Intervista

Quattro chiacchiere con… Jemima Tyssen Smith

di: la.saku

A dispetto del suo essere una produzione smaccatamente arcade, che fonda la propria identità ludica sul puro e sfrenato divertimento, OlliOlli World si distanzia fortemente dai due precedenti episodi della serie sviluppata da Roll7, in virtù di un world building più elaborato e complesso di quanto si possa pensare. È innegabile, difatti, come il comparto narrativo dell’ultimo arrivato del brand possa vantare un cast di personaggi sicuramente più sfaccettati e strutturati, capaci di conferire al tutto la proverbiale (e piacevole) marcia in più. E Lucca Comics and Games 2022 ci ha dato l’opportunità di scambiare quattro chiacchiere con Jemima Tyssen Smith, Narrative Designer presso il team britannico, che si è occupata proprio della caratterizzazione dei vari membri del cast del titolo.

Per visualizzare i video di terze parti è necessario
accettare i cookie con finalità di marketing.

Parole animate

Un processo creativo, quello che l’ha vista coinvolta, molto più complesso di quello che si potrebbe pensare, dato che, come sostenuto da lei stessa, si è trattato di un lavoro puramente testuale, con l’unico supporto visivo collaterale fornito unicamente dalla sua fantasia. Essendo incapace di disegnare, come candidamente confessato nel corso della chiacchierata, il suo ruolo è stato quello di definire in forma unicamente scritta le caratteristiche estetiche e caratteriali dei vari character presenti in OlliOlli World. È stato spontaneo, a questo punto della discussione, chiederle se nel portare a termine il proprio lavoro avesse finito per far confluire all’interno dei vari personaggi aspetti provenienti da persone reali, come amici o conoscenti, o magari anche sfaccettature della propria personalità. Jemima non ha potuto fare a meno di confermare come sia impossibile per un autore, o un’autrice, lasciare fuori dal processo di scrittura elementi provenienti dal proprio background personale, che finiscono per confluire in maniera quasi inconscia ed automatica all’interno del progetto. Andando più nel dettaglio al riguardo, ci ha rimandato in maniera sibillina al DLC Finding the Flowzone, uscito da pochissimi giorni (e di cui vi parleremo tra qualche giorno), al cui interno non dovrebbero mancare proprio riferimenti al suo vissuto privato. Un desiderio di trasporre su carta le proprie emozioni ed i propri pensieri che parte da lontano, come lei stessa ci ha raccontato visibilmente emozionata, e che l’ha vista impegnata a creare personaggi fantastici sin da quando era una ragazzina. Un desiderio forte e pressante, nato dalla passione sfrenata per la lettura, iniziata (da buona inglese) con Jane Eyre, il suo romanzo preferito, e che l’ha portata anche ad ottenere una piccola rivincita personale, nel momento in cui è riuscita a vedere realizzato all’interno di un videogioco una di quelle creature partorite in gioventù dalla sua sconfinata fantasia. Un’emozione, questa, che si rinnova ogni volta che si giunge alla fine del processo creativo e che, anche nel caso di quanto da lei fatto con OlliOlli World, non ha potuto fare a meno di renderla felice ed esaltata del modo in cui le sue idee sono state trasposte sullo schermo dagli artisti in forza a Roll7.

Un mondo aperto a tutti

Essendo il gioco fortemente ancorato al mondo dello skateboarding, seppur lontano anni luce dalle velleità simil realistiche di altre produzioni analoghe, è stato lecito chiedere a Jemima se ci siano state delle difficoltà particolari nel processo di costruzione dei personaggi, in virtù del fatto che lei stessa si è definita una skater amatoriale. Fortunatamente, come si può evincere anche dal background creativo di Roll7, a venirle in soccorso sono stati i membri del team, tutti fortemente legati al mondo della tavola su ruote. Un gruppo di lavoro che è stato in grado, grazie alla loro esperienza che rasenta il professionismo in tale ambito, di calarla alla perfezione all’interno di questo mondo, ricco di aspetti tecnici difficili da sviscerare per un profano, ma animato da uno spirito di inclusione a 360° fortemente marcato. E non è certo un caso che le tematiche dell’inclusività siano state tenute in forte considerazione durante tutto il processo di sviluppo di OlliOlli World, e che sono sublimate in maniera perfetta per mezzo dell’editor del nostro personaggio. Un elemento, questo, oramai comune e dato quasi per scontato, ma che proprio per mezzo delle sue (quasi) infinite possibilità di personalizzazione, permette a chiunque di dare vita al proprio alter ego ideale, senza che ci siano barriere gender ed estetiche di nessun tipo. E questa voglia di rendere il gioco accessibile a chiunque, anche a livello di approccio puramente ludico, è stata particolarmente apprezzata da Jemima, che ha ammesso di non essere una giocatrice molto dotata, ma che proprio in virtù di questa scalabilità, è riuscito a riservarle anche qualche piccolo momento di gloria, soprattutto in occasione delle sfide a distanza con gli amici.

Un incontro decisamente piacevole ed informale quello avuto con Jemima Tyssen Smith, perfettamente in linea con le atmosfere scanzonate che caratterizzano l’esperienza che risponde al nome di OlliOlli World. La chiacchierata è servita ad offrire un piccolo spaccato su quello che, dall’esterno, spesso appare come una fase meno appariscente e sfacciata del processo creativo di un videogioco, ma che se ben amalgamata all’interno dell’intera catena, riesce a fornire quel guizzo in grado di fare la differenza. Proprio come accade nel lavoro firmato Roll7.