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Recensione di MotionSports: Play for Real

Recensione di MotionSports: Play for Real di Console Tribe

di: Antonio "Difio" Di Finizio

Tra tutti i titoli disponibili al lancio del Kinect, se ne possono raggruppare alcuni sotto il genere sportivo. Certo, non hanno nulla a che vedere con quelli a cui siamo abituati, ma nonostante ciò cercano di proporre nuove esperienze in virtù del totale riconoscimento del corpo da parte del sensore di movimento di Xbox 360. Tra questi compare MotionSports: Play for Real di Ubisoft.

Uno sportivo con nuove discipline

Non appena giocheremo per la prima volta, ci accorgeremo subito della particolare esperienza che MotionSports ci vuole offrire. Il titolo, infatti, invece di metterci alla prova con le classiche discipline sportive, tenta di ritagliarsi un suo spazio proponendone alcune raramente viste negli altri giochi. Insieme al calcio, per esempio, troviamo l’equitazione, il deltaplano, lo scii, il football americano e il pugilato. Ogni sport sarà suddiviso in sotto-categorie, più o meno numerose e progressivamente più difficili, che si sbloccheranno man mano che acquisiremo punti in quelle accessibili. A primo impatto tutto ciò appare sicuramente positivo, ma forse è meglio entrare nel dettaglio per valutare meglio e avere una visione d’insieme più chiara.

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Seguendo l’ordine del menù principale, parliamo dell’equitazione. Poche volte si è vista questa disciplina all’interno di un videogioco. I motivi possono essere tanti, uno di questi è che con il pad non si riuscirebbe in nessun modo a rendere appetibile il gameplay. Gli sviluppatori hanno quindi voluto vedere se quest’ostacolo potesse essere superato con Kinect. L’idea di base è interessante, in sostanza per controllare il cavallo non dobbiamo fare altro che fingere di scuotere le briglie più o meno velocemente e dirigerlo lungo il percorso ad ostacoli prestabilito inclinando a destra e a sinistra il nostro busto. Ciò che purtroppo rende quest’esperienza al limite del giocabile è una forte imprecisione e un lag accentuato. La trovata dunque, seppur intelligente, non riesce a trovare una sua concreta realizzazione.
Nello sci, intuitivamente, gareggiamo contro altri giocatori comandati dall’I.A. lungo un percorso in discesa. Qui dobbiamo far attenzione a non uscire dal percorso prestabilito, pena minor punti guadagnati alla fine di ogni partita, punti necessari per progredire nel gioco. Anche qui i “comandi” da impartire con il nostro corpo sono intuitivi, basterà inclinarsi a destra e a sinistra per regolare la propria direzione, abbassarsi e protrarsi in avanti per acquisire velocità. Roteando le braccia potremo anche utilizzare i bastoncini e saltando, ovviamente, il nostro sciatore farà altrettanto. L’esperienza idealmente non sarebbe male, ma anche qui a causa del lag e dell’imprecisione lo troveremo quasi straziante.
Un altro sport trattato nel gioco è il football americano. Qui abbiamo una vasta gamma di modalità. Si va infatti da una corsa laterale e orizzontale, nella quale dovremo saltare o comunque superare ostacoli, alla possibilità di fare il quarterback, calciare la palla ovale all’interno della porta o lanciarla con le proprie mani. Non tutte queste modalità sono disponibili sin dall’inizio ma come per altri casi le possiamo sbloccare man mano che acquisiamo punti. I problemi di lag sussistono anche in questo caso, specialmente quando si tratta di superare ostacoli. Dobbiamo saltare, per esempio, prima rispetto al normale per far sì che nel gioco sia compiuto il salto al momento giusto e non troppo tardi.

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Il deltaplano rappresenta un’altra delle novità introdotte in MotionSports rispetto agli altri titoli dello stesso genere. Di per sé il minigioco non è né impegnativo né tantomeno richiede chissà quale agilità per essere completato: ci lanceremo da un’altura nel vuoto e dovremo proseguire lungo un percorso evitando, ovviamente, di perdere velocità e schiantarci al suolo. L’obiettivo è di arrivare al punto di atterraggio cercando di avvicinarsi il più possibile al centro, proprio come se fosse un bersaglio da colpire. A tracciare il nostro tragitto ci sono delle correnti ascensionali ben evidenziate che ci danno una spinta verso l’alto permettendoci di acquistare velocità planando. Di tutte le discipline del titolo, questa è quella in cui si sente meno il lag; questo è dovuto al fatto che è utilizzato esclusivamente il movimento delle braccia. Per controllare il deltaplano, infatti, dobbiamo fare finta di avere nelle mani il manubrio di un vero deltaplano. Da fermi lo inclineremo verso il basso, verso l’alto, verso destra o sinistra per muoverci all’interno dello spazio virtuale. L’unico problema è che purtroppo a forza di tenere le braccia distese come suggerisce il gioco, ci si stanca in poco tempo.
Il penultimo sport che possiamo praticare nel gioco è il pugilato. Qui si risente nuovamente del problema dovuto al lag e alla precisione che causeranno innumerevoli “smanettamenti” davanti alla tivù: non ci dobbiamo meravigliare se una parte dei pugni che tireremo andrà completamente a vuoto. Tolti questi grossi difetti, comunque, la struttura portante della disciplina non è mal realizzata. La telecamera di gioco è in prima persona, rendendo più viva l’azione. I pugni possono essere schivati piegandoci su un fianco o ponendo le nostre braccia davanti alla faccia, possiamo poi allontanarci o avvicinarci al nostro avversario previa disponibilità di spazio. Il giudizio comunque non può essere positivo, vista l’esperienza rovinata dai difetti meglio citati poco sopra.
Infine arriviamo al calcio. Vedere questo sport alle prese con il Kinect non è cosa nuova, dato che anche altri giochi concorrenti lo propongono. In MotionSports però dobbiamo limitarci a eseguire solo alcune azioni, più che a giocare una partita. Possiamo tirare da centrocampo o battere un calcio di rigore, ma niente di più complicato. Seppur sia comunque presente del lag, qui non crea un problema poiché l’azione è “statica”. Se per tradurre il nostro calcio in comando ci vorrà più del dovuto, questo non cambierà il risultato. Ciononostante è presente una vera e propria chicca inserita dagli sviluppatori, ovvero il dover simulare il posizionamento della palla sul dischetto prima di poter tirare. Non è nulla di che, sia chiaro, ma dà un tocco di divertimento e immersione in più.

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Lo sport si “muove” in TV

Fortunatamente il gioco prevede una componente multiplayer per allungare la longevità che però si limita al solo multiplayer locale, senza presentare alcuna modalità online. In alcune discipline, come il pugilato o lo scii è infatti possibile giocare con un amico in split screen, in altri casi si potrà giocare fino a quattro alternando, di volta in volta, i giocatori nel raggio visivo del Kinect.
Conclusa la parte relativa al gameplay, ci sembra doveroso scrivere due righe sul versante puramente tecnico del titolo. La grafica è caratterizzata da uno stile maturo e per certi versi non è mal realizzata, anche se comunque siamo ben lontani dagli standard dei giochi che non usano Kinect. Nel complesso quindi non ci sentiamo di bocciarla, ma non va molto oltre la sufficienza. Altri problemi che vanno evidenziati riguardano senza alcun dubbio i caricamenti. Non danno fastidio tanto nella durata, quanto nella quantità. Per un gioco che punta al divertimento, non è certamente di aiuto.
Un piccolo elogio va sicuramente speso nella realizzazione del sonoro, o per meglio dire del doppiaggio. Ubisoft ha, infatti, coinvolto nello sviluppo il commentatore Guida Meda, famoso per il “Rossi C’è!” durante le gare di MotoGP.

Play for Real?

Chissà, magari per un errore di stampa si sono scordati di mettere il punto interrogativo finale al sottotitolo di MotionSports. Questo sarcasmo ovviamente è per sdrammatizzare, proprio perché purtroppo il titolo non può essere inserito per nessun motivo tra i must have dei possessori di Kinect. Le idee di fondo sono buone, ma non risultano fruibili in maniera ottimale tanto da permetterci una sufficiente esperienza di gioco o anche di divertimento.
Insomma, se volete giocare utilizzando il Kinect con un titolo sportivo, puntate ad altro.