La scorsa generazione di console non è stata delle più semplici per Sony, con un lancio di Playstation 3 a tratti traumatico a causa di un prezzo fin troppo elevato e una line-up di titoli che faticava a colpire nel segno. Solo col tempo PS3 è riuscita a risollevarsi e una parte del merito lo deve anche ai ragazzi di Naughty Dog.Il team californiano è da sempre riuscito a creare delle icone del mondo dei videogiochi sin dai tempi di PSOne e in seguito su PS2, e lo dimostra il fatto che tutti vorrebbero un ritorno di Crash Bandicoot o di Jak & Dexter. Con PS3 gli sviluppatori non sono stati da meno con la creazione della saga di Uncharted, una delle più amate dai fan del monolite nero, e poi con The Last of Us, da molti definito il gioco della generazione.
Ratchet & Clank Trilogy, la conversione per PS Vita dei primi tre episodi della serie sviluppata da Insomniac Games e pubblicati originariamente su PlayStation 2, probabilmente, non è che l'ultima di una lunga serie di riedizioni HD
Spesso, quando si discute con gli appassionati sull'opportunità di acquistare una PS4 o Xbox One, una delle argomentazioni di dubbio più valida è la rispettiva scarsa varietà dell'offerta ludica, soprattutto in relazione ad alcuni generi. Uno di questi è senza dubbio il fighting game che sulle gloriose PS3 e Xbox 360 può vantare degli eccellenti esponenti: nel tentativo di colmare questa lacuna, arriva EA Sports UFC, presentato per la prima volta a Los Angeles durante l'E3 2013. Finalmente anche la così detta "next gen" inizia a menar le mani: siete pronti?
Tra le domande che vengono rivolte alla figura del recensore di videogiochi quella che spunta fuori con maggiore frequenza è: quanto dura il gioco X?Una domanda spesso fuori luogo, soprattutto perché non è possibile in nessun modo quantificare in ore la qualità o il valore di un titolo. Sarebbe un po' come farsi l'idea di un libro chiedendo al commesso quanto tempo ha impiegato per leggerlo.Infatti una domanda del genere perde di qualsiasi significato al di fuori del campo videoludico, ritenuta (impropriamente) lecita in virtù dell'alto costo dell'intrattenimento digitale.Un errore che di fronte a un gioco che dura "solo" sessanta secondi potrebbe risultare fatale.
Non lasciatevi ingannare. Valiant Hearts è un titolo che sin dal menu principale incanta, proponendo uno stile fumettistico atto ad alleggerire la profonda serietà che vi si cela dietro.Volutamente ispirato agli eventi che hanno fatto la storia tra il 1914 ed il 1918, il gioco narra le vicende di una famiglia tedesca, i cui maschi vengono costretti a lasciare la propria fattoria ed i propri cari in Francia per combattere al fronte.Il tema trattato tocca corde molto sensibili, mentre il target del titolo punta comunque ad un’utenza giovane, con un gameplay semplice e lineare, ma non per questo la serietà del titolo viene meno, bilanciando adeguatamente la componente ludica con quella narrativa, senza sfociare né da una parte né dall’altra.
Dopo il discreto successo con il terzo capitolo, TECMO KOEI ha rilasciato da qualche giorno sul mercato quello che è presumibilmente l'ultimo capitolo per old-gen dei "Musou" dedicati a Gundam: stiamo parlando di Dynasty Warriors Gundam: Reborn. Avrà superato i test del nostro tenente Gianmarco "St Jimmy" Forcella?
Anni di esperienza sulle spalle, tanto entusiasmo ed una straripante passione per il motorsport. I ragazzi di Milestone tornano in pista con MotoGP 14.Allacciate ben stretto il casco e seguiteci. Via!
Lo spartano Kratos torna di nuovo sulle console Sony. Questa volta è il turno di PS Vita, con la God of War Collection, una collezione dei primi due capitoli della saga. In altre parole: la potenza degli dei dell’Olimpo nei palmi delle mani. Ma potenza pura oppure ridotta, come gli schermi della console su cui gira?Scopritelo con la recensione di Console-Tribe a cura di Giorgio “Nadim” Catania!
La cosa più difficile quando si parla dell’ennesimo capitolo di Street Fighter IV è giustificarlo a chi è lontano dalla serie e lo vede come un DLC ad un prezzo ingiustificato. Cerco di spiegarmi meglio, se avete visto le vecchie iterazioni come un simpatico modo di Capcom per mettere le mani nei portafogli dei giocatori Ultra Street Fighter IV non vi farà cambiare idea, non vi serve neanche leggere il resto della recensione. Tutti gli altri invece mi seguano dopo la pausa per capire cosa c’è di effettivamente nuovo nell’ultima incarnazione della serie.
40/40. Gli occhi di molti giocatori sanguinano ancora se ripensano a uno dei voti più controversi della storia videoludica recente. Eppure quello che apparve dinanzi agli increduli lettori (occidentali) del magazine Famitsu non era uno scherzo ordito dai sadici redattori nipponici, bensì una cruda realtà che da allora portò a guardare con diffidenza coloro che avevano osato paragonare Nintendogs a quell’Ocarina of Time, dai più ritenuta sino ad allora la massima espressione del media che tanto amiamo. È innegabile, però, come con il suo titolo portatile la casa di Kyoto fosse riuscita a segnare, nuovamente, il mercato in maniera indelebile: quei cani virtuali diedero origine ad una progenie degna dei più prolifici roditori che, tra delfini, cavalli, gatti e altri mammiferi ci accompagna ancora oggi. Un presente che grazie a PlayStation Vita Petssembra più un grigio passato, ma almeno per una volta non lasciamoci andare a superficiali quanto non perfettamente calzanti paragoni scomodi.
Era il lontano (nemmeno troppo) 1992 quando id Software pubblicò Wolfenstein 3D.Un gioco dall'animo completamente differente dai suoi predecessori, usciti per Apple II e ideati da Silas Warner, ma che posarono insieme a Doom, pubblicato l'anno successivo, le fondamenta sulle quali è stato edificato il First Person Shooter. Un genere oggi indubbiamente inflazionato e dotato di una componente multigiocatore così forte da mettere in ombra parzialmente o del tutto il gioco in singolo.Titanfall docet.Eppure questo Wolfenstein: The New Order non sposa le odierne logiche di mercato, più fedele al suo retaggio che agli attuali standard del genere. Vediamo perché.
Borderlands 2 è, senza troppi giri di parole, un titolo tanto valido da essersi meritato un invidiabile punteggio di 90/100 nella nostra recensione. Sarà dunque per via della popolarità acquisita che è stato deciso di pubblicare un porting per PS Vita, come ormai sta irrimediabilmente accadendo da tempo. Tuttavia il risultato non è dei migliori.
Inazuma Eleven:Go, nelle due versioni Ombra e Luce, è il primo e vero capitolo per 3DS per la serie. Lampo Folgorante, Fuoco Esplosivo e Ogre All’Attacco sono stati sviluppati per la console minore ma gli enormi ritardi nel giungere dal Giappone hanno fatto sì che uscissero su 3DS. Ciò che ne consegue è un sicuro miglioramento grafico, ma non solo: la serie era ormai arrivata ad un livello tale da richiedere dei cambiamenti anche a livello di gameplay. E questi ci sono stati, sia in positivo che in negativo.
Nelle nostre console tornano i mattoncini più amati del mondo con LEGO Lo Hobbit. Un gioco che ripercorre le avventure ammirate nei primi due film della saga di Peter Jackson, condendo il tutto con l’ironia tipica della saga e tante costruzioni da creare a suon di puzzle, esplorazione e combattimenti.Se volete sapere cosa ne pensa Console-Tribe di questo nuovo videogioco a cura dei ragazzi di Traveller’s Tales, correte a leggere la recensione a cura di Giorgio “Nadim” Catania!
Fin dalla sua prima presentazione, all'E3 di circa 2 anni fa, Watch Dogs ha subito calamitato su di se l'attenzione della stampa mondiale. Quello che vedemmo allo showcase di Los Angeles aveva dell'incredibile, sia a livello visivo (che prometteva una generazione di console spaccamscella a livello tecnico), sia a livello concettuale. L'idea di una metropoli in cui tutto è interconnesso e dove noi abbiamo il controllo su tutta la tecnologia che ci circonda era geniale. E' geniale.Ubisoft ha lentamente fatto diventare Watch Dogs il gioco di punta della sua line-up. "Hacking is our weapon" è lo sloga del gioco. Basterà uno smartphone a fare un capolavoro?
Piacevole. Sì, è decisamente piacevole constatare come i tempi necessari alla localizzazione di alcuni titoli si stiano fortunatamente contraendo, rendendo più vicini oriente ed occidente. Almeno in alcuni casi, difatti, è diventato un grigio ricordo il dover attendere svariati mesi (se non addirittura anni) prima di poter giocare in lingua a noi più potabile titoli tristemente relegati al solo mercato nipponico. A sovvertire tale pessima abitudine stavolta tocca a Soul Sacrifice Delta, versione riveduta e corretta del titolo per PS Vita già recensito dal sottoscritto giusto un anno fa e rilasciato in madre patria ad inizio 2014. Pronti a immergervi nuovamente nella lettura di Librom?
Ci sono giochi capaci di stregarti sin dal primo annuncio, spingendo con prepotenza sul pedale dell’acceleratore a colpi di grafica massiccia, effettistica sbalorditiva ed un contorno estetico semplicemente impensabile. Salvo poi, una volta sborsata la nostra più che abbondante mazzetta di Euro, lasciarci con l’amaro in bocca a causa di stuzzicanti promesse purtroppo non mantenute. Poi abbiamo prodotti decisamente più economici, in grado di titillare la nostra fantasia con promesse di gameplay estremamente originale e velleità artistiche che tentano di spacciare per un qualcosa di unico dei semplici (e spesso scarsamente divertenti) ammassi colorati di sgranati pixel. Ah già e poi ci sono i Giochi, quelli con l’iniziale volutamente maiuscola, che rifuggono tutte queste regole e si limitano a fare e bene una singola cosa: divertire. Giochi come Transistor.
Il 2014 ed il suo diretto seguito hanno tutta l’aria di essere dedicati alle produzioni ruolistiche: i primi mesi dell'anno in corso ci hanno già regalato un’esperienza di notevole spessore, quel Dark Souls 2 capace di mettere d’accordo i possessori di PS3 e Xbox 360. Toccherà all’ultimo trimestre e agli inizi del 2015 fare, con tutta probabilità, giustizia sul versante next generation grazie all’arrivo di Dragon Age: Inquisition e The Witcher 3. È in un simile scenario popolato da pesi massimi che, quasi in sordina, i transalpini ragazzi di Spiders hanno scelto di lanciare la loro ultima fatica, il Bound by Flame di cui vi parleremo a brevissimo: scellerata scelta di marketing oppure smisurata fiducia nel proprio lavoro? A conti fatti pare più adatto alla situazione il primo scenario.
Il golf non è sicuramente tra gli sport più popolari, tuttavia gode di una discreta cerchia di appassionati. Titoli simulativi come Tiger Woods: PGA Tour possono essere apprezzati solo da coloro che masticano di golf. Chi cerca un'esperienza più accessibile e spensierata deve per forza di cose affidarsi ad un titolo arcade. E quali sono i migliori personaggi per un connubio 'sport-arcade'? Ovviamente Mario e i suoi amici.
Il baffuto e panciuto idraulico di casa Nintendo nel corso della sua vita videoludica ha innescato due rivoluzioni che hanno fatto la storia e ancora oggi milioni di giocatori ricordano con estremo piacere. Quella più ovvia è l’approdo alla terza dimensione che avvia un nuovo vero e proprio genere: i platform 3D. L’altra risale al 1992, quando Mario e soci si misero alla guida di piccoli kart dall’andatura incerta, dimostrando la palese differenza tra un personaggio di un videogioco e una mascotte. Quell’anno nacque Mario Kart per SNES. Negli anni abbiamo visto un capitolo della serie per ogni console Nintendo, comprese le portatili, e ogni volta abbiamo assistito a piccoli pezzi d’arte videoludica, confezionati a regola d’arte.Mario Kart 8 non fa eccezione, ma anzi rappresenta uno dei punti più alti raggiunti dalla serie.Ma andiamo con ordine.
Non c'è dubbio che una delle perplessità più grandi suscitate dalla politica Microsoft riguardo a Xbox One sia costituita dalla sua periferica motion sensing, il Kinect One, in considerazione non solo della sua "forzata presenza" all'interno della confezione, con inevitabile incidenza sul prezzo al pubblico, ma anche sulla sua utlità e potenza. Nel corso di questi mesi abbiamo avuto modo di saggiare le capacità del nuovo dispositivo grazie ad una serie di titoli piuttosto interessanti ma nessuno di questi è stato pensato avendo come obiettivo quello di mettere alla frusta il Kinect One in tutte le sue feature. A colmare il vuoto arriva, dopo un ritardo non preventivato, Kinect Sport Rivals, sviluppato da Rare e pubblicato da Microsoft Studios.
Nel panorama videoludico odierno, alcuni titoli tentano di differenziarsi puntando su qualcosa che sia diverso dalla grafica. Si cerca dare maggior rilievo alla trama, o alla caratterizzazione dei personaggi, al design dei livelli.Nel caso di Ocotdad: Dadliest Catch, gli sviluppatori Young Horses hanno voluto puntare sul gameplay vero e proprio, caratterizzando il sistema di controllo.Siete curiosi del risultato?
Final Fantasy XIV: A Realm Reborn approda finalmente su PlayStation 4, dopo un debutto trionfale su PlayStation 3. Il risultato? Una versione dalla qualità prossima a quella del PC, che esce in contemporanea con un aggiornamento particolarmente sostanzioso.L’era dei MMORPG è giunta sulle console casalinghe. E lo ha fatto nel migliore dei modi possibili!Leggete la recensione di Console-Tribe a cura di Giorgio “Nadim” Catania!
Terminato il campionato e in attesa dei mondiali di calcio, godiamoci questa pausa calcistica con un gioco di calcio manageriale in perfetto stile retrò, dove la grafica a 8 bit ci riporta alla mente i ricordi dei vecchi giochi di calcio, ormai conservati in soffitta.