Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor

Buffo il mondo dei videogiochi, dove è tutt'altro che raro vedere produzioni di ogni sorta, più o meno conosciute, trasposte sotto forma di pixel. Un mare di tie-in dalla qualità spesso discutibile, concepiti con il solo scopo di "fare cassa" grazie al nome che portano, imbastendo intrecci narrativi che, con la serie originale, c'entrano poco o nulla. Di esempi sfortunati potrebbero farsene a decine, mentre decisamente più rari sono quei prodotti, di ben altro livello, che hanno saputo emanciparsi dal brand che sfruttano in virtù delle loro qualità e in netta controtendenza rispetto agli standard di questa particolare categoria del mercato videoludico.Prodotti che sono frutto del duro lavoro di software house volenterose che hanno massimizzato gli sforzi sulle licenze di cui dispongono dando vita a dei veri e propri capolavori interattivi, come la trilogia di Batman... o lo stesso Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor, oggetto di questa recensione.Un action game con una forte componente free roaming, "forgiato" dalle sapienti mani dello studio Monolith che rende omaggio all'universo creato da J. R. R. Tolkien, vero e proprio padre del fantasy moderno, incastrando le vicende in esso narrate tra le due grandi produzioni dello scrittore britannico: Lo Hobbit e il Signore degli Anelli.
Recensioni Commenti: 13 16 Ott 2014