Recensioni

Tentacular

di: Simone Cantini

Nel campo delle produzioni “indipendenti”, leggere il nome Devolver accanto a quello del titolo di turno, già da un bel po’ di anni ha finito per rappresentare un vero e proprio sigillo di garanzia. Il publisher statunitense, difatti, con il tempo è riuscito a regalarci una serie di perle davvero memorabili, basta pensare ai nomi di Hot Line Miami, Inscryption o Cult of the Lamb. Un alone di qualità che, dopo aver testato Tentacular, mi sento di estendere con veemenza anche all’interno delle circoscritte pareti della realtà virtuale, visto il modo in cui la produzione firmata Firepunchd Games ha dimostrato di sapersi adattare alla perfezione a PlayStation VR2.

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Guarda mamma, sono un mostro gigante tentacolato!

La Kalma è un posto sereno e pacifico, un felice agglomerato di isolette sperdute in uno sconfinato e placido oceano, in cui tutti i suoi abitanti contribuiscono al benessere della comunità. A patto di avere compiuto almeno 16 anni. E poco importa se a raggiungere tale traguardo sia un gigantesco kraken, raccolto ancora uovo da una giovane, e fatto crescere con amore dalla stessa, sino al giorno in cui deve dimostrare di poter entrare attivamente a far parte della società. E così, agli ordini del sindaco di La Kalma, ci troveremo costretti ad imbarcarci in una serie di lavoretti per poterci guadagnare il rispetto altrui, oltre che la pagnotta, non disdegnando di far luce anche su di un mistero sepolto sotto la superficie di questo arcipelago che, tra le altre cose, ci permetterà anche di saperne di più sulle nostre origini. Colorato, bizzarro, oltre che condito da una benvenuta dose di umorismo, il racconto che fa da collante ai puzzle che scandiscono la progressione di Tentacular è risultato davvero molto interessante, nella sua scanzonata semplicità, riuscendo a dare un senso logico ai vari task che, di volta in volta, il gioco ci proporrà. Un mix di situazioni assolutamente strampalate, pur nella loro concettuale essenzialità, che però riusciranno sempre a sorprendere nel corso delle circa 5 ore necessarie al completamento della main quest, complici delle meccaniche ben strutturate, che si sposano a dovere con il nuovo visore VR di casa Sony.

Maledette ventose!

Essendo, come già detto, degli enormi kraken, dei veri e propri kaiju dei mari anche per quanto riguarda le dimensioni davvero fuori scala, l’unico modo che avremo per interagire con La Kalma ed i suoi abitanti saranno i nostri tentacoli, due per la precisione, ognuno comandato tramite un controller Sense. Per mezzo delle nostre appendici, oltre ad avviare le varie conversazioni, semplicemente dando un colpetto sulla testa del nostro interlocutore, potremo manipolare i vari oggetti che Tentacular ci metterà a disposizione per portare a termine le varie missioni. Queste ci richiederanno di svolgere i compiti più disparati, che spazieranno dalla semplice rimozione di macerie o container, al lancio di razzi nel cielo (sfruttando i cavi dell’alta tensione come fossero una fionda), oppure alla costruzione di particolari strutture, magari sfruttando degli appositi magneti. Tutti compiti concettualmente molto semplici ed intuitivi, se non fosse che è necessario scendere patti con due problemini non da poco: le nostre ragguardevoli dimensioni e le appendici tentacolari, con annesse ventose, che ci serviranno per manipolare il tutto. Saranno soprattutto queste ultime a rappresentare la più buffa e divertente delle difficoltà, dato che proprio per la loro peculiare conformazione, ci costringeranno a muovere i vari oggetti in un modo assai anomalo, che è poi il core portante dello spasso garantito da Tentacular.  Un meccanismo tanto semplice nella sua concezione, ma che riesce a fornire una sfida di tutto rispetto, non appena viene calato all’interno dei puzzle ambientali che vanno a costituire le fondamenta di gameplay della produzione. Enigmi di semplice lettura, ma che richiederanno una buona dose di manualità e pazienza per poter essere superati, ma che riescono a non essere mai inutilmente frustranti, grazie anche al perfetto supporto offerto dai controller Sense, capaci di garantire una naturalezza unica alle nostre movenze, oltre a fornire un eccellente feedback tattile di ciò stiamo manipolando. E senza l’ausilio dei quali sarebbe assai più complesso venire a capo anche delle missioni secondarie, capaci di ampliare la longevità accennata, a cui si uniscono sfide a tempo per i livelli già completati ed una serie di aree gioco, in cui è possibile giocare liberamente con meccanismi ed oggetti sbloccati proseguendo nella storia.

Il mio piccolo mondo

Pur essendo un titolo fortemente fisico, che basa tutto il proprio fascino sull’interazione diretta tra player e mondo di gioco, Tentacular riesce a fare centro anche per quanto riguarda tutto il corollario visivo, grazie ad una messa in scena efficace ed in grado di amalgamarsi alla perfezione con le scanzonate atmosfere che lo caratterizzano. La Kalma, pur nella sua geometrica essenzialità, è una vera delizia da guardare, complice anche un character design buffissimo, a cui si accompagna il simpatico linguaggio dei propri abitanti, completamente inventato in perfetto stile The Sims. Sotto il profilo sonoro, inoltre, c’è da sottolineare la piacevolissima soundtrack che si accompagna alle varie situazioni che, pur non risultando mai debordante, riesce a colpire nel segno in più di un’occasione. Un ulteriore plauso, inoltre, va tributato al design generale dei vari menu di gioco, anche essi calati alla perfezione nel mood puramente fisico e manuale della creatura Firepunchd, ricchi come sono di leve ed interruttori da toccare e ruotare per regolare i vari settaggi: un particolare sicuramente marginale, ma non per questo da sottovalutare nella sua intrigante efficacia.

 

Tanto semplice da descrivere, quanto ostico ed impegnativo da domare, Tentacular rappresenta una solida incursione di Devolver all’interno del mondo della realtà virtuale, grazie ad un puzzle game originale e ben costruito. Dare una mano agli abitanti di La Kalma, facendo al contempo luce sul nostro misterioso passato di kraken fuori scala, è un’esperienza che esce corroborata dall’apporto di PSVR2, che è risultato capace di ampliare a dovere il senso di coinvolgimento attivo richiesto dal peculiare gameplay del lavoro firmato Firepunchd. Sicuramente rivedibile per quanto riguarda la progressione, caratterizzata da una difficoltà a tratti un po’ troppo schizofrenica, Tentacular si è comunque rivelato un puzzle game interessante e colorato, in cui la bizzarria derivata dal peculiare sistema di controllo adottato dal nostro avatar vale da solo il prezzo del biglietto.