"Mio padre diceva che gli Dei ci guidano, ma scegliamo noi il nostro cammino. Voi siete un imperatore, io un soldato. Il senso dell'onore spinse mio padre a servire il popolo. Cosa invece indicò a noi la direzione da seguire? Cosa ci ha reso gli uomini che siamo? La mia storia inizia dieci anni fa..."In una Roma assediata dai barbari, queste sono le parole che Marius Titus rivolge all'imperatore Nerone. È una storia di guerra, sangue, tradimenti e vendette quella che caratterizza le vicende del protagonista dell'esclusivissima Xbox One targata Crytek.
Come ogni anno si rifà viva la lotta, senza esclusione di colpi, tra i due FPS online-oriented più famosi del mondo: CoD e Battlefield. Anche DICE decide di intraprendere la saggia (?) strada del cross-gen. e propone due versioni di Battlefield 4, una per le console di vecchia generazione ed una per le neonate Xbox One e PS4. In nome del commercio questa era ovviamente una scelta quasi obbligata, peccato che sotto il profilo qualitativo non abbia pagato, anzi.
Stesso gioco, diverso campo di battaglia. Un colosso dell'intrattenimento videoludico del calibro di Electronic Arts non poteva certo mancare all'appello della nuova generazione di console domestiche, soprattutto in presenza della possibilità di suonarle di santa ragione al rivale di sempre, Call of Duty in versione Ghost. E vi anticipiamo che il titolo DICE ne esce largamente vittorioso.
È cominciata una nuova guerra tra ISA ed Helghast. Una guerra che, ad essere sinceri, non ha mai smesso di continuare. Si ritorna suVekta, ai piedi di un muro che separa le due civiltà e impedisce lo scontro aperto. Ma dietro le quinte entrambe le fazioni stanno studiando il modo per annientare l'altra. E presto quel grosso muro che divide il pianeta potrebbe non bastare più ad impedire un massacro...Questo è Killzone: Shadow Fall, prima esclusiva di spessore per la nuovissima PlayStation 4. Uno sparatutto che mostra i muscoli, all'inizio dell'ennesima generazione di console. Leggete la recensione di Console-Tribe a cura di Giorgio "Nadim" Catania, e fateci sapere la vostra!
La serie di Ace Attorney si è fatta attendere per 5 anni, da quando nel 2008 è stato rilasciato Apollo Justice: Ace Attorney, quarto capitolo di una saga che si era già conclusa con la trilogia principale ma richiestissimo a gran voce dai fan. Phoenix Wright: Ace Attorney - Dual Destinies si colloca così un anno dopo le avventure del neo avvocato Apollo e dell'ex pianista Phoenix Wright. Ex, perché il nostro difensore in giacca blu tornerà su Nintendo 3DS ad esercitare la professione che lo ha fatto tanto amare dai fan, con un team d'eccezione!
Fino a pochi anni fa quei vecchi Guitar Hero e Rock Band erano gli unici termini di paragone in materia di Rhythm game guitar-oriented su console. Questo fino all’avvento del primo Rocksmith. A questo punto, Ubisoft riparte all’attacco, riproponendo più scintillante che mai la nuova edizione del suo simulatore (neanche tanto simulatore) di chitarrista.
Amici pallonari, bentrovati. Vi diamo il benvenuto al main event calcistico di fine 2013. FIFA 14 è l'unico gioco di calcio per le nuove console disponibile. La serie in questi anni ha fatto passi da gigante ma è anche innegabile come ormai si senta un po' l'odore di muffa che solo una versione per le nuove console potrebbe "bonificare". Vediamo un po' se le cose stanno proprio cosi.
Dopo aver giocato e recensito le versioni Xbox 360 e PS3, prendiamo finalmente in esame la versione dedicata a Xbox One, la quale presenta molte più differenze e particolarità di quanto ci aspettassimo.
"Ehi Jack, oggi per me spese folli. Prendo il Remington R5 e quel Dragunov nella vetrina dietro il bancone, quello che ho sempre sognato. Metti nel carrello anche quel visore Viper in offerta. Pago con carta.""Accidenti, vai in guerra?""Ahahaha no no, oggi ho comprato Call of Duty: Ghosts per Xbox One. Non l'ho ancora provato ma la nuova grafica deve essere una bomba, una cosa mai vista, come essere là, sul campo di battaglia. E poi, nel caso non fosse così, ho l'R5 per sparare al TV!"
Bissare un successo non è mai una questione semplice. Tralasciando le eccezioni di brand come Call Of Duty piuttosto che Assassin’s Creed, il cui marchio stampato sulla copertina è ormai sinonimo di vendite stellari, sfornare un prodotto che soddisfi per la seconda volta critica e utenza non è affar da poco. Spesso la soluzione più economica e meno indolore è quella di proporre un contenuto più ricco e differenziato, come ad esempio nuove canzoni per brand come Guitar Hero. Il caso di Rayman Legends è uno di quelli che invece ti lascia un bel sorriso stampato in viso. Gli sviluppatori non si sono infatti accontentati di proporre un semplice sequel, ma hanno voluto approfondire la cosa per far evolvere la saga sotto ogni punto di vista.
Massì, compratelo pure: pochi patemi, aprite il borsello e portatevi a casa Tearaway. Spietati e brutali, vi spiattelliamo subito il nostro giudizio sull’ultima fatica di Media Molecule, risparmiandovi la fatica di scrollare la pagina per andare dritti a quella manciata scarsa di parole che anticipa il voto finale. Inutile, in fondo, negare che sia questo il modus operandi della maggior parte di voi ogni qual volta vi apprestate a sbirciare una delle nostre recensioni: e giusto perché non si dica che siamo insensibili nei confronti della nostra cara utenza, et voilà, semplifichiamo ulteriormente il tutto, liberandovi del peso della ricerca delle informazioni vitali. Magari, però, onde evitare di rinfacciarci un acquisto avventato, vi tornerebbe utile capire anche quali siano i perché che si nascondono dietro le tre parole che hanno dato il via a questo pezzo…
Quando Mario si sollevò dalle piatte due dimensioni per abbracciarne una terza, fece scalpore riscrivendo e reinventando un genere, dettando vere e proprie nuove regole che da lì in avanti avrebbero rappresentato la base per tutti i giochi futuri. Super Mario 64 rappresentò una vera e propria rivoluzione con tutti i suoi innegabili problemi. Da allora i capitoli tridimensionali dell’idraulico di casa Nintendo hanno sempre attirato molta attenzione, soprattutto per scoprire quali idee avrebbero sfornato i geni della grande N. Purtroppo i sondaggi hanno rivelato che i capitoli in tre dimensioni sono meno apprezzati e risultano più ostici per il giocatore occasionale, fatto che contrasta apertamente con la nuova filosofia Nintendo in cui il gioco deve essere per tutti. E con per tutti intendono proprio tutti.
È tornato Call of Duty. Questa volta cambia lo scenario, più futuristico, i protagonisti, un gruppo di militari d'élite che si fanno chiamare "fantasmi", e qualche regola di base. Ma la struttura è la stessa e il multiplayer online ha qualche difetto di troppo. Se volete saperne di più leggete la recensione di Call of Duty: Ghosts di Console-Tribe, a cura di Giorgio "Nadim" Catania!
Il nuovo capitolo di Zelda sembra essere l’ennesima perla in casa Nintendo. La qualità del titolo è ormai uno standard ed un tratto distintivo dell’intera saga, che non lascia spazio al trend annuale delle saghe a favore di un gioco ben equilibrato, vasto, curato ed in linea con la serie. Analizziamo quindi quello che è il seguito ufficiale dell’acclamato Zelda: A Link to the Past.
Spongebob Squarepants: Plankton’s Robotic Revence è il nuovo episodio dedicato alla spugna marina più conosciuta, nonché primo videogioco della serie ad uscire su PS3 e Xbox360. L’andazzo dei titoli su licenza ormai è ben nota alla comunità e, senza giri di parole, quest’ultimo videogioco non porta alcuna novità. Ma andiamo a vedere meglio.
Esiste forse un supereroe più iconico di Batman? La fiamma nei suoi occhi è sempre quella: la vendetta. Come la morte di zio Ben per Peter Parker, l’assassinio dei genitori del giovane Bruce Wayne è la scintilla che da lì a qualche anno porterà il giovane miliardario a combattere contro i criminali di Gotham… Per sé stesso e per impedire che ad altri venga fatto lo stesso male che lui ha dovuto patire.I ragazzi di Rocksteady - ormai con la next generation come target - mollano il timone per lasciarlo ai canadesi di Warner Bros Montreal, che con Batman Arkham Origins hanno il compito di dare l’estremo saluto alle avventure dell’Uomo Pipistrello da parte di questa generazione di console... Saranno stati all’altezza, dopo l’allenamento sulla versione WiiU, di due pezzi da 90 come Arkham Asylum e Arkham City? Allacciate le cinture del Batwing e mettete Console Tribe come punto di atterraggio!
Dal prossimo 7 Febbraio fino al 23 dello stesso mese a Sochi (Russia) si disputeranno le olimpiadi invernali 2014. Poteva Sega non approfittare dell’evento per offrirci un altro capitolo di Mario & Sonic ai giochi olimpici? La risposta è ovviamente no. Andiamo ad analizzare il primo titolo della serie ad arrivare sulla nuova ammiraglia Nintendo.
E’ un po’ troppo facile pensare di liquidare Batman Arkham Origins – Blackgate come un dimenticabile spin-off per macchine portatili di una saga famosa; né sarebbe altrettanto giusto pensare ad esso come una semplice operazione commerciale di appoggio al capitolo Origins appena pubblicato per home console. Vero, l’idea potrebbe sembrare
Cari amici ghiaccioli, bentornati! Se avete i calli nella mani ed impugnate ancora il bastone, non vi siete levati guanti, maschere, magliette XXL e pattini neppure in spiaggia, bene, avete fatto la cosa giusta: in un anno poco e nulla è cambiato, siete già pronti. Tutti voi che invece siete qui più o meno per caso, benvenuti nel fantastico mondo di NHL di casa EA Sports, edizione 2014 di una eccellente serie sportiva arrivata a festeggiare il ventesimo anniversario.
Arr, ciurmaglia! Siete pronti a solcare le acque del Mar dei Caraibi con la Jackdaw e il suo capitano-assassino Edward Kenway?! Riuscirà il nuovo capitolo di Assassin's Creed ad essere un nuovo blockbuster?! Leggete la recensione di Console-Tribe a cura di Gianmarco "St Jimmy" Forcella!
Dopo aver incassato preziosi suggerimenti e pungenti critiche in seguito all'uscita del terzo capitolo, gli italianissimi di Milestone tornano a sporcarsi le mani di fango con WRC 4: FIA World Rally Championship, con la promessa di aver apportato tutti quei miglioramenti richiesti a gran voce dalla community. Vediamo insieme come è andata.
Incapacità di adattarsi agli schemi; questa è forse la peculiare caratteristica di ogni produzione Quantic Dreams. Uniformarsi dev'essere la cosa che necessariamente riesce meno al team francese poiché non vi è mai una loro opera che riesca ad essere definita correttamente dentro un solo genere. Ibridi. Tentativi, potremmo chiamarli. Eppure, ogni volta, in grado di spaccare a metà critica e pubblico. Pionieri delle "storie a bivio" interattive di questa Gen (chi si ricorda le stupende storie sul Topolino degli anni '90?). Innesti, potremmo definirle, tra i libri game di un tempo che si riallacciano alle teorie del multi-verso, troppo spesso colonna portante di molte Visual-Novel. Dopo averci intrigato con un giallo fai-da-te, David Cage ha deciso di veicolare con Beyond: Due Anime, la sua particolare (e anche un po' arrogante) visione dell'aldilà.
Trovarsi ad essere - da oltre due anni - l'unico competitor sul mercato potrebbe dare un grosso senso di appagamento a chiunque, specie dopo aver buttato fuori a spallate la concorrenza. Ogni anno è una lotta contro sé stessi, una sfida a migliorare, un continuo sviluppo per cercare di mettere d'accordo tutti, un voler dare in mano ai videogiocatori un prodotto quanto più vicino alla perfezione possibile.Ed è questo che i ragazzi di Visual Concepts hanno dovuto fare anche quest’anno su incarico di 2K Sports. Ci saranno riusciti con questo nuovo fiammante NBA 2K14? Potrete scoprirlo solo leggendo la recensione di Console Tribe, “the chosen one” tra i vostri siti di videogiochi preferiti!
Ogni anno gli appassionati di videogame e sport, trovano sugli scaffali il simulatore per la la loro disciplina preferita. Accanto a giochi di calcio, basket e hockey su ghiaccio ci sono anche titoli automobilistici. Per noi italiani, fedelissimi della Ferrari, non può mancare un titolo dedicato alla Formula 1. Già dal 2010, Codemasters Racing ha iniziato un lungo lavoro di miglioramento della serie che, anno dopo anno, si arricchisce di novità. Anche quest’anno la casa di Birminghan non è rimasta ferma ai box, ed è tornata in pista con F1 2013.