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Recensione Recensione di Just Dance 2

Recensione di Just Dance 2 di Console Tribe

di: REdeiDESIDERI

Arrivato su Nintendo Wii un annetto fa, Just Dance non fu accolto dalla critica in maniera lusinghiera. Snobbato – per non dire altro – dai più, il titolo Ubisoft non seppe imporsi sulle pagine delle riviste del settore, tanto che fu etichettato come l’ennesimo gioco casual pensato più per racimolare denaro che altro. Vai a capire se la cosa è vera o no, fatto sta che il simulatore di ballo francese riscosse un successo che, in numeri, si può quantificare con circa quattro milioni di copie vendute (!). Certamente inebriata dall’inatteso successo di vendite, Ubisoft ha deciso di provare a bissare il successo commerciale del suo nuovo brand di ballo, riportando Just Dance su Wii con un nuovo, “travolgente” titolo. Largo dunque a Just Dance 2, simulatore di ballo in esclusiva per Wii che, sulla scia del suo predecessore, abbandona tappetini e periferiche varie per fare del corpo l’unico, vero, controller di gioco! Saranno riusciti i ragazzi di Ubisoft Paris ad entrare nel cuore della critica e del grande pubblico? Scopriamolo insieme! Hey ya!

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Just… DANCE!

Così com’era per il suo predecessore, Just Dance 2 non chiede all’utente nulla più che… ballare. E badate bene, non è che siamo qui per fare battute di spirito! Il titolo Ubisoft infatti non propone al giocatore le impostazioni tipiche dell’ultima ondata di giochi musicali, quanto piuttosto una struttura ancor più arcade, quasi “primitiva”. Niente fronzoli narrativi, nessuna campagna principale, niente editor di personaggi e vestitini. Niente di tutto ciò! A ben vedere la prima impressione è quella di avere su console un titolo che, almeno nello spirito, incarna i cari vecchi cabinati da sala giochi. Parliamo di roba arcaica come Dance Dance Revolution di Konami e simili. Roba buona, che ha fatto spendere milioni di monetine a gente molto più hardcore dei giocatori odierni ma che, per chissà quale oscuro mistero, pare ormai estinta. Anyway, tralasciando ogni sviolinata nostalgica sul mondo che fu delle sale giochi, parliamo di un titolo di un’immediatezza disarmante in cui si è da subito indirizzati a fare una cosa, ed una soltanto: ballare! Avviato il gioco, ci verrà infatti offerto un menù estremamente semplice attraverso il quale accederemo subito alle diverse modalità di gioco, a seconda che siate giocatori occasionali, ballerini da lunghe sessioni o un folto gruppo di ballo. Il passo successivo sarà quindi quello di scegliere una o più tracce (con l’ovvia possibilità di formare una propria scaletta) e, come da titolo, ballare e basta. Se in passato per giochi simili ci eravamo dovuti avvalere di un folto numero di tappetini, balance board e varie, Just Dance 2 propone invece un sistema estremamente più semplice ed immediato. WiiMote impugnato nella mano destra, dovremo semplicemente replicare i movimenti di un avatar a schermo, come se questi fosse la nostra immagine in uno specchio. In base poi a quanto saremo coordinati ed in sincrono con suddetto avatar, il gioco ci assegnerà un punteggio che andrà a riempire un apposito indicatore che non ha altro scopo se non quello di segnalare il proprio punteggio in pieno stile arcade; così che si possano stabilire record per fare sempre meglio da soli o in compagnia. Il risultato che se ne ha è di un’immediatezza ineguagliabile. Grazie all’avatar a schermo, e ad alcuni semplici comandi riportati su di una stringa ai piedi del monitor, seguire i movimenti è semplice e divertente, tanto che bastano pochissimi istanti affinché l’utente sia catapultato nel mondo del ballo. I movimenti da eseguire infatti non sono mai troppo complicati e si ripetono abbastanza frequentemente da poter apprendere il più della coreografia in maniera attiva ed intuitiva, senza tutorial, lunghe sequenze di movimenti o amenità varie. Non bastasse, poi, il divertimento che se ne può avere nello sbattersi come dei cretini con il WiiMote alla mano, c’è da segnalare la possibilità di poter organizzare coreografie di gruppo in cui, punteggio a schermo, sino a quattro giocatori potranno sfidarsi in sessioni all’ultimo passo di danza.

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What’s new?

Quali sono dunque le novità di questo Just Dance 2? In primis è stata introdotta la gradevolissima possibilità di ballare in coppia con un compagno in alcune delle tracce disponibili. Su ben undici delle quarantaquattro tracce su disco è stata infatti implementata la possibilità di eseguire delle vere e proprie coreografie in coppia in cui, a differenza di quanto visto sino ad ora, c’è una reale interazione nel ballo tra noi ed il nostro compagno. Si tratta in effetti di una variabile non di poco conto, soprattutto se si considera che il più del divertimento di un titolo simile sta proprio nell’uso “sociale” che se ne può fare. In secundis, ed è questa la novità di spicco, il gioco è adesso provvisto di uno store online in cui è possibile acquistare nuove tracce per prolungare il nostro divertimento, solitario e non. Certo, quel che c’è di nuovo pare sin troppo poco, e forse lo è, tuttavia apprezziamo lo sforzo impiegato da Ubisoft nel cercare di imbastire un qualcosa che possa essere visto come un gioco a sé, piuttosto che un mero disco add-on. Pare comunque evidente che si sarebbe potuto tranquillamente fare di più ponendo, magari, un occhio di riguardo a quelle che sono le sfide online, qui praticamente inesistenti.

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The Dark Side of the Dance

Ben lungi dall’essere il messia dei giochi di danza, Just Dance 2 può comunque dire la sua all’interno del settore grazie all’immediatezza del sistema di gioco, di cui abbiamo parlato già in apertura. Tuttavia, proprio il sistema di controllo è forse il più grande neo della produzione Activision. Pare infatti superfluo persino dire che, in virtù di un sistema di controllo completamente basato sul riconoscimento della sola mano destra, Just Dance 2 non può che peccare di precisione. Spesso infatti basterà replicare alla meglio il movimento della sola mano destra per uscire da una traccia con un punteggio già di per sé buono. Evitando tranquillamente rotazione, pose e quanto di più “movimentato” l’avatar a schermo potrebbe proporci nel corso delle coreografie. È impossibile non pensare come il tutto sarebbe funzionato meglio in virtù dell’utilizzo già solo del nunchuk, o magari (e parliamo di possibilità) di un doppio remote. Una questione spinosa è la qualità delle tracce, e come alcune di esse sono state proposte ai fruitori del gioco. Non tutte le canzoni sono infatti proposte nella loro versione originale, quanto piuttosto in forma di cover, dalla qualità non sempre eccelsa purtroppo. Altre ancora, per l’arcinoto problema di rendere il titolo fruibile ai più, sono invece censurate nei loro contenuti espliciti, con il risultato che spesso ci si trova ad ascoltare fastidiosi “vuoti canori” in stile MTV. Per il resto parliamo di 44 brani, tutti per lo più di genere pop, in cui troviamo autori del calibro di Lady Gaga, Rihanna, Beastie Boys, Jackson 5 e molti, molti altri. Graficamente parlando, poi, non c’è un granché da dire. Just Dance 2 altro non proporrà che uno sfondo colorato, per lo più dallo stile psichedelico, con a fronte la digitalizzata silhouette di un ballerino o di una ballerina professionisti. Proprio per questo le animazioni sono assolutamente ineccepibili e restituiscono un feeling che non solo manifesta stile e personalità, ma anche un’invidiabile fluidità nei movimenti. Peccato solo che, proprio per la povertà dei controlli di gioco, quegli stessi movimenti rappresentino per il giocatore poco più che un’utopia.

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Do You Want to Save the Last Dance?

Just Dance 2 aggiunge certamente qualcosa alla formula del suo predecessore, regalando all’utente un’esperienza che, tutto sommato, è in grado di divertire. Ma a conti fatti non si può far a meno di notare come il sistema ereditato dal primo capitolo a lungo andare continui a scricchiolare. A favore di una semplificazione, a nostro parere, estrema, Just Dance 2 si presenta come un prodotto adatto ai più, ma che comunque difficilmente potrà intrattenere per più di qualche sessione. L’imprecisione dei controlli, e la pochezza con cui i movimenti del giocatore vengono riconosciuti, lasciano ben presto spazio alla noia. Manca inoltre una modalità principale anche solo abbozzata che in qualche modo possa invogliare l’utente a ballare tutte le tracce su disco. Gli amanti del genere potrebbero decidere di acquistarlo, anche solo per la popolarità riscossa dal brand. Per tutti gli altri, invece, rimarrà probabilmente una simpatica “toccata e fuga”, provata magari in compagnia di qualche amico nel corso di un party casereccio.