Archivio Recensioni
di Donato Marchisiello
È passato molto tempo dall’ultima volta che abbiamo potuto indossare i nostri guantoni virtuali in un buon videogioco di boxe: l’ultimo che, probabilmente, verrà in mente in mente alla stragrande maggioranza dei player è Fight Night Champion, rilasciato nel 2011. E neanche la saga di UFC, che comunque ha sfornato
Esistono opere d’ingegno umane che, per quanto tacciate di mediocrità (concetto su cui, lungamente, si potrebbe discutere), riescono nel tempo a ritagliarsi uno zoccolo duro d’appassionati e fan sfegatati. Starship Troopers, film del 1997 diretto da Paul Verhoeven e liberamente tratto dal romanzo del 1959 Fanteria dello spazio di Robert
Il concetto di videogame, da decadi, è semplicemente la trasposizione “elettronica” dell’idea di gioco: un’attività ricreativa con degli schemi logico-interattivi dalle meccaniche specifiche e dalle finalità altrettanto chiare. E, al contempo, il gioco può esser anche arte, in diversi modi e forme. Ma il concetto di gioco come forma d’arte
Prevedibile come il sorgere del sole e della luna, anche quest’anno un nuovo capitolo della leggendaria saga dedicata al basket nord-americano è tornato a far muovere le retine virtuali di tutto il mondo. Parliamo, naturalmente, di NBA 2K25, rilasciato nei giorni scorsi per le maggiori piattaforme videoludiche attualmente sul mercato.
Sono passati tredici anni dall’uscita del primo Space Marine e il tanto atteso sequel segue un percorso ultraviolento e senza compromessi come il suo predecessore, ma questa volta gli orchi sono solo un passato ricordo e i tiranidi sono invece la reale minaccia (e non solo loro…). Lo sviluppatore Saber
Il Signore degli Anelli è sicuramente uno dei brand “multi-media” più iconici di tutti i tempi, seppur il suo monumentale successo in ambito letterario e cinematografico, non sia poi stato traslato integralmente nel segmento videoludico che, negli anni, ha visto pochi giochi legati al brand realmente interessanti. The Lord of
Era il 2002 quando Star Wars: Bounty Hunter approdò inizialmente su PlayStation 2 e, circa un mese dopo, anche su Game Cube. Un titolo che, all’epoca, non sconvolse esattamente gli animi, attestandosi su voti intermedi della critica (a quel tempo, Reddit era solo un sogno “bagnato”). Nonostante ciò, il prodotto
Il settore della realtà virtuale, dalla sua “reale” commercializzazione avvenuta solo pochi anni fa, ha introdotto, nei fatti, non solo un nuovo modo di vivere l’esperienza videoludica, ma anche di (ri)pensare i generi videoludici ormai capisaldo dell’ambito gaming. In modo particolare, il VR è riuscito a spingere l’acceleratore sul divertimento
La realtà virtuale, nel bene e nel male, ha amplificato ed “aumentato” (letteralmente e non solo) il nostro modo di giocare. Grazie ad essa, infatti, la videoludicità, intesa come esperienza ricreativa digitale immersiva, ha compiuto diversi passi in avanti seppur, probabilmente, si sia ancora un po’ lontani dalla qualità “classica”
In ogni campo, storicamente parlando, vi sono stati personaggi enormi, umanamente ed intellettualmente, in grado di influenzare ed orientare scelte, usi e costumi della società in cui vivevano. E sebbene il compianto Akira Toriyama, recentemente scomparso, sia ampiamente conosciuto per il suo seminale lavoro su “Dragon Ball” e i suoi
Dire South Park, probabilmente, significa affermare con forza il concetto di “politicamente scorretto”. Anzi, ancor di più: la serie animata, in onda quasi da 30 anni, è probabilmente il parto umano recente più vicino al concetto di cui sopra. In South Park, niente e nessuno, persone o concetti che siano,
Era il 1999 e poi, improvvisamente, il 2017. L’anno, rispettivamente, di Outcast e Outcast: Second Coming. Il primo, uno dei “progenitori” del concetto moderno di action a mondo aperto, il secondo una “semplice” rimasterizzazione del primo. Due titoli, a distanza di quasi vent’anni, che hanno contribuito a creare un retaggio
V’è qualcosa di mistico in quel di Humanity: non solo per l’estetica onirica ma anche il per messaggio altrettanto rarefatto, quasi spirituale, che porta con sé. E di già le premesse estetiche, basiche, potrebbero essere sufficienti per taluni affinché il gioco divenga uno dei preferiti della propria collezione. Ma al
Tempus fugit, recita un famoso brocardo di vita latino. Un concetto che, giorno per giorno, proviamo sulla nostra sempre più consunta pelle così come, al contempo, esso è anche un religioso standard in quasi ogni segmento dell’umano partorire. La tecnologia non sfugge a questo inesorabile legge, così come non sfuggono
Helldivers è ciò che si potrebbe tranquillamente definire uno “slow burn” game. Un titolo rilasciato “in sordina” che, molto lentamente, si è ritagliato un nutrito gruppo di fan. E siamo, circa dieci anni dopo, non solo a parlarvi del secondo capitolo del gioco, in questa sede testato nella sua versione
Minecraft ha nei fatti rivoluzionato il mondo dei videogame, tanto da poter tranquillamente parlare di un “prima” e di un “dopo” la pubblicazione del geniale prodotto di Mojang. Seppur non esattamente il primo, oggettivamente, nello specifico settore, il cubettoso Steve è riuscito a penetrare prepotentemente nell’immaginario collettivo, innescando tra un
Il contesto VR, seppur per certi versi ancora un po’ indietro a livello di maturità meccanico-concettuale rispetto alla controparte classica, non smette di offrire comunque del sano e spensierato divertimento (cosa che, tra l’altro, non sempre succede nel mercato videoludico ordinario). Ed è proprio questo il caso di Rat It:
Le escape room, nonostante siano tendenzialmente giovani intese come attrazioni comuni e pubbliche, hanno una origine piuttosto lontana: già negli anni ’80, seppur con diverse variazioni sul tema e limiti concettuali, apparvero programmi tv europei basati su di un format incentrato nella risoluzione di enigmi. Dobbiamo però fare un buon
Il nome Kurzgesagt, ai più, probabilmente dirà poco. Però, le cose potrebbero improvvisamente cambiare dinanzi ad uno dei loro famosi video educativi. Perché lo studio d’animazione e design tedesco, da circa 10 anni, propone con costanza divertenti ed eleganti video su YouTube dagli scopi divulgativi e culturali. E i temi
In ambito videoludico, sono davvero poche le certezze, quanto meno relative alle uscite di nuovi prodotti. Gli utenti più navigati, però, sanno benissimo che, l’ultimo quarto dell’anno, è sempre quello più denso di nuove uscite o di appuntamenti regolari. Ed è proprio fra quest’ultimi che non può mancare il capitolo
In un paese storicamente religioso come l’Italia, la blasfemia, nel corso dei secoli, è divenuta una vera e propria arte. Un po’ satira, un po’ protesta politica, tante altre volte malsana volgarità: in tutte le sue forme, essa è storicamente presente nella nostra cultura da decine di secoli ed è
Il braccetto intellettuale che da decadi esiste tra videogames e fumetti è ormai fatto nodo ed assodato, seppur negli ultimi anni la produzione, in questo senso, ha singhiozzato un po’. Per queste e tante altre ragioni, Hellboy Web of Wyrd, annunciato durante i The Game Awards 2022, era da tempo
La galassia creativa e “sviluppativa” (concedetemi l’azzardo) di Devolver Digital, è ormai un pilastro assodato. L’editore statunitense, nel corso degli anni, si è sempre costantemente imposto come una vera e propria fucina geniale di titoli all’apparenza semplici (se, naturalmente, confrontati con produzione tripla A mostruose) ma che, solitamente, nascondevano un
“Strisciare in un sotterraneo“: detta così, l’affermazione potrebbe risultare ambigua, oscura e preoccupante. Ma, in realtà, essa non è null’altra che una fedele traduzione di “dungeon crawling“, uno dei generi videoludici più importanti e che, certamente, conta uno stuolo fra i più nutriti di fedelissimi. Un genere, dicevamo, che conta