Recensione Recensione di Need for Speed: Hot Pursuit
Recensione di Need for Speed: Hot Pursuit di Console Tribe
di: Simone "PulpGuy88" BraviDopo tanti anni la serie di Need For Speed era piombata in una parabola discendente che sembrava essere ormai irreversibile. Dopo gli scivoloni di EA con Pro Street e Undercover, attenuati soltanto dal dignitoso Shift di Slightly Mad Studios (che comunque aveva completamente snaturato l’anima del gioco), la palla passa a Criterion che tenta di riportare questo glorioso brand agli antichi (ma neanche troppo) splendori. Impresa non facile, vediamo insieme se la fenice è risorta dalla sue ceneri!
Back on the right street
Al diavolo le corse legali, al diavolo le personalizzazioni e le ragazze in bikini a bordo pista! Qui si fa sul serio, si ritorna sull’asfalto rovente dove tutto quello che conta è velocità e sangue freddo.
Il cuore del titolo è ovviamente la modalità carriera: questa ci mette di fronte ad una vasta città chiamata Seacrest County e a due possibili carriere parallele. Potremo infatti scegliere liberamente se affrontare gli eventi dedicati alla polizia o quelli dedicati ai piloti.
La carriera come poliziotto, senza dubbio la più appassionante, ci vede partire dal livello di recluta, con una sola macchina a disposizione. Come agente avremo a che fare con tre tipi di eventi: la prova a tempo, la risposta rapida, in cui dovremo arrivare in un determinato punto della mappa per effettuare il posto di blocco, e Interception, la modalità più divertente in assoluto. In questo evento saremo incaricati di fermare una corsa clandestina distruggendo le macchine dei piloti oppure sfidando un ricercato particolarmente abile, cercando di fermarlo rispettando determinate condizioni. Questo può avvenire attraverso semplici ma efficaci speronamenti oppure attraverso le abilità speciali, novità assoluta per la serie. Avremo infatti a disposizione quattro “power-up”: la striscia chiodata, un disturbatore EMP, la richiesta di un posto di blocco e l’elicottero, che piazzerà una striscia chiodata lungo la strada. Nella versione uno contro uno di Interception, in particolare, dovremo fermare obbligatoriamente il ricercato utilizzando solo una determinata abilità.
Tali “poteri” sono attivabili solo dopo l’autorizzazione della centrale e disponibili per un numero limitato di volte durante la gara. Dopo ogni utilizzo, inoltre, dovremo attendere diversi secondi prima di poter richiamare nuovamente l’aiuto.
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Vestendo i panni di uno street racer, invece, ci troveremo davanti a tre tipologie di evento: prova a tempo, gara (contro altri piloti o uno contro uno) e Hot Pursuit. L’ultima modalità è indubbiamente l’essenza del gioco: un’appassionante gara contro altri piloti con tanto di intervento della polizia; gli agenti attaccheranno sia noi che gli altri contendenti e il nostro compito, ovviamente, sarà quello di attaccarli a nostra volta, cercando di distruggere la loro auto. Ovviamente i simpatici sbirri non esiteranno ad utilizzare posti di blocco, strisce chiodate e disturbatori EMP per fermare la nostra volata verso il traguardo ma, per fortuna, non si giocherà al gatto e al topo. Anche noi disporremo delle nostre armi: proprio come la polizia, potremo rilasciare una striscia chiodata oppure lanciare un disturbatore EMP che inibirà per qualche istante le funzioni elettroniche dell’auto colpita, rallentandola notevolmente.
Chiude il quadro della carriera la modalità guida libera in cui potrete esplorare liberamente tutta la contea di Seacrest, tuttavia non ci saranno missioni istantanee o secondarie nella vastissima mappa di gioco da poter affrontare.
Nonostante le tipologie di sfida non si presentino in grande varietà, potremo contare su un numero altissimo di eventi, tutti molto divertenti e stimolanti anche grazie alle nuove modalità e alle aggiunte del gameplay, come le appena citate abilità speciali. Possiamo dire che lo “show stealer” è ovviamente la carriera da poliziotto che si è rivelata più adrenalinica di quella classica, grazie soprattutto alla favolosa modalità Interception.
Motor Heart
Siamo lieti di comunicarvi che questo capitolo della serie è semplicemente, estremamente, fortemente un Need For Speed. E non potevamo chiedere di meglio! Il sistema di guida è ovviamente l’arcade più puro che si sia mai visto, proprio come ai vecchi tempi. La sensazione di velocità e la frenesia faranno da padrone per tutta la durata delle gare. Ogni singola corsa sarà una scarica d’adrenalina, una battaglia senza esclusione di colpi. Stavolta però serviranno sì riflessi veloci ma anche intelligenza e furbizia. Torneranno le famose scorciatoie che potranno aiutarci come penalizzarci. Dovremo infatti dare un occhio alla minimappa a schermo per dare un veloce sguardo alla prossima scorciatoia e determinare se potrà esserci d’aiuto. Le vie nascoste infatti potrebbero celare parecchie insidie, percorsi tortuosi e persino farci allungare rispetto al percorso “standard”, facendoci perdere terreno nei confronti dei nostri avversari. I power-up, come visto nel paragrafo precedente, doneranno un piacevole sapore strategico alle corse, costringendoci a prestare sempre attenzione e a non sentirci mai troppo sicuri della vittoria nemmeno a pochi metri dal traguardo. Ogni auto sarà dotata della classica bombola di N2O, che ci permetterà di eseguire il classico boost e bruciare gli avversari. L’intelligenza artificiale nemica sarà estremamente reattiva portando la sfida a livelli abbastanza alti già dopo pochissimi eventi. I piloti avversari sono intelligenti e reattivi e non esiteranno a sfruttare ogni vostro piccolo errore a loro vantaggio, sorpassandovi nella migliore delle ipotesi o addirittura colpendovi impietosamente con una striscia chiodata o una scarica EMP quando il gioco comincerà a farsi duro.
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Da non sottovalutare nemmeno il traffico cittadino: le auto “neutre”, quantunque in numero ridotto, vi metteranno in estrema difficoltà, spuntando fuori all’uscita di una curva o sbarrandovi improvvisamente la strada mentre siete lanciati a tutta birra con l’inferno che si scatena alle vostre spalle.
Ciò che stupisce, però, è l’ottimo bilanciamento del gameplay che, tra potenziamenti vari ed intelligenza artificiale, non mostrerà mai il fianco a situazioni frustranti o eccessive facilitazioni verso il giocatore.
Altro punto di forza del titolo sono le spettacolari collisioni: ogni incidente fatale risulterà estremamente spettacolare e ripreso da una regia virtuale eccelsa, attraverso un suggestivo rallenty che vi lascerà più volte a bocca aperta. Nel caso fossimo gli sfortunati protagonisti di questo spettacolare evento potremo tranquillamente riprendere la nostra corsa, ovviamente dall’ultimo posto. I danni subiti infatti, nonostante riprodotti splendidamente, saranno più che altro visivi e non inficeranno sulle prestazioni della nostra auto, in piena tradizione arcade.
Tuttavia il modello di guida, nonostante sia immediato e di facile apprendimento, risulta essere degnamente impegnativo, richiedendovi una buona consapevolezza dei punti di forza del vostro mezzo. Dovrete imparare quando sarà il momento di affrontare una curva in derapata o quando invece basterà dosare l’acceleratore per non finire contro un muro a 320 Km/h. Inoltre sarà di fondamentale importanza evitare il traffico cittadino e i ripetuti attacchi delle volanti della polizia o, viceversa, calcolare con giusto tempismo il momento in cui sferrare una sportellata ad un’auto nemica cercando di non rimanere coinvolti nello schianto. Insomma, un livello di sfida alto per un titolo che non vuole essere il solito, disimpegnato “giochino” di corse arcade, ma che vuole affermarsi come nuovo leader della categoria.
Non manca ovviamente qualche piccola pecca come delle collisioni talvolta approssimative, che vi costringeranno a rovinosi incidenti anche quando l’ostacolo sembrava solo sfiorato oppure l’impossibilità di infliggere danni “passivi”: se vi troverete davanti al vostro obiettivo non potrete in alcun modo infliggergli danni col retrotreno della vostra auto ma dovrete necessariamente affiancarlo o colpirlo da dietro. In ultimo segnaliamo il classico effetto “rimbalzo” che si ha in alcuni schianti contro le barriere o le altre auto, che tuttavia è caratteristico di queste produzioni.
Riguardo il parco auto possiamo ritenerci pienamente soddisfatti, usufruiremo infatti di tantissimi i bolidi tra i più famosi del mondo, dalla futuristica Lamborghini Reventon (prodotta in soli 21 esemplari) alla scattante Mitsubishi Evolution, per arrivare alle più potenti muscle car, dalla Camaro alla Dodge Charger e la lista, ovviamente, non finisce qui. In più, prima d’ogni gara, l’affascinante voce di una simpatica signorina ci illustrerà le caratteristiche principali del nostro veicolo, con interessanti retroscena sulla sua progettazione. Nulla è stato lasciato al caso e avrete a disposizione decine di ore di puro divertimento ed esaltazione, una buona varietà nelle modalità di gioco, di situazioni di gameplay e un buon numero di automobili da guidare e far schiantare.
!==PB==!
The party is here
L’aspetto più innovativo di questo Hot Pursuit è sicuramente l’Autolog. Questo particolare sistema richiederà che la console sia connessa alla rete in quanto interfaccerà i vostri progressi di gioco con tutti i vostri amici che posseggono il gioco. Vi aggiornerà su tutti gli eventi affrontati dai vostri amici, sui loro record e vi darà la possibilità di commentare insieme a loro, attraverso una bacheca, ogni singolo evento, permettendovi poi di organizzare esaltanti sfide online in pochi istanti. Le modalità online sono tre, del tutto simili a quelle della carriera in singolo, affrontabili fino ad un massimo di otto giocatori: Hot Pursuit, gara clandestina con intervento della polizia; Gara, stessa modalità ma senza l’intervento delle forze dell’ordine, e Interceptor, dove cinque piloti si daranno battaglia in gara e i rimanenti dovranno cercare di fermarli.
Nonostante l’altissimo divertimento che possono proporre queste tre varianti e l’assoluta stabilità del netcode durante le partite, si sente la mancanza di qualche altro diversivo che possa ampliare ancora di più l’ottima offerta ludica del titolo.
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Rise the music!
Tecnicamente Hot Pursuit si presenta in maniera eccellente. I modelli poligonali delle auto sono ricchi di particolari e godono di texture pulite e dettagliate. Unici difetti un aliasing abbastanza visibile e qualche lieve calo di framerate nelle situazioni più concitate, ma si tratta comunque di casi sporadici. I danni, nonostante siano in gran parte pre-calcolati, sono visivamente credibili ed implementati con cura. Anche gli scenari sono splendidi: Seacrest County è una città estremamente variegata, tortuose stradine montane, lungomare, strade industriali ed autostrade, tutte ottimamente caratterizzate e dotate di un design fortemente ispirato. Le scelte cromatiche sono praticamente perfette, mentre è esaltante il sistema dinamico di illuminazione che sfoggia tutta la sua magnificenza nelle gare notturne dove, tra fari e lampeggianti della polizia, potremo ammirare uno spettacolo visivo mai visto prima in un racing game.
Se possiamo definire apprezzabile il campionamento degli effetti sonori dobbiamo assegnare un gran voto alla strepitosa colonna sonora che, tra brani originali ed arrangiamenti techno-rock creati appositamente per il gioco, raggiunge picchi di coinvolgimento finora inesplorati, candidandosi come una delle migliori soundtrack mai sentite in un titolo di questo genere. Di ottima fattura anche il doppiaggio in italiano che ci accompagnerà nei menù e nelle descrizioni degli eventi e delle auto.
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HE IS BACK!
È ufficiale signori: Need For Speed è tornato! Hot Pursuit è il racing game che tutti aspettavano. Divertente, impegnativo, spettacolare e longevo. Un’esperienza da provare assolutamente se si è appassionati del genere. Criterion è riuscita a riportare la saga ai fasti di un tempo, abbandonando tutti i riempitivi costituiti dalla customizzazione delle vetture (qui totalmente assente) e concentrandosi nell’offrire un racing game dall’anima arcade con tutti gli annessi e connessi. Adrenalina pura che scorrerà a fiumi per molto tempo grazie ai tantissimi eventi disponibili e alla divertentissima componente online, impreziosita dall’intelligente sistema Autolog. Un gioco afflitto veramente da pochissimi difetti ed ovviamente un appuntamento da non mancare. Lo abbiamo atteso per molto, troppo tempo… Now it’s time!