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Recensione War Thunder

Lo abbiamo detto spesso che con l'arrivo delle console di nuova generazione si sono aperte le porte per gli sviluppatori indipendenti e per i progetti free-to-play. War Thunder su PS4 fa proprio parte di quest'ultima categoria di prodotti utilizzando un genere, quello dei simulatori di volo, ben noto ai suoi sviluppatori, Gaijin Entertainment. La software house infatti ha sfruttato la sua esperienza fatta con titoli come Birds of Steel e IL-2 Sturmovik e l'ha messa a servizio di questo free-to-play. 
Abbiamo giocato a lungo War Thunder, lo abbiamo testato prima nella sua componente completamente gratuita, successivamente, grazie a un codice gentilmente offertoci da Gaijin Entertainment, abbiamo avuto accesso all'Ultra Pack che sblocca la campagna singleplayer e permette di giocare come utenti Premium. Abbiamo quindi provato il gioco in tutte le sue sfaccettature e quanto segue è il nostro resoconto.

di: Luca Saati

Lo abbiamo detto spesso che con l’arrivo delle console di nuova generazione si sono aperte le porte per gli sviluppatori indipendenti e per i progetti free-to-play. War Thunder su PS4 fa proprio parte di quest’ultima categoria di prodotti utilizzando un genere, quello dei simulatori di volo, ben noto ai suoi sviluppatori, Gaijin Entertainment. La software house infatti ha sfruttato la sua esperienza fatta con titoli come Birds of Steel e IL-2 Sturmovik e l’ha messa a servizio di questo free-to-play. 
Abbiamo giocato a lungo War Thunder, lo abbiamo testato prima nella sua componente completamente gratuita, successivamente, grazie a un codice gentilmente offertoci da Gaijin Entertainment, abbiamo avuto accesso all’Ultra Pack che sblocca la campagna singleplayer e permette di giocare come utenti Premium. Abbiamo quindi provato il gioco in tutte le sue sfaccettature e quanto segue è il nostro resoconto.

I believe i can fly…

Come detto un attimo fa, Gaijin Entertainment ha già avuto diverse esperienze con i simulatori di volo e pad alla mano ne abbiamo avuto conferma. Tre sono i modelli di guida offerti: arcade, realistico e simulativo. Il primo modello di guida risulta accessibile e perfetto per chi vuole godere di un’esperienza di gioco semplice con l’aereo che risponde ai nostri input all’istante. Il modello simulativo invece è l’esatto opposto, il veicolo va padronato con la giusta attenzione tenendo conto di tutte le possibili variabili e con una splendida visuale in prima persona a chiudere il cerchio. Infine c’è quello realistico che rappresenta quella giusta via di mezzo tra arcade e simulazione perfetto per chi cerca quel mix tra accessibilità con quel pizzico di profondità che non guasta mai. 
Il controllo dell’aereo è demandato alle due leve analogiche, lo zoom e lo sparo sono invece affidati ai due grilletti mentre i tasti dorsali alle armi secondarie come bombe e razzi. Infine i tasti frontali servono per alcune funzioni come la possibilità di cambiare la visuale e il lock on su un bersaglio. Il passaggio dalla coppia mouse e tastiera al pad è quasi indolore, fermo restando che la precisione della configurazione per PC resta ineguagliabile per un pad, non possiamo che encomiare il lavoro svolto da Gaijin Entertainment. War Thunder è uno dei migliori esponenti del genere grazie a un modello fisico che trasmette molto bene la sensazione di guidare un aereo donando un feeling di volo molto apprezzabile anche a livello arcade. Ottimo il sistema di danni dei veicoli: ci è capitato infatti di distruggere e di essere distrutti in tanti modi diversi uccidendo ad esempio il pilota nell’abitacolo, oppure colpendo le ali o il serbatoio così da mettere a fuoco il mezzo. Insomma ogni elemento dei combattimenti aerei funziona in modo perfetto e il gioco è capace di trasmettere un grande senso di soddisfazione, e perché no anche goduria, a ogni eliminazione.

Ground Forces

Non solo combattimenti aerei in War Thunder, ma anche combattimenti terrestri. Infatti viene data la possibilità di mettersi alla guida di potenti tank. Anche in questo caso ci vengono proposti tre modelli di guida e il controllo non è poi così dissimile da quanto descritto con gli aerei poco sopra, le differenze maggiori riguardano l’uso dei tasti dorsali utili per chiamare il supporto aereo e le frecce per cambiare il tipo di proiettili da usare. 
Gli scontri tra i veicoli di terra possono vantare la stessa cura di quelli aerei, anche in questo caso quindi tessiamo le lodi nei confronti della software house. Ottima la fisica dei veicoli che reagiscono bene agli stimoli del terreno. Gli scontri non vanno affrontati con superficialità grazie a un ottimo sistema di danni che chiede una grande precisione nel colpire gli avversari. Non basta infatti sparare un semplice colpo per danneggiare i nemici, vanno presi di mira i punti deboli dei veicoli per scalfire le corazze, insomma meglio prendersi qualche secondo in più prima di sparare piuttosto che sprecare inutilmente le munizioni. C’è poi una sorta di Kill Cam posta in un angolo dello schermo che mostra dove abbiamo colpito i nemici e che tipo di danni gli abbiamo causato. Si tratta di una feature che abbiamo apprezzato molto e che è capace di dare un senso di esaltazione a ogni colpo.

Guerra del Pacifico

Acquistabili separatamente troviamo due campagne storiche che permettono di rivivere alcuni momenti realmente accaduti concentrandosi in particolare sulla guerra nel pacifico tra il ‘41 e il ’42. Le campagne a disposizione sono due, in una possiamo rivivere quell’evento storico dal punto di vista degli americani, nell’altra invece dal punto di vista dei giapponesi. Rivivrete momenti come l’attacco a Pearl Harbor, la battaglia dell’isola di Wake, del mar dei Coralli, del Guadalcanal e molte altre ancora ricostruite secondo documenti storici con anche dei video che raccontano con precisione i fatti. 
In totale ci sono 20 missioni che possono tenere impegnate per non più di cinque ore, una longevità non così elevata se consideriamo il prezzo di vendita. Stiamo infatti parlando di 50€ per il bundle di base che include anche due aerei premium, un mese di account premium e 5 mila Golden Eagle, oppure 80€ per l’Ultra Pack che include cinque aerei premium, account premium di due mesi e 10 mila Golden Eagle. Le missioni poi non ci hanno soddisfatti molto, presentano una varietà tutt’altro che invidiabile e non offrono momenti così esaltanti.

Quale modello scelgo questa mattina?

Uno degli elementi che meno ci ha convinto di War Thunder è l’interfaccia dei menù che non si adatta bene all’uso di un pad. La navigazione risulta quindi poco intuitiva e pratica utilizzando la levetta analogica, per fortuna si può controllare con il touch pad del Dualshock 4 un puntatore come quello del mouse che risolve in parte questi problemi dopo averci fatto un po’ l’abitudine. 
Contenutisticamente War Thunder si difende egregiamente con un grandissimo numero di aerei divisi in cinque fazioni (USA, Russia, Germania, Regno Unito e Giappone). Di queste cinque fazioni solo tre possono vantare i veicoli di terra, anche in questo caso il numero di mezzi messi a disposizione è comunque ottimo. Ogni veicolo deve essere prima sbloccato e poi acquistato. Ognuno può essere potenziato nei tre rami che riguardano le prestazioni, la corazza e il potere offensivo, anche in questo caso ogni potenziamento va prima sbloccato e poi acquistato. Inizialmente il gioco mette a disposizione solo tre slot di veicoli da portare in partita, per estendere questo numero basta reclutare nuovo equipaggio. La particolarità è che durante le battaglie l’equipaggio acquisisce esperienza utile per migliorare le loro statistiche. 
Per acquistare potenziamenti o nuovi veicoli serve la rispettiva valuta di gioco che si può ottenere semplicemente giocando. Sono presenti un buon numero di modalità competitive che si presentano come una variazione dei grandi classici come Conquista e così via. Al competitivo si affiancano anche due modalità da giocare in singleplayer o in cooperativa insieme ad altri giocatori chiamate Missioni Singole e Campagna Dinamica. Queste propongono un buon numero di missioni da sbloccare mediante il raggiungimento di determinati requisiti come il numero e il rank di veicoli nel proprio hangar. 
Insomma di contenuti ce ne sono in abbondanza, sbloccare tutto richiede decine di ore di gioco. Inoltre gli sviluppatori continuano a supportare la loro creatura e in futuro non è escluso l’arrivo delle tanto attese battaglie navali.

Pagare, o non pagare, questo è il dilemma

Quando si parla del modello di distribuzione free-to-play il rischio pay-to-win è sempre dietro l’angolo. Nei primi giorni abbiamo giocato utilizzando un account free e stavamo procedendo piuttosto bene nello sbloccare nuovo equipaggio e veicoli. Grazie a un ottimo sistema di reward e obiettivi secondari nelle battaglie PvP, il gioco elargisce discrete somme di denaro virtuale se ci si comporta bene durante le partite. La seconda parte della nostra prova l’abbiamo fatta utilizzando un account Premium che conferisce vari bonus come esperienza raddoppiata e un numero di crediti più alto. Utilizzare un account Premium rende più veloce la progressione che comunque risulta piuttosto scorrevole anche senza spendere soldi reali. Fatta eccezione per una manciata di veicoli Premium, qualsiasi mezzo e potenziamento è sbloccabile anche se si è un utente free. Le microtransazioni non offrono nessun vantaggio in battaglia dove a fare realmente la differenza è la propria abilità pad alla mano.

Cielo e terra

Pur senza stupire, War Thunder si difende piuttosto bene a livello tecnico. Il gioco gira a 1080p e 60 fotogrammi al secondo granitici che non mostrano mai segni di cedimento. I veicoli sono realizzati in modo quasi maniacale e possono avvalersi di una buona conta poligonale. Le mappe di gioco sono piuttosto vaste e presentano una buona varietà. Ci sono alcuni elementi leggermente sottotono con alcuni ambienti un po’ spogli, ma troviamo allo stesso tempo alcuni paesaggi molto piacevoli da vedere. Buoni anche gli effetti particellari e la fisica dei mezzi. 
Discreti gli effetti sonori che svolgono il loro ruolo rispetto all’azione e accompagnano la navigazione dei menù con una piacevole colonna sonora.

Commento finale

Vedere un progetto free-to-play cadere nella trappola del pay-to-win è cosa comune ai giorni nostri. Fortunatamente questo non è il caso di War Thunder che si può giocare senza spendere neanche un euro. Il videogioco di Gaijin Entertainment può fare la felicità di tutti gli appassionati del genere con un gameplay solido che presenta un buon mix tra accessibilità e profondità, e una grande quantità di contenuti capaci di tenere impegnati per decine di ore. Adesso si attendono solo le battaglie navali così da dare il via alla guerra totale, sperando di non dover aspettare così tanto tempo.

  • Ricco di contenuti

  • Arcade, realistico o simulativo, a voi la scelta

  • È gratis e non si sente mai il bisogno di spendere soldi reali 

  • Rapporto qualità/prezzo delle campagne dedicate alla Guerra del Pacifico

  • Interfaccia dei menù poco adatta ad un pad