Quando sei responsabile di una delle riscritture più riuscite di un genere come l’horror, è lecito aspettarsi di avere tutti i riflettori puntati addosso una volta annunciato il tuo prossimo lavoro. Ed è quello che, sin dal 2010, capita ai ragazzi di Frictional Games, che grazie al loro Amnesia: The
Non amo mai recensire i porting di titoli con qualche anno sulle spalle, visto che mi sono sempre chiesto se sia più logico disquisire in merito alla qualità del lavoro di conversione, piuttosto che sulla bontà della produzione in quanto tale. Nel corso degli anni, però, quando mi sono trovato
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, prima ancora dell’avvento di Disney ed altri mostri pronti a fagocitare tutto quanto osasse intralciare il loro cammino, esisteva un nome magico, dai tratti quasi mitici, capace di regalare ai giocatori prodotti imperdibili. Erano tempi felici quelli in cui LucasArts regnava incontrastata
Ci sono gruppi che, a prescindere dai gusti personali, è davvero impossibile non amare, così come esistono canzoni che chiunque di noi, sia sotto la classica doccia, incolonnati nel traffico, oppure su di uno scalcinato palco di un piccolo pub di periferia, ha sempre desiderato cantare a squarciagola. Sono però
Non sono mai stato un fan del peramele dell’epoca PS1, al punto che ho sempre preferito quel draghetto viola pronto a sputare fiamme in mondi interamente tridimensionali, e non rinnegherò certo il mio pensiero in occasione della recensione di Crash Bandicoot 4: It’s About Time. Ciò nonostante sono sempre stato
Il Rally è uno sport impietoso, in cui anche il più grande dei campioni viene punito severamente al minimo errore. Se questo sport viene trasposto in un videogioco cercando di raggiungere quanto più possibile un livello di simulazione vicino alla realtà è evidente fin da subito che non è un
La californiana inXile Entertainment torna con il terzo capitolo di quella che ormai è una saga di enorme successo. Un GDR Tattico vecchio stampo, che negli ultimi anni ha avuto un ottimo ritorno di fiamma con titoli come Divinity, Pillars of Eternity e molti altri, a cui la software va
Il mercato giapponese è un fitto sottobosco di produzioni quanto mai variegate, capaci di spaziare dalle classiche avventure care ai jrpg, action ipertecnici e horror dalle atmosfere quanto mai peculiari e riconoscibili. Tutti generi che, nel corso degli anni, sono riusciti ad attecchire felicemente anche in occidente, con schiere sempre
C’era una volta un team che, ad ogni uscita, riusciva ad innalzare l’asticella della qualità, grazie a personaggi e titoli oramai scolpiti nella memoria degli appassionati. Che si trattasse di un agente segreto al servizio di Sua Maestà, oppure di un orso ed un uccello, quando sulla confezione compariva il
La Francia sembra avere nel proprio DNA, almeno per quanto riguarda le software house, una certa predilezione per le produzioni di stampo puramente narrativo. Il primo nome che viene in mente, se pensiamo al genere, è sicuramente quello di Quantic Dreams, sia per la longeva presenza sul mercato, sia per
E alla fine siamo arrivati alla prova del nove, al momento di tirare le somme e vedere se le aspettative sono state rispettate in pieno. Dopo due incontri avvenuti nel corso di quasi un anno, in cui è stato possibile testare in anteprima Marvel’s Avengers, tocca ora vedere se le
Un po’ Zelda, un po’ Minecraft, un po’ Dark Souls: Windbound, sviluppato da 5 lives Studios ed edito da Deep Silver, si presenta al grande pubblico con una coraggiosa commistione di generi e punti di riferimento. L’obbiettivo, naturalmente, era quello di proporre, come spesso accade nel mondo indipendente e semi-indipendente,
Il rock è morto. O per lo meno è quello che mi sono sentito dire giusto qualche mese fa, quando con il mio gruppetto siamo stati ricevuti da un produttore, che si è offerto di dare un’ascoltata al nostro lavoro. E non ci è voluto troppo perché la risposta dataci
Ci sono pochi titoli nella storia videoludica che sono apprezzati senza discussione alcuna e ricordati con affetto da chiunque, i primi due capitoli di Tony Hawk’s Pro Skater sono sicuramente in questo insieme, oltre ad essere dei capolavori assoluti e dei giochi imprenscindibili per chiunque avesse una playstation in casa
Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio del decennio successivo, ci fu un gruppetto di rettili antropomorfi, golosi di pizza ed esperti di arti marziali, che riuscì in brevissimo tempo a sbancare ad ogni sua apparizione. Ovviamente questo comprese anche il mercato videoludico, con un clamore tale da spingere
Vi siete mai chiesti come potrebbero trasformarsi i modi di dire se divenissero videogiochi? L’occasione fa l’uomo ladro, ad esempio, io lo vedrei bene calato nelle atmosfere di Uncharted, mentre chi va piano va sano e va lontano lo potrei affibbiare senza problemi di sorta ad un qualunque walking simulator.
L’oceano è un’ambiente che vive delle sue regole, con una fauna che può esistere solo in determinate condizioni ed è l’ultima frontiera parzialmente inesplorata che abbiamo sul pianeta. Quindi è normale che ispiri contenuti informativi di ogni tipo, non ultimo Beyond Blue, il titolo di E-line Media che stiamo per
C’erano una volta due sportivi, due ragazzi, che andavano pazzi per il calcio. Erano un portiere ed un attaccante, le speranze chiamate Tsubasa e Genzo. Volevano sfondare e diventare campioni, per poter un giorno giocare nella squadra nazionale. Tsubasa si allenava tirando i rigori, mentre Genzo faceva altrettanto parandoli. Gli
Partito dall’anonimato HB Studios ha saputo conquistare una bella fetta di pubblico grazie alla serie The golf club: prezzo budget, ma un gameplay solido e divertente, con l’aggiunta di un editor di percorsi che ha permesso agli utenti di sbizzarrirsi e al contempo avere una quantità potenzialmente infinita di percorsi su cui giocare.
La mitologia norrena sembra essere una delle ambientazioni più gettonate del recente e futuro panorama videoludico: se God of War ci aveva fatto riscoprire le atmosfere care ad Odino e compagnia, ci penserà il prossimo Assassin’s Creed a trasportarci ancora una volta dalle parti del Valhalla. Nel mentre, però, ci
È il 1987, quando un ragazzino trova in un cassetto un floppy disk, con sopra scarabocchiata una scritta che sembra rimandare ad un eterno castello, la promessa di quella che sembra una indimenticabile avventura. Giusto il tempo di caricare il tutto nel PC di casa, ed il giovane non può
L’abbandono delle scene da parte di LucasArts, datato 2013, ha sicuramente chiuso un’era, così come avrà senza ombra di dubbio lasciato in lacrime i fan delle avventure grafiche. Monkey Island, Day of the Tentacle, Sam & Max, difatti, sono solo la punta dell’iceberg di un catalogo quanto mai variegato, ma
I lavori videoludici tratti da opere letterarie celebri non sono certo una rarità, basta pensare ai lavori di American McGee, tutto sommato fedeli alle opere di Carrol, ma anche a rielaborazioni in chiave decisamente più kitsch come Dante’s Inferno. Proprio per questo motivo non stupisce l’arrivo di Metamorphosis, titolo sviluppato
SUPERHOT ha un posto speciale nel mio cuore essendo uno degli indie che più ho apprezzato in questa generazione di console. Quel suo essere un mix tra puzzle e FPS, quel suo essere un gioco immobile ma allo stesso tempo così veloce e adrenalinico. Insomma per SUPERHOT posso provare solo