Rilasciato nel lontano 1988, Splatterhouse fece parlare di sé per l’altissimo tasso di violenza e le onnipresenti scene sanguinolente che per l’epoca divennero quasi uno scandalo. Oggi, a 22 anni di distanza, è la volta dell’omonimo remake, sviluppato presso gli studi di Namco Bandai. La violenza e la quantità di sangue sono rimaste pressoché inalterate rispetto il gioco originale ma di sicuro è cambiata la percezione. Oggi come allora, Splatterhouse è un beat ‘em up maturo, grottesco e votato all’azione frenetica su schermo.
Ma saranno riusciti i ragazzi di Namco Bandai a bissare il successo del gioco originale rendendo attuale un videogioco così vecchio? Scopritelo leggendo la recensione a cura di Giovanni ‘hartman1975’ Manca. Buona lettura.