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Aziende non legate all’industria videoludica sono una grande minaccia per un dirigente Playstation

di: Luca Saati

In un intervento al GamesIndustry.biz Investment Summit, l’ex boss della divisione americana di Playstation, Shawn Layden, ha suggerito che le grandi aziende tecnologiche come Google, Netflix, Amazon e Apple rappresentano una delle maggiori minacce per il business nella sua forma attuale, definendoli come “barbari alle porte”.

Layden afferma che le grandi compagnie tecnologiche vedono come in questo momento il mercato dei videogiochi sia profittevole e tutti ne “vogliono un pezzo” e “cercano di sconvolgere il nostro settore“.

Layden ha fatto l’esempio di Apple che ha sconvolto l’industria musicale con brani a 0,99 dollari su iTunes o di Netflix che ha avuto un impatto irreversibile sul business cinematografico tradizionale. Layden spera quindi che siano le compagnie videoludiche a rivoluzionare il mercato:

“Spero che quello dei videogiochi sia il primo settore in cui a rivoluzionare siamo noi stessi. Dove non serve Google o Amazon per capovolgere completamente la situazione. Dovremmo essere abbastanza intelligenti da prevedere l’arrivo di questi cambiamenti e prepararci per tale eventualità.”

È interessante notare che tutte le società menzionate da Layden si sono impegnate nel settore dei videogiochi in un modo o nell’altro, con vari gradi di successo. Sebbene sia Google che Apple si concentrino prevalentemente sui giochi mobili, entrambe le società ad un certo punto hanno cercato di entrare nei giochi per console/PC: Google con il suo servizio Stadia ormai defunto e Apple con la sua sfortunata console del 1996, Pippin.

Amazon si sta cimentando nel business dei giochi con il rilascio di vari giochi che sta sviluppando internamente, come New World, o pubblicandone altri come Lost Ark. L’azienda ha anche il suo servizio di cloud gaming Luna che non è stato ancora lanciato globalmente. Netflix stesso è in gran parte focalizzato sui giochi mobili, con una selezione di titoli inclusi nell’abbonamento.

Layden prosegue tracciando parallelismi tra queste aziende tecnologiche che entrano nello spazio dei videogiochi con Sony che entra nel business con l’uscita della PlayStation nel 1996, e di come sia stata una joint venture tra varie parti dell’azienda come Sony Electronics e Sony Music Japan che hanno lavorato insieme per rendere la console un successo.

“PlayStation sapeva che non potevamo fare quello che hanno fatto Sega e Nintendo e [fornire la maggior parte del software], non sapevamo abbastanza come realizzarlo. Dovevamo essere la piattaforma di terze parti, quindi dovevamo scegliere Namco, Square, EA e Activision.

Quei ragazzi di Sony Music sono quelli che hanno convinto Square a spostare Final Fantasy 7 da Nintendo a PlayStation, probabilmente la più grande mossa di cambiamento epocale.

Quindi sì, non eravamo endemici, ma penso che abbiamo introdotto l’aspetto dell’intrattenimento, il che ha davvero contribuito ad accelerare il successo di PlayStation.”

Vale anche la pena notare che una volta la stessa Microsoft era considerata un’azienda non endemica che entrava nel mercato dei giochi con il rilascio della Xbox originale. Da allora, l’azienda si è unita a Sony e Nintendo come proprietaria di una delle tre principali piattaforme console.