Recensioni

Recensione Skylanders Imaginators

di: Simone Cantini

Con l’abbandono del franchise Disney Infinity l’oramai consueta battaglia annuale dei toys to life vedrà protagonisti soltanto due avversari. A contendere lo scettro di vincitore al nuovo Lego Dimensions, già recensito ed apprezzato dal sottoscritto proprio su queste pagine, toccherà ai veterani del genere che, con Skylanders Imaginators ,puntano ad essere per il sesto anno consecutivo i padroni indiscussi delle festività natalizie. Ma nonostante la classica innovazione che da sempre ne caratterizza ogni uscita, ci sarà ancora spazio per il fortunato brand Activision? Oppure il peso degli anni sta inesorabilmente iniziando a farsi sentire anche per loro?

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Unico limite: la fantasia!

Se c’è una cosa che non è mai mancata al brand in oggetto questa è, senza ombra di dubbio, la voglia di rinnovarsi e stupire ad ogni nuova iterazione. Nel corso del tempo abbiamo popolato le mensole dei nostri pargoli (credici!) di pupazzi magnetici, trappole, veicoli e giganti, finendo con l’accumulare un numero esorbitante di statuette. Le strade, almeno apparentemente, sembravano quindi essere state tutte percorse tranne una, la più ampia ed imprevedibile di tutte: la fantasia. Skylanders Imaginators, difatti, preme forte sul pedale della creazione autonoma dei personaggi di gioco, presentando ai giocatori la possibilità di dare vita al proprio eroe da sogno. Questi sarà ospitato all’interno di un cosiddetto Cristallo della Creazione che, una volta posto sull’immancabile portale, spalancherà le porte di un editor tutto sommato complesso e ricco di possibilità di personalizzazione. Si inizia subito scegliendo la classe del nostro Skylander, tra un numero cospicuo di possibilità decisamente diversificate tra loro per tipologia di attacco e caratteristiche fisiche. Bisognerà ponderare molto bene la mossa, dato che sarà irreversibile ed una volta caricato il personaggio sul Cristallo non sarà più possibile cancellarne la classe. Così, tra ninja silenziosi ma letali (cit.), spadaccini, pistoleri, bazookisti e tanti altri, ci troveremo davanti ad un nutrito numero di possibilità, capaci di accontentare qualsiasi giocatore. Ovviamente dovremo poi dare un volto ed un corpo al nostro eroe ed anche qua, grazie ai numerosissimi kit che possiamo recuperare nel corso dell’avventura, l’unico limite sarà costituito soltanto dalla nostra fantasia. Al di là delle componenti puramente estetiche i ragazzi di Toys for Bob hanno pensato di spruzzare il tutto con un pizzico di elementi ruolistici, che hanno negli oggetti equipaggiabili e nelle abilità le loro punte di diamante. Giocando, difatti, sarà possibile imbattersi in nuovi strumenti di offesa e difesa, dotati di caratteristiche utili a migliorare le statistiche dei nostri personaggi. Aumentando di livello, inoltre, si potranno sbloccare nuovi attacchi selezionabili che, ovviamente, sarà possibile potenziare investendo il denaro raccolto.

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Tra vecchio e nuovo

Qualora il collezionare anonimi cristalli di plastica non dovesse appagare le vostre smanie di acquisto compulsivo, Activision ha visto bene di inserire all’interno di Skylanders Imaginators anche delle statuette più canoniche denominate Sensei. Il loro utilizzo si rivelerà quanto mai fondamentale, come tradizione per il brand, per tutti coloro che desidereranno sbloccare il 100% dei contenuti presenti nel gioco, dato che solo loro garantiranno l’accesso a particolari sezioni e a determinati oggetti. Ovviamente si tratta di esperienze quanto mai facoltative, la cui mancata fruizione non va certo ad intaccare la bontà generale dell’avventura. Va detto, però, che rispetto agli standard a cui siamo stati abituati nel corso degli anni, questa si è rivelata leggermente più breve del previsto, pur se caratterizzata dalla consueta comicità. A rimanere immutata è stata però la qualità dei livelli che, pur essendo ovviamente pensati strizzando l’occhio ad un pubblico decisamente giovane, non mancano talvolta di appagare anche i giocatori più navigati. Questi potranno essere affrontati tramite l’utilizzo del consueto hub centrale, adesso chiamato M.A.P.P.A., da cui sarà possibile intraprendere anche tutte le varie attività collaterali. Queste sono davvero numerose, ma tra tutte spicca la versione riveduta e corretta del caro Scontro di Pietrecielo, declinato in una nuova forma che ricorda il Tetra Master caro ai fan di Final Fantasy. Tornano anche le gare a bordo dei veicoli visti in Superchargers, anche se il loro impiego non è più diretto all’interno dell’avventura base, ma è relegato ad una funzione accessoria. Qualora foste in possesso di uno dei vecchi portali contenenti l’alloggio per le trappole, vi farà sicuramente piacere sapere come questo sia compatibile con Skylanders Imaginators, segno evidente di come Activision punti molto sul garantire la piena compatibilità con i vecchi componenti acquistati.

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Le Skylands sono da sempre un mondo colorato e buffissimo ed anche in questo caso la tradizione è stata ampiamente rispettata. A sembrare sotto tono rispetto anche solo al vecchio episodio è il comparto grafico, apparso leggermente più grezzo e meno rifinito. A rimanere inalterata è stata la fluidità di fondo, che si è rivelata decisamente stabile anche nelle situazioni più concitate. Ottimo, come sempre, il doppiaggio in lingua italiana, ottimamente recitato ed in grado di trasmettere in maniera sensibile l’ironia e la comicità caratteristiche della serie.

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Skylanders Imaginators si presente puntuale all’appuntamento invernale, portando in dote la consueta dose di rinnovamenti. L’idea di dare vita al proprio eroe, anche se poco interessante a livello puramente collezionistico, si è rivelata vincente e ben amalgamata con il contesto ludico. È forse quest’ultimo a rappresentare il punto relativamente più debole del pacchetto che, almeno sul fronte del puro gameplay, si presenta ancora una volta come una mera copia carbone dei precedenti episodi, per quanto sempre godibile. Di sicuro Skylanders Imaginators farà comunque la gioia di tutti i più piccoli (ma anche dei grandi, diciamocelo) che non vedono l’ora di tornare a battagliare con il buffo Kaos.