Recensione Recensione di Colin McRae: DiRT
Recensione di Colin McRae: DiRT di Console Tribe
di: Redazione
Giugno 2007 sarà ricordato come il mese dei giochi di corse
automobilistiche per Xbox360; dopo l’uscita di ForzaMotorsport 2, in
assoluto il miglior simulatore di guida su console in questo momento, è
la volta di Colin McRae DiRT, un titolo dal quale ci si aspetta
moltissimo.
Anche se in un gioco quel che conta non è certo il menù, merita una
nota quello realizzato per DiRT. Gli sviluppatori ne hanno creato uno
completamente dinamico e tridimensionale, quasi a voler far
immedesimare immediatamente il giocatore in una ambientazione
squisitamente Next-Gen. Semplice e intuitivo, il menù principale si
presenta al giocatore con 7 differenti opzioni:
- Carriera
- Campionato Rally
- Rally mondo
- Multigiocatore
- Opzioni
- Storia
- Extra
La Carriera è, come al solito, regina delle modalità Offline; anche
qui, i ragazzi di codemasters hanno scelto un sottomenù di grande
impatto visivo: il giocatore si troverà davanti a una piramide formata
da 66 gare e, partendo dalla base dovrà costruire, livello su livello,
la propria carriera.
Campionato Rally è la categoria che racchiude tutte le corse relative
ai campionati nazionali, europeo, internazionale e globale.
Rally mondo, mai traduzione fu più infelice, è la classica modalità Gara veloce, pochi settaggi da fare e subito in pista!
Il fatto che codemasters abbia tolto l’etichetta “Rally” dal titolo del
gioco, non è casuale: oltre il confine del Rally in senso stretto, Dirt
offre anche gare con fuoristrada, TIR e dune buggy. La storia contiene
l’evoluzione della carriera del giocatore e i contenuti extra sono le
semplici note legali e i risultati sbloccati.
Giocabilità
DiRT ma non troppo. Questa è la prima impressione che si ha giocando al
nuovo titolo targato Codemasters. DiRT perché l’auto si danneggia in
modo incredibilmente realistico(esteticamente e meccanicamente
parlando), Dirt perché si sporca, perde pezzi, esplodono vetri e
quant’altro, DiRT perché a 180 all’ora su uno sterrato largo 2 metri in
mezzo a rocce alberi ed arbusti avrete paura e frenerete.
Assolutamente NON DiRT invece è la guidabilità. Se da un lato
inizialmente è sconvolgente il senso di velocità che questo titolo
riesce ad offrire, dall’altro ci si rende conto subito del carattere
puramente arcade del titolo: derapate ridicole, se non assenti, spazi
di frenata irrisori sia su asfalto che su sterrato, tenuta allucinante
a prescindere dalle condizioni del manto stradale…questo non è il
DiRT che t’aspetti.
Probabilmente queste scelte sono anche state ponderate da codemasters
per garantirsi un bacino d’utenza maggiore. Certo che da 3 anni a
questa parte, data del prequel di DiRT, avrebbero pututo lavorare sia
sul fronte Arcade, per i giocatori occasionali che non sono interessati
a settare la pressione dei pneumatici o l’incidenza dell’alettone , sia
sul fronte simulazione per gli appassionati che cercano l’emulazione
completa della realtà in un titolo automobilistico. Invece la cosa
ridicola è che la possibilità di lavorare sul setting dell’auto c’è ed
è pure ben articolata! Peccato solo che incida in maniera irrisoria
sulla guidabilità.
Numerose sono le visuali utilizzabili, tutte quelle che si possono
desiderare. In primo piano ovviamente le visuali più realistiche,
quelle che fanno percepire di più il senso di velocità, ossia davanti
al paraurti anteriore ( classica visuale centrata sulla calandra
dell’auto che offre ottimi punti di riferimento per la guida), sopra il
cofano e interna(ndr: quella troppo impegnativa per gli sviluppatori di
FM2 per capirci).
Gli sviluppatori di FM2 hanno rinunciato pure agli effetti atmosferici
e Colin, nonostante la storia passata, cade nello stesso errore quindi
niente scorribande sotto acquazzoni o nel bel mezzo di una bufera di
neve, al massimo ci sarà una corsa su manto stradale bagnato dopo la
pioggia (ndr: su colin 2 si correva fra bufere di neve, diluvi
universali etc brutto passo falso questo…).
Anche per quel che riguarda il navigatore, diversi sono gli aspetti che
lasciano con l’amaro in bocca: impreciso e non sempre sincronizzato, a
volte è meglio evitare di ascoltarlo.
Infine, il carattere arcade del gioco rende poco interessante l’utilizzo del volante.
Multigiocatore…la nota dolente
Per quel che riguarda il Multiplayer, è abbastanza grave vedere come
codemasters abbia trascurato moltissimi dettagli. Non esiste una
modalità multiplayer offline di nessun tipo: niente schermo condiviso,
niente time attack contro il vostro fratellino… Viene da pensare che il tutto sia stato concentrato sull’online gaming
ed è confortante la presenza di SystemLink e Xbox Live tra le voci
disponibili, ma non è così! L’unica modalità è una specie di time
attack che vede gareggiare fino ad un massimo di 100 piloti su un
tracciato in maniera totalmente indipendente. Quindi, niente
sportellate alla prima curva. Dopotutto, se fosse stato il solito Colin
McRae Rally, non ci sarebbe stato niente da dire ma, come già detto,
con DiRT codemasters ha cambiato registro inserendo numerose novità.
Perché allora non inserire una modalità gara tutti contro tutti?
Sicuramente avrebbe giovato alla longevità del gioco!
Interessante invece il metodo di selezione delle piste su cui
gareggiare. Ogni giocatore infatti esprimerà la propria scelta con un
voto, scegliendo una delle piste proposte. Raggiunto il quorum la gara
verrà avviata.
Grafica e Sonoro
Qui non c’è nulla da eccepire. A tratti fotorealistica e raramente
impensierita da cali di framerate, è il punto forte di DiRT e merita il
massimo dei voti anche per la cura certosina nella realizzazione di
dettagli quali menù e simili.
Il sonoro è ben curato e fa da splendida cornice alla grafica superlativa.
Conclusioni
Gioco da acquistare per chi vuol divertirsi senza perder troppo tempo
dietro a elaborazioni, setting, etc… La sensazione di velocità che
offre è sconvolgente, la grafica è da urlo sia per quanto riguarda la
realizzazione di circuiti e vetture, sia rispetto agli effetti di luce
e ombra. Deludente il multiplayer sia offline(dove è assente) che
online.