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Recensione Forza Horizon 3

di: Simone Cantini

Le righe che ci accompagnano al nucleo portante di una recensione mi hanno sempre messo in difficoltà, dato che hanno il compito di catturare (mi auguro) l’attenzione di voi lettori e, contemporaneamente, far capire nel minor numero di parole possibili quale sia la tipologia di gioco che mi accingo ad illustrare. Tutte le volte mi riprometto di essere il più sintetico, per quanto esaustivo, possibile. Purtroppo, però, mi rendo conto che spesso finisco per essere inutilmente prolisso, magari poco interessante e scarsamente divertente. Stavolta, invece, non succederà (vabè, in realtà mi sono dilungato assai ugualmente) e mi limiterò a dirvi che Forza Horizon 3 è una figata colossale.

https://youtu.be/vD1ccSM9qiA

Welcome to Australia

Non sono un gran fan dei racing, dato che quando si tratta di videogames preferisco maggiormente cimentarmi in imprese che difficilmente potrei replicare nella vita reale. Di sicuro falciare a colpi di BFG orde ululanti di creature demoniache rappresenta un’esperienza ben più impensabile del mettermi al volante di una vettura. Poi però capita di posare le mani sul titolo in grado di sovvertire questi pensieri, lasciandoti addosso la voglia di tornare quanto prima a giocare. Mi era già successo, in questa generazione, con Driveclub ed il precedente titolo di Playground, però è con Forza Horizon 3 che l’amore per le quattro ruote virtuali è tornato dopo secoli a ritagliarsi uno spazio importante nel mio cuore videoludico. Abbandonati i panni del classico pilota desideroso di emergere, stavolta ci troveremo ad impersonare l’organizzatore del popolare festival corsistico, situazione che andrà sensibilmente a mutare la nostra capacità di manovra all’interno della vastissima (due volte più estesa del precedente episodio) mappa australiana. La nostra abilità di piloti, difatti, oltre a permetterci di incamerare crediti necessari a mettere le mani sugli oltre 350 bolidi presenti nel gioco e ad accrescere il nostro livello, sarà indispensabile per attirare nuovi fan, il cui numero sempre crescente ci permetterà di espandere la manifestazione, grazie all’apertura di nuove sedi ed al loro ampliamento. Questo avrà come logica conseguenza l’aumento delle attività presenti sulla mappa, il cui impressionante numero renderà tutt’altro che monotono anche il più semplice degli spostamenti. C’è sempre qualcosa da fare sul territorio australiano, siano semplici corse su circuito, prove di abilità, gare contro il tempo, cartelloni da abbattere o autovelox da incenerire. Interessante anche la possibilità di formare carovane con i vari Drivatar che incontreremo e che poi potremo sfidare in una lotta all’ultimo centimetro. Le intelligenze artificiali, rese note ed amate da Forza 5, fanno il loro prepotente ritorno anche in Forza Horizon 3, sia sotto forma di avversari che di alleati: in alcuni momenti di gioco, difatti, ci verrà data la possibilità di sfidare il Drivatar dei nostri amici, che potremo poi reclutare all’interno della nostra squadra. Questa avrà quattro slot disponibili e sarà utile per aumentare il numero di crediti, punti esperienza e fan che potremo guadagnare, il tutto grazie alle performance fatte registrare dai compagni. Le novità andranno ad impattare direttamente anche sulle varie gare che potremo affrontare: dato che vestiremo i panni dell’organizzatore del festival, difatti, in alcuni frangenti avremo la possibilità di creare eventi personalizzati, andando a determinare la tipologia di vetture utilizzabili ed i vari parametri che regoleranno la gara. Il tutto potrà poi essere salvato e condiviso con gli altri giocatori, andando di fatto a creare un catalogo di situazioni potenzialmente infinito.

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Più motori per tutti

La varietà sembra quindi essere uno degli indiscussi punti salienti di Forza Horizon 3, ma il tutto cadrebbe miseramente su se stesso se non fosse accompagnato da un modello di guida soddisfacente. E anche in questo caso l’esclusiva Xbox One dimostra ancora una volta come la macchina Microsoft sia ancora una volta la scelta migliore per gli amanti dei racing. Il modello di guida adottato, difatti, grazie alla sua estrema scalabilità riuscirà senza dubbio ad accontentare i palati più disparati. Gli amanti dell’arcade più sfrenato, attivando tutti gli aiuti, si troveranno davanti un titolo pur sempre impegnativo, anche se decisamente più immediato, mentre i patiti della simulazione (per quanto concesso dal mondo console) potranno contare su modello di guida comunque realistico ed impegnativo. Quale sia la vostra scelta sarà sempre possibile ricorrere al tuning delle varie vetture, grazie alla possibilità di intervenire su un quantitativo importante di parametri, oltre che a modificare fisicamente la componentistica dei vari mezzi. Questi rappresentano un ulteriore punto di eccellenza di Forza Horizon 3, grazie ad una resa visiva di ottima fattura, considerando che parliamo di un titolo open world sconfinato. Grazie al consueto AutoVista potremo ammirare in prima persona l’ottimo lavoro svolto dai grafici di Playground, mentre sarà su strada che le varie tipologie di motori presenti nel gioco faranno la voce grossa. Il catalogo messo in pista da Forza Horizon 3 è impressionante per qualità e varietà, sia che si tratti di supercar, fuoristrada o auto più vicine alla nostra quotidianità. E vi assicuro che sfrecciare per le lande deserte dell’Outback a bordo di una Lamborghini Centenario, per quanto improbabile, è un’esperienza davvero esaltante. Magari mentre il meteo dinamico muta sotto i nostri occhi il panorama che ci scorre velocemente attorno.

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Deliziare occhi ed orecchie

Oltre che su strada Forza Horizon 3 dimostra tutta la potenza dei suoi cavalli anche sullo schermo, grazie ad una resa visiva eccellente e priva di macroscopiche sbavature. Visivamente, considerando anche l’estensione e la ricchezza della mappa di gioco, il titolo Playground rappresenta un ottimo biglietto da visita per le potenzialità di Xbox One. Il motore di gioco è quanto mai fluido ed ancorato ai 30 frame al secondo, gli effetti climatici (pur non raggiungendo le vette del titolo Evolution) sono molto convincenti e riescono a rendere ancora più vivo l’ambiente di gioco. Ottimo anche il comparto audio, grazie agli ottimi campionamenti dei vari motori e alla presenza di una soundtrack di ottima fattura, spalmata all’interno di un nutrito gruppo di stazioni radio tematiche le cui proposte spaziano dal metal alla musica classica, passando per l’hip hop, l’alternative, la dance e molto altro ancora. Se questo non vi bastasse sarà comunque possibile riprodurre la propria musica, oppure accedere al servizio Groove Music. Anche riguardo l’interazione multigiocatore Forza Horizon 3 non delude le aspettative, anzi, riesce a stupire ancora una volta: come se non bastassero le sfide tra Drivatar e sui tempi, sarà possibile giocare l’intera campagna in cooperativa, unirsi o creare un club con cui gareggiare assieme, oppure lanciarsi in sfide competitive vere e proprie. Nessun difetto quindi? Proprio a voler cercare il pelo nell’uovo si potrebbero citare i caricamenti un po’ troppo lunghi, la presenza di un po’ di aliasing e la mancanza del doppiaggio in lingua italiana. Certo, parliamo di un racing il cui substrato narrativo è poco più che pretestuoso, ma trattandosi di una esclusiva first party di un certo peso una simile situazione mi ha fatto tornare indietro di parecchi anni.

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Ci sarebbero ancora tantissime parole da spendere per Forza Horizon 3, ma credo che giunti a questo punto menzionare il ritorno della casa d’aste e la possibilità di creare e condividere le livree sia quanto mai superfluo. L’eccellenza del titolo Playground merita maggiormente di essere gustata con mano che decantata a parole, dato che anche solo questo muro di testo è servito unicamente ad illustrare e a rendere giustizia ad una percentuale risibile dell’offerta ludica dell’esclusiva Microsoft. Fate così, comperatelo e basta. Al resto penserà lui.