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Recensione Football Manager Classic 2014

Con i mondiali in Brasile che si avvicinano, un po’ tutti ci stiamo immaginando di sedere sulla panchina e di mandare in campo la migliore rosa azzurra per conquistare la vetta del mondo. Con l’uscita di Football Manager Classic 2014 la sfida si fa sicuramente più impegnativa. A prescindere da quale squadra scegliamo di guidare, ci rendiamo subito conto che non basta mandare in campo undici giocatori e sostituire via via quelli che si sentiranno più stanchi. Ci sono vari fattori da tenere in considerazione: le tattiche, il mercato, gli obiettivi della società e la crescita dei giovani per assicurarsi un futuro roseo. E avere tutto questo a portata di mano, grazie a PS Vita, potrebbe rivelarsi molto comodo. Almeno sulla carta.

di: Chris "matetrial" Calviello

Con i mondiali in Brasile che si avvicinano, un po’ tutti ci stiamo immaginando di sedere sulla panchina e di mandare in campo la migliore rosa azzurra per conquistare la vetta del mondo. Con l’uscita di Football Manager Classic 2014 la sfida si fa sicuramente più impegnativa. A prescindere da quale squadra scegliamo di guidare, ci rendiamo subito conto che non basta mandare in campo undici giocatori e sostituire via via quelli che si sentiranno più stanchi. Ci sono vari fattori da tenere in considerazione: le tattiche, il mercato, gli obiettivi della società e la crescita dei giovani per assicurarsi un futuro roseo. E avere tutto questo a portata di mano, grazie a PS Vita, potrebbe rivelarsi molto comodo. Almeno sulla carta.

Il più grande manageriale 

La grande profondità della produzione rende Football Manager il manageriale calcistico di riferimento per il panorama videoludico. Seppur con qualche (ovvio) taglio nei contenuti, questa versione per PS Vita non ha nulla da che invidiare alla controparte per PC. Le infinite licenze su giocatori, squadre e campionati accontenteranno anche i più esperti, comprendendo le giovanili e serie meno famose. Con un database così ricco e aggiornato, starò a noi decidere su quale panchina sederci: punteremo ad una squadra già acclamata puntando alla vittoria delle competizioni continentali e mondiali, oppure partiremo da una serie minore con l’obiettivo di salire verso quella maggiore e portare una squadretta provinciale a competere con il Real Madrid? Qualunque sia la nostra scelta ci ritroveremo a gestire ogni aspetto della nostra squadra preferita. Dovremo interfacciarci con i giornalisti per influenzare l’opinione pubblica e dei calciatori; avremo pieno controllo del mercato trasferimenti, sia in entrata che in uscita; potremo delegare dei ‘talent scout’ per scovare nel mondo giovani promesse; assumeremo staff per ogni ruolo, dai fisioterapisti all’allenatore dei portieri. Insomma, queste sono solo alcune delle mansioni che affiancheranno il puro ruolo da mister. Si capisce quindi come l’elevato numero di parametri da tenere in considerazione rendano Football Manager Classic 2014 un titolo dai ritmi lenti che richiede tempo e dedizione. La profondità di gioco è rimasta dunque intatta come pressoché tutto il resto della produzione. L’unica differenza si nota come già detto nei contenuti, data la presenza delle sole modalità classic (la normale carriera per intenderci) e sfide, quest’ultima rappresentata da scenari preimpostati con obiettivi specifici (es. risollevare una squadra da una classifica spaventosa). Inoltre, si segnala la presenza della possibilità di continuare e riprendere a piacimento la partita sia da PC che da PS Vita, tramite una funzione di cross save che comunica appunto con la controparte casalinga.

E’ una partita ingiocabile!

Parlare di grafica, così come di sonoro, per un titolo del genere è assolutamente superfluo. A parte un motore 3D che gestisce (male) la visualizzazione delle azioni più pericolose, non vi è nient’altro di cui parlare. Tralasciando dunque gli aspetti tecnici, ciò che più interessa risiede nella portabilità del titolo. Abbiamo già detto che il titolo su PC funziona alla grande, vanta un gameplay profondo e solido già ben collaudato che su una console portatile si dovrebbe ben adattare. Questo almeno sulla carta. La conversione effettuata per PS Vita non convince minimamente. Se speravamo di avere tutto a portata di mano, ahimè, ci sbagliavamo di grosso. Appena selezionata la modalità classic ed effettuata la scelta dei campionati da includere nella partita, ci accorgiamo degli imbarazzanti tempi di caricamento che dominano ogni frangente. E’ chiaro che il software debba eseguire un numero elevato di calcoli e complicatissimi algoritmi, ma è altresì vero che siamo di fronte ad un titolo per PS Vita e da portatile sicuramente non si comporta. In secondo luogo troviamo un altro problema legato allo scarso lavoro di conversione svolto dagli sviluppatori. Stiamo parlando dell’interfaccia di gioco, ricca di minuscole scritte e bottoni poco reattivi. In poche parole, non si adegua alle funzionalità touch della console ma sembra ancora ancorata all’uso del mouse. Ridisegnare una squadra, ma anche il semplice spostarsi tra le varie voci del menù, potrebbe rivelarsi un’operazione frustrante e ciò la dice lunga sulla qualità dell’esperienza di gioco.

Proprio di un’altra categoria

C’è solo da sospirare dopo aver giocato Football Manager Classic 2014. Non è un’offesa verso la qualità indubbia della produzione, dato che comunque sa proporre anche su PS Vita una marea di contenuti tra squadre, calciatori, campionati e competizioni. Tuttavia ciò che lascia altamente a desiderare è l’attenzione riposta nel processo di conversione per una console portatile che, per sua natura, dovrebbe offrire partite veloci o comunque facilmente gestibili. E Football Manager Classic 2014 non soddisfa né una né l’altra.