Balzato alla ribalta per essere uno dei titoli papabili per il Vota e Gioca PS Plus dello scorso mese, Action Henk si è visto scavalcare ampiamente nelle preferenze dei giocatori PS4 da Broforce, risultato poi il gioco vincitore delle discusse votazioni di casa Sony. Henk, però, non ha certo fermato
Quando pensi che una formula ludica abbia già dato tutto il possibile, che non ci sia spazio per il tanto ricercato fattore novità e sei convinto di trovarti al cospetto dell’ennesimo titolo fotocopia ecco che, a tradimento, ti trovi costretto a rivedere tutte le tue aspettative. Grazie Ironcast! A tutto
Ricordiamo molto bene l’annuncio di The Division. Era l’E3 2013 di Los Angeles e Ubisoft era pronta a sganciare l’ultima bomba della sua conferenza. Già allora The Division ci rapì per la sua atmosfera, per il suo gameplay a metà tra un TPS, un RPG e un MMO, e per
Dopo aver riscosso un discreto successo prima su PC e poi su WiiU, UNepic approda anche sugli scaffali digitali di Xbox Live e PSN nel tentativo, non del tutto arduo, di sedurre i possessori di Xbox One, PS4 e PS Vita. Ci sarà riuscito? Scopriamolo insieme. Un tuffo nel passato UNepic è un
Alzi la mano chi non conosce TrackMania. Su PC è praticamente una delle serie più popolari di sempre, una di quelle che fa genere a sé e che vanta una folta schiera di appassionati sparsi in giro per il mondo. Sviluppato da Nadeo ed edito da Ubisoft, il nuovissimo TrackMania
Nello sconfinato panorama videoludico, se c’è un genere che non troverà mai dimora due metri sottoterra, è quasi sicuramente quello dei puzzle game. Replay: VHS is not Dead, però, non è un puzzle game qualsiasi, perché ha dalla sua un gameplay alquanto bizzarro e creativo. Scopriamo insieme perché. Rewind Pensandoci
Ci sono recensioni che si scrivono da sole. Poi ce ne sono altre che invece richiedono uno sforzo notevole. Questo succede quando il titolo che stai analizzando ti costringe a pigiare i tasti del pad totalmente controvoglia. E’ il caso di Reagan Gorbachev. Vi spiego perché. Questa storia l’ho
Fondata da alcuni sviluppatori veterani dal portfolio invidiabile (Bioshock, Guitar Hero e Halo), Molasses Flood debutta nel panorama videoludico con il rilascio di The Flame in the Flood, un curioso survival game che non potevamo non analizzare. Vediamo insieme se merita la vostra attenzione. Non ci resta che sopravvivere E’
Di solito quando nei videogiochi ci ritroviamo ad affrontare una guerra vestiamo i panni del soldato di turno e mai dei civili che soffrono più di tutti gli orrori del conflitto. This War of Mine: The Little Ones vuole colmare proprio a questa mancanza puntando tutto sull’aspetto emotivo e sulla
Sono passati 17 mesi dall’uscita di Hyrule Warriors per Wii U, Musou sviluppato da Koei Tecmo Games incentrato nel mondo di Link e Zelda. Abbiamo già ampiamente discusso il titolo, grazie al nostro recensore Macchia, che ha descritto in maniera limpida e cristallina cosa aspettarsi da esso. Dopo oltre un
C’è una legge non scritta in redazione: se arriva un gioco legato agli sport estremi, l’esperto di riferimento sono quasi sempre io. Purtroppo la cosa vale anche per Shred It! il titolo di Extra Mile Studios uscito di recente su Xbox One. La discesa infinita Shred It! si presenta
War has never been so much fun è un motivetto che ha accompagnato gioiosamente la mia adolescenza a 16 bit. E magari se date una spulciata su Youtube è capace che inizierete pure voi a fischiettare assieme al mitico John Hare, il creatore di quel Cannon Fodder a cui si ispira Tiny Troopers: Joint Ops. Che dopo aver furoreggiato in mobilità e su macchine Sony, è pronto a portare un po’ di spensierata guerriglia anche su Xbox One.
Sono da sempre un grandissimo fan de Il Labirinto Magico, soprattutto nella sua formula Master. Un amore nato decenni fa, quando da adolescente si trascorrevano i sabato sera in creperie a giocare ai bei giuochi da tavolo di una volta ™, tra i quali un giorno mi capitò di provare il classico Ravensburger. Sarà forse perché ha alcuni punti di contatto con questo intramontabile board game che mi sono tuffato nella prova di The Living Dungeon armato delle migliori intenzioni. Ed ora non posso fare a meno di riconsiderare sensibilmente il mio (fu) giovanile entusiasmo.
Project x Zone è uno di quei giochi che, letteralmente, non ti aspetteresti mai di vedere. Un titolo eccentrico che fonde, in un'unica cartuccia, il meglio delle icone videoludiche di tre grandi software house (Namco Bandai, Sega e Capcom), sotto la direzione di Monolith Soft, in un progetto di stampo squisitamente giapponese con tutti i pregi e difetti che ne derivano.A distanza di qualche anno dal primo capitolo, Il Nintendo 3DS accoglie nella sua vasta cerchia di titoli il seguito diretto di questo particolare ibrido strategico che, a differenza del precedente episodio, vanta un adattamento in lingua nostrana.
Evviva! Dato che ho un debole smodato per la cultura nipponica in generale, sia si parli di cibo, storia, architettura e fauna femminile, l’arrivo redazionale di Mitsurugi Kamui Hikae non poteva lasciarmi indifferente. Nonostante fossi completamente digiuno della sostanza del titolo in questione. In fondo, però, sapevo già che il mio arcipelago preferito non avrebbe potuto deludermi. Almeno non più di tanto.
Gli spin-off sembra facciano bene a Far Cry. Blood Dragon, difatti, fu una divertente appendice al terzo capitolo ed Ubisoft, sempre brava a sfruttare le esperienze positive, ha visto bene di alzare la posta con il recente Far Cry Primal, declinazione preistorica del popolare brand shooter. Non rinunciando però a proporsi in una versione decisamente più originale, seppur non stravolta nella sua essenza. Pronti a tornare abbondantemente indietro nel tempo?
Abbiamo già visto in una precedente news come l’esordio di CampoSanto abbia superato ogni aspettativa, compresa quella degli sviluppatori. Il titolo è infatti in cima alle vendite digitali per PS4, superando persino titoli appena usciti e nettamente superiori come Far Cry Primal e Street Fighter.Ma perché? Cosa può avere di speciale un indie game, venduto a prezzo budget, e notoriamente corto di longevità? Se avete qualche minuto libero, ve lo racconterò in breve.
Magari se avete vissuto il magico periodo delle fumose sale giochi o delle prime incarnazioni casalinghe dei meravigliosi coin op dell’epoca, di sicuro saprete già che non c’era bisogno di Ralph Spaccatutto o del quasi omonimo clone del professor Farnsworth per essere al corrente dell’esistenza di Q*bert. La stramba palla semi antropomorfa ha accompagnato con onore l’ascesa (e relativa discesa) dell’intrattenimento videoludico, per poi sparire nel nulla. O quasi, dato che le conversioni non si sono sprecate. E poteva dunque mancare di impreziosire anche le line up delle macchine nostrane?
Capcom punta molto su Street Fighter V. Se guardiamo infatti al portfolio della casa di Osaka solo la serie Monster Hunter su portatile riesce a generare numeri da capogiro. Per questo motivo la strategia adottata con il nuovo esponente della serie picchiaduro è quella di non rilasciare altre edizioni come abbiamo visto invece con il quarto capitolo. Una strategia che abbiamo apprezzato molto, ma al momento c'è un problema bello grosso.
Sono sicuro che se scrivo, come sto per fare, Supersonic Acrobatic Rocket-Powered Battle-Cars la maggior parte di voi penserà sicuramente che stia per elaborare una roboante supercazzola a tema videoludico. Se invece siete tra coloro che, nel remoto 2008, siete riusciti ad entrare in contatto anche solo per un istante con i ragazzi di Psyonix Studios non avrete difficoltà a comprendere l’idea di fondo che anima il loro recentissimo Rocket League. In pratica come se fosse perineo ridondante sul campanello del metronomico piedistallo. E uno a zero per me...
Life is Strange approda finalmente in formato fisico con un'edizione che raccoglie tutti e cinque gli episodi rilasciati da Square Enix. Il nostro Gianmarco "St Jimmy" Forcella l'ha provato per noi ed è pronto a raccontarvi ciò che pensa di questa nuova IP dei Dontnod Entertainment.
Dopo aver debuttato qualche mese fa in versione "early access", Layers of Fear fa capolino sugli store digitali di PS4 e Xbox One nella sua forma definitiva, forte di aver già incontrato l'interesse degli "early adopter". Vediamo insieme di che si tratta e se vale la pena acquistarlo.
Nato dalle mani di Nicoplv Games, Cubot è un un puzzle game proveniente dal mondo mobile arrivato da poco anche su Xbox One.
Dopo uno sviluppo alquanto travagliato ed una versione alpha rilasciata qualche tempo fa su PC, Cobalt approda finalmente su Xbox One. Vediamo insieme di che si tratta e se vale la pena aprire il portafogli.Il titolo realizzato da Oxeye Game Studio si presenta come un platform 2D con elementi tipici degli shooter a scorrimento orizzontale, giocabile sia in single-player che in cooperativa. La storia vede protagonista lo strampalato agente Cobalt, intento ad esplorare un pianeta sconosciuto per fare luce sulle origini della propria specie. Il gioco offre anche diverse attività collaterali, proponendo un buon numero di modalità multiplayer e una serie di sfide.