Lo studio made in Barcellona, Piccolo Studio, torna dopo l’interessante Arise — a simple story, con un nuovo gioco surrealistico e post-apocalittico, After Us. Distribuito da Private Division, il titolo porterà il giocatore nei panni dello Spirito della Vita, una dolce ma non indifesa donzella fatta di luce che avrà
Cosa c’è mai di più rassicurante di un bel picchiaduro, con la sua proposta da sempre ben codificata, secondo la quale due omaccioni (o agguerrite pulzelle) se le danno di santa ragione, fintanto che uno dei due non crolla al tappeto. Si può chiedere altro ad una simile produzione? E
Na-na na-na-na-na-na na-na, Katamari Damacy. Ecco, ripetete questa assuefacente cantilena per un numero imprecisate di volte, ed avrete solo una pallida idea di quello che mi sta rimbalzando costantemente nella testa da un paio di giorni a questa parte. Purtroppo non posso farci niente, ma la subdola colonna sonora di
In redazione siamo una mandria di burloni, magari personcine non proprio raccomandabili e, talvolta, dai gusti assai discutibili, ma sempre burloni rimaniamo. Ecco perché quando è arrivato il codice di Planet of Lana, si sono sprecate le battute di pessimo gusto attorno al titolo di debutto degli scandinavi di Wishfully,
Il mio rapporto con Amnesia: The Bunker non è stato affatto semplice e scontato, ed ha caratterizzato un week end fatto di qualche basso e parecchi alti. Una relazione amore/odio che, una volta superate le iniziali diffidenze, ha finito per dare vita ad un’esperienza che, come tutte le storie oramai
Strayed Lights è un action game sviluppato da Embers Games che ci metterà nei panni di un’energia nel suo cammino verso il risveglio. In una valle misteriosa e piena di nemici che vorranno distruggerci, dovremo prenderci carico della nostra piccola luce guerriera e farla combattere così da arrivare al termine
Avevo apprezzato molto Red Matter, come si può tranquillamente capire se si recupera la mia recensione, ma non nego come le limitazioni intrinseche relative al movimento che caratterizzavano PSVR, avessero in parte frenato l’entusiasmo ed il divertimento garantito dal titolo Vertical Robot. Alla luce dei netti passi avanti, in tal
Ogni buona storia ha sempre un seguito, come ci ricorda il vecchio Bob, il buffo e snodato (snodatissimo) protagonista di Another Fisherman’s Tale, non a caso seguito del fortunato titolo sviluppato dai francesi ragazzi di Innerspace VR. Visto l’incredibile successo di pubblico e critica riscosso da A Fisherman’s Tale, vincitore
Le videogiocatrici si suddividono in due enormi categorie: chi in sala giochi non ha potuto fare a meno di giocare almeno una volta a Puzzle Bobble, e chi mente. Così come mente il player masculo che, sempre in suddetti luoghi di perdizione oramai defunti, spergiura di non essersi mai avvicinato
Dura essere amighisti agli albori degli anni ’90, soprattutto se amanti dei platform, dato che la scena mondiale era brutalmente caratterizzata da un inossidabile duopolio in salsa console. Mario e Sonic, difatti, erano i protagonisti di uno scontro epico che, tra sberleffi e sfottò tra fazioni, monopolizzava l’attenzione videoludica degli
Nella tetra oscurità del lontano futuro c’è solo guerra, ma non è che in passato tutto sia stato semplicemente rose e fiori. Soprattutto quando il fenomeno degli FPS esplose con tutto il suo debordante fragore grazie al primo, indimenticabile ed immortale (ed originale), Doom. L’avventura del marine senza volto, sebbene
Tra i vari gestionali, city builder o strategici che mancavano all’appello su console c’era la serie Anno di Ubisoft e del suo studio di sviluppo Blue Byte. Una mancanza a cui finalmente la casa francese ha deciso di colmare con il porting di uno dei migliori capitoli della saga. Stiamo
Un vecchio adagio sostiene che l’amore è eterno finchè dura. O almeno fintanto che durano i soldi, mi sento di aggiungere, visto il cambio di casacca in ambito videoludico che ha visto per protagonista il brand LEGO. Dopo anni di militanza al soldo di Warner Bros, sotto l’ala sviluppatrice di
The Mageseeker: A League of Legends Story è un gioco di ruolo d’azione ambientato nell’universo di League of Legends, sviluppato da Digital Sun e pubblicato da Riot Forge. Grazie alla volontà di espandere l’universo di League of Legends, ad una serie tv accattivante, e numerosi spin-off dal genere distinto, ecco
Coincidenze ed affinità impreviste non sono certo poi così rare nel mondo dell’intrattenimento, con studi di sviluppo capaci di dare vita a prodotto assai vicini tra loro in maniera (più o meno) inconsapevole. Come mia personale memoria di tale assunto posso portare alla luce quanto avveniva, qualche decennio fa, relativamente
Tra i giochi che hanno caratterizzato la mia adolescenza, un posto speciale è senza dubbio occupato da Lemmings, il rompicapo sviluppato dai furono DMA Design (oggi Rockstar North), che specialmente nella sua incarnazione Amiga fu capace di portare via interi pomeriggi a me e ai miei compagni di scorribande digitali.
L’universo immaginario creato dalla penna dello scrittore Lovecraft è sempre stato molto apprezzato per il suo fascino ed il suo alone di mistero, ed infatti è stato spesso fonte di ispirazione per molte opere d’intrattenimento come film, giochi da tavolo e ovviamente videogiochi. Anche per questo motivo The Last Case
A cicli regolari e certi, l’industria videoludica viene costantemente sconvolta da titoli rivoluzionari (spesso, nel silenzio generale perché le rivoluzioni vere, solitamente, non fanno “casino”), titoli macina-soldi (a torto o ragione) ma anche debacle colossali o presunte tali. Ed è impossibile ignorare l’enorme “caciara” che si è sollevata, alcuni giorni
Con l’uscita di Final Fantasy VII Remake, e l’amato MMORPG Final Fantasy XIV, l’attenzione verso Final Fantasy va in un crescendo costante, e Square-Enix lo sa bene. L’amato gioco che, ironicamente, doveva essere il canto del cigno della compagnia, si trasformò invece in una meravigliosa saga, caratterizzata da alcuni elementi
Dal vocabolario della lingua italiana, apprendiamo come il termine routine si riferisca ad una abitudine acquisita lentamente per mezzo della monotona ripetizione di alcuni determinati comportamenti. Una sorta di trance operativa, capace di regolare gesti e movenze, che finiscono per trasformarsi poco alla volta in consolidati punti fermi dell’esistenza quotidiana.
I videogiochi hanno dimostrato più di una volta di poter essere arte e cultura. Se si guarda oltre ai soliti blockbuster tripla A, ci sono tante perle indipendenti e non capaci di trasmettere un turbinio di emozioni o fare da vero e proprio manifesto culturale. Quest’ultimo è il caso di
Forte dell’apprezzamento di critica e pubblico di Road 96, lo studio francese DigixArt è tornata in quell’universo narrativo con un prequel intitolato Road 96: Mile 0. Purtroppo però sin dai primi momenti con questa nuova avventura si evince come tutte le peculiarità che hanno reso celebre l’originale Road 96 siano
Tra gli studi che sono riusciti a sviluppare prodotto interessanti per il primo PlayStation VR, possiamo annoverare senza ombra di dubbi gli statunitensi ragazzi di Survios. Il team, difatti, si è da subito distinto per la qualità e la bontà delle proprie proposte, ritagliandosi un convincente spazio all’interno della ludoteca
Dopo anni e anni dedicati alla causa videoludica di Sherlock Holmes, il team di sviluppo ucraino Frogwares era pronto al grande salto. L’ottimo ma non privo di difetti Sherlock Holmes Chapter One rappresentava un importante banco di prova per lo studio che per la prima volta autopubblicava un gioco senza