Recensione Recensione di Shaun White Snowboarding
Recensione di Shaun White Snowboarding di Console Tribe
di: RedazioneLa neve ricopre le città anche a bassa quota, i monti all’orizzonte
sono completamente bianchi, il Natale è alle porte e la stagione
sciistica avviata.
Vi è già venuta voglia di partire per una settimana bianca ma il capo
vi farà lavorare anche il giorno della Vigilia? Ubisoft vi viene
incontro presentando Shaun White Snowboarding.
Con ai piedi un paio di sci sci…
Pronti, via e siamo già con la tavola ai piedi ma dopo un paio di
evoluzioni ci troveremo a terra doloranti. Ad risollevarci arriverà
lui, Shaun White, snowboarder entrato nella storia di questo sport, che
persino nella nostra caduta riesce a scorgere un certo stile, da qui
l’invito a dimostrare il nostro valore e ad unirci al suo gruppo di
snowboarders.
Dopo aver ricevuto l’incarico da parte di Shaun di raccogliere 12
enormi monete sparse tra la neve, ci ritroviamo in cima alla montagna
pronti ad iniziare la nostra prima discesa e a dimostrare il nostro
vero talento.
Nel gioco avremo a disposizione quattro diverse montagne da esplorare
liberamente sparse per il mondo: una in Alaska, una in Europa, una in
Giappone e l’ultima negli Stati Uniti. Non avremo alcun tipo di
vincolo, né spaziale né temporale, il mondo che si apre davanti a noi è
vastissimo e potremo decidere di sfruttarlo come meglio crediamo.
Half pipe e non solo
La parte alta di ogni vetta è priva di attrezzature, come nella realtà,
ma allo stesso tempo in grado di offrire grandi emozioni grazie a salti
incredibili e crepacci talmente profondi da non scorgerne la fine; la
possibilità di esplorare la montagna a nostro piacimento è anche fonte
di pericoli; basta infatti avventurarsi nella zona sbagliata della
montagna per provocare una valanga e dover scappare da essa a velocità
folle.
Scendendo di quota si iniziano a vedere i primi segni di civiltà,
impianti di risalita, half pipe e altri snowboarder che si divertono
sulla neve. Arrivati a valle ci si può togliere la tavola dai piedi ed
avvicinarsi o agli impianti di risalita, dai quali è possibile
“tuffarsi” nel caso si veda qualche discesa particolarmente
interessante, o all’elicottero che ci porterà sulla cima della montagna.
Scendendo lungo il pendio ci capiterà di imbatterci in varie sfide che
vanno dal classico time attack e arrivano al cronometraggio del tempo
in aria, passando per il canonico freestyle. Per ogni sfida accettata
vengono prefissati determinati obiettivi, più difficile sarà
l’obiettivo raggiunto maggiore sarà il numero di medaglie ottenute.
Questo vecchio meccanismo è ancora efficace, infatti vi capiterà spesso
di rifare la stessa sfida per cercare di raggiungere il punteggio
massimo ed ottenere la tanto ambita prima posizione.
Visibilità ridotta
Peccato però che il vero punto debole di questo gioco sia l’elemento
fondamentale: il sistema di controllo. Se all’inizio apprendere i
comandi e far eseguire al nostro alter ego anche gli elementi più
basilari è particolarmente difficile (anche per l’assenza di un
tutorial), superata la fase di apprendimento si è pronti per lanciarci
in innumerevoli trick, peccato però che si resti sempre schiavi di un
sistema di controllo troppo complesso e poco immediato.
Anche il reparto grafico non si discosta molto dall’andamento generale
del gioco, se una nota positiva è il campo visivo veramente ampio, di
contro non si può fare a meno di notare i problemi di pop-up, elementi
che appaiono dal nulla, e qualche piccolo calo di framerete.
Anche i panorami non sono all’altezza della next-gen, abbastanza anonimi e simili tra loro anche cambiando continente.
Quel che ci si aspetta da un gioco di snowboard, vista anche la scarsa
complessità dell’ambiente circostante, è una realizzazione impeccabile
di tutti gli elementi che caratterizzano la montagna, dagli alberi alla
case, dalle seggiovie alle rampe, purtroppo anche la realizzazione di
questi elementi è abbastanza grossolana.
Finanche l’elemento base del gioco, la neve, è mal realizzato con
texture poco definite e una resa visiva che lascia con l’amaro in bocca.
La nostra tavola non sembra mai appoggiata sulla neve e gli effetti
“scenici” quali la nuvola di neve che si alza in frenata e quella di
atterraggio dopo un salto, sono praticamente identici. Inoltre gli
effetti particellari e di scia della tavola sono realizzati in maniera
piuttosto semplicistica e gli spruzzi di neve in frenata o quando
atterreremo dopo un salto risultano sempre molto simili tra di loro.
Un altro problema di Shaun White Snowboarding è che non riesce a dare
il senso di velocità e di pericolo tipico dello “snow” in condizioni
proibitive, come in un fuoripista sulla cima di una montagna o una fuga
da una valanga a tutta velocità che trasmette le stesse sensazioni di
una gita fuori porta della domenica.
Suonds good
Lo snowboard da sempre è associato all’hip hop e all’R’n’B e, almeno in
questo campo, il gioco non delude. La colonna è azzeccata con una
discreta varietà di brani.
Il doppiaggio, per i pochi dialoghi presenti nel gioco, è ben realizzato e anche la sincronia tra audio e video è rispettata.
Una nota di merito va alla realizzazione degli effetti sonori che
riescono a riprodurre il tipico suono della neve solcata da una lamina
affilata o lo stridere del ghiaccio al passare della nostra tavola.
Con tutta la mia crew
Il multiplayer,da sempre il punto di forza dei titoli appartenenti alla
“next-gen”, non riesce a risollevare le sorti del titolo che,
nonostante la possibilità di invitare direttamente sulla nostra
montagna gli amici senza alcun vincolo di movimento, risente dei
problemi presenti nella modalità singola, rovinando anche quello che
poteva essere un punto di forza del gioco vista la possibilità di
sfidare fino a 15 amici.
Atterraggio mal riuscito
Le idee di base, completa libertà di movimento e multiplayer a 16
persone sono originali e innovative per questo genere di gioco ma
purtroppo non sono state sviluppate al meglio.
I difetti di realizzazione sia grafica sia di controllo sono nettamente superiori agli standard a cui siamo abituati.
Se cercavate il degno erede di Amped non lo troverete in questo titolo,
al contrario se siete in crisi d’astinenza da snowboard su console
riuscirete ad ottenere qualche ora di divertimento con Shaun White
Snowboarding.
Speriamo che Ubisoft corregga il tiro per l’anno prossimo e che risolva
al meglio i problemi tecnici e rilasci il gioco di snowboard che tutti
aspettiamo.
sono completamente bianchi, il Natale è alle porte e la stagione
sciistica avviata.
Vi è già venuta voglia di partire per una settimana bianca ma il capo
vi farà lavorare anche il giorno della Vigilia? Ubisoft vi viene
incontro presentando Shaun White Snowboarding.
Con ai piedi un paio di sci sci…
Pronti, via e siamo già con la tavola ai piedi ma dopo un paio di
evoluzioni ci troveremo a terra doloranti. Ad risollevarci arriverà
lui, Shaun White, snowboarder entrato nella storia di questo sport, che
persino nella nostra caduta riesce a scorgere un certo stile, da qui
l’invito a dimostrare il nostro valore e ad unirci al suo gruppo di
snowboarders.
Dopo aver ricevuto l’incarico da parte di Shaun di raccogliere 12
enormi monete sparse tra la neve, ci ritroviamo in cima alla montagna
pronti ad iniziare la nostra prima discesa e a dimostrare il nostro
vero talento.
Nel gioco avremo a disposizione quattro diverse montagne da esplorare
liberamente sparse per il mondo: una in Alaska, una in Europa, una in
Giappone e l’ultima negli Stati Uniti. Non avremo alcun tipo di
vincolo, né spaziale né temporale, il mondo che si apre davanti a noi è
vastissimo e potremo decidere di sfruttarlo come meglio crediamo.
Half pipe e non solo
La parte alta di ogni vetta è priva di attrezzature, come nella realtà,
ma allo stesso tempo in grado di offrire grandi emozioni grazie a salti
incredibili e crepacci talmente profondi da non scorgerne la fine; la
possibilità di esplorare la montagna a nostro piacimento è anche fonte
di pericoli; basta infatti avventurarsi nella zona sbagliata della
montagna per provocare una valanga e dover scappare da essa a velocità
folle.
Scendendo di quota si iniziano a vedere i primi segni di civiltà,
impianti di risalita, half pipe e altri snowboarder che si divertono
sulla neve. Arrivati a valle ci si può togliere la tavola dai piedi ed
avvicinarsi o agli impianti di risalita, dai quali è possibile
“tuffarsi” nel caso si veda qualche discesa particolarmente
interessante, o all’elicottero che ci porterà sulla cima della montagna.
Scendendo lungo il pendio ci capiterà di imbatterci in varie sfide che
vanno dal classico time attack e arrivano al cronometraggio del tempo
in aria, passando per il canonico freestyle. Per ogni sfida accettata
vengono prefissati determinati obiettivi, più difficile sarà
l’obiettivo raggiunto maggiore sarà il numero di medaglie ottenute.
Questo vecchio meccanismo è ancora efficace, infatti vi capiterà spesso
di rifare la stessa sfida per cercare di raggiungere il punteggio
massimo ed ottenere la tanto ambita prima posizione.
Visibilità ridotta
Peccato però che il vero punto debole di questo gioco sia l’elemento
fondamentale: il sistema di controllo. Se all’inizio apprendere i
comandi e far eseguire al nostro alter ego anche gli elementi più
basilari è particolarmente difficile (anche per l’assenza di un
tutorial), superata la fase di apprendimento si è pronti per lanciarci
in innumerevoli trick, peccato però che si resti sempre schiavi di un
sistema di controllo troppo complesso e poco immediato.
Anche il reparto grafico non si discosta molto dall’andamento generale
del gioco, se una nota positiva è il campo visivo veramente ampio, di
contro non si può fare a meno di notare i problemi di pop-up, elementi
che appaiono dal nulla, e qualche piccolo calo di framerete.
Anche i panorami non sono all’altezza della next-gen, abbastanza anonimi e simili tra loro anche cambiando continente.
Quel che ci si aspetta da un gioco di snowboard, vista anche la scarsa
complessità dell’ambiente circostante, è una realizzazione impeccabile
di tutti gli elementi che caratterizzano la montagna, dagli alberi alla
case, dalle seggiovie alle rampe, purtroppo anche la realizzazione di
questi elementi è abbastanza grossolana.
Finanche l’elemento base del gioco, la neve, è mal realizzato con
texture poco definite e una resa visiva che lascia con l’amaro in bocca.
La nostra tavola non sembra mai appoggiata sulla neve e gli effetti
“scenici” quali la nuvola di neve che si alza in frenata e quella di
atterraggio dopo un salto, sono praticamente identici. Inoltre gli
effetti particellari e di scia della tavola sono realizzati in maniera
piuttosto semplicistica e gli spruzzi di neve in frenata o quando
atterreremo dopo un salto risultano sempre molto simili tra di loro.
Un altro problema di Shaun White Snowboarding è che non riesce a dare
il senso di velocità e di pericolo tipico dello “snow” in condizioni
proibitive, come in un fuoripista sulla cima di una montagna o una fuga
da una valanga a tutta velocità che trasmette le stesse sensazioni di
una gita fuori porta della domenica.
Suonds good
Lo snowboard da sempre è associato all’hip hop e all’R’n’B e, almeno in
questo campo, il gioco non delude. La colonna è azzeccata con una
discreta varietà di brani.
Il doppiaggio, per i pochi dialoghi presenti nel gioco, è ben realizzato e anche la sincronia tra audio e video è rispettata.
Una nota di merito va alla realizzazione degli effetti sonori che
riescono a riprodurre il tipico suono della neve solcata da una lamina
affilata o lo stridere del ghiaccio al passare della nostra tavola.
Con tutta la mia crew
Il multiplayer,da sempre il punto di forza dei titoli appartenenti alla
“next-gen”, non riesce a risollevare le sorti del titolo che,
nonostante la possibilità di invitare direttamente sulla nostra
montagna gli amici senza alcun vincolo di movimento, risente dei
problemi presenti nella modalità singola, rovinando anche quello che
poteva essere un punto di forza del gioco vista la possibilità di
sfidare fino a 15 amici.
Atterraggio mal riuscito
Le idee di base, completa libertà di movimento e multiplayer a 16
persone sono originali e innovative per questo genere di gioco ma
purtroppo non sono state sviluppate al meglio.
I difetti di realizzazione sia grafica sia di controllo sono nettamente superiori agli standard a cui siamo abituati.
Se cercavate il degno erede di Amped non lo troverete in questo titolo,
al contrario se siete in crisi d’astinenza da snowboard su console
riuscirete ad ottenere qualche ora di divertimento con Shaun White
Snowboarding.
Speriamo che Ubisoft corregga il tiro per l’anno prossimo e che risolva
al meglio i problemi tecnici e rilasci il gioco di snowboard che tutti
aspettiamo.