No, tranquilli stavolta non lo faccio il riepilogone pur trattandosi di quadrilogia, perchè, a prescindere dalla vostra età, se siete completamente a digiuno delle gesta degli Acchiappafantasmi almeno in quel della Grande Mela, beh siete decisamente nel posto sbagliato e urge casomai che quantomeno recuperiate prima di subito il primo
Il cineasta canadese Denis Villeneuve, dopo l’ennesimo gioiello, per chi scrive e non solo, di Blade Runner 2049, si cimenta in un’impresa titanica, nell’arrivare oltre il tentativo di Alejandro Jodorowsky e quel flop oltremodo ambizioso di David Lynch di ritrasporre il più fedelmente possibile l’opera di Frank Herbert. Dopo rinvii
Da dove comincio stavolta? Procediamo per esclusione, dai: di sicuro non provo neanche a riassumere a chi è a digiuno di MCU e delle beghe pluriennali di diritti delle storie dell’arrampicamuri tra Marvel (ora Disney) e Sony©™®. Basti sapere che ci sono e fanno sì che Madame Web segua Venom,
Lezioni di vita recita l’ennesimo campato per aria adattamento italiano di titolo originario perchè la traduzione letterale, casomai, è i rimanenti, residui… dunque già così si partirebbe male, ma qui appunto si tratta di resistere. E resisteremo! Annuario scolastico 1970: la guerra del Vietnam, oltre a quella cosìddetta Fredda, è
Il 25 gennaio 2024 esce in Italia una produzione internazionale che, nel resto del mondo tra festival di settore cui ha già partecipato e non, è uscito nel 2023, con ciò che comporta in termini di anno di premiazioni hollywodiane. A noi però di ciò non deve interessare: è in
Anno nuovo, vita nuova, in meglio si spera. Di sicuro nuovo cinema in sala: a distanza di 10 anni da Si alza il vento esce per il Ghibli Studio il nuovo attesissimo lungometraggio animato diretto dall’ottantatreenne sensei Hayao Miyazaki: Il ragazzo e l’airone. Un capolavoro. E già qui potrebbe finire
Diciamocelo, al netto degli stereotipi: l’Italia, malgrado tutto nel 2023 quasi 2024, resta una culla d’arte, famosa e invidiata nel resto del mondo per bellezze artistiche e paesaggistiche, nonchè per l’enogastromia, la moda e quantomeno un certo lusso rappresentato da storici marchi di veicoli, a motore in primis. Senza contare
Cyborg, cyborg, cyborg… Premessa oltremodo doverosa: è il 1971 e una leggenda del fumetto nipponico quale è Sensei Shōtarō Ishinomori, scomparso ahinoi anzitempo ormai oltre un quarto di secolo fa, l’infaticabile e poliedrico autore, tra gli altri, di Cyborg009 manga da cui saranno tratte serie di anime, fondendo magistralmente epica classica,
Per un appassionato di manga e anime come il sottoscritto trattare di un titolo quale Lupin dopo la mole impressionante ormai ultradecennale di materiale tratto dalle opere di Sensei Katsuiko Katō (a.k.a. Monkey Punch), tra seriale e lungometraggi (a partire da quel gioiello de Il Castello di Cagliostro del Maestro
Da Mario Bava alla trilogia dei Manetti Bros
Ciao a chiunque, vicini o lontani che siate, visto che siamo nel quasi 2024(!) e siamo connessi h24 da ovunque. Debbo scrivere a (s)proposito di un film guardato al cinema. Ok. Anzitutto non scordandomi mai che sono su portale tematico (videoludico) con redattori competenti. Ricevuto. Per restare in tema mi
Il revival degli anni ’80 e ’90 negli ultimi periodi non è un segreto: IP dormienti che ricevono reboot nostalgici, grandi classici che vivono di nuova vita, produzioni recenti che però guardano al passato. L’eterno ritorno di questi prodotti luccicanti e delle atmosfere al neon è inevitabile soprattutto quando la
Square Enix deve essersi fatta bene i conti: proprio con l’uscita al cinema di Tomb Raider ecco che arriva l’annuncio del nuovo videogioco, Shadow of the Tomb Raider, in uscita il 14 Settembre. Quale miglior modo quindi, per ingannare l’attesa, se non andando nelle sale a vedere come si comporta
Dopo aver scritto e conquistato letteralmente il pubblico con Hell Or High Water, Taylor Sheridan torna sul grande schermo chiudendo una trilogia iniziata nel 2015 con Sicario di Denis Villenueve: La trilogia della fondazione. I segreti di Wind River è un film di cui non è solamente il sceneggiatore, ma
Di cosa sono fatti i sogni? Beh, domanda complicata. Se proprio dovessimo dare una risposta, vi diremmo che sono fatti della stessa materia dei film di Wes Anderson. Perchè a confezionare un buon prodotto cinematografico, oggi giorno, sono capaci un po’ tutti, budget permettendo. Ma immergere lo spettatore in un
Nord Italia, 1983. Nell’estate della provincia padana non c’è mai molto da fare ed Elio (Timothée Chalamet) è costretto a cedere la sua stanza per sei settimane ad Oliver (Armie Hammer), uno studente straniero scelto per una vacanza studio dal padre del primo ragazzo, il professor Perlman. La differenza tra i
The Post è forse il film più americano che vedrete quest’anno. Lo è nel cast (Tom Hanks e Meryl Streep, diretti da Steven Spielberg), lo è nella storia (la pubblicazione di documenti riservati sul Vietnam da parte del Washington Post negli anni ’70), ma soprattutto lo è nel suo volersi imporre
Dopo averci completamente ammaliato con il suo ultimo film, ovvero Sully, uno dei migliori del 2017, Clint Eastwood torna sì a raccontare una storia, ma il risultato finale non è quello che speravamo. Il film è tratto dall’autobiografia The 15:17 to Paris: The True Story of a Terrorist, a Train, and
Una costante in tutte le recensioni di “L’ora più buia” è sottolineare quanto sia bravo Gary Oldman. Siccome io però l’ho visto al cinema doppiato, non posso dire niente sulla sua bravura, la prendo sulla fiducia. In compenso, ho scoperto che dietro a Gary Oldman c’era pure un film. Ma
Si parlava, ieri, dopo l’anteprima stampa, nel breve viaggio in metro verso casa, di quanto alcuni registi, col passare degli anni, diventino romantici. Guillermo del Toro sembra essere uno di quelli. E dire che siamo sempre stati abituati a vederlo come il regista che popolato di mostri la nostra fantasia,
Correva l’anno 2003 quando Tommy Wiseau realizzò la sua prima e unica , ovvero The Room. Un film diventato cult per la sua comicità involontaria e che ha conquistato, in modo del tutto inaspettato, una grandissima fetta di pubblico. The Room è senza ombra di dubbio una delle cose più
A Woody gli si vuole bene, sempre. Non è questione di servilismo, è che a un regista come lui, che in carriera si è concesso il lusso di fare qualsiasi cosa e di farla in maniera unica e inimitabile, si deve volere bene per forza e dirgli anche un GRAZIE
Devo essere sincero: questo 2018, a livello cinematografico, si è aperto nel migliore dei modi. E non solo perché hanno messo la Dark Polo Gang in un film di Antonio Albanese. E’ appena uscito, infatti, Tre manifesti a Ebbing, Missouri (Three Billboards Outside Ebbing, Missouri) – da qui in poi,
Potremmo parlare per ore di quella che, probabilmente, è stata una delle lavorazioni più travagliate dell’intera filmografia Pixar. Dall’insurrezione della comunità latino-americana negli States all’annuncio del titolo originale del film (Día de los muertos) al regista Lee Unkrich che fu costretto a mettere da parte il progetto per dedicarsi a