Ecco, già che ci siamo il podio delle mie serie preferite. Senza ovviamente distinzione per tecnica impiegata nel realizzarle come si può vedere. Medaglia d’ or(or)o: In animazione, addirittura tramite Disney+ perchè X-Men ’97 alla luce anche dell’abominio di fine anno “venatorio” (lg. Kraven brrr) da sola riesce a sostenere
Questo anno 2024 che volge al termine portandosi via per me persone care fino all’ultimo, ma lascia tanto sul piano dei film al cinema, ma così tanto che non mi basta come lo scorso anno un podio, ergo si fa almeno cinquina questo anno. Premessa doverosa: solo film guardati in
Ogni promessa e debito, quindi, visto che non sono un quaquaraquà (o per lo meno, mi auguro di non esserlo poi così tanto), è giunto il momento di tirare definitivamente le fila in merito al progetto Secret Level. Martedì scorso, difatti, gli ultimi 7 episodi della serie antologica voluta da
Questo fine anno mette particolarmente in difficoltà, come non avrei forse neanche osato immaginare. Se, a livello di sale cinematografiche, i giochi sono praticamente già fatti e si può stilare il bilancio, per redigere il consuntivo dei seriali, considerando anche il recente Secret Level è meglio non avere fretta, anzi
Si può condensare un videogioco in una manciata scarsa di minuti? Beh, messa così l’impresa non è certo delle più semplici, visto che parliamo di un medium che sembra divertirsi sempre più a dilatare i propri tempi di fruizione, come ci ha anche ricordato recentemente Shawn Layden. A Tim Miller,
Facciamocene una ragione, siamo sempre più circondati di serie, anzitutto estere, pensate ad (ab)uso e consumo da chi il cinema più vicino a sè non sa più manco dove stia di casa, nel sempre più logorio di questi bui tempi moderni. Teribbb…ile! (cit.), ma procediamo con ordine. 3 Stagioni Sicure,
Quando anche l’annata cinematografica sembra finita, nella tristezza e l’orrore più inverecondi ecco che torna prepotentemente in scena il numero 1, o meglio… Con vocazione Novembre 2024 è un mese che personalmente putroppo lascia un segno indelebile, ma quantomeno a livello filmico possiamo segnarne inizio, in Italia il 14 novembre, come
Minecraft: Ai Confini del Mondo è una storia di avventura e amicizia che combina il fascino del videogioco con una narrazione avvincente. I protagonisti, Nico White, Grey e Yamabuki, intraprendono un viaggio verso i limiti del mondo di Minecraft, affrontando sfide pericolose, scoprendo segreti e rafforzando i loro legami lungo il
Che birbante quel Daniel Cuello, che quando meno te lo aspetti riesce ad assestare un colpo niente male allo stomaco. E lo fa sfruttando, nel verso senso della parola, il vecchio adagio che ricorda come riesca a ferire di più la penna della spada. Perché a lui bastano davvero poche
Non capita tutti i giorni di leggere albi, a maggior ragione graphic novel oltretutto nostrane da storie che abbiano trasposizione al cinema e men che meno con una distribuzione adeguata. Di certo non capita tutti i giorni di lavorare e, nel mio infinitesimo sproloquiare di un certo Federico Fellini anzitutto,
Che vuole, signora mia, al giorno d’oggi non si inventa più alcunchè, ci manca giusto che anche in Italia si riprenda un’ide(on)a di Maestri mondiali della settima arte, diretti e curati da registi di culto nostrani, poi magari non contenti ci si faccia anche una graphic novel. Suvvìa. Per visualizzare
Tra i protagonisti della letteratura horror/fantastica più abusati viene davvero difficile non considerare i vampiri, i letali non morti che rifuggono la luce del sole e bramano costantemente il sangue umano, meglio se di giovani fanciulle. Le loro storie sono state narrate nelle maniere più disparate, sin da quando Bram
Anzitutto io-non-mi-arrabbierò (cit.) che tanto si fa per chiaccherare e si tratta di un film, quindi comunque finzione, sicchè facciamo mente locale e concent… ronf… zzz… ah scusate, si diceva? Al mio segnale scatenate l’inverosimile Oh, si diceva, sempre piano piano, sottovoce, quando un giorno è appena finito… citando Gigi
Watch Dogs Tokyo Volume 1 è una trasposizione manga del celebre videogioco Watch Dogs, ma ambientata in una Tokyo futuristica dove la tecnologia e la sorveglianza sono diventate pervasivi nella vita quotidiana. Come nel gioco, anche in questo manga la trama esplora temi legati al controllo tecnologico, alla privacy, e
Dice: vabbè allora al cine in questi giorni novembrini non vi è proprio alcunchè di interesse e, senza contare oltremodo gustose esclusive-anteprime dal recentemente conclusosi Lucca Comics&Games, non c’è due senza 883… Pingu pongo E qui vi volevo. Sì, non solo sempre a livello seriale, miniserie tecnicamente anche in questo
Quando leggi su di un fumetto i nomi di Skottie Young e Jorge Corona, viene davvero difficile rimanere indifferenti e non drizzare immediatamente le antenne. La coppia di autori in questione, difatti, non ha davvero bisogno di presentazioni, visto il loro pregresso fatto di lavori assolutamente imperdibili (penso a Middlewest)
Ammetto che negli ultimi tempi, nel bene e forse soprattutto nel male, ho trattato anzitutto se non di fan service, quantomeno di revival, di effetto nostalgia canaglia, ma ora basta, ammettiamolo: adesso chi ci crede più… Con un deca sei come la sua moto Parafrasando il Sor Lorenzo Cherubini da
Non mi dispiacerebbe affatto risvegliarmi con una coda lunga e folta e due simpatiche orecchie dalla forma più assurda tra i capelli. Si, in effetti è una fantasia un po’ strampalata, ma sono riuscita ad immaginarla grazie ad Awarè: un fumetto italiano, fresco di stampa scritto da Alessandro Atzei e
Ordunque, siamo a metà ottobre, il clima sempre più impazzito flagella ahinoi le nostre terre comprese quelle non lambite da acque, i conflitti imperversano, ogni cosa in pratica sembra esserci contro, insomma, si direbbe proprio una congiura. Quosque tandem abutere? “Fino a quando abuserai?”, tradotto alla lettera dal latino. Anticipo
“Siamo alla fine del XX secolo. Il mondo intero è sconvolto dalle esplosioni atomiche, sulla faccia della terra gli oceani erano scomparsi e le pianure avevano l’aspetto di desolati deserti. Tuttavia la razza umana era sopravvissuta…” Show Ryuken Questo virgolettato come tutto ciò che segue non ha certo bisogno di
Dai, Transformers One è una ganzata, ma non è proprio il caso di abituarsi a film di animazione che escano distribuiti a dovere al cinema, di tale livello, oltretutto con protagonisti robot senzienti… Born to be wild E invece, tutt’d’n tratt parafrasando gli Elii, non entra il coro, bensì arriva
Va bene, siamo ormai in autunno, oltre a funghi, castagne, olio e vini novi, anche qui nel Granducato è prossima l’edizione del Comics&Games, però siamo nel 2024, vi pare che per l’ennesima volta proliferino i soliti cosplay? Ehm. Follie a 2 a 2 Effettivamente questa breve introduzione non lascia presagire
Se al centro del boom dei comic in Italia negli ultimi anni c’è sicuramente Bao Publishing, non c’è dubbio che la punta di diamante della casa editrice sia Zerocalcare. Dopo i meritati successi del noto fumettista di Rebibbia, Bao ha quindi ben pensato di affidargli una collana che ci facciamo
… e questo sabato qualunque è un sabato… Cybertroniano! Originati e originali Ebbene sì, dopo gli eccellenti prequel Bumblebee e Il risveglio, esce quella che possiamo considerare la vera origin story dei robot senzienti e mutaforma più famosi di sempre con una co-produzione pressochè ininterrotta dagli inizi degli anni ottanta