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Ubisoft difficilmente venderà a meno di € 60 per azione

di: Luca Saati

Ubisoft è tra le compagnie che sta finendo nell’occhio del ciclone tra i candidati a un’acquisizione. Diverse società stanno infatti studiando l’editore di Assassin’s Creed e Far Cry.

In un report di Bloomberg si citava tra gli interessati Blackstone, che ha precedentemente investito in una serie di aziende, come gli specialisti di telefonia mobile Liftoff e Vungle, e KRR, che ha fatto molteplici investimenti in Epic Games.

Tuttavia è bene precisare che Ubisoft non ha ancora avviato discussioni serie con potenziali acquirenti, e la stessa famiglia Guillemot che ha fondato l’azienda francese ha espresso non solo il desiderio di restare indipendenti, ma anche affermato che Ubisoft ha tutto ciò di cui ha bisogno per restare tale.

Addirittura in un report si è parlato di una possibile collaborazione tra la famiglia Guillemot e una società di private equity per acquisire tutte le azioni della società. La famiglia Guillemot attualmente possiede il 16% delle azioni di Ubisoft e il 22% delle sue azioni con diritto di voto.

In un nuovo report di Dealreporter, gli azionisti affermano che il prezzo dovrebbe essere di almeno 60 o 70 euro per azione prima che un accordo venga accettato. Un prezzo di 100 euro per azione è stato suggerito come un valore migliore per l’editore grazie alle sue prospettive a lungo termine.

Al momento in cui scriviamo, il prezzo del titolo della società si attesta a 48,41 euro, in calo rispetto agli 82,40 euro raggiunti ad inizio anno.

L’ultima volta che il titolo Ubisoft ha superato i 60 euro è stato il 7 luglio 2021, quando ha raggiunto i 61,48 euro per azione.

Ciò ha fatto seguito a un breve calo nel maggio 2021, ma prima di allora l’editore era costantemente al di sopra di € 60 per azione da marzo 2020 a maggio 2021, sebbene ciò sia senza dubbio almeno in parte dovuto alla spinta della pandemia.

Prima della pandemia, le azioni di Ubisoft sono rimaste a 60 euro o più da gennaio 2017 a settembre 2019, durante i quali ha raggiunto un picco di 102,95 euro.

Che questo sia un periodo di consolidamento per l’industria videoludica è sotto gli occhi di tutti, ne sono un esempio l’acquisizione di Zynga da parte di Take Two, l’accordo tra Microsoft e Activision, Bungie acquisita da Sony, Embracer che ha acquisito gli asset occidentali di Square Enix, o Electronic Arts che sta cercando un acquirente.