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Recensione Wartile: Complete Edition

di: Simone Cantini

Più che alla geometria scolastica, l’esagono lo associo sin da giovane a miniature e diorami, siano essi fisici o virtuali. Che si trattasse di un General sviluppato dalla da me mai troppo compianta SSI, oppure di una sessione cartacea a Battletech, l’utilizzo di quei campi di battaglia formati da caselle a sei lati ha sempre rappresentato una fonte di estremo divertimento. E poco importava se, con il tempo, gli angoli finirono per smussarsi indelebilmente, segnando il passaggio alle basi rotonde del Blood Bowl o alle quadrate di un Warhammer Fantasy, le miniature erano divenute oramai parte del mio cospicuo patrimonio ludico, ancora oggi restio a vederle cadere nel dimenticatoio. È proprio alla luce di questi motivi che mi sono avvicinato a Wartile: Complete Edition con estremo interesse, curioso di vedere come una simile commistione sarebbe stata in grado di integrarsi ancora una volta nel panorama videoludico.

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Le fredde luci del nord

Al centro della storia narrata nelle varie missioni che compongono l’esperienza di Wartile: Complete Edition, troviamo ambientazioni e creature appartenenti alla mitologia norrena che, mai come in questo periodo, sembra aver trovato terreno fertile nel mondo del gaming. Al di là dell’indiscusso fascino che un simile setting riesce ad incarnare, ci tengo a sottolineare come la sceneggiatura che funge da collante tra le varie sortite, così come il plot generale, rimangono sin troppo in secondo (se non terzo) piano, proponendo un canovaccio quanto mai generico ed abbozzato, incapace di catturare in tal senso l’attenzione del giocatore. Tutto scorre via in maniera quanto mai innocua, attraverso alcuni brevi dialoghi e piccole descrizioni testuali, che ci ritroveremo ad ignorare bellamente dopo pochissimi istanti, limitandoci a sbirciare le condizioni di successo delle varie missioni. Tali limiti vanno ad impattare anche sulla caratterizzazione del cast di miniature che ci troveremo a controllare nel titolo che, pertanto, non rimarranno altro che semplici figurine, delle quali ci interesseranno unicamente statistiche, abilità ed equipaggiamento. Sul fronte puramente scenografico, pertanto, Wartile: Complete Edition si limita al minimo indispensabile, quel poco che basta per imbastire una cornice all’interno della quale cesellare un gameplay, fortunatamente, di altra fattura.

Mondo esagono

Come detto in apertura, la produzione Playwood Project si propone di declinare in salsa digitale l’esperienza dei tile board game, affiancando al tutto una serie di combattimenti in tempo reale che strizzano l’occhio agli RTS. Le varie missioni si svolgeranno all’interno di curatissimi diorami, composti da caselle esagonali, al cui interno dovremo muovere le nostre miniature, proprio come se stessimo giocando ad un gioco da tavolo reale. Il sistema, trattandosi di un titolo convertito da PC, risente in parte dell’assenza di un mouse, rendendo a tratti più ostico del previsto il controllo dei vari personaggi (soprattutto quando sceglieremo di muoverli tutti assieme), ma si tratta di un limite che possiamo fortunatamente aggirare utilizzando la funzione in grado di rallentare il tempo dell’azione, così da permetterci di gestire in maniera più precisa tale fase. Superato questo piccolo scoglio, però, ecco che il combat system messo in piedi dal team riesce a prendere felicemente il sopravvento, accompagnando agli scontri in tempo reale ad un sistema basato sulle carte, tramite le quali sarà possibile attivare varie abilità speciali: tra, attacchi unici, trappole o incantesimi di supporto, il set di opzioni messo in campo dal team riesce a fornire una piacevole spinta in più al tutto, oltre che a conferire un pizzico di strategia. Non potremo, difatti, abusare di tali bonus, dato che il loro utilizzo sarà legato ad una sorta di punti azione, che potremo incrementare soltanto uccidendo i nemici. Occorrerà, pertanto, pianificare il da farsi senza lasciarsi prendere dalla bulimia di utilizzo, pena il rimanere presto troppo scoperti in caso di un gran numero di avversari. Il sistema, pad alla mano, si è rivelato molto interessante e divertente, complice anche il meccanismo di crescita dei vari personaggi che, tra bonus passivi, equipaggiamenti ed abilità uniche da sbloccare, rende la personalizzazione dell’approccio alle battaglie sempre stimolante. Senza infamia e senza lode, invece, il comparto tecnico generale, che se è vero riesca a mettere sul piatto una realizzazione delle varie mappe di gioco sicuramente piacevole ed accattivante, accompagna il tutto ad un comparto audio davvero trascurabile, incapace come è di sottolineare a dovere i vari passaggi dell’avventura. Spiace, inoltre, constatare come non sia presente un sistema libero di gestione della camera, rendendo di fatto impossibile sbirciare la struttura delle mappe di gioco, alle quali dovremo pertanto approcciarsi con estrema cautela, pena il rischio di cadere vittima di spiacevoli situazioni soverchianti.

Wartile: Complete Edition riesce, salvo qualche tentennamento, a centrare l’obiettivo che si era prefissato, ovvero riproporre su console l’esperienza classica dei tile board game. Il lavoro firmato Playwood Project propone un combat system sicuramente interessante, capace come è di mixare elementi in tempo reale ad un sistema di carte e di crescita dei personaggi in grado di ampliare lo spettro strategico dell’azione. Peccato soltanto per una sceneggiatura quanto mai esile, accompagnata da alcune piccole incertezze per quanto riguarda il sistema di controllo, ma che alle fine dei giochi non compromettono più di tanto il valore dell’esperienza generale, capace di attestarsi su livelli sicuramente apprezzabili.