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Embracer ha concluso la ristrutturazione e afferma che è troppo presto per nuove acquisizioni

di: Luca Saati

Lars Wingefors, amministratore delegato di Embracer, ha dichiarato agli investitori di ritenere che sia “troppo presto” perché il gruppo ricominci a prendere in considerazione acquisizioni di studi di sviluppo, dopo il completamento della sua costosa ristrutturazione.

Le recenti vendite di Saber Interactive e Embracer hanno segnato la fine di un’operazione di risparmio durata 9 mesi.

Sorprendentemente, il giorno in cui la ristrutturazione è stata completata, all’amministratore delegato Wingefors è stato chiesto in una call con gli investitori se Embracer fosse pronta a ricominciare ad acquisire studi, e lui ha risposto che era “troppo presto” per dirlo:

“Ora siamo nella fase finale della riflessione sul futuro del gruppo, e questa è la nostra massima attenzione e priorità: come ci organizziamo e ci strutturiamo, e come utilizziamo le nostre risorse all’interno del gruppo, e come le facciamo lavorare insieme, e come le sfruttiamo meglio lavorando insieme, utilizzando diverse funzioni.

Credo che questo sia il nostro obiettivo al momento, aumentare la redditività e la generazione di flussi di cassa, semplicemente realizzando prodotti e giochi migliori.”

Secondo Wingefors, la vendita di Gearbox di questa settimana “segna il risultato del processo finale di dismissione strutturata e rappresenta un passo importante nella trasformazione di Embracer verso il futuro, con un debito netto notevolmente inferiore e un flusso di cassa libero migliore“. Ha aggiunto:

“Attraverso la transazione, riduciamo il rischio d’impresa e miglioriamo la redditività mentre passiamo a diventare un’azienda più snella e focalizzata”.

In questi nove mesi, Embracer Group ha cancellato 29 videogiochi e licenziato quasi 1400 dipendenti. Tra le chiusure più rilevanti troviamo quella di Volition (Saints Row) e Free Radical Design (TimeSplitters).