutare a braccia aperte la notte più spaventosa dell’anno se non in compagnia di un
La scuola videoludica italiana sta rapidamente crescendo, a dispetto di un ruolo di minoranza occupato per troppo tempo, soprattutto se confrontato con il resto del mondo. Eppure, poco alla volta, i team nostrani sono riusciti a sollevare con orgoglio la testa, dando vita a produzioni sempre più interessanti ed apprezzate
Mirage Game Studioes, gruppo costituito nel 2016 da pochi ma talentuosi appassionati in collaborazione con THQ Nordic, entra nel mercato gaming con la sua prima opera intitolata Little Big Workshop. Già disponile dallo scorso anno la versione PC adesso anche i proprietari di console current gen (Xbox One, PlayStation 4
Dopo la notte, il giorno. Dopo la luna, il sole. Tra le certezze relative dell’umanità, nel “minimo” settore videoludico, vi troviamo FIFA: ogni anno, cascasse il mondo, il prodotto di Electronic Arts, da decenni uno dei punti di riferimento massimo dell’intera industria videoludica, arriva sulle nostre scrivanie pronto a sciorinarci
Quando sei responsabile di una delle riscritture più riuscite di un genere come l’horror, è lecito aspettarsi di avere tutti i riflettori puntati addosso una volta annunciato il tuo prossimo lavoro. Ed è quello che, sin dal 2010, capita ai ragazzi di Frictional Games, che grazie al loro Amnesia: The
Non amo mai recensire i porting di titoli con qualche anno sulle spalle, visto che mi sono sempre chiesto se sia più logico disquisire in merito alla qualità del lavoro di conversione, piuttosto che sulla bontà della produzione in quanto tale. Nel corso degli anni, però, quando mi sono trovato
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, prima ancora dell’avvento di Disney ed altri mostri pronti a fagocitare tutto quanto osasse intralciare il loro cammino, esisteva un nome magico, dai tratti quasi mitici, capace di regalare ai giocatori prodotti imperdibili. Erano tempi felici quelli in cui LucasArts regnava incontrastata
Ci sono gruppi che, a prescindere dai gusti personali, è davvero impossibile non amare, così come esistono canzoni che chiunque di noi, sia sotto la classica doccia, incolonnati nel traffico, oppure su di uno scalcinato palco di un piccolo pub di periferia, ha sempre desiderato cantare a squarciagola. Sono però
Non sono mai stato un fan del peramele dell’epoca PS1, al punto che ho sempre preferito quel draghetto viola pronto a sputare fiamme in mondi interamente tridimensionali, e non rinnegherò certo il mio pensiero in occasione della recensione di Crash Bandicoot 4: It’s About Time. Ciò nonostante sono sempre stato
Il Rally è uno sport impietoso, in cui anche il più grande dei campioni viene punito severamente al minimo errore. Se questo sport viene trasposto in un videogioco cercando di raggiungere quanto più possibile un livello di simulazione vicino alla realtà è evidente fin da subito che non è un
La californiana inXile Entertainment torna con il terzo capitolo di quella che ormai è una saga di enorme successo. Un GDR Tattico vecchio stampo, che negli ultimi anni ha avuto un ottimo ritorno di fiamma con titoli come Divinity, Pillars of Eternity e molti altri, a cui la software va
Il mercato giapponese è un fitto sottobosco di produzioni quanto mai variegate, capaci di spaziare dalle classiche avventure care ai jrpg, action ipertecnici e horror dalle atmosfere quanto mai peculiari e riconoscibili. Tutti generi che, nel corso degli anni, sono riusciti ad attecchire felicemente anche in occidente, con schiere sempre
C’era una volta un team che, ad ogni uscita, riusciva ad innalzare l’asticella della qualità, grazie a personaggi e titoli oramai scolpiti nella memoria degli appassionati. Che si trattasse di un agente segreto al servizio di Sua Maestà, oppure di un orso ed un uccello, quando sulla confezione compariva il
La Francia sembra avere nel proprio DNA, almeno per quanto riguarda le software house, una certa predilezione per le produzioni di stampo puramente narrativo. Il primo nome che viene in mente, se pensiamo al genere, è sicuramente quello di Quantic Dreams, sia per la longeva presenza sul mercato, sia per
E alla fine siamo arrivati alla prova del nove, al momento di tirare le somme e vedere se le aspettative sono state rispettate in pieno. Dopo due incontri avvenuti nel corso di quasi un anno, in cui è stato possibile testare in anteprima Marvel’s Avengers, tocca ora vedere se le
Un po’ Zelda, un po’ Minecraft, un po’ Dark Souls: Windbound, sviluppato da 5 lives Studios ed edito da Deep Silver, si presenta al grande pubblico con una coraggiosa commistione di generi e punti di riferimento. L’obbiettivo, naturalmente, era quello di proporre, come spesso accade nel mondo indipendente e semi-indipendente,