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Recensione di Tom Clancy’s Ghost Recon Advanced Warfighter

Recensione di Tom Clancy's Ghost Recon Advanced Warfighter di Console Tribe

di: Redazione

Si è parlato e visto molto di questo gioco ma il
fatidico giorno finalmente è arrivato. Il 9 Marzo tutti i possessori di
Xbox 360 sono stati liberati da ogni perplessità sulle potenzialità
della propria console. Ghost Recon Advanced Warfighter (G.R.A.W.) senza
dubbio è attualmente il titolo di maggior spessore su Xbox 360 e il
primo a darci la sensazione che il muro che porta alla Nextgen sia
stato abbattuto. A conti fatti G.R.A.W. risulta essere uno dei
primissimi titoli mostrati per Xbox 360: già allo scorso E3 era
possibile assistere alle prime immagini nello stand Ubisoft. E’ stata
una sorpresa non trovarlo al lancio della console come annunciato, i
primi video e screenshot apparvero subito favolosi per cui ci fu un
forte disappunto quando il gioco non fu presentato nella line up della
360. Le aspettative intorno al gioco sono aumentate ancora di più negli
ultimi 3 mesi ma Ubisoft ci ha ripagato con un titolo eccezionale.
Probabilmente il miglior titolo della serie Ghost Recon firmata da Tom
Clancy e senza alcun dubbio il più bello graficamente su Xbox 360.
Quando
Ghost Recon Advanced Warfighter fu annunciato su 360, parve da subito
un progetto molto ambizioso: Ubisoft sembrava chiedere troppo
all’engine grafico cercando di ambientare il gioco interamente in una
metropoli devastata dalla guerriglia con particolari dettagliatissimi
ed effetti di luce avanzati. Ammirando gli screenshot del gioco
destavano curiosità quelle schermate picture-in-picture negli angoli
del display e ci chiedevamo quale potesse essere la loro utilità, gioco
tra le mani andiamo a scoprire ogni singolo dettaglio di questo
capolavoro per 360. Rispetto alle precedenti versioni della serie
uscite su Xbox, G.R.A.W. condivide l’ambientazione e lo stile ma
assolutamente non le meccaniche di gioco che nel prodotto in questione
sono decisamente innovative e mettono un punto saldo in un genere che è
destinato ad evolversi parecchio. Siamo davanti ad uno sparatutto
tattico in terza persona che riunisce e sintetizza su console tutto lo
spessore che questi titoli offrono sul PC. Questo grazie ad importanti
modifiche nel gameplay e nella gestione delle unità di supporto
supplementari che ne semplificano l’approccio. Le fasi di gioco si
basano sui meccanismi della guerra moderna e il condimento tecnologico,
una volta tanto, rappresenta la base di partenza per un prodotto
innovativo e non la sua finalità.
Voi impersonificate il ruolo di
Scott Mitchell al comando dei fantasmi, una unità d’elite della
fanteria leggera americana i cui componenti sono riconosciuti per la
loro abilità ed eroismo nell’affrontare missioni particolarmente
delicate. Il gioco è ambientato in un futuro prossimo, ma estremamente
realistico e con tecnologie per lo più esistenti o in sperimentazione.
Affronterete una crisi internazionale in Messico nel 2013, portando a
segno una serie di missioni mirate per il vostro governo. In
particolare vi trovate a Città del Messico come parte dell’unità di
sicurezza incaricata di sorvegliare e proteggere un summit tra i
leaders di Messico, Canada e Stati Uniti. Il disastro subentra quando i
ribelli messicani attaccano il summit, uccidendo il primo ministro
canadese e causando la scomparsa dei presidenti di Messico e Stati
Uniti. Nel corso della campagna incontrerete una massiccia resistenza
da parte di ribelli, veicoli corazzati ed elicotteri, partendo
dall’intenso centro della metropoli fino a raggiungere le spoglie
baracche nella periferia. Affronterete tutto ciò insieme a 3 compagni
che saranno ai vostri ordini e in alcuni tratti col supporto di veicoli
a terra e in aria. I luoghi più caratteristici sono riprodotti con
estrema fedeltà come Chapultepec, una collina rocciosa dominata da un
antico castello nel cuore di Città di Messico e la famosa Angel Plaza.
La prima cosa che noterete riguardo al gioco in effetti è proprio la
riproduzione della città, talmente realistica da lasciarvi a bocca
aperta. Durante la campagna farete numerosi giri in elicottero che vi
porteranno da un capo all’altro della città e potrete vedere a perdita
d’occhio l’estensione della città con strade e edifici fino
all’orizzonte. Appena atterrati vi sentirete immediatamente risucchaiti
nella metropoli e dovrete cercare di venirne fuori conseguendo gli
obiettivi lottando tra palazzi, strade, monumenti, mezzi del tutto
fedeli alla realtà. Il dettaglio grafico non si esprime solo nella cura
dei personaggi, i quali sono tra i migliori visti nei moderni fps, ma
anche negli effetti di luci e ombre davvero unici. La luce del sole è
così intensa che a volte risulta addirittura oppressiva con dei
riflessi che in alcune situazioni potrebbero anche disturbarvi, questo
particolarmente quando si sta puntando attraverso il mirino in
prossimità di specchi d’acqua o controsole. L’elevato contrasto dovuto
a questo effetto rende alcune aree davvero difficili da osservare ma
tale intensità della luce e dei colori è voluta e rispecchia la realtà
di un’area prossima all’equatore. Bisogna però dire che è un peccato
per una città così magnificamente riprodotta essere così vuota, sembra
una città fantasma. Considerato che Città del Messico conta 9 milioni
di abitanti sembra che siano tutti spariti o chiusi in casa. Lo stesso
dicasi per le auto, non se ne vede una in movimento, nessuna scena di
vita quotidiana insomma. A dire il vero è proprio il realismo con cui è
riprodotto il tutto a far notare questa mancanza.
Le dimensioni
della città influiscono sul Gameplay infatti le missioni si svolgono
attraverando di volta in volta determinati blocchi della città.
Nonostante ciò ci sono spesso diversi modi per andare da un punto
all’altro della mappa e raggiungere l’obiettivo. Questo a mio avviso è
un punto a favore del gioco perchè nn ci si sente quasi mai imbrigliati
in uno schema predefinito e si è incoraggiati a cercare la miglior via
tutto a vantaggio dell’aspetto tattico. Se, per esempio, vi imbattete
in un blocco di nemici in mezzo alla strada potrete aggirare l’ostacolo
incalzando il nemico da un’altra angolazione. Altre missioni vi
permettono di salire sui fabbricati permettendovi di trarre vantaggio
dalla posizione sopraelevata anzichè affrontare il nemico con un
assalto diretto. Resta il fatto che non c’è totale libertà d’azione e
potrà capitarvi spesso di imbattervi nei confini della mappa senza che
vi siate particolarmente allontanati. Per la maggior parte del tempo
però non vi sentirete assolutamente vincolati ma, perfettamente calati
nella missione, la tensione salirà ai massimi livelli. Non c’è nulla di
più entusiasmante che girare l’angolo di una strada apparentemente
calma e libera da nemici per poi sentirvi sfiorare dai proiettili,
esclamerete: ” …eccolo! Cecchino maledetto! Si è nascosto su
quell’edificio, mando avanti il Drone a stanarlo…”. Vi starete
chiedendo cosa sia il Drone. Per aiutarvi ad attaversare questi
massicci campi di battaglia, il gioco oltre al supporto di tre compagni
di squadra vi permette di controllare anche veicoli di vario tipo.
L’elemento di supporto robotizzato U.A.V. (meglio noto come Drone) per
esempio, vi darà la possibilità di individuare i nemici appostati. I
nemici, così come gli obiettivi e i vostri compagni di squadra sono
segnati digitalmente sull’HUD ovvero il visore integrato nel vostro
casco di ultima generazione, in questo modo potrete comandarli anche
quando non sono nel vostro raggio d’azione e ottenere importanti
informazioni sincronizzandovi sulla loro visuale. Bisogna sottolineare
che il contorno che appare sul display dovrebbe rappresentare il
pannello che il giocatore ha davanti all’occhio sinistro nel casco, ma
è poco coerente con il contesto giocando in terza persona. Le
interferenze elettromagnetiche sulla telecamera dovute ad esplosioni
sono grandiose, enfatizzando nel giusto modo la drammaticità
dell’evento e creando un certo panico.
L’innovativo sistema di
comando, che Ubisoft ha battezzato con l’altisonante termine Cross-Com,
è una derivazione di quello ottimo in uso in Brothers in Arms, ed
unisce una grande immediatezza ad una moderata profondità tattica. Le
quattro direzioni della croce digitale (da qui il termine cross) sono
assegnate nell’asse verticale ai comandi da impartire ed in quello
orizzontale alla selezione dei mezzi; andando a destra e a sinistra si
alternano truppe, elicotteri, blindati e varie altre unità che, una
volta selezionate, vengono comandate con le direzioni alto e basso.
Capire come utilizzare il Cross-Com è semplice, ed anche il più
ostinato oppositore della strategia non avrà più scuse per mettere un
pizzico di tattica in partita. I certosini pianificatori, invece,
dovranno sottostare a qualche compromesso di troppo, visto che i tre
personaggi al nostro comando agiscono come un’unica entità, non possono
essere separati per triangolazioni e coperture come nei più estremi
sparatutto tattici, svolgendo il ruolo di apprezzabili congregari e
poco più.
I comandi per i compagni di squadra sono abbastanza
basilari. Come già detto, non è possibile comandarli singolarmente ma
bisogna farli muovere in gruppo puntando la zona da raggiungere e
premendo in avanti sul Cross-Com. Sarà sempre compito vostro regolare
lo stato di allerta della squadra; avrete due possibilità, procedere
cautamente in silenzio oppure lanciarvi all’attacco col fuoco di
soppressione. Oltre ad indicare la zona dove appostarsi è possibile
raggruppare i compagni a se. Un appunto sulla intelligenza artificale
dei compagni di squadra, ho notato che in funzione di dove vengono
appostati possono essere più o meno intelligenti e quindi utili. Dietro
una copertura bassa sono davvero preziosi nell’indebolire il nemico ma
non sono molto intelligenti nell’operare quando posti dietro agli
angoli, troppo spesso tendono a piazzarsi in mezzo alla strada
esponendosi al pericolo nemico. Allo stesso modo non sono molto bravi a
sfruttare il carroarmato come copertura anche se in linea di massima
cercano di interagire con l’ambiente per proteggersi. Comandare i
compagni di squadra non sarà uno dei punti forti di G.R.A.W. ma si
integra bene nell’aspetto tattico del gioco e il loro apporto è ben
bilanciato. Sarà comunque il protagonista da voi impersonificato a
dover fare il grosso ma i compagni sono un ottimo supporto. L’uso dei
mezzi, anche se indiretto, è invece fonte di grande gratificazione,
dato che vedere carri armati, elicotteri, unità robotizzate da
ricognizione agire in base ai nostri ordini sviluppa l’esperienza di
gioco, immettendo inedite sfumature tattiche e soprattutto un grande
coinvolgimento personale. Questo si fonde più che bene con l’eccellente
ricostruzione di ambienti e di suoni e con le favolose esplosioni,
dando ad alcuni frangenti una epicità ed una spettacolarità che
pochissimi giochi possono vantare. La gestione dei veicoli di supporto
è fondamentale in alcune missioni, questi non sono indistruttibili per
cui starà a voi tenerli a distanza tale da non essere abbattuti.La
natura tattica del gioco fa si che la lotta a distanza sia un elemento
chiave per non attirare su di se numerosi nemici per cui usare armi con
mirino per colpire il nemico da estrema distanza diviene una componente
importante, in tal caso l’U.A.V. si presta egregiamente a svolgere la
funzione di sonda del territorio. Purtroppo non è possibile dirigere i
carriarmati ovunque sul campo di battaglia ma è possibile solo ordinare
di avanzare o arretrare come se fossero su un binario, nonostante ciò
restano molto utili soprattutto se usati come copertura.
G.R.A.W.
ancora più che nei passati capitoli della serie vi impegnerà con un
enorme quantità di comandi da impartire al vostro personaggio. Come già
detto oltre ai compagni c’è da comandare mezzi straordinari ma anche
nelle abilità del personaggio ci sono delle succose novità. Potrete
appoggiarvi alle pareti semplicemente premendo verso di esse e
spostarvi spalle al muro fino a raggiungere gli angoli dai quali
sbirciare rimanendo in copertura; potrete anche cambiare direzione
sempre rimanendo incollati alla parete. Il gioco vi permette di sparare
da dietro gli angoli o da un muro basso senza esporre ecessivamente la
sagoma del personaggio anche se questo metodo per sparare è poco
accurato; se usate il mirino sarete più precisi ma dovrete
necessariamente esporvi. Potrete chinarvi o avanzare strisciando o
addirittura lanciarvi a terra scivolando se premete per stendervi
mentre correte. C’è una modalità con visore notturno utile in
situazione di scarsa luce per individuare la sagoma nemica tuttavia la
sua efficacia e il suo raggio d’azione sono inversamente proporzionali
alla luce presente.
Come potete dedurre ci sono una marea di
controlli per cui inizialmente vi sembrerà un’impresa impossibile
giocare a G.R.A.W, tuttavia con un pò di pratica diventerà tutto
naturale e potrete apprezzare l’utilità di ogni singolo tasto sul pad
anche se resta la sensazione che i controlli potessero essere
perfezionati. Il gioco naturalmente presenta la possibilità di
usufruire di una mappa, davvero facile interagire con essa e molto
espressiva grazie ad una riproduzione 3D del territorio all’interno
della quale gli edifici compaiono come blocchi stilizzati; potrete così
dedurre numerose informazioni utili come la distanza dall’obiettivo,
rilevare la posizione dei nemici individuati dal Drone e scegliere il
percorso ottimale. A tal proposito una nota negativa, potrete avere la
brutta sorpresa di trovare bloccata la strada da voi scelta anche se
sulla mappa vi appariva sgombra.
Il fatto che è possibile morire con
pochi colpi implica un approccio al gioco improntato alla tattica. Per
fare un confronto con un altro gioco di guerra, non aspettatevi un COD2
ambientato ai giorni nostri e quindi con armi moderne! In G.R.A.W. è
possibile colpire il nemico con accuratezza solo restando fermi o
muovendovi lentamente, maggiore sarà il vostro movimento, più grande
sarà l’apertura del mirino con conseguente perdita di precisione nel
colpo. Sebbene rispetto ai tattici puri sia semplificato, Advanced
Warfighter non è il gioco che va affrontato a testa bassa, e la cautela
ed i margini di copertura saranno elementi fondamentali per il successo
della partita. Dovrete necessariamente interagire con l’ambiente e con
i mezzi di supporto per avanzare sani e salvi, questo fattore dà senza
dubbio una maggiore tensione al giocatore ma potrebbe scoraggiare chi è
alle prime armi con questo genere di gioco. Il mio consiglio è di
insistere evitando di lanciarvi allo sbaraglio ma avanzando con
intelligenza, solo così assaporerete l’essenza del gioco. Nonostante la
natura tattica è fuori da alcun dubbio che il gioco è improntato
all’azione, sarete costantemente aggiornati sulla situazione e sul
prossimo obiettivo dai vostri compagni tramite il vostro HUD e le fasi
di battaglia sono davvero concitate. Per dare al gioco un’impronta
maggiormente realistica non sono presenti medikits sul terreno di
battaglia, occasionalmente potrete trovare punti dove rifornirvi di
munizioni e recuperare un pò di energia, lo stesso accadrà quando
raggiungerete un punto di estrazione per spostarvi in un’altra location
della città.
La campagna impegnerà la maggior parte dei giocatori
per almeno 10 ore contando i restart dopo una morte, tuttavia è
abbastanza divertente e intrigante da poter prendere facilmente in
considerazione il fatto di rigiocarla in modalità difficile, cosa
davvero impegnativa. La longevità del gioco è rafforzata dalla
possibilità di giocare in 16 su Xbox Live. Ci sono standard deathmatch
(tutti contro tutti), con la possibilità di scegliere tra 10 mappe
diverse. Alcune mappe sono simmetriche ma comunque diversificate
all’interno, le ambientazioni offrono una ottima varietà per soddisfare
i gusti di ogni giocatore, molte coperture per i giocatori “camperoni”
oppure ambienti più aperti per un gameplay più veloce. Uno degli
aspetti più interessanti del multiplaer di G.R.A.W. è la possibilità di
fare campagne in cooperativa anche se si hanno solo quattro mappe a
disposizione per tale modalità. La cooperativa è davvero divertente e
ottima per variare il gioco in multiplayer, la difficoltà è ben
proporzionata al numero di partecipanti.
Molto buono il gioco via
split screen, che può essere miscelato ad altri sistemi di connessione
quali rete locale o live, cosa solitamente non possibile
(colpevolmente) negli altri prodotti.
Il sonoro del gioco supporta
in maniera eccellente la fantastica grafica. Le diverse armi hanno
degli effetti davvero unici e, a detta degli sviluppatori, riproducono
fedelmente le armi originali. Gli effetti sono davvero puliti e
d’impatto supportando egregiamente il coinvolgimento nel gioco.
Abbattere un mezzo nemico o sparare dall’elicottero sono sensazioni
davvero uniche e sufficienti a far pompare il sangue nelle vene a
qualsiasi fan dei giochi di guerra. Far esplodere un veicolo e lanciare
i razzi è davvero un’esperienza notevole, se dotati di un buon impianto
acustico vi sembrerà che le esplosioni siano vicino a voi. C’è anche
della musica che ogni tanto emerge durante il gioco durante determinate
fasi quasi a suonare la carica o a sottolineare momenti particolarmente
delicati, fondamentalmente è il tema del gioco che si sente in
sottofondo ma durante alcune sequenze sull’elicottero viene riprodotta
della muscia rock anche se per alcuni potrebbe risultare abbastanza
fuori luogo.
Tecnicamente il gioco, forte della sua originalità,
della grande ricostruzione degli ambienti e delle esplosioni più
realistiche mai viste in un videogioco, impressiona non poco. Anche se
di tutti i reparti quello grafico è il più impressionante è anche
quello con le maggiori sbavature. Da un lato texture ad altissima
definizione, animazioni molto convincenti realizzate sui movimenti di
professionisti, giochi di luce favolosi ma a volte ci sono delle
situazioni di bad clipping (nella grafica 3D è l’eliminazione dei
poligoni che non dovrebbero rientrare nel campo visivo del giocatore
ovvero la “linea dell’orizzonte” ideale) davvero spiazzanti e spesso
posizioni e prospettive risultano errate. Inoltre ai favolosi modelli
poligonali dei vostri personaggi si contrappongono nemici spogli e dal
minimo dettaglio, cosa quasi mai avvertibile visto che gli scontri
avvengono a distanza ma che, nel caso dell’ambasciatore da scortare, ad
esempio, diventa abbastanza evidente. Capita che qualche soldato si
incastra in anfratti del fondale ma sono dettagli insignificanti se
confrontati con la maestosità grafica del gioco.
La buona notizia
per coloro i quali usano una TV standard è che la qualità grafica è
tale da essere comunque apprezzabile. HDTV ovviamente è il meglio ma
anche con un collegamento intermedio come la RGB o S-Video è evidente
che un gioco del genere non potrebbe girare su una console della
passata generazione.
Se amate sparatutto e giochi d’azione e avete
una Xbox 360 G.R.A.W. è il gioco da avere. Una solida base offline per
campagne in solitaria e una varietà unica di azione online pongono
questo gioco in cima ai titoli attualmente disponibili per 360, forse
il migliore. Anche chi non ama il genere dovrebbe almeno provare il
gioco, dato che G.R.A.W. rappresenta quanto di meglio uno sparatutto
tattico possa offrire, restituenduci un indice delle effettive
potenzialità della Xbox 360.


PRO

  • Originale e spettacolare
  • Gestione della squadra semplice e immediata
  • Multiplayer ben curato
  • Grafica e sonoro eccelsi

CONTRO

  • Controlli perfezionabili
  • Un pò corto il single player per i più esperti
  • Piccole sbavature grafiche