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Recensione Recensione di Might & Magic: Clash of Heroes

Recensione di Might & Magic: Clash of Heroes di Console Tribe

di: Mariano "TylerDurden" Adamo

Quante volte sentiamo parlare di porting? La scelta di far approdare un titolo, inizialmente prodotto su una console, su un’altra piattaforma e – come ben sapete – questo non sempre permette agli sviluppatori di ottenere ottimi risultati. Fin quando la differenza hardware è minima, il discorso può assumere connotazioni che spesso sfiorano addirittura il fanatismo ma, questo è il nostro caso, cosa succede quando un titolo passa da una console portatile, con relativi limiti tecnici, come il Nintendo DS a piattaforma ben più performanti come possono essere Xbox 360 e Playstation 3? Il titolo che vi presentiamo oggi, Might & Magic: Clash of Heroes, è figlio proprio di un porting del genere che, grazie al rilascio tramite gli store online, ha visto la luce anche sulle console casalinghe ed è pronto a mostrarsi ad una categoria diversa di giocatori. Il successo avuto su Nintendo DS sarà bissato? Oppure gli eroi dovranno accettare una clamorosa sconfitta? Scopriamolo insieme!

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C’era ancora una volta…

C’era una volta… quante storie iniziano così? Difficile, se non impossibile, sapere esattamente quante volte queste parole abbiano dato il via a racconti più o meno interessanti. Per quanto possa risultare epica, fantastica e ricca di pathos, questa formula ha cominciato col stancare. Il discorso va perfettamente a braccetto con la trama di Clash of Heroes. Seppure questa non inizi con l’ormai classico, “c’era una volta”, a conti fatti ricalca tutti i cliché e le situazioni viste e riviste in svariate opere. Immaginate un regno pacifico dove diversi popoli vivono in armonia, un oscuro – e non meglio identificato – signore del male che ha l’intenzione di risvegliare un antico potere e un manipolo di eroi pronti a rischiare la vita per riportare la pace. C’era una volta… l’innovazione; c’era appunto, perché nella trama di Clash of Heroes non ve n’è traccia. Prendete un gruppo di personaggi stereotipati, inseriteli nel canovaccio accennato poc’anzi e in men che non si dica avrete tra le mani la sceneggiatura del gioco. Inutile dilungarci troppo, se state cercando una storia bella ed entusiasmante il titolo targato Capybara Games non fa per voi.

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Role Puzzle Game

Da quanto scritto finora avrete sicuramente capito che Clash of Heroes non è il classico gioco di ruolo che punta principalmente sulla narrazione. L’arcade, già uscito precedentemente su Nintendo DS, fa del gameplay l’aspetto fondamentale. Nelle prime sequenze di gioco avremo modo di imbatterci in un’esplorazione ambientale un po’ scomoda, questo se consideriamo che ci troviamo su di una console casalinga. Le varie schermate di gioco, popolate di oggetti e personaggi, sono segnate da un percorso prestabilito su cui i vari protagonisti si spostano in maniera schematica e dal ritmo incredibilmente lento. I vari tasselli bidimensionali, infatti, ci permettono di spostarci unicamente in quattro direzioni: questo, ovviamente, è possibile solo se nella direzione da noi scelta è presente un altro tassello su cui poter approdare. La scelta è probabilmente legata all’hardware originale ma, per fortuna, dopo qualche ora di gioco quella sensazione di staticità svanisce e si riesce ad apprezzare meglio la componente esplorativa. Con questo non vogliamo dire che il gioco regali grosse soddisfazioni sotto questo punto di vista, anzi, l’intero svolgimento è davvero troppo semplice: le quest principali saranno accompagnate da icone dorate, mentre quelle secondarie saranno invece argentate. Difficile quindi perdersi o impiegare tempo per capire in che modo proseguire, basterà semplicemente seguire le indicazioni che di volta in volta ci verranno date. In ogni caso solo quando scenderemo sul campo di battaglia il vero spirito di Clash of Heroes spunterà fuori. Se dovessimo catalogare il titolo in una categoria ben precisa, sicuramente lo potremmo inserire tra i giochi di ruoli strategici; seppur calzante, però, questa definizione non basta. Nonostante ricalchi, più o meno fedelmente gli schemi classici, Clash of Heroes si discosta dagli altri titoli, inserendo nel gameplay elementi tipici dei puzzle game. Ma procediamo per gradi. Una volta iniziata la battaglia, ci troviamo su una schermata di gioco divisa in due: nella parte superiore dello schermo troveremo la fazione nemica, sulla parte inferiore, invece, troveremo le nostre fide truppe. Volendo riassumere – in maniera molto semplice – l’intera battaglia, si può dire che lo scopo e quello di colpire la parte finale del campo di battaglia nemico, in modo che, colpo dopo colpo, potremmo azzerarne i punti ferita. Il concetto è davvero semplice ma, pad alla mano, dispone di numerose sfaccettature, mostrandosi più profondo di quanto non appaia ad una semplice occhiata. Iniziamo col dire che le truppe a nostra disposizione si divideranno in tre categorie principali: soldati semplici, elite e campioni. Se i primi rappresentano una risorsa infinita (possono essere richiamati di turno in turno), gli altri hanno un numero limitato e pertanto vanno gestiti in maniera opportuna. Qualunque sia la truppa scelta, proprio come accade in ogni puzzle game, prima che questa possa attaccare bisogna disporne tre alla volta in senso verticale, rispettandone ovviamente il colore. Questa scelta può essere assimilabile a qualsiasi puzzle game, da Zuma a Bejeweled e così via. Le truppe disposte in maniera verticale, sono quindi da considerasi attive, tuttavia prima di compiere l’attacco vero e proprio, come in ogni gioco di ruolo che si rispetti, bisognerà attendere un certo numero di turni. In questo senso non basterà posizionare quanti più soldati possibili in maniera indiscriminata ma, anzi, sarà importante scegliere con cura i tempi giusti per intraprendere l’azione offensiva. E per la difesa? Gli sviluppatori hanno pensato anche a questo! Se disponendo in senso verticale le nostre truppe saranno pronte all’attacco, mettendole orizzontalmente formeranno dei muri: inutile dire che più truppe impiegheremo più resistenti saranno le nostre difese.

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Accanto a questa impostazioni di base ruotano numerosi fattori secondari che, nell’ottica di una strategia perfetta, rendono ogni battaglia più viva e appassionante. Basti pensare che più truppe attive dello stesso colore possono essere fuse tra di loro, oppure, sempre in base al colore, se i nostri soldati effettueranno il loro attacco contemporaneamente, riceveranno un bonus di potenza e così via. L’aspetto puzzle del titolo non deve confondere, ci troviamo comunque davanti ad un gioco di ruolo: level up, resistenza, potenza, punti esperienza, accessori bonus, saranno comunque importantissimi per la riuscita delle nostre battaglie. La strategia e l’ingegno sono fondamentali, ma se ci sarà una differenza di livello troppo alta tra voi e il vostro avversario, la fine sarà comunque inevitabile. Le battaglie in ogni caso sono davvero appaganti, dagli scontri più semplici a quelli più complicati. Quello che stupisce è che, a discapito della tipologia di gioco, queste non risulteranno mai monotone, grazie anche a un’ottima variabilità degli obiettivi. Accanto a scontri semplici e scontati in cui bisognerà eliminare l’avversario, troveremo sfide capaci di impegnarci in maniera diversa: eliminare determinati obiettivi, utilizzare un certo numero di truppe, colpire solo alcuni punti dello schermo; questi sono solo alcuni esempi delle battaglie cui prenderemo parte. Se ciò non bastasse, tutta una serie di sfide secondarie, in cui, proprio come un rompicapo, dovremo concludere la battaglia in un solo turno e utilizzando solo determinate truppe. Una vera chicca per tutti gli amanti del genere.
Parlando della longevità invece, la campagna principale di terrà impegnati per circa trenta ore. A queste vanno sommate quelle passate in sifede online. Ottima la componente multiplayer, in cui poter sfidare avversari su avversari fino a raggiungere la vetta della classifica online. Gli scontri seguono più o meno le stesse regole del single player, la differenza sta nella componente umana e nel relativo livello di difficoltà, puntato decisamente verso l’alto.

Gli eroi colpiscono ancora

Il passaggio alle console casalinghe ha sicuramente giovato sotto l’aspetto grafico: disegni puliti e grafica accattivante. Tuttavia quello che ci premeva era sapere se questo “piccolo” gioco potesse risultare appetibile anche per i palati più hardcore ed esigenti. La risposta è quanto mai positiva. Clash of Heroes si conferma come un titolo dal forte carisma e da un’ottima impostazione generale. Il gameplay delle battaglie offre le giuste novità per il genere e regala numerose ore di gioco. Peccato per una trama banale e poco ispirata, che in parte vanifica quanto di buono visto negli altri comparti. Se siete fan dei giochi di ruolo strategici o, perché no, volete cimentarvi in qualcosa di nuovo, questo è il titolo che fa per voi.