In principio bastò un solo uomo a rendere la figura dello zombie un' icona della cultura popolare, quel George Andrew Romero che, nel 1968, ne celebrò il mito portando sul grande schermo una delle pellicole horror più famose di tutti i tempi: L'alba dei morti viventi. Un vero e proprio cult che ha ispirato innumerevoli opere, cinematografiche e non, con protagonisti proprio quei morti viventi che oggi godono una seconda giovinezza grazie a "The Walking Dead", un progetto cross mediale nato nel 2010 e che focalizza l'attenzione sul concetto di sopravvivenza e sull'evoluzione dell'essere umano in un contesto post apocalittico.Ovviamente dalla fascinazione del non morto non è rimasto immune nemmeno il mercato videoludico che, sull'onda di quello che è ormai è diventato un fenomeno di massa, ha aperto le porte a ogni sorta di variazione sul genere peccando, troppo spesso, di scarsa qualità.Fortunatamente le buone idee non sono mancate, come dimostra la serie "The Walking Dead" di Telltale o, tanto per entrare in argomento, State of Decay di Undead Labs, un survival horror in terza persona con una forte impronta free roaming che, dopo un primo approdo su Xbox 360, ha raggiunto i lidi PC e ora, con la versione Year-One Survival Edition, anche l'ammiraglia di casa Microsoft.
In Titan Souls nulla è semplice. Perché il giocatore, armato di un arco e una singola freccia, deve affrontare e sconfiggere terrificanti titani, pronti a massacrarlo senza pietà. Un errore ed è la fine. Volete saperne di più? Allora correte a leggere la recensione di Titan Souls di Console-Tribe, a cura di Giorgio “Nadim” Catania!
Penso di averlo accennato già altre volte ma vedo un po' come fumo negli occhi la grandinata di riedizioni di videogames di successo, soprattutto in relazione a quelle di titoli rilasciati da pochi mesi. Ci sono comunque delle situazioni in cui lo sforzo di andare oltre l'operazione commerciale ridesta in me l'interessse tanto da farmi immergere in esperienze di gioco che consideravo ormai concluse: è il clamoroso caso di Dark Souls II Scholar of the First Sin con maquillage di nuova generazione.
Dopo tanta attesa, Dragon Ball Xenoverse è finalmente arrivato nei negozi. L’attesa ne sarà valsa la pena? Scopriamolo nella recensione del nostro Gianmarco “St Jimmy” Forcella!
Uno dei generi ad aver giovato maggiormente dell'esplosione delle produzioni indipendenti è sicuramente quello dei rogue-like. Spesso anche sulle console della famiglia Playstation ci siamo ritrovati videogiochi appartenenti a questo genere, in particolare grazie a Playstation Plus che ha visto nell'Instant Game Collection prodotti come Don't Starve, Road Not Taken, Spelunky e Rogue Legacy. In questo mese di Aprile su Playstation Plus si assiste così all'arrivo di un nuovo esponente di questo genere con Tower of Guns, videogioco di Terrible Posture Games, team di sviluppo composto da una sola persona di nome Joe Mirabello.
Se siete grandi amanti dei picchiaduro o la vostra passeggiata preferita ha sempre come meta il banco del macellaio del supermercato più vicino, prestate un po' d'attenzione alle righe che seguono perché ci potrebbe essere qualcosa di molto interessante per voi e i vostri gusti sadici. Se invece siete capitati qui per caso, odiate il genere dei picchiaduro con ogni cellula del vostro organismo e la vista del sangue vi fa svenire, vi consigliamo di leggere comunque perché potreste essere le prossime vittime del vostro migliore amico, sempre pronto a bullarsi di voi con il joypad in mano. Finalmente, è arrivato tra le nostre grinfie Mortal Kombat X perPS4 e Xbox One, l'ultimo nato di una nobile stirpe che da mesi promette scintille e...sbudellamenti di ogni sorta.
Ezio Auditore mi è sempre stato simpatico. Vuoi perché è un toscano come me, oppure perché le sue avventure si svolgono in terre che conosco molto bene (abito a due passi da quella Monteriggioni reinventata da Ubisoft). O forse perché, diciamocelo, Assassin’s Creed 2 e Brotherhood sono stati due giochi davvero divertenti e ben strutturati, capaci di regalarci un personaggio decisamente carismatico ed affascinante. Eppure dopo questo binomio assai felice (no, Revelations non è MAI stato programmato!) il mio amore per la saga degli Assassini è scemato improvvisamente, complice una storia sin troppo avviluppata su sé stessa e che stava progressivamente perdendo di mordente e coerenza, unita ad pesante senso di déjà vu che si stava facendo mano mano più consistente. Quindi ho detto ciao a Connor e soci, preferendo dedicarmi ad altro, sin quando non mi è capitato per le mani Assassin’s Creed Chronicles: China, primo di 3 spin-off che, si spera, sappiano rinfrescare una saga che, sotto la patina scintillante della sua maestosa messa in scena, inizia a mostrare le prime sospette tracce di muffa.
Non deve essere così semplice realizzare un racing game dedicato al mondo del motociclismo. Spesso gli appassionati della simulazione usano i volanti per quei prodotti dedicati al mondo delle automobili per avere così un maggior senso di realismo. Questo non può accadere per i giochi motociclistici, controller dedicati non esistono e sicuramente non ci si può portare la moto in casa. Eppure gli sviluppatori milanesi di Milestone col tempo sono diventati i più esperti a sviluppare racing game sulle due ruote realizzando una serie di videogiochi su licenza, tra cui troviamo SBK, MotoGP e MXGP. Milestone però ha deciso di non volersi fermare a questi prodotti su licenza, l'avvento delle console di attuale generazione rappresenta il momento opportuno per lanciare delle nuove IP e gli sviluppatori milanesi non si sono fatti scappare questa occasione. Ecco dunque arrivare nei negozi Ride, racing game il cui obiettivo sembra molto chiaro: essere per le due ruote quello che Gran Turismo è stato per il mondo automobilistico. Ci saranno riusciti i nostri connazionali? La risposta la trovate in questa recensione.
Ammetto la mia colpevolezza, i vari reboot, remake, remastered li apprezzo come la sabbia nel letto durante la notte di ferragosto: "ma già son vecchio e ho poco tempo, perché devo giocare a roba vecchia quasi quanto me, io ho voglia si sperimentare nuove avventure e provare nuove emozioni!". Ma ecco che arriva in redazione Oddworld: Abe's Oddysee - New 'n' Tasty e la mie convinzioni da bisbetico vacillano pericolosamente: guardo con finto disinteresse alcuni screenshoot, carico alcuni video in game perché tanto "è lavoro", pulisco un po' di bava caduta sulla tastiera e mi offro in sacrificio per scrivere la recensione: torno nel 1997 e sono nuovamente un giovine virgulto pronto a salvare i miei amici mudokon.
Uomo nero, babau, bobo, boogeyman, chiamatelo pure come volete lo spauracchio che, sin da bambini, le mamme di tutto il globo hanno utilizzato per terrorizzare con amore i propri pargoli, accompagnandoli con dolcezza tra le braccia di Morfeo. L’infanzia, si sa, può essere dannatamente triste e bastarda e di certo lo deve essere stata quella di Eric Knudsen, la mente contorta che nel lontano 2009 diede i natali allo Slender Man, divenuto poi il protagonista dell’omonimo videogioco. Gli incubi giovanili però, come ci ricorda il buon IT, sono difficili da sterminare e anche a distanza di anni sono pronti a tormentare le nostre esistenze. Altrimenti non si spiegherebbe l’esistenza di Slender: The Arrival.
Quando arriva un gioco sportivo in redazione mi butto sempre a pesce, qualsiasi esso sia, dal cricket al calcio, passando per le freccette. Figuriamoci in occasione di un gioco dedicato al rugby, sport di cui sono appassionato e di cui, purtroppo, esistono pochissime trasposizioni videoludiche: ecco tra le mie mani Rugby 15, sviluppato da HB Studios, quelli del recente The Golf Club e Rugby World Cup 2011. "Ah, meno male, hanno già esperienza nelle simulazioni di Rugby, questo nuovo videogioco sarà sicuramente una figata!", penserete: possiamo anticiparvi che Rugby 15 è in grado di simulare perfettamente una delle emozioni più forti che si possono provare sul campo, cioè un bella tranvata di un pilone in faccia mentre vi state allacciando una scarpa pensando alla birra del terzo tempo. Momenti che non si dimenticano.
Gli anni 90 hanno visto l’indiscussa ascesa di quello che è, ancora oggi, uno dei generi più inflazionati del panorama videoludico: stiamo ovviamente parlando degli FPS, sdoganati presso il grande pubblico dall’oramai leggendario Doom. Il titolo id Software, oltre a cambiare per sempre l’industria che tanto amiamo, servì a favorire la nascita di cloni più o meno riusciti. Tra questi vale la pena di ricordare il lavoro realizzato da Raven Software, Heretic (e il suo ben più complesso sequel Hexen), che sfruttando una versione modificata del titolo di Carmack e soci, trasferì l’azione in prima persona all’interno di un universo fantasy. Ed è senza dubbio a questi due classici senza età che deve essersi ispirato l’iberico quartetto di Milkstone Studios nella programmazione del loro Ziggurat, FPS roguelike che strizza più di un occhio al binomio targato Raven.
Yharnam è una città in preda alla disperazione. Illuminata da una luna triste, soffocata da un’atmosfera opprimente, è il teatro della caccia alle belve. Sopravvivere tra le sue stradine buie è un’impresa tutt’altro che facile. Una sfida che qualsiasi giocatore che abbia una PlayStation 4 dovrebbe tentare.Correte a leggere la recensione di Bloodborne di Console-Tribe a cura di Giorgio “Nadim” Catania!
Quando uscirà Borderlands 3? Fino a qualche mese fa era questa la domanda che in molti si ponevano. Adesso Gearbox ha annunciato l'inizio dei lavori sul nuovo capitolo di questa saga e contemporaneamente è al lavoro su Battleborn. Insomma per vedere Borderlands 3 sulle console di attuale generazione bisognerà aspettare ancora un po' di tempo, se ne riparlerà come minimo l'anno prossimo. Intanto in questo periodo fatte di prodotti come i remaster, 2K Games e Gearbox non potevano proprio lasciarsi scappare questa occasione grazie alla Borderlands: The Handsome Collection.
Ah sono proprio felice di aver speso tanti denari per portarmi a casa, seppur con tempistiche differenti, una oscura PS4 ed una candida Xbox One. La gioia, trattandosi di macchine da gioco, scaturisce proprio da quella invidiabile ricchezza di contenuti realizzati ad hoc per tali strumenti volti all’intrattenimento digitale. Da quel lontano novembre 2013, coincidente con l’avvento della nuova console Sony, non ho potuto fare a meno di notare il proliferare di produzioni che sarebbe stato anche solo folle ipotizzare sugli hardware della passata generazione. Titoli del calibro di GTA V, The Last of Us, Halo: The Master Chief Collection rappresentano una boccata d’aria fresca quanto mai indispensabile per questo hobby che, soprattutto nel funesto periodo PS360, si era oramai tristemente adagiato su se stesso. Fortuna che a ravvivare ulteriormente l’attuale scenario giunge, fresco fresco, Bladestorm: Nightmare. Ok, ora torno serio…
Gli zombie tornano sulle nostre console con Dying Light, grazie ai ragazzi di Techland. In una città orientaleggiante, vestiamo i panni di Kyle Crane, e abbiamo una missione tanto importante quanto delicata. Ma i nemici a dir poco abbondano...Leggete la recensione di Dying Light di Console-Tribe a cura di Giorgio “Nadim” Catania.
Parliamoci chiaro: siete qui per capire se Final Fantasy Type-0 HD vale i vostri risparmi ed il vostro tempo. La strategia di vendita con la demo di Final Fantasy XV nelle day-one edition ha fatto sorgere non pochi dubbi anche a me, per questo motivo il mio scopo è illustrarvi ogni pro e contro, affinché possiate valutare personalmente il titolo.
EA e Visceral Games rivoluzionano Battlefield e trasferiscono il campo di battaglia a Miami, tra assassini e spacciatori di droga. Un cambiamento totale con due soli esiti: vittoria o fallimento. Andiamo a scoprire se Hardline, oltre al coraggio ha dimostrato anche il suo valore concreto!
Che mondo sarebbe senza gatti? Un mondo molto triste, tristissimo. Gli sviluppatori Dakko Dakko devono essersi posti questa domanda spesso visto lo sviluppo di Scram Kitty and his Buddy on Rails uscito lo scorso anno su Wii U. Proprio questo titolo è tornato su PS4 e PS Vita in una nuova edizione chiamata Scram Kitty DX.
Una delle saghe più note in ambito videoludico torna tra noi con un capitolo atipico, distribuito tramite gli store online in formato episodico. Stiamo parlando di Resident Evil: Revelations 2, gioco che cerca di tenere il piede in più scarpe, e che in parte riesce nel suo intento. Curiosi di saperne di più?Allora correte a leggere la recensione di Console-Tribe a cura di Giorgio “Nadim” Catania!
Lo abbiamo detto spesso che con l'arrivo delle console di nuova generazione si sono aperte le porte per gli sviluppatori indipendenti e per i progetti free-to-play. War Thunder su PS4 fa proprio parte di quest'ultima categoria di prodotti utilizzando un genere, quello dei simulatori di volo, ben noto ai suoi sviluppatori, Gaijin Entertainment. La software house infatti ha sfruttato la sua esperienza fatta con titoli come Birds of Steel e IL-2 Sturmovik e l'ha messa a servizio di questo free-to-play. Abbiamo giocato a lungo War Thunder, lo abbiamo testato prima nella sua componente completamente gratuita, successivamente, grazie a un codice gentilmente offertoci da Gaijin Entertainment, abbiamo avuto accesso all'Ultra Pack che sblocca la campagna singleplayer e permette di giocare come utenti Premium. Abbiamo quindi provato il gioco in tutte le sue sfaccettature e quanto segue è il nostro resoconto.
Possibile che dal 1984 ad oggi un gioco con delle meccaniche così semplici ed un aspetto grafico così minimalista riesca ancora a farci imbambolare davanti al televisore come degli ebeti? Ebbene si, perchè questo non è semplice videogioco, è una leggenda fatta di pixel e musichette petulanti che ti entrano nel cervello e non escono per settimane. E' il compagno di tante “sedute”, di tante serate morte. E' uno stile di vita che torna in una nuova edizione, che sa molto di retrò. Nell'anno del suo trentennale riecco Tetris, che sbarca sulle nostre console next-gen in versione Ultimate!
Dopo un finale di 2014 decisamente ricco di contenuti in esclusiva, l’avvio del nuovo anno ha riservato poche sorprese agli utenti di Xbox One. Fortuna vuole che, a tre mesi scarsi dall’inizio di questo 2015, un piccolo gruppo di talenti sparsi per il globo sia finalmente pronta a far debuttare la
Fortuna che ci sono i live arcade a salvare la baracca! Senza questi giochini sviluppati da piccoli studi in maniera indipendente, infatti, le nuove console non avrebbero molto altro da offrire, vista la scarsità di titolo "di spessore" sui nostri scaffali. Eppure, talvolta, questi giochini si rivelano estremamente divertenti e meritano i pochi soldi che costano, come Shiftlings, platform fuori di testa realizzato dai talentuosi ragazzi di Rock Pocket Games. Scopriamolo insieme!