Recensione Recensione di Disney Universe
Recensione di Disney Universe di Console Tribe
di: Riccardo "RATM" PrimaveraPirati dei Caraibi, Monster & Co., Wall–E, Il Re Leone, Alla Ricerca di Nemo… Quanti di voi hanno rivissuto, leggendo questi nomi, dei piacevoli ricordi d’infanzia? Eh già, è innegabile che le opere create da Disney e Pixar hanno da sempre un ruolo importantissimo nella crescita dei bambini (e non). Sono avventure che stimolano la fantasia e che esaltano qualità positive come l’amicizia, il coraggio, l’amore e la fiducia: avventure che, quindi, si adattano perfettamente ad una trasposizione videoludica!
Appartiene a questo filone Disney Universe, ultima fatica dei Disney Interactive Studios. La combinazione tra le meccaniche stile Ratchet & Clank e le licenze Disney/Pixar si rivelerà vincente?
CuboVision
La metallica voce di VIC, il cicerone che ci guiderà e dispenserà consigli durante l’intero gioco, ci introduce alla realtà virtuale che è il fulcro di Disney Universe. Il giocatore impersonerà un simpatico robottino che dovrà ristabilire l’ordine nel programma che dà vita alle proiezioni olografiche dei vari universi animati: sembra infatti che un malvagio virus stia scombussolando gli equilibri del software, rendendolo instabile e pericoloso.
Per sconfiggere il malvagio programma, il robot potrà contare sui costumi dei più famosi eroi Disney e Pixar: Pumba, Jack Sparrow, Lilo, Nemo e tanti altri, per un totale di circa 50 differenti incarnazioni. Sono sei gli universi tra i quali rincorrere e sconfiggere i malvagi scagnozzi del virus, e anche questi ricalcano scenari di famosissimi film: la Fonte della Giovinezza de “I Pirati dei Caraibi”, oppure Londra, presa sempre dallo stesso franchise.
Non esiste quindi un vero e proprio plot narrativo alla base delle vicende del gioco, si tratta tuttavia di un buon pretesto per scorrazzare in lungo e in largo attraverso ambientazioni rimaste nel cuore di tanti bambini e ragazzi.
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Muscoli e (poco) cervello
Andando ad analizzare il gameplay alla base di Disney Universe, si ha la conferma che si tratta di un prodotto destinato ad una fascia di utenti molto giovani – e non solo perché ambientato nel mondo Disney.
Le meccaniche sono prese di peso da titoli action – platform come il già citato Ratchet & Clank e Jack & Dexter: saltare da una piattaforma all’altra, sconfiggere dei nemici, risolvere qualche enigma ambientale, attivare qualche leva, sconfiggere i (rari) boss di fine livello. Se nei capolavori sopracitati il tutto è realizzato ottimamente e offre un elevato grado di sfida, senza cadere nella trappola della frustrazione, Disney Universe rende il tutto eccessivamente lineare e semplicistico, quasi a prova di neonato.
Un scelta comprensibile visto l’ampissimo target del gioco, ma che mina inesorabilmente l’intera esperienza. Le piattaforme sono eccessivamente lineari e non ci sono ostacoli che richiedono un salto calibrato: qualche sezione vi chiederà di saltare 2-3 volte in rapida successione, ma neanche qui serve un grande tempismo. I combattimenti si riducono ad un mero button mashing, con un solo tasto per attaccare ed uno per saltare. Premerli freneticamente vi consentirà di spuntarla in ogni situazione: anche i Brute, ossia i nemici più coriacei, cedono dopo qualche combo e qualche schianto – effettuabile premendo il tasto d’attacco dopo un doppio salto. Nel caos scaturito dal turbinio di colori che segue ogni attacco, molto probabilmente non vi renderete contro di essere stati colpiti da uno dei tanti piccoli nemici che vi accerchiano: ecco perché molte volte morirete senza neanche rendervi conto di quanti colpi avete incassato. L’energia residua è segnalata da un piccolo disco, suddiviso in tacche, posto sotto i piedi del protagonista; ogni colpo subito svuota una tacca, ma la barra può tornare integra raccogliendo i vari cuori che i nemici sconfitti lasciano cadere quando si dissolvono. Morirete istantaneamente, invece, se cadrete nelle trappole costruite dai nemici, tuttavia basterà un semplice schianto a debita distanza per mandarle in frantumi.
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Importante è anche la fase di esplorazione dei livelli: oltre a cercare l’oro, indispensabile per comprare i nuovi costumi, sono molti i collezionabili sparsi nei livelli. Ci sono memorabilia che consentono di sbloccare extra come tracce audio e bozzetti, stelle che potenziano il costume che si indossa quando vengono trovate e chiavi per aprire forzieri ricchi di ricompense. La loro ricerca vi porterà via la maggior parte del tempo che passerete nei livelli, visto che risolvere i puzzle ambientali che vi impediscono di avanzare sarà questione di minuti.
Gli enigmi spesso si rivelano semplici cacce all’oggetto: la componente di un cannone, una leva, una chiave o altri oggetti di questo genere saranno l’obiettivo dei vostri sforzi, e vi serviranno ad aprirvi l’accesso a nuove aree o a tesori segreti. Anche qui la difficoltà è ai minimi storici, la soluzione sarà sempre sotto i vostri occhi e, nel caso doveste riuscire a bloccarvi, è possibile attivare i suggerimenti dal menu principale. Questi si manifesteranno sotto la forma di frecce azzurre che vi indicano l’obiettivo, ma a parte i giocatori giovanissimi, dubitiamo possano essere necessarie.
Interessanti sono le boss fight, che portano una ventata di aria fresca tra i monotoni combattimenti. Gli attacchi classici si mostrano infatti inutili, e dovrete ricorrere a diversi espedienti per avere la meglio su di loro. Una volta sconfitto, ogni boss libera un robottino con un nuovo costume, che andrà comprato spendendo l’oro accumulato durante i vari livelli.
Raggiunti determinati obiettivi durante la progressione nei diversi scenari, compariranno dei mini cabinati da sala giochi dove affrontare diverse sfide: raccogliere dei globi luminosi, sconfiggere un certo numero di nemici, evitare delle palle di fuoco e altri minigiochi di questo tipo. Il loro completamento regala un’abbondante ricompensa in denaro, ma in caso di fallimento non sarà possibile tentare di nuovo. Impegnative sono soprattutto le sfide che chiedono di raccogliere diversi oggetti in un breve lasso di tempo, complice anche una telecamera dispettosa che spesso ci nasconde parte degli oggetti da raccogliere: un pizzico di fortuna sarà quindi necessario per uscire vincitori da queste sfide.
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Lilo & Stitch
Disney Universe si trasforma in un’esperienza decisamente più piacevole e divertente se affrontata in compagnia, fino a quattro persone possono infatti scegliere il loro costume preferito e buttarsi a capofitto nell’universo Disney. Oltre a collaborare per raggiungere più facilmente la fine del livello, i giocatori possono mettersi i bastoni tra le ruote a vicenda per decretare chi raggiungerà il punteggio più elevato: ogni volta che si muore e ci si rigenera, si perde infatti una piccola parte del proprio bottino, che può essere raccolta dal nostro “compagno”. E’ quindi facile che si scatenino veri e propri conflitti all’ultimo sangue, e l’obiettivo del livello diventa così un mero pretesto per scannarsi nei panni di Pumba e Jack Sparrow. Molto, troppo divertente – tutta un’altra musica rispetto al single player.
Monster & Co.
Tecnicamente Disney Universe non è esattamente un gioiello, tutt’altro. La grafica è discreta, con ambientazioni piacevoli e varie (merito di Disney più che degli sviluppatori, però) e un frame rate sempre stabile, anche durante gli scontri più caotici. I modelli dei nemici e i vari costumi non fanno gridare al miracolo ma non sono neanche da buttare; certo, vedere un visetto azzurro attraverso la bocca del costume di Topolino ha un che di inquietante…
Il comparto audio è composto da motivetti semplici e apprezzabili, anche se ripetitivi a lungo andare; niente voci, ad eccezione di quella metallica e impersonale del cubo VIC, ed è un peccato: se avessero attribuito ad ogni costume la voce del personaggio originale, l’effetto sarebbe stato veramente stupendo. Occasione sprecata su questo versante!
Con le festività natalizie alle porte e l’incombente corsa ai regali, Disney Universe rappresenta quanto di meglio possano desiderare i più piccoli possessori di Xbox 360 e PS3. Un titolo semplice, divertentissimo se giocato in compagnia e che ha per protagonisti i loro eroi: genitore avvisato, mezzo salvato!
Tutti gli altri possono tranquillamente soprassedere: se volete godervi le mascotte Disney e Pixar, fate un salto al centro commerciale e recuperate tutti i grandi classici in DVD. Lo stesso vale se cercate un platform di ottima fattura, solo che dovrete rivolgere le vostre attenzioni al reparto videogame.