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Xbox + Activision, Microsoft accusa l’antitrust britannico di favorire Sony

di: Luca Saati

L’antitrust britannico si sta rivelando una vera e propria gatta da pelare per completare l’accordo che vede Activision unirsi a Xbox. In una delle sue ultime dichiarazioni, la Competition and Markets Authority del Regno Unito afferma che esiste una “prospettiva realistica” di una minore concorrenza per console, streaming di giochi e altro ancora.

In pratica CMA teme che tra l’enorme catalogo e la forte posizione in ambito console e di infrastrutture cloud, Microsoft possa danneggiare i consumatori compromettendo le capacità di Sony di fare da concorrente e impedisca l’entrata in gioco di nuovi competitor. Inoltre CMA fa notare come al momento nessun gioco di Activision Blizzard sia presente in un servizio ad abbonamento, ma questa situazione potrebbe cambiare in futuro con la crescita di questi sistemi. Per questo con la fusione, Microsoft potrebbe ottenere il totale controllo del catalogo di Activision e danneggiare i suoi rivali offrendo i giochi in Xbox Game Pass.

Microsoft ha risposto affermando che le preoccupazioni dell’autorità di regolamentazione sono “fuori luogo” e ha affermato di “adottare i reclami di Sony senza un adeguato livello di revisione critica“. Al momento Playstation può vantare una posizione di leader del mercato con una base di installazione di 150 milioni di console contro i 63,7 milioni di console di Xbox. C’è anche il fatto che la leadership di mercato di Sony consente di aumentare il prezzo della PS5 “senza timore di perdere quote di mercato”.

“Il suggerimento che il leader di mercato in carica, con un potere di mercato chiaro e duraturo, possa essere precluso dal terzo fornitore più grande a causa della perdita dell’accesso a un titolo non è credibile.”

Microsoft ha inoltre aggiunto che se ogni giocatori di Call of Duty passasse a Xbox, la base di giocatori Playstation rimarrebbe significativamente più grande di Xbox. Ha inoltre notato le acquisizioni di Sony e il fatto che ha visto più di 280 esclusive first e terze parti su PlayStation nel 2021, cinque volte quella delle offerte di Xbox.

“In breve, Sony non è vulnerabile a un’ipotetica strategia di preclusione e la decisione di rinviare a una fase 2 l’indagine si basa erroneamente su dichiarazioni egoistiche di Sony, che esagerano in modo significativo l’importanza di Call of Duty per esso e trascurano di rendere conto della chiara capacità di Sony di rispondere in modo competitivo.

Anche se Sony potrebbe non accogliere con favore una maggiore concorrenza, può adattarsi e competere. I giocatori alla fine trarranno vantaggio da questa maggiore concorrenza e scelta.”

Microsoft ha continuato ribadento che Call of Duty rimarrà un gioco multipiattaforma e che portarlo via da Playstation alienerebbe la fan base offuscando sia il marchio Call of Duty che Xbox. Sony d’altra parte continua a manifestare preoccupazione affermando che anche in uno scenario di Call of Duty multipiattaforma, i giocatori della saga passeranno comunque a Xbox poiché Microsoft potrebbe introdurre contenuti esclusivi su Xbox o sfruttare il potere del Game Pass. Per quanto riguarda la decisione di portare i titoli Activision-Blizzard su Game Pass, Microsoft ritiene che ciò offrirebbe semplicamente più scelte ai giocatori.

“Se un consumatore decidesse di passare da una piattaforma di gioco che non dia loro la possibilità di scegliere come pagare per i nuovi giochi (PlayStation) a una che lo fa (Xbox), allora questo è il tipo di comportamento di cambiamento dei consumatori che la CMA dovrebbe considerare come un miglioramento del benessere e anzi incoraggiato. Non è qualcosa che la CMA dovrebbe cercare di prevenire.”

Microsoft risponde anche sull’eventuale blocco di un nuovo concorrente nel mercato del cloud gaming a causa del suo presunto predominio in caso l’acquisizione venisse completata. Il colosso di Redmond afferma che da una situazione del genere non trarrebbe nessun vantaggio:

“Xbox come piattaforma che è all’ultimo posto su console, settimo posto su PC e da nessuna parte nella distribuzione di giochi mobili a livello globale, non ha alcun incentivo a farlo. Invece, il suo incentivo è incoraggiare l’adozione diffusa di tecnologie di cloud gaming da parte del maggior numero possibile di fornitori per incoraggiare il grande cambiamento nel comportamento dei consumatori necessario per il successo del cloud gaming.”

Microsoft infine fa notare come Sony abbia bloccato più volte la diffusione di Xbox Game Pass. Microsoft sottolinea che le azioni di Sony nel bloccare Games Pass dall’arrivo su PlayStation hanno fatto di più per danneggiare la concorrenza:

“Sony ha scelto di bloccare Game Pass da PlayStation, quindi non è disponibile su PlayStation. Poiché tutti i giochi disponibili su Game Pass sono disponibili per l’acquisto, i giocatori PlayStation continueranno ad avere la possibilità di acquistare Call of Duty su PlayStation. E farlo costerà comunque meno del costo del passaggio acquistando una nuova console Xbox. Ancora una volta, questa accresciuta concorrenza non è stata accolta favorevolmente dal leader di mercato Sony, che ha scelto di proteggere i propri ricavi dalle vendite di nuovi prodotti, piuttosto che offrire ai giocatori la possibilità di accedere tramite il suo abbonamento, PlayStation Plus.”