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Recensione Recensione di Turok

Recensione di Turok di Console Tribe

di: Redazione

“Dio crea i dinosauri. Dio distrugge i dinosauri. Dio crea l’uomo. L’uomo distrugge Dio. L’uomo crea i dinosauri”.
Chi non ricorda il celeberrimo film “Jurassic Park” e i suoi sempre più deludenti seguiti?
Ebbene pare proprio che questa progressiva evoluzione verso il peggio
sia legata ai nostri cari vecchi rettiloni; che la loro estinzione
fosse a tal punto voluta dal destino dal volerli anche far fallire nel
mondo videoludico?
Ad una prima osservazione la saga di Turok dal lontano 1997 (anno di
uscita di Turok: Dinosaur hunter) fino al 2002 (Turok Evolution) da
proprio questa impressione: una lenta e dolorosa agonia che portò un
idea innovativa e caldamente accolta dal pubblico fino all’oblio di una
glaciazione col tremendo flop della penultima incarnazione.
Penultima?
Proprio così, pare che qualche embrione di dinosauro si sia salvato in
una bomboletta di panna spray e a sei anni di distanza dall’apparente
morte, la saga di Turok si ripresenta sotto la veste delle consolle
next gen, in una versione che pare essere ben realizzata e sicuramente
ben lontana dalla piattezza del titolo precedente.Spazio, militari e dinosauri, cocktail atipico per un FPS

La storia alla base di Turok è effettivamente diversa da quella ormai
stereotipata di parecchi FPS; persi su navi spaziali o città
postapocalittiche e pronti a scaricare il nostro coraggio su mostruosi
alieni che vogliono distruggerci perchè umani.
In questo Turok il nostro protagonista è un perfetto antieroe, un tempo
terrorista che viene ingaggiato per catturare il suo ex capo.
Partito alla volta del pianeta dove la sua preda si sarebbe dovuta
trovare , la sua astronave viene attaccata ed è costretta ad atterrare
in fretta e furia.
Sceso a terra il nostro caro protagonista si trova a dover fronteggiare
non solo una forza militare sconosciuta, ma anche dei feroci dinosauri
affamati di carne e sangue.

Classicamente terminator

Casualmente sulla nave spaziale del nostro eroe era presente ogni ben
di dio atto a portare la morte, non solo armi che sarebbero andate bene
per la caccia all’uomo che era programmata, ma anche fucili, vulcan e
futuristici strumenti adatti ad avversari ben più grandi.
Naturalmente un FPS non può prescindere da questi clichè, quindi nulla
di strano fino a questo punto, nonostante ad ogni gioco in uscita ci si
chieda come mai capitino sempre questi colpi di fortuna.
In Turok è però visibile un notevole sforzo atto a riproporre armi
ultimamente trascurate negli FPS e che erano appannaggio di un certo
Rambo: il coltello e l’arco.
Ebbene queste due armi sono veramente sbilanciate, specialmente sui
dinosauri, in quanto il primo permetterà di eliminare nemici di una
dimensione moderata in un solo istante, e il secondo sarà l’arma che
infliggerà i danni più consistenti a nemici di grandi dimensioni, oltre
ad essere perfetto per fare attacchi silenziosi e discreti.
Tutto questo potrà sembrare una forzatura , ma nel contesto del gioco
funziona bene , obbligandoci in pratica ad usare tutta la rastrelliera
a nostra disposizione.
Infatti se con i dinosauri saremo spinti ad usare i due suddetti
strumenti, contro gli “pseudomilitari” sarà molto più conveniente
utilizzare l’alta cadenza di colpi delle armi da fuoco e la loro
gittata.
La nota positiva maggiore del gameplay di questo titolo viene però
dalla possibilità di far attaccare i nostri avversari umanoidi dai
dinosauri, tendendogli imboscate o facendoli avvicinare ai rettili,
sempre però con la dovuta cautela, vista l’insana preferenza che i
lucertoloni sembreranno avere per la nostra carne.Ahahahah tooo easy….argh dammit!

Il gioco soffre di alcuni sbalzi nella gestione dell’ IA dei nemici.
Appena inizierete vi troverete a massacrare inermi avversari e andrete
avanti così per un buon periodo, tutto questo fino a che non verrete di
colpo cecchinati o accerchiati da nemici apparentemente organizzati e
sotto l’effetto di anfetamine che vi elimineranno in poco tempo.
Questo salto di difficoltà poteva onestamente essere spalmato , avrebbe
ugualmente reso il gioco più impegnativo , ma avrebbe evitato
perplessità e ulcere a parecchi player
Note positive sono che questo scalino non esiste per i dinosauri, la
cui durezza è perfettamente calibrata, anche se tosta fin da subito e
l’IA generale del gioco che ci porterà ad assistere a scontri PC VS PC
casuali nei quali potremmo essere coinvolti o di cui potremo
approfittare.

No Keybord no frag? FAKE

Turok è un fps che sembra sviluppato apposta per utilizzare la mira col
pad, infatti nonostante l’hud sia un po’ scomodo la risposta delle armi
sarà ottima e precisa, senza eccessive sventagliate.
I problemi si presenteranno solamente se vorrete piazzare i colpi
esattamente fra gli occhi dei bersagli, ma c’è da dire che il gioco non
lo richiede.
In generale quindi il sistema di controllo e molto credibile, con
possibilità di mira precisa molto ridotte in corsa e con una
sventagliata delle armi piuttosto marcata anche da fermi, insomma
sebbene da molti verrà bollato come ostico e fatto male a conti fatti è
un sistema di mira realizzato in modo molto più vicino alla realtà
rispetto alla norma degli FPS in cui probabilmente tutti i protagonisti
riescono a mirare meglio di Vassili Zaitsev anche con un mitragliatore
pesante.

Dinosauri veri, pianeta orrendo

Il gioco utilizza l’ormai famoso Unreal Engine e in effetti muove
parecchie cose; Le animazioni dei dinosauri sono perfette e credibili e
anche la loro realizzazione grafica è ottima, la stessa cosa seppur
ridimensionata vale per i nemici umani e per gli effetti dei colpi e
delle armi.
Un altro gioco graficamente ineccepibile dopo Uncharted Drake’s Fortune quindi?
Purtroppo no, la lussureggiante foresta di Crysis o il carisma del
medio oriente di COD4 sono ben lontane, la giungla di Turok è
spelacchiata e le ambientazioni in generale mancano nel regalare
coinvolgimento.
Per quanto riguarda le textures, sebbene si sia fatto un passo avanti
rispetto a titoli fatti con i piedi (Need for speed), abbiamo sempre
parti di gioco in cui quelle in bassa risoluzione sono veramente troppo
presenti, e anche grazie alla concitazione dell’azione non disturbano
eccessivamente.
Insomma un gioco che se da un lato fa delle animazioni uno dei suoi
punti di forza, dal lato della cura ambientale e della risoluzione
delle textures svolge solamente il suo compitino.

GRooooAAAaaaRRrrrr

Attaccate un buon impianto surround alla vostra ps3 e probabilmente non
dormirete la notte, i ruggiti o i sibili dei dinosauri sono ottimamente
realizzati e variano da situazione a situazione anche tra le stesse
specie.
Lo stesso non si può dire del doppiaggio, che nonostante sia
completamente in italiano, è veramente banale e non riesce a dare un
minimo di coinvolgimento.
Nonostante questo le battute tra Turok e compagni durante le fasi di
combattimento non mancheranno di regalarvi momenti di ilarità.

Multiplayer a tre partecipanti? PvPvE

Se il gioco come longevità non si discosta molto dalla norma, la modalità multiplayer è stupendamente realizzata.
Le modalità presenti sono le classiche deathmatch, DM a squadre, cattura la bandiera e infiltrazione.
Tutte però con una chicca che da sola innalza l’esperienza multiplayer
ai livelli di titoli ben più blasonati: la presenza dei dinosauri
controllati dall’IA del gioco, che non saranno schierati con nessuno.
Starà alla vostra bravura farvi attaccare o volgerli contro i vostri avversari.
Ultima modalità presente è una cooperativa a 2 che vi permetterà di giocare tre livelli inediti in compagnia di un amico.

Ottimo, mediocre, innovativo, piatto

Tutti termini che descrivono questo Turok.
Sicuramente tra i capitoli della serie questo riesce a fronteggiare il
primo e fino ad oggi migliore, tuttavia il nostro gioco spazia da un
estremo all’altro, dalla magnificenza dei rettili alla scialbezza delle
ambientazioni, dalla perfezione di comportamento dei dinosauri ai salti
di bravura degli umani, insomma un gioco che sembra realizzato
approssimativamente e che forse i cari sviluppatori avrebbero potuto
rimandare e migliorare, rendendolo uno dei titoli multipiattaforma più
appetibili dell’anno.
Anche un ritocco dei ceckpoint sarebbe stato apprezzato, vista la
lontananza di alcuni di essi, che rendono il gioco eccessivamente
frustrante per i giocatori meno portati al genere.
Peccato che tutto ciò non sia accaduto.
Se cercate l’ennesimo FPS in cui massacrare tutto con un pizzico di
tattica e con un multiplayer ottimo allora sarete soddisfatti di Turok,
ma se invece siete dei perfetti critici in erba statene lontani , vi
rovinerete il divertimento visti i non certo piccoli difetti presenti.
Insomma un gioco destinato ai casual gamers più esigenti che però non potrà coinvolgere i più incalliti guru del genere.

PRO

  • Coltello sgravissimo ma divertente
  • Dinosauri come terzo incomodo assolutamente perfetti
  • Multiplayer elettrizzante
  • Animazioni ben realizzate

CONTRO

  • Ambientazioni piatte
  • IA umana traballante
  • Modalità single abbastanza corta