Archivio di Simone Cantini
Simone Cantini
Gamer cresciuto all’ombra del tubo catodico, sia in casa che in sala giochi, amante del Giappone in ogni sua forma, traduttore freelance e aspirante musicista non ancora pronto ad appendere lo strumento al chiodo. Quando non sogna di attraversare per l’ennesima volta l’incrocio di Shibuya, si diletta con ogni tipo di console presente sulla terra.
Rebel Galaxy
Spazio, ultima frontiera? Se spulciamo la lista delle produzioni extra orbitali che si stanno riversando copiose sulle macchine da gioco sembrerebbe proprio di sì. La conta dei titoli ambientati nel vuoto cosmico è, difatti, ogni giorno sempre più numerosa e proprio oggi, guarda caso, ne andremo ad analizzare un altro. Stiamo parlando di Rebel Galaxy, già uscito da mesi per PC e da pochissimo reso disponibile per Xbox One e PS4.
Recensioni
1 Feb 2016
The Division
Poco meno di due mesi fa, dopo una carrellata di video che avevano fatto scoppiare l’ennesima caccia al downgrade, The Division si era mostrato in forma giocata grazie ad un succosa release alpha a numero chiuso. L’occasione era stata più che mai golosa per testare con mano il lavoro dei ragazzi di Massive e tirare qua le prime impressioni che, sono sicuro, non avrete mancato di leggere (ahahah!!). E dopo questo primo assaggio Ubisoft si è prodigata nell’estendere il test ad un numero di player più corposo grazie ad una fase beta. Che noi di Console Tribe non ci siamo ovviamente lasciati scappare.Dungeon of the Endless
Tempo fa mi ero soffermato ad analizzare i generi imperanti nel rutilante mondo delle produzioni indipendenti e solo oggi, grazie a Dungeon of the Endless, mi sono accorto di aver clamorosamente tralasciato i giochi a struttura procedurale. Ecco, mi cospargo umilmente il capo di cenere e mi appresto a celebrare, stavolta con il sorriso sulle labbra, l’ultimo arrivato in fatto di livelli creati casualmente ad ogni partita.
Recensioni
26 Gen 2016
Clockwork Tales: Of Glass and Ink
Dopo aver affollato il mondo mobile con decine di prodotti decisamente ben curati, i ragazzi di Artifex Mundi sono pronti a compiere il grande passo verso il mondo console, grazie a Clockwork Tales: Of Glass and Ink, una delle loro ultime fatiche da pochissimo sbarcata su Xbox One. Approdo riuscito? Scopriamolo assieme.
Recensioni
26 Gen 2016
Albedo
Se ripenso al mio debutto da fruitore di videogames non posso fare a meno di ricordare come i giochi che hanno accompagnato il mio ingresso in questo scintillante mondo fossero quasi sempre realizzati da un singolo individuo. È quasi anacronistico, oggi, pensare che una persona soltanto possa essere in grado di confezionare un gioco occupandosi direttamente di programmazione, grafica e sonoro. Specie se si scorrono le sempre più chilometriche liste dei credits che accompagnano le sequenze finali delle varie produzioni. A ricordarci i tempi che furono ci ha pensato l’italianissimo Filippo “Z4g0” Zagaglia con il suo Albedo: Eyes From Outer Space.
Recensioni
21 Gen 2016
Super Mega Baseball: Extra Innings
Allora, mi piacerebbe tantissimo realizzare un bel videogame su uno degli sport più famosi del mondo occidentale. No, ovvio che non sto parlando dell’abusatissimo calcio (o soccer per gli anglofoni), bensì del più conosciuto ed avvincente baseball. Però c’è un piccolo problema, comune a tutti gli sviluppatori indipendenti: non ho certo i fondi necessari per acquistare le licenze delle squadre più famose. Mmmh, come fare allora? Semplice, realizzare Super Mega Baseball: Extra Innings.
Recensioni
15 Gen 2016
Hyper Void
Giusto qualche recensione fa mi ero soffermato a sottolineare il mio smisurato amore per i sempre più imperanti twin stick shooters di stampo fantascientifico, pertanto penso sia inutile sottolineare come l’arrivo in redazione del codice di Hyper Void sia stato accolto con estrema gioia: finalmente avrei potuto cimentarmi in uno shoot’em up dalla struttura più canonica, senza dover per forza di cose mettere a dura prova la resistenza dei miei pollici. Evviva!!
Recensioni
15 Gen 2016
Yakuza 5
Posso felicemente bullarmi. Sì, davvero, ci sono voluti 3 fottutissimi anni, ma ora sono finalmente in grado di sbeffeggiare in tutta tranquillità coloro che si sono frettolosamente sbarazzati delle loro PS3, vogliosi di passare alla tanto sospirata new generation, solo per finire con il rigiocare alla nausea gli stessi giochi per i quali avevano abbondantemente speso in passato i loro sudati denari. Certo, anche io a suo tempo ho ceduto al lato oscuro del gaming, tenendo però ben salda in salotto la mia scatoletta nera, nell’attesa che giungesse questo giorno tanto atteso: grazie SEGA per avermi fatto nuovamente apprezzare le gioie del retrogaming con Yakuza 5.Bloodborne: The Old Hunters
Una delle critiche mosse a Bloodborne ad aver maggiormente raccolto consensi tra i giocatori è stata, senza dubbio, quella relativa alla longevità. Buona, ma non certo paragonabile a quella sperimentata nei due Dark Souls e in Demon’s Souls. Questa è andata a braccetto anche con una non certo elevata quantità di armamenti disponibili, carenza che assume un peso di una certa rilevanza se raffrontata agli altri esponenti del genere reso nuovamente celebre da From Software. Ecco quindi che l’annuncio di due (immancabili) DLC, poi accorpati in uno soltanto, dedicati al gioco erano riusciti ad esaltare i fan: ma The Old Hunters sarà riuscito nell’impresa?
Articoli
24 Dic 2015
Just Cause 3
Uno dei vantaggi più marcati che si ha nel recensire un titolo in ritardo rispetto agli altri portali del settore, è quello di approcciarsi al suddetto gioco già avendo chiare criticità e punti di forza. Questo permette di potersi soffermare con maggiore attenzione su tali aspetti, di modo da avere una conferma diretta di quanto rilevato dai vari colleghi delle altre testate. E non nego che, molto spesso, mi sono trovato pesantemente in disaccordo con quanto rilevato dagli altri recensori, al punto di chiedermi se fossi io ad avere effettivamente un’abbondante dose di prosciutto sopra gli occhi, oppure fossero stati loro ad essere stati sin troppo generosi o immeritatamente critici. Ed è questo il caso di Just Cause 3 che, dopo giorni di prove assidue sul campo (PS4), almeno nel mio caso si è rivelato un gioco decisamente diverso da quanto letto in giro.
Recensioni
11 Dic 2015
The Division
Insultata per il web, presa a male parole ogni qualvolta esce uno dei suoi titoli di punta, sbeffeggiata in lungo e in largo per i forum del pianeta. Se davvero le grandi major dell’industria videoludica dessero perennemente ascolto alla voce dell’utenza, Ubisoft avrebbe già chiuso i battenti da tempo. Oppure si sarebbe limitata a giostrarsi in eterno Rayman e Beyond Good and Evil. Invece, se c’è un plauso che va tributato al colosso che fuInfogrames, è quello di andare dritta per la sua strada, non risparmiandosi tutti i coraggiosi rischi legati al rilascio di una nuova IP. Ed ambizione è una parola che ben si sposa con il plurichiacchierato The Division, che dopo rimandi, voci e risatine, si è da pochissimo mostrato in byte ed ossa grazie ad una versione alpha. Che mi sono concesso il lusso di provare per voi su Xbox One.Indivisibile
Quello dell’early access è un fenomeno oramai frequente su PC, ma decisamente avulso dal contesto console. I ragazzi di Lab Zero, già noti al grande pubblico per il celebre Skullgirls, per presentare il loro prossimo lavoro hanno però deciso di dare una svolta radicale a questa tendenza. Da pochi giorni, difatti, è disponibile al download (gratuito in questo caso) la versione alpha di Indivisibile, produzione attualmente in corso di finanziamento su Indiegogo. Una pratica decisamente inusuale al mercato console, talvolta restio anche a rilasciare semplici demo, ma che se adeguatamente supportata potrebbe rappresentare un vero punto di svolta per i titoli soggetti a crowdfounding.Fallout 4
Non volevo farlo, però quando ho visto che il gioco era in assegnazione redazionale non ho saputo resistere. E dire che avrei preferito godermelo in tranquillità, assaporando ogni passo in maniera quanto più spensierata possibile, senza avere sul collo il fiato ansioso e fastidioso del mio io recensore. Ed èDriveClub Bikes
DriveClub fa schifo. Vittima di un day one indegno, l’esclusiva PS4 targata Evolution ha segnato una vergognosa pagina dell’intrattenimento digitale che, difficilmente, potrà essere superata. Promesso completo, poi monco, indi rimandato a data da destinarsi, a dispetto di proclami che lo volevano debuttare con la nuova console Sony. Infine, ultimo smacco per l’utenza pagante, si è affacciato sugli schermi balbettante, privo di funzioni elementari e funestato da un comparto online praticamente inesistente: un vero schifo insomma. Ecco, ora che i (più che giustificati) detrattori del titolo hanno avuto la loro degna soddisfazione, passiamo ad esaminare con serenità DriveClub Bikes, espansione standalone dedicata al mondo delle due ruote.Quattro nuovi Headset Turtle Beach per la stagione
L’autunno è oramai arrivato, con il suo carico di funghi, castagne e tante altre cose buone da mangiare. E cosa c’è di meglio, una volta a stomaco pieno, di una bella e digestiva sessione di videogaming? E questa stagione, oltre che rifocillare i nostri corpicini, pensa anche al nostro divertimento, grazie ad alcuni dei titoli più attesi dell’anno: Call of Duty Black Ops III, Halo 5 e Starwars Battlefront hanno già invaso, o stanno per farlo, le nostre console. E puntuale come la prima brezza, ecco che anche Turtle Beach si appresta ad accompagnare le nostre frenetiche sparatorie (virtuali, s’intende) con una nuova gamma di headset appositamente studiati.Siete pronti a scoprirli con noi?Bedlam
I tie-in, adattamenti videoludici di popolari blockbuster cinematografici, sono quasi una fastidiosa (vista la qualità spesso infima degli stessi) costante del mondo dei videogames. Come non ricordare immortali capolavori digitali del calibro di E.T., capaci di rallegrare anche i deserti più remoti, oppure il più recente Rambo, in grado di far rimpiangere il peggior Stallone? Meno popolari, invece, sono le trasposizioni videoludiche di opere cartacee di cuiBedlam è l’ultimo, bizzarro, esponente.
Recensioni
28 Ott 2015
Doom
Ne è passato di tempo da quando Bethesda rivelò alla platea videoludica di essere impegnata nella realizzazione di un nuovo capitolo di Doom. Ed il rilascio di Wolfenstein: The New Order, accompagnato dalle iscrizioni alla closed beta del popolare franchise aveva illuso i fan di un’uscita non troppo lontana nel tempo. Peccato che l’avventura di B.J. Blazkowicz abbia visto la luce a maggio dello scorso anno e solo adesso, quasi a sorpresa, id Software abbia lanciato un ristretto alpha test, volto principalmente a fornire una prima verifica della solidità dell’infrastruttura online.Dragon Quest Heroes
Immobilismo è una parola che ben si sposa con il panorama videoludico nipponico, sin dagli albori ancorato a meccaniche e tipologie oramai avviluppate su loro stesse. Tra queste ritroviamo il genere dei musou, action caratterizzati da un button mashing quasi sempre privo di personalità e profondità che, di iterazione in iterazione, pur cambiando ambientazioni e saghe di riferimento, si è sempre rivelato un mero reskin dell’idea partorita dai ragazzi di Omega Force. Per questo motivo avevo accolto con sufficienza l’annuncio di Dragon Quest Heroes: L’Albero del Mondo e le Radici del Male (d’ora in poi solo Dragon Quest Heroes, che il titolo completo è sfiancante da scrivere): mi aspettavo l’ennesima operazione copia/incolla, ambientata nell’universo dell’omonima saga ruolistica (anche essa non certo incline ai mutamenti), priva di appeal e di guizzi creativi. E solo il dio dei videogiochi può sapere quanto mi sbagliassi.Guardiamoci INDIEtro
Torna la rubrica di cui nessuno sentiva la mancanza! Questa volta è Simone "the_wlf" Cantini a vomitare parole sulla situazione del mercato indie.Saint Seiya: Soldiers’ Soul
Dakishimeta kokoro no kosumoAtsuku moyase kiseki o okoseKizu-tsuita mama ja inai toChikai-atta haruka na gingaPegasasu fantaji so sa yume dake waDare mo ubaenai kokoro no tsubasa dakaraSaint Seiya shonen wa minnaSaint Seiya ashita no yusha (oh yeah)Saint Seiya pegasasu no yo niSaint Seiya ima koso habatake! Capisco che magari non tutti mastichino il giapponese così bene come il sottoscritto (coff coff: in realtà non vado oltre un banale nanji desu ka?), ma sono sicuro che abbiate già capito di cosa sono in procinto di parlare. Come? Non avete capito? Ok, forse è il caso di scendere dall’alto del Cosmo (ehm) per tornare a calcare un terreno più comprensibile. Forse siete più da medaglia di Bronzo (ri-ehm), piuttosto che d’Oro (eddai!), ma credo sia più congeniale canticchiare unsono i Cavalieri dello Zodiaco, hanno nomi importanti, sono grandi e forti eroi… no dai, Pegasus Fantasy è troppo più figa come sigla!Nobunaga’s Ambition: Sphere of Influence
Che le console non siano il terreno più fertile per gli strategici è oramai un concetto assodato, basta difatti dare una scorsa allo striminzito elenco di prodotti simili rilasciati su tali macchine da gioco nel corso degli anni. È per questo che stupisce molto la scelta fatta da Koei che ha spinto lo studio nipponico a distribuire su PS4 l’interessante Nobunaga’s Ambition: Sphere of Influence, ultima incarnazione di un brand assai popolare in terra giapponese, ma decisamente misconosciuto al di fuori dell’arcipelago nipponico. Scelta vincente? Scopriamolo assieme.Polychromatic
Lo scrivevo solo poche review fa di come quello dei twin stick shooter fosse un genere oramai inflazionato tra le produzioni indipendenti. E visto che muoio quotidianamente dalla voglia di cimentarmi nell’ennesimo esponente di questa innovativa tipologia ludica, ecco che mi sono imbarcato nella prova sul campo di Polychromatic, seconda opera dei ragazzi di Brushfire Games che, stranamente, si è rivelata essere un bizzarro e visivamente coloratissimo survival horror! Credici…
Recensioni
8 Ott 2015