Recensione Recensione di Spider-Man: Shattered Dimensions
Recensione di Spider-Man: Shattered Dimensions di Console Tribe
di: Pasquale "corax" SadaEccoci di nuovo a parlare di supereroi. Dopo l’ottimo lavoro fatto da Rocksteady con Batman ora è il turno di Spider-Man che torna a nuova vita grazie agli sforzi di Beenox, software house che si è distinta fino ad ora sopratutto per porting di buona qualità.
Infilate tuta aderente, scarponcini e una bella maschera a vostro piacimento. Niente biglietto della metro, questa volta New York la giriamo sul filo di una ragnatela.
Shattered Dimensions
Nei primi secondi di filmato che introducono personaggi, storia e ambientazioni c’è un concentrato di tutto quello che questo titolo ha da offrirvi. Ironia, azione e un agglomerato di vicende narrative che purtroppo risulteranno alla lunga scollegate, banali e a tratti noiose. La situazione è questa: Spider-Man si trova per l’ennesima volta a litigare con il suo acerrimo nemico, il Dottor Mysterio, all’interno di un museo. Il cattivone è alla ricerca di una tavoletta misteriosa in grado di donare un enorme potere a chi la possiede. Nello scontro, purtroppo, il manufatto antico va distrutto in mille pezzi che schizzano impazziti non solo all’altro capo del mondo ma proprio in dimensioni spazio temporali diverse. Mysterio capisce subito la tragicità della situazione e se la dà a gambe per cercare di recuperare i pezzi perduti, mentre Spider-Man avrà bisogno di una guida. È a questo punto che entra in scena Madame Web, l’anziana mutante che, nonostante la sua cecità, è in grado di usare la telepatia, vedere il futuro e mettersi in contatto con altre dimensioni. L’anziana donna spiegherà al giovane Spider-Man di quartiere che è necessario recuperare al più presto ogni frammento della tavola prima che lo faccia Mysterio, altrimenti il Mondo, anzi i Mondi correranno un serio pericolo. Proprio in occasione di questa minaccia multi-temporale e poli-dimensionale, Madame Web contatterà anche gli altri Spider-Man che si trovano nel presente, nel passato o in altre dimensioni, in modo tale da assicurarsi il recupero di tutti i pezzi di tavoletta.
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Su questo fragile impianto narrativo, Beenox fa crescere una struttura episodica che ripropone la tragica situazione della tavoletta. La nostra avventura salterà da una dimensione all’altra, da un’epoca all’altra senza un legame concreto sballottandoci da evento a evento solo per amore dell’effetto scenico. Questa scelta, che sarebbe potuta risultare catastrofica, però, si rivela il vero punto di forza di questo titolo. Spider-Man è un eroe carismatico, sempre interessante e il salto da un’incarnazione all’altra contribuisce a tenere il giocatore sempre sveglio e attento. Poco importa se ogni capitolo dei tre atti sembra avere una storia a sé, anzi a onor del vero ripropone incessantemente sempre e soltanto lo stesso schema: uno degli Spider-Man deve recuperare un pezzo di tavoletta che è in mano ad uno dei cattivoni, il quale ovviamente non è minimamente intenzionato a darglielo. I personaggi sono sempre aderenti alla loro controparte fumettistica, doppiati in modo eccellente e riproposti in un cel shading realizzato a regola d’arte. Spider-Man si districherà tra i colpi nemici con la stessa leggiadria e frizzantezza con la quale si destreggerà tra le battute di spirito. Ogni volta il nemico sarà prima sbeffeggiato e deriso e solo infine colpito da una sonora scarica di pugni. Da segnalare la non eccellentissima direzione delle ambientazioni che fanno il loro dovere senza stupire: livelli perlopiù scialbi si alternano a qualche guizzo geniale. Segnatevi il nome di Deadpool e godetevi il suo show fino in fondo, Shattered Dimensions difficilmente vi riproporrà la stessa qualità e intensità.
Da un grande potere derivano grandi responsabilità
Quattro Spider-Man in un solo disco. Una presentazione sicuramente d’effetto, che aggiunge piacere a piacere, quando si scopre che ogni Spider-Man non solo avrà la propria “dimensione” ma anche il proprio stile grafico, le proprie caratteristiche e soprattutto il proprio sistema di gioco.
Vediamo prima di tutto che cosa li accomuna.
Shattered Dimensions è sostanzialmente un action di buona fattura. Attacco potente, attacco leggero e presa sono le armi di distruzione di massa che il buon Spidey nelle sue diverse forme utilizzerà per togliersi dagli impicci. Le ragnatele vengono attivate in due diversi modi. È possibile “lanciarle” contro i nemici premendo semplicemente il tasto della presa, con effetti diversi a seconda dei potenziamenti acquistati (elemento che spiegheremo in seguito), oppure le possiamo utilizzare con il grilletto destro per dondolarci lungo i soffitti dei livelli. Peccato per un’implementazione non perfetta che butterà il povero giocatore nelle stesse condizioni di Peter Parker alle prese coi suoi nuovissimi poteri: le ragnatele non rispondono quasi mai alla perfezione e il sistema di puntamento sviluppato per raggiungere i punti dove appollaiarsi è scomodo e mai preciso.
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Troppo spesso saremo costretti a premere il grilletto a casaccio con la speranza di finire proprio sulla sporgenza che desideravamo e non nelle fauci del nemico. La schivata è semplicemente controllata dal lock-on. Basta tener premuto il grilletto sinistro per schivare la maggior parte degli attacchi, compresi i proiettili. Le poche offensive che non possono essere evitate in questo modo, invece, vanno gestite col tasto di salto, che lancerà Spidey in una capriola evasiva. Questo tipo di attacchi è segnalato dai sensi di ragno con una bella aureola di saettine sulla testa del nostro eroe, che dimostrano la natura di action divertente e scanzonato ancor più che tattico.
Abbiamo anticipato tra le righe che Shattered Dimensions dispone di un buon sistema di potenziamento del personaggio. Raccogliendo gli emblemi di ragno sparsi nel livello, infatti, si acquistano una serie di crediti spendibili nell’acquisto di costumi, nuove tecniche e caratteristiche potenziate del personaggio. Ogni nuovo elemento va sbloccato completando una serie di sfide in-game, un incentivo a giocare nel modo “giusto” il titolo. Vi ritroverete spesso a voler eliminare un tot di nemici in modo silenzioso o con alcune tecniche per sbloccare l’ennesima sfida che vi darà accesso al tanto agognato potenziamento. L’albero degli upgrade è ben gestito e porta spesso il giocatore di fronte a scelte non facili. Se alcuni potenziamenti valgono per tutti gli Spider-Man, altri invece risulteranno utilizzabili solo e soltanto da alcuni e in determinate situazioni. Altri ancora, invece, opereranno un restyling completo del nostro sistema d’attacco: un esempio calzante è il lancio della ragnatela. Se all’inizio del gioco potremo usarla per attaccare un personaggio e lanciarci come un proiettile verso di lui, avvicinandoci a velocità supersonica, in seguito grazie allo sblocco della funzione potremo disarmarli velocemente e neutralizzarli senza neanche doverci muovere da dove siamo. Insomma, la gestione di quest’ennesima feature garantisce al titolo non solo una buona quantità di combo e finisher spettacolari, creando combattimenti tra i più frenetici e spettacolari di questa generazione, ma garantisce anche una certa profondità e varietà al sistema di gioco.
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I fantastici quattro
Come per la storia, anche la struttura di gioco segue un andamento episodico e abbastanza ripetitivo e regolare: presentazione del nemico, sezione contro gli scagnozzi e relativa sfida, primo scontro col nemico, seconda sezione contro gli scagnozzi e, infine, scontro decisivo col nemico che ha ricevuto nuovi poteri dal frammento di tavoletta.
Come dice un antico proverbio cinese, però, non è importante la meta ma come si affronta il viaggio. Shattered Dimensions non solo ci fornisce quattro diversi Spider-Man per affrontare l’avventura ma li mette contro una quantità sterminata di boss che possiedono il proprio “Mondo”. Affrontare Deadpool e affrontare Volture non può e non sarà la stessa cosa. Bando alle ciance e passiamo alle presentazioni.
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Il primo Spider-Man che incontriamo è Amazing Spider-Man, il vostro Spidey di quartiere. Ironico, agile e irriverente, è lo Spider-Man che conosciamo tutti. Nei suoi livelli prevale l’elemento platform, portandovi a sfruttare con maggiore frequenza la ragnatela e il sistema di puntamento per raggiungere le zone più alte. Il cel-shading perde qualcosa nei livelli più luminosi e colorati ma fa comunque bene il suo dovere.
Stesso periodo storico ma dimensione diversa per Ultimate Spider-Man: l’agilità del ragno unita al simbionte che dona potenza. I suoi livelli sono ricchi di nemici e la potenza del costume nero ha tutto lo spazio per dare sfogo alla sua rabbia. La “furia”, attivabile con la pressione del dorsale sinistro, è il suo potere nascosto che ci permetterà di sbarazzarci di folti gruppi di nemici in men che non si dica. Il passato e il buio sono gli elementi che lo caratterizzano; è una delle incarnazioni più affascinanti e suggestive, col suo costume nero petrolio e la maschera antigas. In questi livelli il chiaroscuro del cel shading arriva a livelli sublimi. La sua caratteristica è la silenziosità che gli permette di nascondersi nell’ombra. Meccaniche stealth abbastanza semplici si uniscono con immobilizzazioni silenziose dei nemici davvero spettacolari.
2099, un nuovo Spider-Man in un nuovo e futuristico mondo. Luci al neon, colori sgargianti e nemici agguerriti: queste le caratteristiche di Spider-Man 2099, che fa della velocità la sua arma vincente. In questi livelli potremo utilizzare la visione accelerata per rallentare il tempo e schivare i missili dei nemici, potere che con la crescita della furia nemica diventerà indispensabile. Non mancheranno sezioni nelle quali le ali alla Patrick De Gayardon si renderanno indispensabili: lunghe picchiate a tutta velocità attraverso palazzi del futuro in fiamme.
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Una dimensione ritrovata
Spider-Man: Shattered Dimensions sfiora il traguardo del capolavoro per un soffio. Sarebbe bastata una storia meno banale e un sistema di controllo meno legnoso con una telecamera meglio gestita (orrenda nelle arrampicate a muro) per bissare il successo di Arkham Asylum. La direzione è sicuramente quella giusta ma gli sviluppatori devono lavorare ancora molto sulla struttura complessiva dei livelli, che alla lunga finisce per stancare, castrando completamente ogni possibile rigiocabilità. Rimane comunque un titolo estremamente valido per i fan e non, in grado di divertire, appassionare e coinvolgere il giocatore grazie al carisma di un supereroe che nel mondo dei videogame, da un po’ di tempo a questa parte, non se la passava benissimo.