Recensione Guitar Hero Live
"Ecco, ci mancava solo un altro "strafanto!"" (per i meno avvezzi con il dialetto veneto, uno "strafanto" è praticamente un oggetto sostanzialmente inutile che molto spesso da solo che fastidio perché non si sa mai dove metterlo).
Ha accolto così la mia compagna l'arrivo di Guitar Hero Live (gioco sviluppato da FreeStyleGames, quelli degli ottimi DJ Hero), bundle chitarra con relativo gioco, del resto io di "strafanti" ne possiedo parecchi. Se penso a quelli di Guitar Hero, tutto cominciò con il secondo capitolo su Xbox360, quando quasi a sorpresa scoprì uno dei giochi più divertenti in assoluto che coniugava la mia passione per la musica e il suonare la chitarra con una idea di gioco che portava una ventata di aria fresca nel panorama Rhythm Games dell'epoca. Volete per il bellissimo controller (riproduzione di una X-plorer che faceva molto metal), volete per una tracklist ispiratissima (per me, ancora oggi, la migliore della serie), volete che il titolo non aveva un preciso target di riferimento insomma, Guitar Hero II divenne improvvisamente una gallina dalle uova d'oro nel catalogo Activision (che acquisì di fatto il titolo e lo rese proprio affidandolo a Neversoft). La gallina però è stata spremuta troppo e di oro se n'è visto sempre meno: troppi titoli, spesso anche più di uno all'anno, che aggiungevano poco (e quel poco spesso non ben implementato) rispetto ai precedenti, hanno portato il brand a snaturarsi completamente dal titolo fresco e immediato che era Guitar Hero.
Dopo un periodo di digiuno, Guitar Hero Live riuscirà ad appagare nuovamente i suoi fan? Scopriamolo insieme!
di: Ivan Caregnato
“Ecco, ci mancava solo un altro “strafanto!”” (per i meno avvezzi con il dialetto veneto, uno “strafanto” è praticamente un oggetto sostanzialmente inutile che molto spesso da solo che fastidio perché non si sa mai dove metterlo).
Ha accolto così la mia compagna l’arrivo di Guitar Hero Live (gioco sviluppato da FreeStyleGames, quelli degli ottimi DJ Hero), bundle chitarra con relativo gioco, del resto io di “strafanti” ne possiedo parecchi. Se penso a quelli di Guitar Hero, tutto cominciò con il secondo capitolo su Xbox360, quando quasi a sorpresa scoprì uno dei giochi più divertenti in assoluto che coniugava la mia passione per la musica e il suonare la chitarra con una idea di gioco che portava una ventata di aria fresca nel panorama Rhythm Games dell’epoca. Volete per il bellissimo controller (riproduzione di una X-plorer che faceva molto metal), volete per una tracklist ispiratissima (per me, ancora oggi, la migliore della serie), volete che il titolo non aveva un preciso target di riferimento insomma, Guitar Hero II divenne improvvisamente una gallina dalle uova d’oro nel catalogo Activision (che acquisì di fatto il titolo e lo rese proprio affidandolo a Neversoft). La gallina però è stata spremuta troppo e di oro se n’è visto sempre meno: troppi titoli, spesso anche più di uno all’anno, che aggiungevano poco (e quel poco spesso non ben implementato) rispetto ai precedenti, hanno portato il brand a snaturarsi completamente dal titolo fresco e immediato che era Guitar Hero.
Dopo un periodo di digiuno, Guitar Hero Live riuscirà ad appagare nuovamente i suoi fan? Scopriamolo insieme!
Nuovo Controller
La prima novità che salta all’occhio è sicuramente il controller: abbandonati i 5 tasti colorati verticali, si è optato per un controller dotato di due file di tre tasti. Nel solito “tapis roulant” che da sempre accompagna il layout del gioco, i tasti delle fila destra sono rappresentati da dei plettri bianchi, quelli della fila sinistra da plettri neri. C’è pure il caso in questi tasti vanno premuti assieme, tipo barrè: in questo caso il simbolo è un quadrato, metà bianco e metà nero. Questa nuova introduzione determina una varietà di combinazioni che nei livelli più impegnativi arriva fino al comporre degli autentici accordi tipo power chord, creando situazioni che riescono ad appagare sia l’utente che per la prima volta di approccia al titolo, sia l’utente più smaliziato che magari arriva dall’ottimo (e decisamente più serioso) Rocksmith.
Devo ammettere che questa novità all’inizio spiazza un po’…ma dopo qualche ora di gioco non tornereste più alla vecchia configurazione, con i 5 tasti in linea. Credo sia un giusto compromesso tra l’immediatezza di gioco e la volontà di creare qualcosa di un po’ più sofisticato, senza però arrivare alla pseudo-simulazione fine a se stessa (a quel punto giocate direttamente a Rocksmith, decisamente più appagante).
Sul palco!
La modalità carriera, diciamoci la verità, è sempre stata un pretesto per GH. Ci hanno provato in tutte le maniere, tirando in ballo Dio ed il Diavolo e altre cose ma almeno personalmente non mi sono mai ritrovato troppo coinvolto sotto questo punto di vista. Via la carriera allora e benvenuta la modalità GH LIVE!
GH LIVE è semplice da descrivere: sei tu (visuale in prima persona, molto ben realizzata), con la tua chitarra, sul palco di due festival (uno in Inghilterra e uno negli USA) assieme a differenti band (composte per gran parte da tamarri o da pseudo rapper). Con il resto del gruppo, c’è da dire, non è che ci sia molto feeling: ti guardano, vengono vicino e ti parlano ed interagiscono…ma non ci si sente mai effettivamente coinvolti nello spettacolo.
Discorso diverso invece riguarda l’interazione con il pubblico, che reagisce in modi sempre differenti: insultandoti quando sbagli troppe note o applaudendoti quando lo meriti, fino a salire sul palco quando si fanno prestazioni eccellenti; è sicuramente una esperienza nuova che ho apprezzato più del vedere i cameo dei soliti personaggi fittizi e cartoonosi che hanno accompagnato i titoli della serie.
In tutto sono presenti 42 tracce, un mix di musica metal pesante, rock, folk, indie, rap e pop raccolti in una decina di esibizioni “a tema”. La volontà palese è di accontentare tutti i palati, da chi ama il metal pesante fino ai fan di Eminem e Rihanna (niente Gigi d’Alessio, mi spiace!). Completando con successo ogni singola esibizione con il gruppo, le tracce mano a mano diventano accessibili in modalità “partita veloce”. Se queste tracce non vi soddisfano o vi sembrano troppo poche non temete: c’è una libreria sconfinata all’interno del vero “game changing” della serie, ovvero GHTV!
Che fanno in TV?? (Boh, non lo so, manca la Guida!)
GHTV, modalità che possiede pure un apposito tasto dedicato sul controller-chitarra, giusto per farvi capire quanto per Activision rappresenti il fulcro del gioco, è a tutti gli effetti una TV che trasmette online su due canali (uno più orientato al rock ed il secondo che si compone di musica più varia e mainstream, più un misterioso terzo canale che dovrebbe arrivare a breve), dove vengono continuamente trasmessi diversi video musicali che costituiscono, di fatto, centinaia di tracce aggiuntive rispetto alle 42 già presenti su disco. Dico su disco perchè, come già detto, GHTV è trasmessa unicamente in streaming (se non avete ADSL non potrete giocarci, per intenderci). Per darvi un ordine di grandezza sull’ampiezza del catalogo, sappiate che al lancio GHTV presenterà circa 200 canzoni, più altre 70 in arrivo entro fine anno.
Le modalità sono 2: la prima consiste nel sintonizzarsi su un canale ed inizia a giocare sulla base di quello che viene trasmesso al momento. Suonando, in base alla difficoltà, abilità di gioco e posizione rispetto ad altri giocatori che stanno contemporaneamente suonando con te il pezzo, si riceveranno dei crediti utili per acquistare potenziamenti vari per la chitarra, Hero Power (identico al “vecchio” Star Power all’interno della modalità LIVE ma che su GHTV acquisisce effetti differenti e decisamente più utili). Con questi crediti sarà poi possibile acquistare diversi pacchetti di Gettoni, questi indispensabili per la seconda modalità di GHTV, quella che permette di suonare canzoni “on demand” scegliendole tra la lista contenente tutti i pezzi trasmessi sui canali.
Se non avete crediti ma volete comunque suonare subito uno o più pezzi “on demand”, l’unica strada è ricorrere ai soldi reali, acquistando gettoni oppure un pass (Party Pass) del valore di 5,99€ che vi permetterà di suonare in maniera illimitata l’intero catalogo presente al momento per 24 ore.
Va detto subito che nessuno vi obbliga a spendere soldi per suonare, infatti giocando con continuità riceverete premi giornalieri, oltre a quelli derivanti dalle performance descritte poco fa.
Ci sono poi, per concludere, dei Premium Show che sono una esperienza differente rispetto alle due descritte sopra: presentazione di nuovi pezzi aggiunti al catalogo GHTV, anche video esclusivi come riprese Live di concerti di star del panorama musicale, ai quali sarà possibile accedere solo dopo aver superato alcune prove di abilità. Il più delle volte si tratterà di ottenere almeno 3 stelle come punteggi su specifici brani all’interno della GHTV a difficoltà normale, sfide che si possono comunque evitare spendendo qualche moneta virtuale.
GHTV l’ho trovata decisamente liberatoria come modalità: non più stress nello scegliere il brano da suonare, la possibilità di scoprire pezzi e gruppi sempre diversi…è tutto semplicemente…nuovo! Gli unici aspetti “migliorabili” sono, come da titolo, l’impossibilità di sapere la programmazione delle tracce su GHTV (ci sono delle trasmissioni “tematiche”, non si conoscono i pezzi in esse contenuti) e delle tablature che alcune volte non c’entrano proprio nulla con gli accordi usati della canzone vera e propria. Non tutti, inoltre, potrebbero gradire il fatto di non potersi esercitare a volontà su un singolo pezzo per impararlo a memoria, senza spendere ad ogni riproduzione un gettone.
Meglio da soli che male accompagnati?
Devono aver pensato questo gli sviluppatori, altrimenti non trovo ragione per aver volutamente snobbato il lato multiplayer: è vero che si può giocare con due o tre amici (chitarra o microfono USB), ma per esempio le tablature sono per tutti identiche (non più basso o chitarra ritmica, come sui precedenti GH). Da questo punto di vista è un deciso passo indietro dal titolo fortemente orientato al multiplayer (soprattutto locale) che erano i precedenti capitoli della serie.
Conclusioni
Un ritorno in grande stile per il brand Guitar Hero? Dal mio punto di vista si, anche se alcune cose sono sicuramente migliorabili, come il lato Multiplayer e alcune logiche di “acquisto” dei singoli pezzi trasmessi su GHTV. In generale però il titolo è godibilissimo, divertente e orientato al far scoprire musica nuova ai giocatori.
Non è più il “vecchio” Guitar Hero, ma questo non è detto che sia necessariamente un aspetto negativo: se si sapranno apprezzare le novità introdotte (al patto di avere una buona linea ADSL), il titolo avrà moltissimo da offrire, anche in ottica futura. Dimenticatevi però i mega concerti in salotto con gli amici (almeno per ora).
Tracklist:
Rock the Block – US Festival
Alternative Rock Set – Eseguito da Broken Tide
- Arctic Monkeys – R U Mine
- Rival Sons – Keep On Swinging
- Wolfmother – Sun Dial
Female Lead Set – Eseguito da Vivid Screams
- Deap Vally – Lies
- Paramore – Now
- Halestorm – Love Bites (So Do I)
Alternative Rock Set – Eseguito da Fight Hound
- Green Day – Nuclear Family
- Pearl Jam – Mind Your Manners
- Soundgarden – Been Away Too Long
Dance/Rock Set – Eseguito da Quantum Freqs
- Skrillex – Bangarang
- Eminem – Berzerk
- Linkin Park – Wastelands
- Kasabian – Club Foot
Pop Stage – Eseguito da The Out Outs
- Avril Lavigne – Here’s to Never Growing Up
- Katy Perry – Waking Up in Vegas
- Rihanna – California King Bed
Indie Rock Set – Eseguito da The Jephson Hangout
- The 1975 – Girls
- Elbow – Grounds for Divorce
- Kings of Leon – Supersoaker
Pop Punk Set – Eseguito da Yearbook Ghosts
- Good Charlotte – The Anthem
- Neon Trees – Everybody Talks
- Blink 182 – The Rock Show
Classic Rock Set – eseguito da Super Group VIP Party
- The Who – Won’t Get Fooled Again
- The Rolling Stones – Paint it Black
- Queen – Tie Your Mother Down
SoundDial – UK Festival
Indie Folk Set – eseguito da Portland Cloud Orchestra
- Lumineers – Ho Hey
- Of Monsters and Men – Mountain Sound
- Mumford & Sons – I Will Wait
Indie Pop/Rock Set – Eseguito da The Jephson Hangout
- The Killers – When You Were Young
- Imagine Dragons – Demons
- One Republic – Counting Stars
Alternative Rock Set – Eseguito da Our Pasts Collide
- Fall Out Boy – My Songs Know What You Did In The Dark (Light ‘Em Up)
- You Me At Six – Lived a Lie
- 30 Seconds to Mars – The Kill (Bury Me)
Alt Metal Set – Eseguito da Blackout Conspiracy
- Bring Me The Horizon – Shadow Moses
- Pierce the Veil – King for a Day (feat. Kellin Quinn)
- Of Mice & Men – Bones Exposed
Rock Set – Eseguito da Broken Tide
- The Black Keys – Gold on the Ceiling
- The Gaslight Anthem – 45
- Biffy Clyro – Victory Over The Sun
- Rise Against – Tragedy + Time
- Royal Blood – Li