Hitman è, senza ombra di dubbio, una delle mie saghe videoludiche preferite. Una relazione quella con l’Agente 47 che va avanti sin dai tempi del primo capitolo uscito nel 2000 e che si è rinnovata regolarmente all’uscita di nuovi capitoli fino al più recente capolavoro della trilogia World of Assassination.
All’annuncio dell’ennesimo remastered, devo ammettere che io stesso alzai un sopracciglio. Che motivo c’è – mi chiedevo – di rimasterizzare un gioco PS4, quando di suo riesce già a garantire un dettaglio grafico eccellente ed un gameplay di primordine, ed essendo i titoli PS4 compatibili per girare su PS5? Specie
L’asia ha una tradizione horror fortissima, figlia di un folklore assolutamente affascinante che è stato capace di scardinare con successo i propri confini, finendo con il contaminare con successo anche gli incubi occidentali. Un plauso dimostrato anche dalle numerose pellicole, originali e remake, che nel tempo hanno finito per invadere
Quando si parla di zombie mi vengono in mentre tre grandi categorie, almeno a livello puramente cinematografico: il primo ricordo è legato alle pellicole di Romero, in cui i morti viventi erano utilizzati come specchio per criticare la società; ci sono poi declinazioni più caciarone, buone ad intrattenere a base
Rogue Flight di Truant Pixel è uno shooter su binari che porta i giocatori nello spazio per scontri adrenalici all’ultimo respiro in una miscela che combina il fascino visivo degli anime anni ’80 e ’90 di fantascienza (Patlabor e Neon Genesis Evangelion su tutti) con l’esperienza action che un Afterburner sotto
C’è vita oltre Nintendo quando si parla di platform, come dimostra il successo sottotraccia fatto registrare dall’ottimo Astro Bot, che è riuscito a mettere in luce ancor di più la passione che creativi ed utenza hanno nei confronti di questo genere. Un amore che, soprattutto relativamente alla scena indipendente, pare
Jackbox ci ha ormai abituato alle sue collezioni di giochi interattivi con uscite sempre più frequenti e, negli ultimi anni, con supporto a diverse lingue tra cui l’italiano. Vediamo insieme The Jackbox Survey Scramble, ultimo arrivato nella serie, che ci offre 4 giochi che si basano sui sondaggi. L’introduzione
Che qualcosa sia andato storto con lo sviluppo di Unknown 9: Awakening lo si intuisce andando un po’ a ritroso con le news sull’opera prima di Reflector Entertainment. Annunciato alla Gamescom del 2020, Unknown 9: Awakening doveva rappresentare il primo tassello di un progetto transmediale che si espandeva con un romanzo, un fumetto e addirittura un podcast. Scopri l’universo in
Esistono opere d’ingegno umane che, per quanto tacciate di mediocrità (concetto su cui, lungamente, si potrebbe discutere), riescono nel tempo a ritagliarsi uno zoccolo duro d’appassionati e fan sfegatati. Starship Troopers, film del 1997 diretto da Paul Verhoeven e liberamente tratto dal romanzo del 1959 Fanteria dello spazio di Robert
La Cina dei Tre Regni e Omega Force sono legati indissolubilmente da svariati anni. Come si può non pensare alla serie Dynasty Warriors quando si leggono questi due nomi affiancati, assieme a tutto il caos a base di button mashing e centinaia di nemici pronti ad essere falciati? C’è però
Tra Stellar Blade, Astral Chain e Phantom Blade confesso di essermi avvicinato ad Awaken: Astral Blade con davvero tanta confusione in testa, nonostante avessi già visto qualche video in rete. Il nuovo progetto figlio del China Hero Project promosso da Sony, difatti, non ha certo un nome che sprizza originalità
Con Shinnosuke Nohara ci conosciamo oramai da una ventina abbondante di anni, da quando ancora ero convinto di poter imparare il giapponese ed il mio vecchio insegnate (pace all’anima sua) usava i suoi manga per insegnarci a leggere l’hiragana. Un rapporto odio/amore, più per motivi di pura frustrazione linguistica che
Se siete ancora in dubbio sul prendere il nuovissimo Super Mario Party Jamboree, questa recensione vi chiarirà ogni dubbio. Di tutto di più Mario Party, non ho ragione? Sicuro non c’è bisogno di presentazioni, visto che la celebre saga, da più di 20 anni, garantisce divertimento ad un pubblico
Il concetto di videogame, da decadi, è semplicemente la trasposizione “elettronica” dell’idea di gioco: un’attività ricreativa con degli schemi logico-interattivi dalle meccaniche specifiche e dalle finalità altrettanto chiare. E, al contempo, il gioco può esser anche arte, in diversi modi e forme. Ma il concetto di gioco come forma d’arte
Casualità, fato oppure semplice fortuna, scegliete voi il termine che più preferite. Fatto sta che, a prescindere da come la si possa pensare, il successo riscosso da A Quiet Place era davvero difficile da pronosticare. In fondo, la pellicola scritta e diretta da John Krasinski (che, non me ne voglia,
Squirrel with a Gun sin dal suo annuncio non ha mai nascosto il suo intento: quello di videogioco meme in grado di far discutere e attirare pubblico non tanto per le sue qualità ma per l’assurdità di quanto mostra su schermo. Per intenderci, togliete a Goat Simulator la sua capra e metteteci uno scoiattolo
Quando l’anno scorso è stato annunciato Dragon Ball: Sparking! Zero con conseguenti festeggiamenti del popolo del web mi è sorta spontanea la seguente domanda: ma come fate a non esservi ancora stancati di Dragon Ball? Una domanda che mi ha perseguitato in tutti questi mesi ogni volta che veniva pubblicato
È difficile spiegare la bellezza e le meccaniche di Metaphor: ReFantazio a chi non ha mai giocato la serie Persona, ma in realtà questi due titoli, sebbene posti in ambientazioni differenti e strutturati altrettanto diversamente, sono molto più simili di quanto possa sembrare. I nuovi giocatori potranno aspettarsi un titolo
Chi vive in un ananas in fondo al mar? SpongeBob Square Pants! Ed in effetti, dopo aver ascoltato la sigla e visto anche un solo episodio della serie in questione, non si può che concordare con quanto appena letto. L’adorabile spugna creata dal (fu, ahimè) biologo marino Stephen Hillenburg, però,
L’heavy metal, ovvero la musica del demonio, capace di traviare l’anima degli ascoltatori per avvicinarli al maligno, senza possa esserci alcuna via di scampo. Note maledette, evocate dalle viscere dell’inferno, subdole ghermitrici di giovani innocenti. Che belli questi luoghi comuni, figli di paraocchi artistici ben radicati che, almeno nel caso
Sì, lato VR l’assenza di un gioco dedicato ad Astro Bot pesa tantissimo, data la bellezza e la bontà di quel Rescue Mission che, sul primo visore di casa Sony, rappresentò una vera killer application. Il disappunto nel sapere che il gioco dedicato al robottino, uscito poche settimane fa, sarebbe
Se ripenso a quello che è stato Dead Rising negli anni mi viene in mente solo il suo enorme spreco di potenziale. Una saga partita bene con il primo capitolo (diventato quasi un cult) ma che poi a furia di correre dietro le sue esagerazioni ha sicuramente perso la via con
Va bene che la line up first party 2024 di Sony è ridotta al lumicino, e con metà della roba uscita fino ad oggi già sparita dai radar (anzi, sparita e basta), ma c’è davvero un limite a tutto. Passi quella figata assoluta di Astro Bot, piccola e forse troppo
Confesso, sono uno di quelli che deve chiedere umilmente scusa ai ragazzi di Bloober Team. D’altro canto mi era risultato davvero difficile, per non dire impossibile, nascondere tutto il mio dissenso all’annuncio dei lavori relativi a Silent Hill 2 Remake. Un malumore aumentato a dismisura in seguito alla diffusione del