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Recensione Recensione di Ultimate Marvel Vs. Capcom 3

Recensione di Ultimate Marvel Vs. Capcom 3 di Console Tribe

di: Nicola "Wanicola" Caso

Ci risiamo. Dopo le svariate polemiche che hanno accompagnato la terza riedizione del celebre Street Fighter IV, le insolite strategie di mercato di casa Capcom sono pronte ad abbracciare un altro storico beat ‘em up che a modo suo ha avuto il privilegio di scrivere con calci e pugni la storia di questo genere: Marvel Vs Capcom.
Uscito neanche un anno di distanza dalla versione “Vanilla” (così si rivolgono i puristi alla versione “base” di un generico picchiaduro), Ultimate Marvel vs Capcom 3 è finalmente disponibile nei negozi. Tra le acclamazioni di un pubblico desideroso di una revisione a un gameplay tanto frenetico quanto sbilanciato e i fischi dei detrattori di queste riedizioni pronti a gridare alla truffa, la lotta fra l’universo dei fumetti Marvel e quello degli eroi Capcom è pronta a riprendere, chi avrà la meglio?

When two worlds collide!

A metà strada tra un seguito vero e proprio e un semplice aggiornamento, Ultimate Marvel Vs Capcom 3 riprende dall’originale l’impostazione di base dei comandi e la struttura degli scontri 3 Vs. 3, andando a correggere alcuni tratti di base nelle meccaniche di gioco, tanto da renderlo a tratti irriconoscibile per tutti coloro che hanno avuto l’ardire di cimentarsi competitivamente nella versione Vanilla.
Torna invariato il sistema basato sui quattro tasti frontali (colpo debole, medio, forte e launcher) ereditato dal precedente Tatsunoko Vs Capcom su Wii, tornano gli Assist, gli Arial Rave, l’Advancing Guard, le Hyper Combo e tutto ciò che ha reso Marvel vs Capcom 3 così volutamente “esagerato” come noi tutti lo conosciamo. Tuttavia, una volta messo piede sull’arena, ci si accorge che qualcosa è cambiato, non solo gli indicatori a schermo.
Andando ad intervenire sul cuore pulsante del gioco, il gameplay, Ryota Niitsuma e il suo team di sviluppo hanno cercato di venire incontro alle migliaia di richieste che volevano sì un approccio rapido e immediato, ma anche un briciolo più profondo e ragionato. Non solo spam di laser, reversal impensabili e personaggi inafferrabili, giusto per intenderci.
Per far ciò si è optato per un ri-bilanciamento generale di tutto il cast accompagnato da alcune piccole ma sostanziali modifiche.

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Partendo dal sopracitato HUD a schermo, ora sarà sempre possibile tenere sott’occhio l’indicatore del temibile X Factor, l’abusatissima ultima risorsa che tanto ha fatto discutere in Marvel Vs Capcom 3. Questa letale tecnica, che permetteva all’ultimo personaggio rimasto in vita di ricevere un insensato boost ai propri attacchi e alla propria velocità, è ora stata rivista in nome di un maggior equilibrio di gioco, riducendone la potenza in termini di danni e durata. Seppur rappresenti tutt’ora un elemento in grado di capovolgere completamente le sorti di uno scontro, lo “Scaling Damage” (la diminuzione del danno in seguito a combo prolungate) delle Hyper e la nuova possibilità di poterne attivare i poteri anche in volo, hanno in parte arginato la dirompente forza di questa tecnica.
Continuando con l’analisi, risulta ora “nerfato” (in gergo “depotenziato”) anche il sistema di base che regola le sopracitate Hyper. Ora, grazie a una ricarica più lenta dell’indicatore a fondo schermo (attaccando e subendo), personaggi come Sentinel e Phoenix risultano più facili da approcciare, senza bisogno per forza di cose venire travolti costantemente da una pioggia di laser o incappare nelle ire della Fenice Oscura.
Chiude il cerchio dei cambiamenti più importanti l’impossibilità di parare durante gli scatti aerei, una soluzione un po’ più drastica rispetto alle due sopracitate, ma doverosa per poter affrontare i personaggi votati al “Rushdown” puro (in gergo ”carica a testa bassa”) come Magneto e Storm. Una decisione sofferta e che farà senz’altro discutere, ma in grado di dare al titolo quel pizzico di tattica in più che non guasta mai.

Here come some new challengers!

Sebbene non tutti saranno in grado di apprezzare tutte le rifiniture apportate all’impianto ludico di base, di ben altra caratura e impatto è l’introduzione dei nuovi sfidanti scelti da Marvel e Capcom che andranno a ad aggiungersi al già nutrito roster dell’episodio precedente.
A fianco dei 36 personaggi base, Ultimate Marvel Vs Capcom 3 introduce ben 12 nuovi sfidanti che, tra volti noti e altri meno, saranno in grado di fare la felicità di un grandissimo numero di giocatori. Sebbene la mancanza di alcuni tra i personaggi più apprezzati dei rispettivi universi (Venom, Nightcrawler, Megaman, Batsu, dove siete finiti?) insieme alla scriteriata scelta di mantenere alcuni personaggi come DLC (Shuma Gorath e Jill) possa far storcere il naso ad alcuni, è innegabile la qualità con la quale siano stati scelti i nuovi lottatori. Sul fronte Capcom troviamo così Firebrand da Ghosts’n Goblins, il cinico Frank West da Dead Rising, l’abominevole Nemesis da Resident Evil, l’improbabile Phoenix Wright da Ace Attorney, lo storico Hiryu da Strider e infine direttamente da Devil May Cry, il freddissimo Vergil.
Non ha fatto certamente meno Marvel, andando a ripescare dai meandri delle pubblicazioni dimenticate campioni del calibro di Rocket Racoon Iron fist e Hawkeye ma anche personaggi più noti e apprezzati come Dr. Strange, Ghost Rider e Nova.

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Interessante soprattutto notare come accanto a personaggi più o meno classici che basano tutto il loro gioco sulla velocità (Hiryu), sulla lunga gittata (Ghost Rider), sulla forza bruta (Nemesis) o sulle classiche “fireball” (Dr. Strange) Niitsuma e soci si sono impegnati per inserire personaggi con uno stile totalmente unico. Stiamo parlando di personaggi come Phoenix Wright e Frank West ma anche Rocket Racoon e Hawkeye. Tanto per cominciare, il celebre avvocato tanto amato sui portatili Nintendo, si presenta ora come un lottatore decisamente fuori posto rispetto al resto del cast, tanto goffo quanto letale una volta imparato ad utilizzarne tutte le risorse. Il buon Nick dispone infatti di ben tre “Stance” (posizioni d’attacco, in grado di variare sensibilmente le mosse del personaggio) differenti, grazie alle quali potrà rintracciare prove sul campo, esibirle e infine “accusare” i suoi rivali. Un gameplay decisamente atipico e poco ortodosso (spesso ci ritroveremo fra le mani oggetti inutili), ma che una volta entrato in modalità Turnabout è in grado di sprigionare una potenza inaudita.
Non rimane certo a guardare Frank, lo sprezzante reporter di Dead Rising. Radicalmente cambiato dalla sua ultima apparizione in Tatsunoko Vs. Capcom, Frank è ora in grado di “expare” e accumulare livelli (fino a un massimo di 5) grazie ai punti ottenuti con gli scatti durante gli scontri.
Più combo riusciremo a portare a termine prima dello scatto, maggiore sarà la ricompensa in termini di esperienza, guadagnando forza, armi e nuove mosse.
Il procione a reazione, invece, si presenta con un gameplay totalmente basato su svariati “Hax” (trappole come claymore, tronchi vaganti, molle sotterranee e tanti altri) e le armi a lungo raggio, traendo ulteriore vantaggio dalla propria mobilità e statura che gli permette un approccio “Safe” (non punibile) su giganti del calibro di Hulk, Dormammu e Nemesis.
Infine Hawkeye, in grado di reclamare di diritto il ruolo di miglior “Zoner” (basato sul tenere campo) del gioco. Grazie al suo fido arco, infatti, l’infallibile arciere potrà utilizzare diversi tipi di dardi, in grado di sortire gli effetti più disparati, dal semplice stordimento fino addirittura all’avvelenamento.
Come se tutte queste new entry non fossero già abbastanza per mandare in solluchero i fan dei picchiaduro più accaniti, Capcom ha ben pensato di rimettere completamente a nuovo anche il resto del cast, andando a modificare “l’hitstun” (tempo di inattività in seguito a un colpo subito) delle varie mosse e addirittura aggiungendone di nuove. Senza scendere eccessivamente nel dettaglio, basti pensare che Ryu ora avrà la possibilità di trasformarsi nella sua controparte demoniaca e Viewtiful Joe sarà in grado di schivare le mosse degli avversari in maniera identica a quanto accadeva nel videogioco da cui è tratto.
Importanti cambiamenti sono avvenuti anche a livello di vitalità dei vari combattenti, con personaggi prima decisamente “Uber” ora ridimensionati (Phoenix, Wesker, Akuma) e altri meno usati (Zero, Arthur) che hanno visto i loro HP salire o il peso aumentare (She-Hulk).
Seppur rimanga ancora qualche dubbio sul bilanciamento generale (con 48 combattenti non poteva essere altrimenti), è innegabile riconoscere a Capcom un lavoro certosino e minuzioso, soprattutto in grado di accontentare le richieste dei numerosi fan. Rimane ora da vedere come si evolverà il metagame in seguito a questi cambiamenti, ma le buone premesse per un gioco più bilanciato ci sono tutte.

!==PB==!
L’allenamento rende perfetti

L’anima pulsante di un picchiaduro, soprattutto di Marvel Vs Capcom, è il multiplayer, inutile girarci attorno. Eppure, per coloro volessero rilassarsi tra un match con gli amici e uno contro il mondo, Capcom ha ben pensato di rimpinzare l’offerta di Marvel Vs Capcom 3 aggiungendo qualche simpatica variante sul tema. Si parte con la modalità dedicata a Galactus che, nonostante sulla carta possa apparire piuttosto interessante, non vi ruberà più qualche partita, non offrendo nulla di realmente nuovo se non la possibilità di impersonare il divoratore di mondi e i suoi sgherri per qualche sana mazzata all’insegna degli scontri sbilanciati.
Ben più consistente ed accattivante sembra essere invece la modalità “Heroes & Heralds“, riscattabile in seguito dallo store digitale, completamente gratuito. Sebbene non ancora disponibile, questo add-on vedrà impegnato il giocatore in scontri le cui meccaniche saranno totalmente stravolte grazie a delle speciali carte in grado di alterare completamente gli equilibri in campo, modificando statistiche e/o aggiungendo particolari effetti ai propri beniamini. Rimaniamo dunque con le antenne sintonizzate in attesa di un rilascio in tempi brevi.

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Dulcis in fundo, la “Spectator Mode”, vero e proprio canale dove poter osservare i migliori match del momento, sulla falsariga di quelli più gettonati su Youtube. Un vero e proprio must per ogni amante dei beat ‘em up, in grado di offrire più di uno spunto per affinare la propria tecnica e migliorare le proprie strategie di combattimento.
Sempre sul versante online, ereditando in parte il retaggio di Street Fighter, è ora possibile contare su un netcode migliorato e appurare anticipatamente la qualità della connessione dell’avversario che andremo ad affrontare, evitando così i fastidiosi problemi che affliggevano gli scontri random durante le varie sessioni online di Marvel Vs Capcom 3 Vanilla.
Torna inalterata invece la modalità missioni, con i suoi scontri predefiniti nei quali imparare a destreggiarsi al meglio con il proprio eroe al fine di impararne ogni combo e mossa speciale. Essenziale, ma nulla di eclatante e/o particolarmente originale.

Super Marvel Vs Capcom III Arcade Edition

Giudicare se Ultimate Marvel Vs Capcom 3 valga o meno l’acquisto è una scelta che ognuno dovrebbe fare attentamente in base alla propria esperienza (o la mancata tale) con la passata iterazione. Difficile consigliarlo a chi non avesse apprezzato l’episodio precedente con le sue meccaniche votate più all’immediatezza e spettacolarità che non alla profondità.

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Al di là dei pesanti interventi operati da Capcom per quanto concerne il bilanciamento generale, il gioco rimane sempre quello tendente al “button mashing” e “user friendly” che ha fatto storcere il naso alla branca più estrema degli estimatori dei beat ‘em up competitivi. Street Fighter e BlazBlue continuano a viaggiare su ben altri livelli di tecnica per intenderci. Viceversa, rimane consigliatissimo a tutti coloro che hanno fatto loro al Day 1 l’originale Marvel Vs. Capcom 3. Accantonata per un attimo la tremenda politica Capcom di rilasciare costanti aggiornamenti per i propri picchiaduro, è innegabile il lavoro svolto per questa versione Ultimate, sia a livello di qualità che di quantità. Se infatti consideriamo un ipotetico prezzo irrisorio di 3 Euro per ciascun nuovo personaggio più le varie modalità di contorno, siamo comunque in linea con il prezzo budget a cui viene venduto il gioco (39.98 Euro), il tutto pacchettizzato (anche se rimane tutt’ora un mistero la decisione di non rilasciare il gioco come DLC per la versione Vanilla).
Per tutti coloro invece fossero alla ricerca di un divertimento immediato a base di supereroi dei fumetti, beniamini della storia dei videogiochi, combo acrobatiche e mosse speciali tanto devastanti quanto facili da eseguire, Ultimate Marvel Vs Capcom 3 è il gioco da avere assolutamente, anche perché allo stato attuale delle cose pare improbabile pensare a una terza riedizione.
Shoryuken!