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Recensione Star Fox Zero

di: Marco Licandro

Quando Star Fox arrivò su Super Nintendo, nel lontano 1993, fu il primo titolo della storia a utilizzare l’acceleratore grafico Super FX, e da quel momento tutti gli appassionati di guerre spaziali conoscono il suo famoso team di mercenari. Fox McCloud, Peppy Hare, Slippy Toad e Falco Lombardi entrarono a far parte di una saga amatissima e di enorme successo. Finalmente i possessori di Wii U avranno accesso all’ultima fatica di Nintendo, in collaborazione con i Platinum Games (Bayonetta, The Wonderful 101), portando un titolo che strizza l’occhio ai nostalgici e porta con sé alcune interessanti novità.

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Lylat, ancora una volta

Star Fox Zero riprende la storia cinque anni dopo gli eventi che portarono alla guerra di Lylat.
Quando il padre di Fox, James McCloud, assunto dal generale Pepper per conto dell’esercito di Corneria, partì verso il pianeta Venom per non farne più ritorno, tutto cambiò.

Tradito da Pigma Degnar, membro del suo stesso team, James si sacrificò per portare in salvo il suo migliore amico Peppy Hare, che riuscì quindi ad avvisare l’esercito di Corneria dell’imminente minaccia di Andross, uno scienziato folle e bandito da Corneria che, grazie ad una gigantesca armata, iniziò la sua opera di conquista verso l’intero Sistema Lyla. È così che fox, seguendo le orme del padre, prese in mano le redini della squadra fondata da suo padre e diventò così comandante della Star Fox.

Cinque anni sono passati da quegli eventi. La battaglia tra l’esercito di Corneria e le forze di Andross si espande in ogni pianeta del sistema Lylat. Per continuare la tradizione del padre, Fox riporta Star Fox alla luce, grazie alle ultime tecnologie ed un team di piloti di cui ci si può fidare: Slippy Toad, amico stretto e meccanico, Falco Lombardi, colui che ti guarda le spalle quando le cose si fanno pesanti, e Peppy Hare, membro originario del team ed esperto pilota che riesce a tenere unita la squadra.

Sfrutta quel pad!

Il gioco inizia con un breve tutorial che andrà a spiegare come utilizzare i nuovi controlli di Star Fox Zero, appositamente studiati per sfruttare il Gamepad, con il suo schermo aggiuntivo ed i controlli di movimento, e che aggiungerà particolarità e sfida al titolo.
Avremo quindi due schermi da guardare, ed invertire, passando dall’uno all’altro a seconda dell’azione di gioco e dalla visuale richiesta dal giocatore. In uno sfrutteremo la visuale in terza persona per controllare al meglio l’ambiente di gioco, mentre il pad restituisce invece una visuale in prima direttamente dall’interno dell’astronave. Quest’ultima si rivelerà essenziale quando usciremo dalla modalità di volo lineare e ci ritroveremo ad esplorare liberamente un’area più grande. In quel momento capiterà di voler bloccare la visuale su di un nemico in particolare. Questo porterà a visualizzarlo costantemente sulla tv, a discapito quindi dei controlli, in quanto il nostro Airwing continuerà a seguire il movimento come se avesse ancora la visuale rivolta in avanti. Ed infatti è così. Un’occhiata al gamepad ci permetterà di guardare dall’interno dell’astronave così da centrare il nemico alla prima occasione.
Oltre il continuo scambio di schermo, il gameplay spinge il giocatore a muoversi sfruttando le levette analogiche e a sparare tramite i pulsanti, ma per quanto riguarda la mira, il team suggerirà costantemente di muovere il pad sfruttando il giroscopio, così da garantire una mira più precisa.

Ci troviamo quindi a mirare muovendo il pad, a muoverci e sparare utilizzando le dita, e guardare due schermi alternando la visione tra l’uno e l’altro. Come potete immaginare non sembra particolarmente semplice, e specialmente per i primi livelli, e per i cambi di controlli dovuti ai continui cambi di mezzo, non sarà assolutamente facile. Ma questo non basterà a scoraggiarvi, vero? Non di certo. La modalità Allenamento serve anche a questo, del resto! Ed ecco che potremo quindi tentare di prendere maggior dimestichezza con i vari mezzi incontrati durante il gioco in schemi appositamente costruiti per fare pratica con i controlli, sfidando il giocatore a collezionare monete di gioco entro il tempo limite.

Questa modalità tornerà utile nel momento in cui ci ritroveremo a cambiare spesso veicolo, il quale potrà a sua volta avere caratteristiche cangianti a mo’ di transformers, passando ad esempio dalla modalità volo a quella a piedi, mutando in un mezzo fornito di due gambe, incredibilmente utile per muoversi con più scioltezza in ambienti piccoli e chiusi.

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Tanta varietà di gioco, con un pizzico di nostalgia

Come appena detto, il nostro veivolo Airwing diventerà in pochi attimi un Walker grazie alla pressione del tasto A, permettendoci di spostarci più facilmente in spazi ristretti. Un cambio di veicolo non significa stravolgere l’intero gameplay, ma sicuramente il giocatore dovrà cercare di capire come utilizzarlo al meglio, sfruttando le sue caratteristiche. Oltre al classico Airwing avremo anche altri veicolli come il Gyrowing, più lento e preciso. Lo utilizzeremo per la prima volta in una missione stealth dove dovremo evitare di farci scoprire cercando di non finire nei coni di luce. Premendo il tasto A tuttavia non ci ritroveremo a camminare per il livello; sfrutteremo invece il Direct-i, un pratico robottino, manovrabile tramite il visore in prima persona, che collegato ad un cavo al Gyrowing ci permetterà di hackerare dei sistemi interfacciandoci direttamente con essi. Esso sarà anche utile quando avremo a che fare con le bombe, in quanto è capace, se sganciato sopra di esse, di raccoglierle e, prendendo quota, lasciarle cadere facendole esplodere.
Il Landmaster è il nome altisonante della nostra vettura da terra, simile ad un devastante carro armato portatile dotato di cannone e capace di innalzarsi da terra, che incontreremo per la prima volta in una missione nel deserto infuocato di Titania. Estremamente forte ed efficace nel muoversi rapidamente su superfici instabili, risulterà devastante contro i boss.

Ognuno di questi veicoli andrà padroneggiato a dovere se vogliamo sopravvivere alle ondate di nemici. La difficoltà del titolo non è infatti banale, e mi è capitato personalmente di perdere sin dal secondo livello, spingendomi così a tentare un approccio meno casual e più serio al titolo Nintendo/Platinum. Per evitare i colpi in arrivo avremo a disposizione dal classico barrel roll al Somersaults, un vertiginoso giro della morte utile per evitare missili o per prendere di sorpresa i nemici che prima ci erano alle spalle. E ancora, l’inversione a U, che inizia come il Somersault, per poi virar dritto e girarsi su sé stessi così da continuare in senso opposto. Avremo anche a disposizione delle preziose bombe, da usare con cautela poiché limitate, e la possibilità di mirare e sparare dei colpi caricati che inseguiranno gli avversari. Il tutto sfruttando la levetta sinistra per muoverci e quella destra per curvare in maniera più angolata, rallentare, alzarci in volo o darci un boost.

L’utilizzo degli Amiibo, limitato esclusivamente ai soli Falco e Fox. Il primo fornirà una difficoltà maggiore aumentando sì la potenza di fuoco e permettendo di mirare due bersagli contemporaneamente, ma al contempo esponendoci a maggior danno quando colpiti, mentre il secondo farà sciogliere i fan della saga fornendo all’aspetto dell’Airwing l’aspetto poligonale retrò del primissimo Starwing mostrato per la prima volta su Super Nintendo.

Non è per niente facile

Non è un vero Star Fox senza le battaglie contro i Boss. Durante il titolo ne ritroveremo di diversi, inizialmente semplici da abbattere, diventando sempre più complessi e ostinati. Si tratta per lo più di trovare i punti deboli, spesso nascosti o comunque ostacolati dalla nostra linea di fuoco, e di fare in modo che essi vengano scoperti così da concentrare gli attacchi su di essi. Ma non sarà facile. I boss, caratterizzati da uno stile abbastanza eccentrico, che è un po’ la firma dei Platinum Games, daranno del filo da torcere al giocatore creando uno schema lineare di attacchi che andrà tuttavia a variare con attacchi più cattivi e meno lineari man mano che la salute scenda e siano prossimi alla sconfitta. Perdere uno scontro (Fox, Nooo!) significherà attingere ad alcune vite extra, raccimolate durante i livelli, così da ricominciare dall’ultimo checkpoint, oppure, in assenza di esse, ci ritroveremo costretti a dover ricominciare il livello da capo, cercando di fare più attenzione. Il sistema di comandi ed il cambio di visuale non facilita le cose, andando a diventare parte integrante della difficoltà del titolo, e rendendo ogni battaglia una vera impresa. Dimenticate quindi tutti i video di gameplay che avete visto fino ad ora, in quanto giocarlo in prima persona è completamente un’altro mondo, o per meglio dire, un’altra galassia. Ma non disperate, se la difficoltà è il vostro problema più grande, sparsi per i livelli vi saranno diversi oggetti che potranno fare al caso vostro. Partendo dall’aggiornamento laser, che duplicherà questi ultimi aumentando del 50% le chance di colpire il nemico, alle bombe extra. Diversi anelli di diverso colore andranno poi a rifornire la barra dello scudo, partendo da quelli argentei andando a quelli stellati ed infine oro, i quali collezionati in gruppi da tre genereranno una vita extra (fino a 9 in riserva).
I Super Gold Ring saranno invece tre per missione, da collezionare, e regaleranno una medaglia. Vi sono cinque medaglie per livello, da meritarsi soddisfando alcuni obiettivi, come il collezionare anelli, raccogliere medaglie sfruttando Direct-i, e ancora ottenendo un alto numero di colpi andati a segno e via dicendo.

Se quella missione proprio non vi riesce, avete finito le vite, e avete riprovato da capo ancora e ancora fino allo sfinimento, potrebbe arrivare in soccorso un rifornimento automatico che vi garantirà l’invincibilità, così da superare quello scoglio e poter continuare così la vostra partita, ritentando magari in un secondo momento, ancor meglio se in multiplayer.
Il gioco permette infatti, una volta completate le missioni, di poter essere rigiocati in due, chiedendo al secondo giocatore di utilizzare un controller pro per Wii U oppure un Wiimote con Nunchuk. In questo caso il giocatore con il Gamepad sarà l’addetto al fuoco, mirando ai nemici tramite i controlli di movimento, mentre il secondo giocatore sarà a capo dei movimenti, stando attento di schivare gli attacchi di nemici, asteroidi e via dicendo, oltre ad avere la possibilità di sparare a sua volta con il colpo di laser singolo.

Conclusione

Star Fox Zero è un titolo che viene amato per un motivo: la sua incredibile azione arcade. Lontano dai tripla A ai quali siamo abituati oggigiorno, dove il gameplay è quasi un pretesto per mandare avanti la trama, Nintendo e Platinum Games sfornano nel 2016 un gioco che fa riscoprire ai giocatori la voglia, appunto, di giocare, catapultandoci nello spazio ad affrontare le numerosissime armate nemiche. Azione, riflessi fulminei e tanta pratica sono gli elementi richiesti da un titolo dall’altissima rigiocabilità e che offre una sfida assolutamente non banale, per quello che sembra essere un validissimo ritorno di Star Fox, per la gioia di tutti i fan.