Il vostro sogno è sempre stato quello di bombardare orde di alieni cattivissimi? Vi piace scervellarvi studiando trappole e percorsi sempre più complicati? Bene, sappiate allora il che il genere “tower defence” potrebbe fare proprio al caso vostro e Defence Grid 2 capiti proprio a fagiolo se possediate solo Xbox One o Ps4.
Il concept di Murasaki Baby nasce quasi per caso. Un giorno infatti, mentre era in viaggio in treno verso Roma, assiste alla scena di una bimba con un palloncino, mano nella mano con la propria madre, e lì fa capolino l'idea che sta alla base del gioco: guidare Baby, una bambina dalla particolare fisionomia, con bocca e naso e collocati sulla fronte, tenendola letteralmente per mano sfiorando lo schermo della console.Un'idea che, come più volte ha raccontato, ricorda vagamente quella adottata da Fumito Ueda con ICO, celebre titolo per PS2, ma con la particolarità che, in Murasaki Baby, è il giocatore che guida la bambina e non un terzo personaggio.
Sembra proprio che il Giappone si sia accorto dell’esistenza, videoludica si intende, del resto del mondo. Basta difatti voltarsi indietro solo di pochi anni per assistere ad uno scenario desolante, in cui le localizzazioni in lingua potabile di titoli prettamente nipponici si contavano sulle dita di mezza mano monca. Tale tendenza sembra essersi radicalmente invertita negli ultimi tempi, forse anche a causa di una flessione del mercato interno, fattore che ha spinto sempre più publisher a tentare l’assalto a questo mondo ai più sconosciuto. A questa ondata di titoli appartiene anche Natural Doctrine, jrpg tattico sviluppato da Kadokawa Games che si appresta ad invadere il trittico di console Sony attualmente in commercio. Ne sentivamo davvero il bisogno? Scopriamo assieme.
Dopo che Disney ha acquistato marchi di notevole importanza come quello Marvel o Star Wars, ci si è immediatamente chiesti le possibile implicazioni future per questi franchise. Così se dal lato cinematografico i film Marvel registrano record d'incassi tali da aver raggiunto al momento la cifra totale di 7miliardi di dollari e il nuovo film di Star Wars è in fase di produzione, ecco che Disney comincia a far fruttare le sue acquisizioni anche all'interno del mondo videoludico. Così mentre tutti continuano a chiedersi imperterriti se in Kingdom Hearts III ci sarà spazio anche per questi universi, i supereroi Marvel sono gli assoluti protagonisti di Disney Infinity 2.0.
Sono passati due anni dalla release di Forza Horizon sulla gloriosa Xbox 360, un titolo che al suo annuncio destò molta curiosità perché spin off di una serie celeberrima di casa Microsoft e qualche perplessità perché affidata non a Turn 10 ma agli inglesi di Playgroud Games. Il titolo ottenne un buon successo di critica e pubblico, grazie ad un ottima realizzazione tecnica e delle idee molto originali in ambito racing game di impronta arcade. Oggi, finalmente, stringiamo eccitati il volante che ci porterà sulle strade di Forza Horizon 2 con la speranza di vivere un’avventura incredibile.
Diablo III Ultimate Evil Edition, disponibile per console PS4, PS3, Xbox One e Xbox 360, è la nuova edizione del gioco comprende il già noto Diablo III, la corposa espansione Reaper of Soul e ulteriori novità, che faranno la felicità degli appassionati di Diablo.La nuova versione, migliorata, del gioco si rivela un acquisto obbligato per i possessori delle due più recenti console targate Sony e Microsoft, purché non abbiano già acquistato la versione per PC e Mac, disponibile già da diversi mesi.Riprendendo la nostra recensione di Diablo III, questa nuova edizione del gioco conferma la bontà del porting, dai tradizionali computer alle console casalinghe di ultima generazione, fatto dai ragazzi di Blizzard. I comandi restano immutati rispetto all’edizione base del gioco, garantendo sempre una graduale curva di apprendimento, che non fa rimpiangere la mancanza della più tradizionale accoppiata di tastiera e mouse. L’unico appunto si può fare sulla maggiore difficoltà durante le fase di mira, che risultano meno precise rispetto alla versione su computer, cosa che costringerà ad usare il puntamento automatico.Dal lato grafico, si può rilevare solamente un lieve miglioramento per le versioni su PS4 e Xbox One rispetto alle vecchie console, ma non è sicuramente un salto abissale e soprattutto in linea con quanto già visto in versione disponibile PC e Mac, a patto naturalmente di avere un computer con una buona dotazione hardware. Ciò che invece è migliorato notevolmente, rispetto alla versione base di Diablo III sulle console di vecchia generazione, è la velocità di caricamento degli scenari, quasi immediata sia su PS4 che su Xbox One.
Lo sport americano per eccellenza, quello in cui davvero non hanno rivali nel mondo? Non il basket, non l’hockey su ghiaccio e nemmeno il baseball, è il football americano, un vero e proprio fenomeno tutto a stelle e strisce capace di catalizzare un’intera nazione (e non solo) da settembre a novembre. Per rendere l’idea delle sue dimensioni, ilSuperbowl, la finalissima del campionato NFL, incolla davanti alla TV una media che supera abbondantemente i 100 milioni di spettatori, mentre basket e baseball a fatica possono raggiungere i venti. In considerazione di questo, pensate EA Sports possa deludere i videogiocatori americani con un titolo non all’altezza? Vediamo un po’ cosa ha in serbo per noi il nuovo Madden NFL 15.
È passato un anno da quando, durante l'E3 del 2013, venne annunciato D4: Dark Dreams Don't Die. Un anno e qualche mese per essere precisi. Periodo in cui, della neo annunciata esclusiva per Xbox One, si è saputo davvero ben poco da parte di Microsoft mentre Access Games, software house a capo del progetto, rilasciava informazioni col contagocce.Erano in molti ormai a temere che il motivo dietro a questo silenzio fosse lo stato ancora precario dei lavori sul gioco, visto anche il particolare sistema di controllo originariamente basato sull'uso del Kinect e la necessità di doverlo adattare a quello del pad, venendo incontro alle richieste del pubblico.Silenzio che è stato inaspettatamente rotto quando, il 18 settembre, durante la vetrina videoludica annuale offerta dal Tokyo Games Show, è stata annunciata la data di lancio di D4: Dark Dreams don't Die, fissata per il giorno successivo. Nemmeno 24 ore dopo, infatti, era possibile scaricare tranquillamente il gioco, disponibile (per ora) esclusivamente in digital delivery, dallo store Microsoft.Una mossa che in fondo non ha nulla di troppo strano, se si pensa che dietro a D4 vi è Hidetaka Suehiro, alias Swery, game director di un gioco folle e al contempo ragionato come Deadly Premonition, liberamente ispirato a un cult dei primi anni '90, "I segreti di Twin Peaks", che ha letteralmente spaccato in due la critica con valutazioni che variano dal 10 "conquistato" sulle pagine di Destructoid al 2 di IGN.
L'Italia, si sa, è un paese di calciofili e di allenatori che puntuali come ogni anno si recano dal proprio negoziante di fiducia a ritirare la copia del loro videogioco calcistico preferito. E' proprio la natura calciofila del popolo italiano che ha reso FIFA 15 il videogioco più preordinato di tutti i tempi in Italia. I motivi di questo incredibile successo della serie di EA Sports sono ben noti a tutti: le grandi delusioni provenienti dal suo diretto rivale e l'exploit qualitativo che la serie è riuscita a compiere con l'avvento di PS3 e Xbox 360 ha portato anno dopo anno sempre più utenti dalla propria parte. Le console di vecchia generazione stanno ormai giungendo al tramonto e con le console di nuova generazione un nuovo ciclo sta iniziando per i videogiochi di calcio. Lo scorso anno EA Sports si è affacciata alle console di nuova generazione con FIFA 14 senza però riuscire a mostrare di cosa sono davvero capaci PS4 e Xbox One, ma già allora ci si chiedeva cosa avrebbero potuto fare gli sviluppatori di EA Canada con FIFA 15 e finalmente abbiamo la risposta.
La presentazione di Hyrule Warriors possiamo dire che scosse decisamente il pubblico di affezionati alla classica saga di The Legend of Zelda. Vedere quel Link armato di spada sacra spazzare via onde di nemici aveva lasciato un po’ inebetiti anche noi. Finalmente abbiamo potuto mettere le mani sul prodotto completo e sviscerare questo stranissimo mash-up tra un’icona Nintendo delle più vetuste e una serie di giochi di stampo prettamente nipponico come Dynasty Warriors.
Sì, sono una bella cifretta, capace di far girare la testa a chiunque. Intendo i 500 milioni spesi nella realizzazione di Destiny. Che poi magari sono 509, oppure 497, non è questo il punto. Il fatto è che cercare di rapportarsi in maniera serena con un titolo di una tale importanza, sia monetaria che videoludica, non nego mi abbia messo un bel po’ di soggezione. Non essendo un fan della saga Bungie più amata di sempre, mi sono avvicinato a Destiny quasi per curiosità, una volta tanto spinto dall’hype che sin dal suo annuncio lo ha sempre accompagnato. E devo dire che sia l’alpha che la beta erano riuscite ad incuriosirmi a dovere, finendo con il dare una giustificazione ai miei primi entusiasmi. Però, adesso che Destiny sono già alcuni giorni che gira sulla mia PS4, è giunto anche il momento di tirare le fila del discorso, anche se non lo farò da solo, né in maniera canonica. Anche perché il titolo Bungie, nella sua interezza, non è certo un titolo che capita tutti i giorni per le mani.
Su PS4 il mese di Marzo è stato caratterizzato dall'uscita di InFamous: Second Son, titolo che, sarà per la mancanza di esclusive, al tempo era particolarmente atteso dai possessori della nuova console Sony. Adesso, a qualche mese di distanza il parco giochi di PS4 si appresta a ricevere un bel boost grazie ai titoli in uscita da qui fino agli inizi del 2015. Intanto Sucker Punch ci permette di tornare nella Seattle di InFamous: Second Son con First Light, espansione standalone disponibile sia in formato digitale che in formato retail ovviamente in esclusiva su PS4.
Sono passati circa vent'anni dall'ultima guerra nucleare e quello che resta di Mosca è solo un cumulo di macerie mentre la vita dei pochi sopravvissuti allo scoppio dell'atomica si è spostata sotto la città, nella grande rete di collegamenti sub ferroviari, lontana dai fumi tossici e dalle radiazioni che imperversano al di fuori. In superficie regnano desolazione, morte e Tetri, mostruosità nate dalla guerra, i "novi homines" ormai vincitori nella lotta per la sopravvivenza. In questo scenario post apocalittico l'ultima speranza di salvezza è affidata al giovane Artyom, abitante di una delle città stato costruite nei tunnel sotto la capitale russa, roccaforti contro gli assalti di questi feroci predatori.Siamo nel 2033 e questo è solo parte della visione distopica di Dmitry Glukhovsky, scrittore russo i cui best seller, Metro 2033 e Metro 2034, hanno fatto il giro del mondo prima di approdare, grazie al lavoro svolto da 4A Games, sotto forma di FPS dalla forte componente survival horror su PC, Xbox 360 e PS3.Un successo che ha portato a una conversione in tempi brevi dei due episodi, Metro 2033 e Metro Last Light, per Ps4, PC e Xbox One, in un unico bundle denominato Metro Redux.
Erano in molti a ritenere che Tales of Xillia, capitolo celebrativo del quindicesimo anno di vita del noto franchise "Tales of" di Namco Bandai, non sarebbe mai sbarcato in occidente.In parte perché esponente di un genere, quello dei J-RPG, che in Europa risulta essere apprezzato da un bacino di utenza molto ristretto e dall'altra perché, a distanza di quasi un anno dalla pubblicazione sul suolo giapponese, avvenuta nel settembre del 2011, non si era avuta più alcuna notizia circa una eventuale localizzazione nel nostro continente.Nel frattempo, anzi, veniva distribuito nei negozi nipponici il suo seguito diretto, Tales of Xillia 2, lasciando ben poche speranze di poter vedere entrambi i titoli tradotti, per lo meno, in lingua anglosassone. Eppure è bastato qualche mese affinché le cose cambiassero completamente e Namco Bandai decidesse che i tempi fossero maturi per poter condividere i suoi J-RPG con il pubblico occidentale. Una scelta della quale la software house non sembra essersi minimamente pentita, vista la volontà di voler espandere, fin da subito, il mercato dei futuri episodi della serie “Tales of” a partire da Tales of Zestiria.
Nel 2012 la prima stagione di The Walking Dead fu una grande sorpresa capace di riscuotere un successo di critica e pubblico tali da fargli ottenere numerosi premi come gioco dell'anno. Da allora ogni titolo TellTale Games viene sempre tenuto d'occhio e le aspettative che si creano per ognuna delle loro opere sono molto alte. Ovviamente questo discorso vale anche per la seconda stagione di The Walking Dead, particolarmente attesa dai fan per vedere se TellTale Games ha avuto un semplice colpo di fortuna due anni fa o se riesce a confermare le sue abilità nella scrittura di una trama che con la prima stagione ha emozionato i giocatori di tutto il mondo.
Quante volte vi sarà capitato di desiderare di poter leggere i pensieri delle persone? Qualcuno potrebbe pensare che una cosa del genere potrebbe portare solo dei vantaggi nella vita, eppure siamo sicuri che non è della stessa opinione il protagonista di Stick it to the Man, particolare videogioco indipendente sviluppato da un piccolo team svedese chiamato Zoink. Il titolo è già disponibile al prezzo di 7,99€ per PS4, PS3, PS Vita e Wii U, e recentemente si è unito anche al catalogo di giochi digitali su Xbox One.
Passeggiare spensierati per verdeggianti boschetti, il cinguettio degli uccelli che carezza lievemente le orecchie. Una brezza sottile agita con dolcezza le fronde ed increspa a fatica la superficie dello stagno. Lassù, in cima ad una piccola collinetta erbosa, un coniglio mi fissa con i suoi occhietti curiosi. Un suono sordo, poi un urlo. Lo vedo fuggire via, in preda allo spavento. Stormi di passeri lo seguono, allertati da quel grido inumano. La mazza cade a terra, scaraventata lontano con forza. Si alza una zolla di terra, l’ennesima, mentre mi affanno a colpire quella maledetta pallina: ma chi ha detto che il golf è uno sport rilassante? Speriamo che The Golf Club non sia foriero di danni per le nostre alcove videoludiche.
Nulla è andato come avrebbe dovuto. E adesso Kirito, Asuna e tutti i loro amici sono ancora intrappolati in Sword Art Online, nella fortezza fluttuante di Aincrad. Se vogliono sopravvivere non possono far altro che continuare la loro battaglia, piano dopo piano, e sperare di riuscire a raggiungere il 100° livello del castello sani e salvi. Eppure... da qualche parte nel gioco, esiste una regione segreta. La cosiddetta Hollow Area. Quali segreti nasconderà?Questo è Sword Art Online: Hollow Fragment, gioco per PS Vita ispirato all'universo di SAO. Scoprite nella recensione di Console-Tribe a cura di Giorgio "Nadim" Catania cosa ne pensiamo di questo ricco action GdR!
Navigando nello store, alla ricerca di qualche novità, vi potrebbe capitare davanti agli occhi la scheda di The Golf Club, titolo sviluppato da HB Studios esclusivamente per Xbox One, PS4 e PC. Per le console di nuova generazione si tratta della prima simulazione golfistica e frutto di un progetto la cui genesi affonda le radici in quello che nell'immaginario collettivo potrebbe essere visto come "rivale", ovvero lo storico PGA Tour "brandizzato" Tiger Woods da EA Sports.
Oddio, a dispetto del nome non è che Velocity 2X giunga sul mercato a poca distanza del suo predecessore. FuturLab se l’è presa comoda nel dare forma a questo sequel, ma dopo averci passato assieme alcune ore, senza fretta né premura, andando pure noi in controtendenza con il nome, possiamo senza dubbio dire che i giorni di cui è stata composta la pausa sono ampiamente giustificati.
Alzi la mano chi da piccolo giocava con le Micro Machines sul tappeto di casa sognando evoluzioni e derapate spettacolari; tra i fortunati che hanno il braccio in aria ci saranno sicuramente molti che nell’era della prima Playstation hanno potuto giocare a quel piccolo capolavoro di Codemasters che sfruttava la licenza delle piccole macchinine giocattolo. I ragazzi di Playrise Digital, che firmano lo sviluppo di Table Top Racing, uscito da poco su PS Vita (ma proveniente da IOS e Android), hanno ripreso in pieno l’idea e la portano nuovamente nel palmo delle nostre mani grazie alla portatile di Sony.
Avete presenti quelle tediosissime slide capaci di rendere ancora più soporifere le insopportabili riunioni lavorative, quegli ammassi digitali di grafici a colonna, smorti diagrammi a torta e incomprensibili stime? Evidentemente negli uffici di Digital Dreams devono essere state una molesta presenza nel corso degli ultimi anni, al punto da spingere i ragazzi
I morti sono tra noi. Ma non li vediamo, né sentiamo. Eppure Ronan, un detective ucciso dal misterioso killer delle campane, deve trovare un modo per smascherare il colpevole e trovare la propria pace interiore. In quello che è un gioco che fa della trama e del protagonista i propri punti forti.Se siete curiosi, leggete la recensione di Murdered: Soul Suspect di Console-Tribe, a cura di Giorgio "Nadim" Catania!
I giochi di biliardo non sono di certo il perfetto esempio per testare e mettere in mostra la potenza di una console, ma può essere interessante vedere di generazione in generazione quelle piccole differenze in prodotti del genere. A primo impatto giochi di questo tipo possono sembrare tutti uguali, eppure con l'avanzare della tecnologia, e di conseguenza della fisica in game, gli sviluppatori hanno sempre cercato di alzare l'asticella della simulazione.E' questo il caso di Pure Pool. I ragazzi di VooFoo Studios dopo l'esperienza fatta con Hustle Kings uscito due anni fa, e dopo la parentesi scacchistica con l'ottimo Pure Chess, tornano a dedicarsi al biliardo virtuale con Pure Pool che punta a essere l'esperienza più autentica e realistica che si sia mai vista nel genere.Pure Pool è disponibile da qualche giorno in esclusiva PS4 su Playstation Store al prezzo di 9,99€.