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Call of Duty potrebbe abbandonare la cadenza annuale con Microsoft

di: Luca Saati

Un report di Bloomberg a cura di Jason Schreier rivela un po’ gli umori all’interno di Activision Blizzard dopo la notizia dell’acquisizione di Microsoft.

C’è un po’ di preoccupazione per dei possibili licenziamenti, ma in generale la storia recente di Microsoft lascia i dipendenti di Activision Blizzard ottimisti sul futuro dato che il colosso di Redmond si è costruito una buona reputazione sul lasciare le proprie software house lavorare in pace e senza troppe pressioni con la tutela dei lavoratori in primo piano. C’è poi l’aria di cambiamento che risolleva l’umore dentro Activision, molte persone infatti erano preoccupate di uno status quo che sarebbe rimasto intatto se non fosse intervenuta Microsoft.

Tutti volevano a gran voce un cambio dirigenziale a partire da Bobby Kotick e verranno finalmente accontentati poiché secondo le fonti di Bloomberg ad acquisizione completa il CEO di Activision verrà accompagnato all’uscita. Già solo questa notizia potrebbe convincere diversi dipendenti che volevano lasciare Activision Blizzard a restare vista la buona reputazione di Microsoft e di Phil Spencer.

Tra i grandi cambiamenti che potrebbe apportare Microsoft troviamo l’abbandono dell’uscita annuale di un capitolo della serie Call of Duty. Nonostante la serie sia riuscita a vendere 400 milioni di unità in tutti questi anni, la cadenza annuale ha costretto i team di sviluppo a fare straordinari brutali per rispettare questo calendario. Questo oltre a migliorare la salute all’interno dei team di sviluppo, potrebbe portare una serie di benifici ai giocatori che potranno mettere le mani su videogiochi di qualità più alta e al franchise stesso che con Vanguard ha subito un importanto calo di vendite nonostante si sia piazzato al primo posto della classifica annuale NPD. Questo importante cambiamento non avverrà con Modern Warfare II che sembra ormai destinato ad uscire a fine 2022, ma più probabilmente dal capitolo del 2023 o da quello successivo. E a proposito di Call of Duty, Phil Spencer ha già assicurato agli utenti Playstation che la serie rimarrà multipiattaforma.

Inoltre c’è anche da considerare che rallentare questo intenso programma di rilascio di Call of Duty potrebbe liberare alcuni team di sviluppo, relegati a semplice supporto agli studi principali, per farli lavorare su progetti inediti o magari sul rivitalizzare vecchi brand (e Phil Spencer sembra molto interessato a quest’ultima possibilità).

Phil Spencer non vede l’ora di poter rimettere le mani sulle vecchie IP di Activision

Da considerare a tal proposito anche le differenti strategie di Activision e Microsoft: la prima più concentrata su un modello di business più tradizionale inseguendo grandi successi e abbandonando franchise con meno potenziale (motivo per cui negli ultimi anni Blizzard ha sofferto molto, ndr), la seconda più aperta alla diversificazione del proprio portfolio e alla possibilità di raggiungere una vasta utenza grazie al modello di Xbox Game Pass e che libera gli sviluppatori da quella pressione di dover per forza creare un grande successo.