Shin’en Inc è una compagnia tedesca che ha lavorato fin dal 1999 a stretto contatto con Nintendo sviluppando i suoi titoli su qualsiasi piattaforma prodotta dalla casa di Tokyo, a partire dal Gameboy Color fino alle ultime arrivate, 3DS e WiiU.Una delle serie della compagnia che più ha colpito è stata Nanostray, sparatutto a scorrimento verticale che conta di 2 capitoli su DS. Nano Assault, uscito su 3DS nel 2011 (anche se mai arrivato in Europa fino ad oggi), rappresenta un sequel spirituale della serie e abbandona la struttura side-scroller per abbracciare invece il genere twin stick shooter: l’azione si sposta dai cieli all’interno di un corpo non ben definito e i boschi lasciano spazio a cellule e batteri piuttosto combattivi.Nano Assault Neo è il sequel in alta definizione, disponibile dal 30 Novembre 2012 sull’eShop Wii U.
Una delle novità proposte da Nintendo in questa sua nuova generazione è un occhio di riguardo verso il mondo indie. Una prova di questo è la presenza tra i titoli di lancio sull’eShop di Little Inferno, nuovo gioco della Tomorrow Corporation, compagnia nata dall’unione di Kyle Gabler e Allan Blomquist (autori di World of Goo) e Kyle Gray (autore di Henry Hatsworth in the Puzzling Adventure).Un titolo decisamente fuori dagli schemi che fino a qualche mese fa non avremmo pensato di trovare su una console della casa di Kyoto.
Mario, Mario, Mario e ancora Mario... ma ora basta! Confermato da Nintendo stessa all'interno dell'ultimo Direct di Dicembre, il 2013 sarà l'anno di Luigi e causerà il ritiro dalle scene del baffuto idraulico che, nel corso dell'anno appena passato, ha visto espandere il suo franchise in una vasta quantità di titoli fruibili per lo più su Nintendo 3DS. Per non ripetere l'errore commesso al lancio della sua ultima console portatile, ecco che la line-up di WiiU si popola di un nuovo(?) titolo mariesco: New Super Mario Bros U. Ancora satolli, e senza aver digerito completamente l'abbuffata di livelli proposti dalla controparte portatile, addentiamo svogliatamente un'altro boccone di questa nuova portata. Golosità? Ebbene si d'altronde, è in HD!
Seguendo la scia tracciata da WiiFit, anche Ubisoft si è lanciata negli anni seguenti in quello che è diventato il mercato dei giochi ginnici dedicati al fitness per casalinghe troppo occupate o al recupero della forma fisica per i pigroni da vita sedentaria, atti a far perdere qualche grammo di troppo a chi sotto le feste si è dedicato a qualche spuntino extra a discapito dell'abbonamento alla palestra. Dal 2008, videoludicamente parlando, fitness è diventato binomio di allenamento con divertimento o almeno così è stato spacciato. "No pain, no gain" recita un proverbio inglese quantomai veritiero. In questo frangente si posiziona appunto Your Shape: Fitness Evolved, l'ultimo capitolo di un brand iniziato su Wii e volto a far sudare il più possibile le vostre stanche membra donandovi il piacere illusorio di aver fatto del bene al vostro corpo.
Sgargiante, luminoso, colorato e pop-devoted ma oltre al ballo c'è di più? Just Dance, arrivato alla sua quarta edizione, è ormai riconosciuto come brand rinomato tra i dance party attualmente in commercio e l'approdo su WiiU ben lasciava sperare nell'aggiunta di appetitose novità in grado di sfruttare se non tanto l'hardware, almeno le nuove feature del secondo schermo offerto dal GamePad. Eppure Just Dance 4 è ancora una volta ballo, ballo e solamente ballo. Potete aggiungerci anche qualche sudata o qualche burloneria scarabocchiando sul Gamepad ma la sua vera natura non può essere sviscerata.
10 anni fa non c'erano tutti i giocatori che ci sono oggi, questo è poco ma sicuro. Deve aver pensato la stessa cosa Konami, che come la stragrande maggioranza delle software house più famose ha ben pensato che è arrivato il momento di rispolverare dallo scaffale virtuale qualche pezzo da 90 degli anni che furono e riproporlo in salsa HD. Forse infatti non tutti sanno che Hideo Kojima non è solo chiacchiere e Metal Gear Solid ma che in passato ha provato a cimentarsi in altri bizzarri progetti tra i quali Zone of the Enders...
Cos'altro aggiungere a Batman Arkham City che non sia già stato detto e ridetto? D'altronde stiamo parlando di uno dei giochi migliori (se non proprio IL gioco) dello scorso anno, con una media voti da vertigini e una lunga serie di premi ed elogi alle spalle. Non deve essere della stessa opinione Rocksteady, che stregata dalle potenzialità del nuovo GamePad manco fosse ilBATComputer ha deciso di rilanciare sul mercato il suo capolavoro in versione riveduta e corretta.
C'era una volta, nella mente di un Walt Disney non ancora divenuto leggenda, il prototipo di una mascotte di successo: il coniglio Oswald. Tante, troppe vicissitudini portano però il disegnatore ad abbandonare il piccolo Oswald in favore di un nuovo personaggio, divenuto col tempo persino più famoso del suo creatore. Avrete capito tutti che il personaggio in questione è Topolino, e grazie a Warren Spector e Junction Point torneremo a vestire i suoi panni e quelli di Oswald in Disney Epic Mickey 2 The Power of Two.
Sarà anche perché siamo una generazione di sognatori ma "l'effetto revival" suscita ormai da anni un certo fascino in tutti quelli che si sentono un po' stagionati. Al motto di "si stava meglio quando si stava peggio!" ecco spuntare continui richiami a quello che secondo molti fu un periodo d'oro per i gamer: gli anni '80 e '90. Ottimi decenni quelli, poiché formarono quella cerchia di videogamer che oggi denominiamo come "la retroguardia"; sono coloro che hanno lasciato il cuore su Amiga, Atari, SNES, SEGA, DREAMCAST e compagnia al seguito. Forse, anche tra voi ci sarà qualcuno che, sicuramente, si ricorderà dell'avventura di un Topo dalle orecchie tonde, amato da adulti e piccini, il quale per la prima volta veniva inserito nel contesto di un entusiasmante platform a 32bit. Parliamo di Castle of Illusion starring, Mickey Mouse.A distanza di 22 anni, Disney coglie l'occasione del successo di Epic Mickey per portare alla ribalta il suo ormai scontato eroe. Complice anche il lavoro svolto da Warren Spector su Epic Mickey 2, ecco che i ragazzi di DreamRift hanno deciso di mettere nel calderone tutti gli ingredienti citati fin ora per creare un vero e proprio tributo a Castle Of Illusion: Epic Mickey: il Potere della Magia.
Spot per eccellenza dell’allora neonato PlayStation Move fu senza dubbio il divertente Sport Champions, emulo a suo modo comunque originale di quel Wii Sport capace di far braccia nel cuore di milioni di videogiocatori (casual o meno). Seppur dotato di uno stile più serioso, il titolo sviluppato da Zindaji Games fu in grado di mettere in risalto l’ottima precisione della periferica Sony, unendo il tutto ad una serie di discipline originali e, salvo qualche eccezione, ben strutturate. Dopo due anni di silenzio (e forse un po’ troppa polvere) è giunto il momento di riprendere in mano i controller e cimentarsi in nuovi sport. Ma ne abbiamo davvero ancora voglia?
Dopo i diversi successi inanellati dalle varie stagioni televisive, il creatore principale della serie, Mr. MacFarlane, ha voluto spingersi oltre. I Griffin: Ritorno al Multiverso, catapulta questo strano quadretto familiare all’interno di un’avventura “cartoonosa” interamente giocabile su console, vestendo gli abiti di uno sparatutto in terza persona, decisamente sopra le righe, che ha spinto gli sceneggiatori a conservare gli elementi fondamentali della serie, adattandoli al nuovo contesto. Il risultato? Scopriamolo insieme...
A ridosso delle festività natalizie le sale si riempiono, oltre che di cinepanettoni, di numerosi film d’animazione. Il mercato videoludico non rimane certo a guardare e, anzi, ne segue la scia rilasciando, ove possibile, tie-in ispirati proprio a queste pellicole. Uno di questi, anche se ormai probabilmente non lo troverete nella programmazione del giorno, è Rise of The Guardians, meglio conosciuto nel nostro paese come Le 5 Leggende.
C'è stato un tempo, per quanto lontano, in cui i videogames erano di nicchia. Ma di nicchia nel senso letterario del termine: correvano gli anni '80, Blade Runner rivoluzionava il mondo del cinema, l'Italia vinceva il suo terzo mondiale. Tutto questo, però, per molta gente non significava nulla: la loro vita era confinata in piccoli locali dalla luce soffusa, dove il tintinnio delle monetine si ripeteva con cadenza quasi ipnotica. Warner Bros dopo aver acquisito Midway ha deciso di rilasciare Midway Arcade Origins per riportarci a quei tempi, la collection da circa 30 titoli racchiude i migliori successi dell'epoca d'oro dello studio; siete pronti a tuffarvi in un passato tutto pixelloso e bidimensionale?
Bastano poche parole per presentare F1 Race Stars, titolo annunciato solo nella seconda metà di Luglio 2012. Si tratta infatti di un semplice titolo di Formula 1 estremamente più arcade. E quando si accostano le parole racing e arcade è immediato il rimando all’icona del genere, ovvero Mario Kart. Tuttavia F1 Race Stars fa di tutto per dimostrare la sua forte personalità. Andiamo a scoprire cosa.
Dopo l'ottimo successo riscosso con il reboot di Need for Speed: Hot Pursuit, gli sviluppatori di Criterion Games ci riprovano ancora una volta tentando di dare lustro ad uno dei migliori capitoli della serie Need for Speed. Stiamo parlando di quel Most Wanted che ben sette anni fa propose su schermo un mix ben riuscito di gare clandestine e rocambolesche fughe dalla polizia.Il titolo che ci apprestiamo ad analizzare, tuttavia, a nostro modo di vedere non può essere considerato né un reboot in senso stretto né un vero e proprio sequel ma piuttosto il seguito “in pectore” di Burnout Paradise, cui è stata aggiunta la presenza della polizia ed un parco auto su licenza.Mettetevi comodi, è ora di scoprire se vale la pena farsi un giro per le strade di Fairhaven.
A solo un anno di distanza arriva il seguito di Sonic e SEGA All Star Racing e stavolta i nostri scintillanti kart non hanno nulla da invidiare ai Transformers di Michael Bay! Mario, guardati negli specchietti!
Quando uscì il secondo capitolo di LittleBigPlanet, Media Molecule ci tenne subito a sottolineare come il motore di gioco realizzato per gestire il tutto fosse molto versatile e che, grazie all’editor integrato, fosse possibile dare vita ad ogni tipo di esperienza ludica: oggi, a dimostrazione della veridicità di simili parole, ecco giungere nei negozi LittleBigPlanet Karting, la più lampante dimostrazione di come sia possibile trasportare in pista il cuore della saga.
Uno dei generi ad aver maggiormente beneficiato dell’introduzione delle periferiche di motion tracking è senza dubbio quello di party game a sfondo danzereccio, basta pensare al clamoroso successo di vendita dello schiacciasassi da classifica Just Dance capace, ad ogni iterazione, di stracciare senza pietà gli avversari, sia essi shooter o sportivi. Sony, seppur con un colpevole ritardo, decise poco più di un anno fa di saltare sul carro dei vincitori, proponendo la sua personale variazione sul tema, affidando ai ragazzi di London Studio lo sviluppo di DanceStar Party e il suo relativo seguito, sottotitolato Hits, di cui andremo a parlare poco più in basso.
Crash Time 5: Undercover (il nome europeo per Alarm fur Cobra 11: Undercover) è l’ennesimo capitolo dedicato a quei due automobilisti scapestrati che rispondono al nome di Ben e Semir: i poliziotti impiegati sulle autostrade tedesche della fortunata serie Squadra Cobra 11, in onda anche in Italia.
Come è che faceva? Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli, Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli… ecco, prendendo spunto proprio da queste parole incise sull’Unico Anello, un tempo proprietà del malvagio Sauron, i Traveller’s Tales hanno confezionato la loro ultima fatica. Di cosa stiamo parlando? Ovviamente di LEGO Il Signore degli Anelli. Pronti per esplorare ogni meandro della tolkeniana Terra di Mezzo?
Proverò a fare una recensione imparziale e oggettiva ma vi avviso da subito, è difficile. Quando un brand acquista così tanto potere da riuscire ad installarsi in sede permanente nel vostro cervello, non si può negare di esserne rimasti incantati. La mia "love-story" con le avventure di Hershel Layton soffre proprio di questo: per quanto ogni capitolo abbia i suoi alti e bassi, mi struggo continuamente desiderando una nuova avventura il prima possibile. A tal proposito ringrazio i tempi biblici impiegati per svolgere le traduzioni dei titoli poiché altrimenti, come accade spesso in amore, il troppo "stroppia". Con Il Professor Layton e la Maschera dei Miracoli, quinto capitolo della saga nonché secondo, in ordine cronologico (l'attuale trilogia trattasi infatti di un prequel), sentivo effettivamente il bisogno di uscire da questo rapporto-amoroso ormai troppo calato nella routine.
La serie ruolistica giapponese più conosciuta nel mondo compie quest’anno 25 anni. Un traguardo molto importante che viene però oscurato dalla mole impressionante di critiche (giustificate o meno) ricevute riguardo gli ultimi due capitoli: c’è chi paventa uno smarrimento del focus della serie, chi rimpiange il fuggitivo Sakaguchi (creatore della serie stessa), chi invece trova giustificato il cambiamento a favore delle nuove generazioni di giocatori. Una cosa è certa: il compleanno non è stato dei più sereni. Non stupisce, quindi, che Square-Enix abbia deciso di ricordare l’evento solo con questo gioco commemorativo e quale scelta migliore se non celebrandone l’aspetto che da sempre ha contraddistinto la serie, permettendole di distinguersi: la colonna sonora!
Spesse lame si incrociano tra loro, producendo nuvole di scintille. Decine di proiettili volano rapidi e inarrestabili, travolgendo tutto quanto. Bombe esplodono in ogni dove, illuminando bruscamente le vicinanze. Saette e palle di fuoco arroventano l’aria, rendendola irrespirabile. Pugni duri come l’acciaio si scontrano contro dolci fette di torte alla ciliegia, mai così golose. Scudi magici proteggono da... un attimo! Che cosa c’entrano le “dolci fette di torte alla ciliegia” con i “pugni duri come l’acciaio”?!?Solitamente, verrebbe da rispondere, non hanno nulla in comune. Ma in PlayStation All-Stars: Battle Royale, folle picchiaduro per PlayStation 3, niente è quello che sembra. E i venti lottatori che compongono il roster di questa ultima esclusiva firmata Sony dimostrano che il detto “l’abito non fa il monaco” è quanto mai vero.Confusi? Continuate a leggere la recensione su questo bizzarro gioco per scoprirne di più e sapere se è degno di essere comprato!
Sei lunghissimi anni di inattività. Tanti, troppi per assassino professionista. Soprattutto se sei il migliore in circolazione e molte persone sono disposte a pagare milioni per i tuoi servigi. IO Interactive ci permette finalmente di tornare a vestire i panni di 47 e, sinceramente, non aspettavamo altro!