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Recensione The Wolf Among Us

TellTale è un team di sviluppo che si sta espandendo molto in fretta dopo l'incredibile successo targato 2012 di The Walking Dead. In poco tempo si è ritrovata con ben quattro serie per le mani, oltre alla già citata serie zombie di Robert Kirkman, abbiamo due serie molto conosciute che stanno per ricevere il trattamento made in TellTale, ci riferiamo ovviamente a Game of Thrones e Tales from the Borderlands. Ma tra queste c’è una serie di fumetti che forse qui in Italia non è molto conosciuta, ma in tutto il mondo ha la sua schiera di aficionados. The Wolf Among Us è infatti tratto da Fables, una serie di fumetti pubblicata dalla Vertigo creata e diretta da Bill Willingham.

di: Luca Saati

TellTale è un team di sviluppo che si sta espandendo molto in fretta dopo l’incredibile successo targato 2012 di The Walking Dead. In poco tempo si è ritrovata con ben quattro serie per le mani, oltre alla già citata serie zombie di Robert Kirkman, abbiamo due serie molto conosciute che stanno per ricevere il trattamento made in TellTale, ci riferiamo ovviamente a Game of Thrones e Tales from the Borderlands. Ma tra queste c’è una serie di fumetti che forse qui in Italia non è molto conosciuta, ma in tutto il mondo ha la sua schiera di aficionados. The Wolf Among Us è infatti tratto da Fables, una serie di fumetti pubblicata dalla Vertigo creata e diretta da Bill Willingham.

C’era una volta un lupo cattivo…

Se non avete letto i fumetti potete stare tranquilli in quanto The Wolf Among Us fa da prequel alla serie di Willingham e potrebbe rappresentare per questo tipo di pubblico un’occasione per avvicinarsi a questo affascinante universo.
Cosa succede se i personaggi che abbiamo conosciuto nelle favole dovessero vivere nel mondo reale? The Wolf Among Us risponde a questa domanda. Alcuni personaggi delle fiabe si trovano esiliati a New York, più precisamente sull’isola di Manhattan. Per non farsi scoprire dagli umani sono costretti ad assumere il Glamour, un incantesimo venduto a caro prezzo che permette di assumere sembianze umane. Chi non può permettersi il Glamour o non vuole assumerlo viene spedito nella Farm, un luogo che possiamo definire una sorta di lager.
In questo contesto vestiamo i panni di Bigby Wolf, sceriffo che ha il compito di proteggere e mantenere l’ordine a Fabletown e vero punto forte di The Wolf Among Us. Bigby si dimostra sin dai primi minuti di gioco un personaggio forte, spietato e sicuro di sé, ma allo stesso tempo un personaggio di buon cuore. Bigby deve risolvere un caso che sta coinvolgendo tutta Fabletown di cui preferiamo non dirvi molto per non rovinarvi quella che è una trama costruita benissimo dagli sceneggiatori. Ci limitiamo semplicemente a dirvi che per ottenere giustizia il nostro protagonista potrebbe ritrovarsi ad andare contro la giustizia stessa, il fine giustifica i mezzi insomma. E’ proprio la caratterizzazione straordinaria del nostro Lupo, messa nelle sapienti mani del giocatore, uno dei punti di forza di The Wolf Among Us.
Proprio la grande caratterizzazione del protagonista mette un po’ troppo in secondo piano i comprimari che si incontrano durante la vicenda. Quando si fa conoscenza con ognuno di loro questi riescono a nei primi attimi a far nascere nel giocatore simpatia o empatia spingendo a proseguire nella vicenda con molta curiosità e interesse. Sulla distanza però i vari comprimari e le loro vicende vengono messe un po’ troppo in secondo piano. Un vero peccato perché alcuni personaggi avrebbero meritato maggiore spazio e considerazione.

Stile made in TellTale

Non c’è molto da dire sul fronte ludico, se conoscete TellTale Games sapete benissimo quanto la narrativa sia preponderante rispetto al gameplay. Durante i dialoghi l’unica cosa da fare è scegliere una tra le quattro linee di dialogo disponibili che possono avere effetti sul rapporto con i comprimari e sul finale. La scene d’azione, alcune davvero molto spettacolari e scenografiche, procedono tramite i classici Quick Time Event. Presenti anche sequenza d’esplorazione e di investigazione molto guidate e lineare.
Non c’è molto da segnalare anche sul fronte tecnico, con lo stesso stile grafico che contraddistingue da sempre le opere della software house. Buoni gli effetti di luce e la palette di colori scelta per mettere in mostra un mondo di gioco vivo e vibrante. Buone anche le animazioni facciali dei personaggi capaci di trasmettere tutte le emozioni che stanno provando, un po’ legnosi invece i movimenti del protagonista durante le sequenza di esplorazione. Eccellente il comparto sonoro con una splendida colonna sonora e un ottimo doppiaggio in inglese. A tal proposito segnaliamo che The Wolf Among Us è completamente in inglese sia nel parlato che nei testi. Sul fronte longevità ci attestiamo sulla decina di ore circa, in tutto ci sono cinque episodi che possono tenere impegnati in media due ore ciascuno.

Commento finale

The Wolf Among Us è un’ottima avventura grafica con una trama avvincente, un protagonista costruito in modo straordinario e un universo davvero ricco di fascino. Peccato solo per quel pizzico di amaro in bocca per una costruzione dei personaggi secondari non all’altezza di quella del protagonista. The Wolf Among Us getta le basi per quella che potrebbe essere una grande serie di TellTale, e noi non vediamo l’ora di tornare a vestire nuovamente i panni del lupo cattivo.

  • Universo affascinante
  • Trama avvincente

  • Il personaggio di Bigby

  • I personaggi secondari meritavano più spazio

  • Soliti limiti di gameplay

  • Niente italiano